Tuesday 14 January 2020

tecnica psico-onirica 3

Semplicemente interpreta la realtà come se fosse un sogno. Lascia da parte le motivazioni logiche e razionali, semplicemente chiediti: "e se questo fosse un sogno, cosa significherebbe questo, come simbolo?"
È comprovato che ciò funziona! Lo sto provando tutti i giorni.
Ovviamente non tutti i simboli inconsci (e quindi non tutti gli eventi) sono ricostruibili con assoluta univocità dalla nostra psiche cosciente, per cui non si tratta di "trovare l'unica interpretazione giusta" ma di osservare e di leggere le emozioni di fondo, di considerare delle ipotesi molto probabili e di vedere il messaggio occulto (specie se si ripete in più eventi). Questo procedimento porta alla fine a prese di coscienza molto chiare e profonde.

Per approfondire un po' il perché di tutto ciò, la mia teoria è la seguente: la nostra coscienza è una specie di lente d'ingrandimento che serve per focalizzare varie cose nel mondo pratico, ma ha la caratteristica di perdere la veduta d'insieme della realtà, ritagliare uno zoom molto dettagliato di ciò che accade davanti a noi e soprattutto è una coscienza che ha bisogno di interrompersi periodicamente (attraverso il sonno, per esempio, spegniamo la mente razionale e la riaccendiamo la matina seguente). L'inconscio invece continua attivo costantemente, è sempre in azione: è la base della nostra struttura interna psichica. Ciò implica che "riaffiora" di notte, con i sogni, oppure attraverso le meditazioni che sospendono il pensiero, con l'ipnosi, con pratiche artistiche e fisiche varie... ma che soprattutto sottende alla nostra mente razionale anche durante il giorno, anche mentre siamo svegli. Questo è ovvio, in un certo senso, ma forse risulta meno ovvio una conseguenza necessaria di questo ragionamento: se consideriamo che quindi è la coscienza che ci "distrae" in un certo senso dal nostro linguaggio psichico di fondo che è l'inconscio, e che ce lo fa "dimenticare", diciamo, per un periodo di tempo (come quando la mattina ci dimentichiamo i sogni con una rapidità sconvolgente, come se la mente non volesse lasciar spazio al linguaggio onirico), allora possiamo affermare che la mente ci rende miopi ai movimenti di fondo della nostra psiche più profonda.
Questo fatto (che ha la sua motivazione nell'utilità fenomenale della mente nel mondo pratico e oggettivo) riduce la nostra capacità di capirci fino in fondo nei nostri moti interni irrazionali.
Tuttavia è possibile recuperare il messaggio che l'inconscio ci porta a galla in mille modi (emozioni, lapsus, sogni, emozioni inspiegabili, dolori psicosomatici, intuizioni, associazioni mentali, ispirazioni, etc...) proprio analizzandone i sintomi superficiali e cioè quelle cose che di solito si classificano come "dettagli insignificanti", "errori stupidi", "eventi incomprensibili", "curiose coincidenze"...
Tutto ciò che ha un impatto emotivo nella nostra memoria e che non si adatta completamente alla ricostruzione del nostro racconto personale di ciò che accade, nasconde un messaggio.
Un messaggio da scoprire, proprio in virtù del fatto che se un evento non avesse nessun impatto emotivo su di noi non riverberebbe nella nostra memoria e non ci faremmo caso, non lo noteremmo, oppure se fosse totalmente logico e comprensibile dalla mente non supporrebbe nessun messaggio intrinseco particolare: tutto sarebbe già chiaro alla mente, quindi lineare.
Gli eventi invece che ci sembrano curiosi, strani, che classifichiamo di coincidenze interessanti oppure eventi che raccontiamo perché hanno generato in noi un particolare stato d'animo... tutti questi eventi sono leggibili dal punto di vista della lettura inconscia che ne facciamo (e cioè quella più importante, perché influisce poi in modo misterioso nelle nostre azioni coscienti). È per questo che è fondamentale leggere gli eventi che escono dalla linearità della nostra vita come se fossero sogni!
In questa lettura sta la realtà della nostra esperienza di vita.



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