Tuesday 8 November 2016

il pre-architetto

che difficile stabilire un progetto su carta che sia ben riuscito in funzione della distribuzione, della luce, degli spazi, dimensionamento degli ambienti, del rapporto tra interno e esterno... e anche quando alla fine si riesce a ottenere un buon risultato che difficile riuscire a far capire questi vantaggi al committente, che difficile spiegare i vantaggi di questi spazi, luci, viste, sensazioni....

ma non sarebbe una bella idea quindi cominciare con far vivere questi spazi, prima di costruirli a suon di migliaia e migliaia di euro? così uno si convince o decide di cambiarli prima di costruire la casa...

sì, bella storia, ma come far vivere questi posti senza averli ancora costruiti in mattoni e cemento? beh, magari costruendoli semplicemente in cartone e piccole assi di legno! una precasa, diciamo, una cosa molto spartana, una semplice disribuzione di spazi e aperture: un plastico in scala 1:1 insomma!

tu entri nel tuo progetto, entri nella tua futura casa e vedi!
vedi come ti senti, senti come vorresti che fosse! questo posto è troppo chiuso? questa vista va valorizzata? spostiamo la porta più in là? e se il muro fosse un metro più in dentro? e qui? perché non una finestra in più? e perché non buttare giù tutta questa parete che divide solo il salone dal corridoio?

quando il progetto è fatto, poi, e il committente felice perché lo ha davvero scelto lui il progetto: lo ha rimaneggiato, lo ha modificato a suo piacimento, sicuro del risultato finale, solo allora si potrá realizzare la versione vera in cemento e mattoni.
non male no?

potrebbe addirittura essere una professione nuova, parallela, l'architetto della pre-casa!
io sarò il primo!
a meno che qualcuno non legga questa idea e non me la rubi!
prego prego, prendete spunto, liberamente!
aprite strada!
viva i pre-architetti!

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