Il titolo di questo post non vuole necessariamente essere provocatorio: non voglio entrare in discussioni sterili su opinioni indimostrabili sull'utilità della religione o meno; sto invece cercando di immaginarmi cristiano e di capire, sotto quest'ottica, quale è stato lo scopo mistico e di redenzione di questa mossa strategica di dio di inviare il proprio figlio (sé stesso) sulla terra (il foco centrale e la simbologia fondamentale di tutte le religioni cristiane). Beh, la risposta è:
Gesù Cristo non serve!
O meglio, Gesù è un elemento totalmente secondario o inutile nella visione del mondo di un cristiano. Paradossalmente il cristiano dovrebbe prescindere dalla figura di Gesù.
Perché?
Vediamo chi è Gesù:
Gesù è il figlio di dio, generato ma non creato della stessa sostanza del padre, venuto al mondo in redenzione dei peccati dell'umanità e per spiegare al mondo la vera parola di dio padre.
Quindi è necessario che dio mandi un figlio (o se stesso, se vogliamo) nel mondo, per soffrire, e per capire quanto è dura la vita dell'uomo? No. Per un cristiano dio è onnisciente per cui non ne ha bisogno. Forse si può dire che lo fa per mettersi a livello dell'uomo, per essere presente nel creato e per non essere una entità superiore astratta e lontana dai problemi del mondo. Ok, accettiamo, ma perché apparire solo ad un certo punto della storia dell'umanità? perché non dall'inizio? perché non continuamente, allora? Come caso unico e isolato Gesù può anche essere letto come un atto di "umiltà e empatia" di dio, ma non ha nessun valore in termini di visione cosmologica e metafisica della religione. Sembrerebbe piuttosto un tentativo (piuttosto mal riuscito), una prova indecisa di intervenire nella storia dell'umanità. Ma dio non è già onnipotente? Non si manifesta già, costantemente, nella storia dell'umanità? Un cristiano dovrebbe credere che è così: i miracoli sono esempi di interventi divini nella storia dell'uomo e sono presenti in ogni momento storico. Dovremo dunque arrivare alla conclusione che Gesù è semplicemente un miracolo tra i tanti, quindi "niente di veramente speciale". Niente che modifichi la visione di un dio, dell'aldilà, del creato e di perché si esiste, cristiamanente pensando. Ma c'è chi argomenterebbe che l'avvento di Gesù è avvenuto per riportare l'uomo sulla retta via della vera fede verso dio padre (deviata in modo truffaldino dai rabbini ebraici). Questo, ammettiamo, dall'ottica cristiana, potrebbe essere un punto ineccepibile, se non fosse per il semplice fatto che però tutto ciò contro cui si scaglia Gesù è esattamente ciò che è la chiesa, per cui un cristiano non dovrebbe accettare le chiese cristiane in genere, cosa che è un paradosso. Se poi vediamo che non esiste un solo tipo di cristianismo, ma esistono mille chiese e sette diverse che interpretano il messaggio di Gesù in modo diverso, allora capiamo che l'avvento di Gesù ha mostrato ben poco chiaramente quella retta via (la retta via cristiana spesso è stata confusa con impalamenti, martiri di eretici, crociate e roghi di streghe...). Mi rendo conto che quest'ultima affermazione possa sembrare provocatoria: in effetti gli errori interpretativi degli uomini non hanno nulla a che vedere con il messaggio originale di cristo. Vero, ma se accettiamo il libero arbitrio dell'uomo (fondamento ideologico cristiano) e l'errore interpretativo degli uomini (imperfetti per definizione), allora dobbiamo anche ammettere che la strategia di inviare una sola volta nella storia dell'umanità un figlio che spiega una cosa che però verrà per forza malinterpretata (e dio lo sa, tanto che egli è onnisciente) è una strategia un po' debole e inutile: ovvero se Gesù non ha il potere di modificare la storia, Gesù non è poi così importante nel creato, no? Ma sicuramente un buon cristiano direbbe che Gesù è venuto a spiegare la parola di dio e tutto è scritto nei vangeli e chi ha orecchie per intendere entra nella schiera dei giusti che andranno in paradiso. Vorrei solo far notare che la parola di Gesù non è di Gesù, ma di 4 apostoli (uomini e imperfetti) che scrissero e interpretarono in modo a volte molto diverso le parole di Gesù, percui le parole di Gesù sono di seconda mano, almeno. Il vangelo non è la parola di dio, ma l'interpretazione umana di essa, nel migliore delle ipotesi. Ad ogni modo dire che Gesù abbia portato la luce sul misterioso messaggio d'amore di dio è abbastanza un eufemismo: prima gli ebrei credevano che dio era unico e che (in un modo un po' originale, a modo suo e un po' selettivamente) amava l'uomo. Dopo l'arrivo di Gesù, un dio che è uno ma che è anche tre (dio, gesu e quella cosa che pochi capiscono che è lo spirito santo) si fa padre (e figlio) di un uomo (ma anche dio) figlio di una madre vergine, che spiega la parola di dio (la stessa degli ebrei?) finendo per morire (ma rinascere?) lasciando 4 versioni dei suoi insegnamenti ai posteri.
