Monday, 14 January 2019

partiamo dalla base


Basta cercare di ricreare una società giusta e perfetta partendo da ideali superiori che elevino la coscienza dell'umanità!
È ora di prendere atto della disfatta di questa metodologia positivista: nella pratica non funziona mai, visto che quando si riesce a mettere in piedi una società moderatamente più giusta, subito (o dopo una o due generazioni al massimo) si ripiomba nella barbarie semplicemente facendo leva sugli istinti più bassi e animaleschi della nostra indole bestiale.
Questo però non significa che una società più giusta non possa esistere: basta però partire da zero, dalla base e cioè dagli scimpanzé!
Infatti bisogna usare un'altro punto di partenza per ideare la struttura della nuova società perfetta: bisogna riconoscere che a livello collettivo l'uomo agisce in modo totalmente primitivo e istintivo, come un primate animalesco, non dissimile al comportamento dei nostri cugini gli scimpanzé.
Se una società non considera il nostro istinto più bestiale, verrà sempre messa in scacco nel momento che qualcuno o qualcosa, volontariamente o meno, metta ansia e panico nella popolazione che tornerà ad agire in modo totalmente istintivo e irrazionale.
Realizziamo dunque degli esperimenti con varie comunità di scimpanzé che riproducano un po' il livello di stress della nostra società umana e cerchiamo, attraverso delle strutture o delle condizioni riproducibili su grande scala, di ottenere un equilibrio tra le varie comunità diverse a contatto e tra gli individui all'interno di ciascuna di esse in cui intuitivamente tutti abbiano interesse a non sopraffarsi l'un l'altro, a condividere le risorse e a non comportarsi aggressivamente cercando di rubarsi le risorse tra loro.
Se, dopo svariati esperimenti, riusciamo ad ottenere una istintiva stabilità equa e pacifica tra i gruppi di scimpanzé, allora potremo finalmente esportare questo equilibrio al nostro mondo umano, avendo finalmente sconfitto le tendenze più egoiste e becere del nostro istinto gregario che ci stanno portando dall'autodistruzione.
A questo punto si potranno anche aggiungere a questo modello sociale altri begli ideali superiori accessori di rispetto mutuo e di coscienza razionale altamente elevata, ma questo già è secondario: l'importante è sconfiggere il nostro lato animale.
È assolutamente essenziale partire dalla base della nostra essenza bestiale per poter generare una società stabile. L'alternativa è il ciclico fallimento di ogni tentativo di elevazione.
(Un po' come pretendere che un individuo diventi un guru zen, senza aver pacificato la propria rabbia inconscia che ha dentro, istintivamente... non funzionerà mai).
Quindi ricordate: umiltà! accettiamo che siamo soltanto dei comuni primati.
Se partiamo da questa base, la speranza di una società giusta c'è!


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