Wednesday 12 February 2014

riforma radicale del tempo

Quando finalmente diventerò imperatore dell'universo, dopo aver imposto la mia prima riforma già spiegata nel post Barcelona Verda, proseguirò con i miei editti radicali e fanatici.
la seconda serie di nuove imposizioni insensate e invise alle popolazioni di tutto il pianeta riguarderà una riforma radicale della misurazione del tempo.

1- riforma del calendario! (ci hanno già provato quasi tutti: Napoleone; Giulio Cesare altresì detto Julius Augusus e cioè Luglio Agosto; Papa Gregorio, etc etc) sto calendario così com'è non piace a nessuno è ovvio.
e infatti vi ricordate quando da piccoli dovevate ricordarvi i nomi dei mesi, se erano di 30 o 31 giorni, o di 28 ma anche 29? insomma... ma che è sta roba? ste complicazioni senza senso? basta! l'imperatore sono io! per cui stabilisco che i mesi non sono più 12, ma 4! ovvero: primavera, estate, autunno e inverno! facile no?
questi mesi si alternano e cambiano secondo i solstizi e gli equinozi, più facile e ovvio di questo!
ogni mese avrebbe approssimativamente 91 giorni.
non ci sono ulteriori complicazioni, il resto delle cose si stabiliscono su base settimanale.
in anni bisestili si aggiunge un giorno (sempre di festa! olè!) tra la fine del "mese d'inverno" e l'inizio del "mese di primavera" quindi prima dell'equinozio di marzo (che sarà il nuovo Capo d'Anno).
ecco fatto! ci voleva tanto?

2- riforma dell'orario! che complicazione sta cosa dei fusi orari, no? e adesso che si viaggia tanto, che ci si sposta o si lavora in connessione con l'altra parte del mondo è proprio pesante stare là a calcolare sempre quante ore in più, quante ore in meno, se scatta o no l'ora legale, l'ora solare... uff... che complicazione.
per fortuna adesso c'è un nuovo imperatore dell'universo che con una facile riforma risolve un sacco di cose.
per esempio: basta fusi orari!
tutto il mondo funziona con la stessa ora. se per esempio adesso qua a barcellona sono le 19:55 allora sono le 19:55 in tutto il mondo!
è ovvio che poi ognuno apre e chiude i propri negozi o si sveglia e va a dormire quando vuole: se io mi sveglio alle 9:00 e vado a dormire all' 01:30 qua in spagna, un australiano di sydney che vivesse con i miei stessi ritmi comunque si sveglierebbe e andrebbe a dormire 9 ore prima di me (e cioè si sveglierebbe alle 00:00 e andrebbe a dormire alle 17:30 del mio stesso orario).
questa cosa non risolve il problema che uno per lavorare con l'altra parte del mondo deve sapere quali sono gli orari del paese in questione (siccome si fa già adesso, si continuerà a farlo anche in futuro), ma risolve invece tutti quei problemi di conversioni di orari tra un luogo e l'altro, cambi di ora atterrando negli aeroporti, calcoli astrusi chiamando a new york o a tokyo, tenendo in conto o no l'ora legale e quella solare.
ebbene basta! il conteggio delle ore d'ora in poi resta fisso per tutto il pianeta e ogni regione sceglie i suoi ritmi sulla base di questo schema.
e infondo che ce ne importa, se in un ipotetico giorno scandito da un orario nuovo dovessimo svegliarci alle 2:00, pranzare alle 7:00 e coricarci alle 19:00 invece che del tradizionale svegliarci alle 8:00, pranzare alle 13:00 e dormire all'01:00?
è solo una questione di numeri e di abitudini.

viva l'imperatore!

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