Era di notte e stavo nella veranda della
casa della nonna. Sembrava forse una notte d’estate qualche luce non troppo
forte illuminava la veranda e l’esterno.
Forse Ubi se n’era appena tornata di
sopra, fatto sta che stavo giù guardando fuori, direzione del fiume: là c’era
mia madre, nell’oscurità, vagamente illuminata dalla luce, che era un po’piegata
probabilmente per innaffiare chissà che pianta che stava a terra. Sembrava molto
serene, forse felice, e non faceva caso a nient’altro.
Guardavo oltre a lei, su nel cielo, tra
foglie grandi ed esuberanti che mi stavano vicine alla faccia intravedevo il
momento in cui una grandissima luna piena superava il disco oscuro dell’eclissi
che la stava coprendo completamente: si stava dunque creando un anello di luce
molto brillante e molto grande. L’anello si stava manifestando rapidamente e in
breve avrebbe chiuso l’intera circonferenza (a destra) con scintille che
sembrava il brillare di lontana polvere da sparo bianchissima. Pensavo di
chiamare Ubi, perché era una cosa unica, ma mi rendevo conto che non avrebbe
fatto a tempo a venire: l’evento mai visto stava già concludendosi... quindi
continuavo ad ammirarlo da solo (peccato però).
La luna diventava finalmente un anello e a
partire da quel momento si trattava di un’eclissi normale. Distoglievo per un
secondo lo sguardo. Poi... vedevo luci arancioni diverse, particolari, nel
cielo... non capivo: stelle? Scintille più scure? Uscivo dalla veranda e
arrivavo di fianco a mia madre che anche lei sollevava lo sguardo ammirata
senza capire: c’era un gigantesco fuoco d’artificio lento (quasi immobile) nel
cielo fatto di mille scintille di un colore caldo e soffuso, arancione. Ma non
era solo quello, tutto il cielo, tutto, da un orizzonte all’altro era pieno di
archi di queste scintille... era assurdo! Inconcepibile! Incomprensibile.
Preso da tanto stupore corro verso il fiume
e a questo punto mi chiedo se quello fosse un sogno, ma la sensazione era
chiaramente “no”: tutto era davvero troppo reale.
In questa potente sensazione di realtà
inconcepibile, ma realtà, decido comunque, correndo fortissimo di saltare sul
fiume e vedere se riesco a volare... sento che è una follia, nella realtà
questo non funzione, ma arrivo sulla sponda del fiume e (con un ampio paesaggio
sotto a una luce chiara, grigia) vedo il fiume ampio, pieno d’acqua fino a
pochi centimetri dalla riva, un’estensione d’acqua davvero notevole... sto
correndo a tutta velocità e hop: salto!
E comincio a volare a raso d’acqua!
È incredibile: ancora non mi sembra un
sogno, mi sembra davvero tutto fortemente, intuitivamente reale e questo rende
l’esperienza ancora più incredibile!
Sto sorvolando veloce l’acqua del fiume
meolo a tipo un metro dall’acqua, vado rapidissimo, così rapido che... a un certo punto, senza aspettarmelo, si
scatena un’accelerazione impossibile (come nei film fantascientifici) e senza
più capire nulla del paesaggio sento solo la velocità e intuisco le luci
mutevoli attorno a me a velocità impossibili.
Quando mi fermo sono nello spazio (però
uno spazio luminoso) e vedo il pianeta sotto di me come una sfera di varie
tonalità blu d’acqua.
Capisco che posso gestire il sogno, posso
gestire quella realtà: voglio dunque trovare un saggio, una persona illuminata
con cui parlare, chiedere, imparare (ma mi sto emozionando troppo e ho paura di
non riuscire a mentenermi nel sogno o di dimenticarlo, poi...)
Adesso sto sorvolando un altro pianeta,
tra il giallo e l’arancione, potremmo dire simile per certe tonalità a Giove,
ma con una geometria e un ritmo di colori più tranquillo. Decido di entrare in
quel pianeta: lì troverò la persona che cerco (ma mi sto agitando... intuisco
che potrei svegliarmi da un momento all’altro... non voglio). Entro nelle
spirali gassose del pianeta, adesso sono dentro a una diffusa luce
gialla-arancione ed ecco che sembra apparire un uomo, scuro, muscoloso, magro,
pelato, vestito di qualche tela o di un’armatura antica, classica. Sembra una
specie di egizio... e lì davanti a me e mi guarda.
Penso troppo fortemente e con ansia alla
domanda che devo porgli....
....e mi sveglio.
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