Diciamo che la chiarezza non sembra essere una virtù di questa religione.
Ad ogni modo, anche accettando questi misteri, è servito l'avvento di Gesù? Il mondo è cambiato in meglio? No. c'è stato un miglioramento anche momentaneo nell'umanità (o almeno solo nella vita dei cristiani, storicamente)? No. È dunque servito questo avvento del figlio di dio? No.
Serve dunque adorare Gesù? Direi di no.
Si può dire che Gesù è giunto per togliere i peccati dal mondo, ma stiamo parlando dei peccati comuni e correnti dell'umanità? beh, sembrerebbe proprio di no, visto che sono tutti vigenti nella storia e in ogni luogo del mondo. Allora forse si parla del peccato originale! Ma se sei cristiano, sai benissimo che il peccato originale è ancora tutto là, in ogni uno di noi. Forse si toglie con il battesimo, ma non è certo Gesù che ci battesima, percui Gesù è prescindibile, basta un prete, o un rito, una cerimonia, un po' di acqua santa.
Ma sarà che è grazie a Gesù che, mangiando il suo corpo e bevendo il suo sangue, evitiamo mali peggiori? Potremmo anche credere questo, ma solo se non guardassimo come stanno le persone che non fanno questo rito (che vivono esattamente come i cristiani, stessi problemi e stesse gioie) o se non ci confrontassimo con altre epoche pre-cristiane (in cui le cose andavano esattamente come adesso, in termini di problemi sociali, problemi politici, massacri e guerre).
E quindi ecco, non voglio dire a chi vuole credere a Gesù Cristo che deve non crederci, voglio solo far capire che Gesù è una figura prescindibile rispetto al messaggio cosmogonico e mistico del cristianesimo, in cui tutte le risposte alle questioni serie sui misteri dell'esistenza (tipo: perché esisto? perché esiste l'universo? chi ha creato l'universo? a che scopo? c'è vita dopo la morte? e cosa succede dopo la morte?) sono spiegato attraverso la figura di dio e non di Gesù, che è piuttosto un semplice messaggero con scarsi risultati ribadisce cose più alte, ben chiare a tutti i religiosi, sia prima che dopo il suo avvento. La sensazione è che Gesù abbia apportato più confusione che chiarezza sulla questione di chi è dio e perché esiste l'uomo.
Le sue spiegazioni solo confermano le idee di prima, ma il fatto che le abbia pronunciate lui ha generato confusione sulla figura di dio, sulla vita e la morte, portando incomprensione, discordia e guerre tra i popoli.
Essendo dio onnisciente, avrebbe anche potuto realizzare un miracolo più efficace.
Ma sento già l'ultima difesa della retorica cristiana: dio mette alla prova la nostra fede ed è dandoci il mistero di Gesù che noi dobbiamo fare la nostra parte nell'accettare o no il messaggio di dio.
Sarà, ma questo poteva farlo lasciandoci i rabbini con interpretazioni mezzo deviate del messaggio di dio, la prova sarebbe stata ugualmente complicata e difficile.
Insomma, nella religione cristiana, Gesù Cristo è una figura totalmente inutile.
PS: come disse un prete una volta: le difficoltà di capire il messaggio di Gesù sono molte: 1) Gesù ha docvuto usare parole umane per descrivere concetti divini; 2) Gesù ha usato parabole oscure invece di concetti chiari; 3) Gesù si è scelto i discepoli più ignoranti che è riscito a trovare e chissà che hanno capito questi; 4) I vangeli li hanno scritti sicuramente altri soggetti che non hanno sentito le vere parole di Gesù, ma le versioni degli ignorantoni apostoli; 5) Alla fine Gesù era così deluso da quanto poco avessero capito i discepoli che LUI STESSO si era scelto in vita, che ha sentito l'esigenza di apparire in sogno a Paolo di Tarso che non lo aveva mai visto in vita e a comandargli di raccontare qualcosa in giro di serio, visto che Pietro e compagnia cantante stavano facendo un lavoro da schifo. ... il punto 5) è mio in effetti, non del prete.
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