Un arrabbiatoio?
E che cos'è?
È semplicemente ciò che salverà il mondo.
Avete notato come periodicamente torna il fascismo? Avete notato come le dittature e le rivoluzioni si succedono una dopo l'altra?
Ebbene questo è ovvio!
Le società umane sono complesse e ogni potere che esiga che tutti siano in un modo specifico soltanto è destinato a cadere prima o dopo.
Esigere che non ci siano certe idee, certi modi di essere, non dar voce a certi sentimenti collettivi del popolo è come mettere un coperchio a una pentola a pressione e lasciarla sul fuoco finché non esplode.
Ogni dittatura o ideologia sarà inevitabilmente spazzata via dalla storia, ma c'è di più... perché dunque, vi chiederete, anche le democrazie dovrebbero essere periodicamente spazzate via da fascismi e dittature appoggiate dalla popolazione?
Non dovrebbe la democrazia garantire la diversità di pensiero e la libertà di espressione e dunque, per principio, essere invincibile di fronte all'affermarsi di un pensiero dittatoriale?
Beh, no!
No, per una semplice ragione che abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni in questo triste e sciagurato periodo storico che non lascia ben sperare per il futuro:
no, le democrazie non danno voce a tutti e a tutto.
E per la precisione le democrazie non tollerano chi non dialoga.
La società civile (lo dice la parola stessa) esige un comportamento civile: e cioè un discorso sensato, un pensiero logico, una posizione ponderata, modalità rispettose e decenti e una conoscenza oggettiva dei fatti.
"Giusto", direte voi, "non si potrebbe fare altrimenti..."
E invece no.
Perché purtroppo non è la società o il governo che decide qual è la psiche profonda dell'uomo.
La psiche profonda dell'essere umano, ci piaccia o no, ci viene direttamente dalla nostra genetica e dalla nostra evoluzione e la nostra mente razionale non può contenerla e cancellarla.
Siamo quindi periodicamente sommersi dal sentimento collettivo di odio e aggressività, proprio perché nel nostro intorno sociale pubblico non c'è spazio per esprimere questi sentimenti in altro modo che non attraverso qualche barbarie dittatoriale assurda.
Le società civili non danno sfogo alla rabbia, all'irrazionale, alla violenza, all'insulto, alla frustrazione, al linguaggio insofferente, inappropriato e scurrile, alla voglia di vendetta, alla reazionie bestiale e senza controllo.
Siamo chiari: non è che mi piaccia questo lato dell'essere umano, ma semplicemente esiste ed è inevitabile. Fingere che non ci sia non ci sta per ora portando nessun buon risultato...
Il fatto che una società civile esiga che tutti i cittadini siano sensati e rispettosi, provoca uno squilibrio: appena cresce una frustrazione, una psicosi, una paura di massa, non c'è modo (o non c'è luogo, forse) per sfogarsi e per far venire a galla il lato rabbioso di noi, il lato cattivo e irrazionale del popolo.
Di fronte a questa emozione irrazionale che vuole solo esplodere, le istituzioni continuano solo a parlare in modo logico e sensato e buona parte della popolazione non vuole star là a sentire soluzioni e pensieri giusti e corretti, vuole solo urlare, sfogarsi e spaccare tutto.
Urlare e spaccare tutto... Vi ricorda forse qualcosa (o qualcuno)?
I movimenti neofascisti se ne infischiano delle dimostrazioni logiche che smontano il loro pensiero e le loro affermazioni (di fatto quanto più dimostri loro che hanno torto, più loro ti spaccerebbero la faccia e basta).
Tutti questi movimenti anti-democratici non sono altro che un grande pugno in faccia a chi parla di cose giuste e sensate. A chi fa il "buono" e a chi fa l'intelligentone. Il moralista. L'ipocrita, secondo loro.
È come dire a una persona furiosa "sta calmo", semplicemente non serve, anzi, fa incazzare di più!
Insomma ci piaccia o no, c'è rabbia nel popolo.
E specialmente durante una crisi (vi ricorda qualcosa questa corrispondenza crisi-guerra leggendo la storia dell'umanità?) e con dei mezzi di comunicazione manipolatori che fanno forza sulla paura e sulla diffidenza reciproca.
E se lo vedete da questo punto di vista è "onesto" far comparire questa rabbia nelle alte sfere di potere, è sincero. È molto più corretto che fingere semplicemente che questo non ci sia e considerare soltanto che questa rabbia non ci debba più essere e punto.
Se non è lo stato a farsi carico della rabbia della gente (ma quella vera, quella che si esprime a botte e bestemmie) chi sarà che poi raccoglie l'opportunità per diventare veicolare questa forza per i propri interessi di potere?
Esatto: i gruppi neo fascisti e tutti i movimenti violenti e oppressori in generale.
E quindi che fare?
Cosa può fare uno stato per resistere a questa violenza latente che vuole esprimersi?
Innanzi tutto accettare che l'uomo è fatto anche di questo lato e non esigere che il cittadino non possa permettersi questi lati "brutti". Sono lati umani, inevitabili!
Iniziare quindi a vedere la gente che dà forza a questi movimenti non come a dei trogloditi da evangelizzare (questo non porta a niente di buono...), ma a gente che deve esplodere in qualche modo e che sta dando voce (in modo sicuramente pericoloso e distruttivo) a un sentimento esistente a cui bisogna dare ascolto.
Bisogna però cercare di esprimere queste forze violente, rabbiose e aggressive, magari, in versione simbolica, evitando cioè di far davvero male agli altri.
Ed ecco qua l'idea dell'arrabbiatoio.
L'arrabbiatoio è un luogo dove la gente può sfogarsi liberamente e in modo soddisfacente.
Dove si può buttare fuori il peggior lato di se stessi. Il lato bestiale e violento.
Un luogo dove il popolo può confrontarsi con il proprio lato oscuro, ma soprattutto, può confrontarsi faccia a faccia con i suoi "padroni" e umiliarli, schernirli, insultarli, insozzarli (senza far loro del male), ma senza essere per questo giudicato moralmente inferiore o considerato rozzi e animale.
Larrabbiatoio è una cosa naturale in fondo: molta gente va a fare l'ultrà negli stadi solo per sfogare questo lato di sé in compagnia dei compagni di violenza! ma se questi sfoghi non vengono "istituzionalizzati" saranno sempre fuori controllo e, probabilmente, pericolosamente violenti e aggressivi.
L'arrabbiatoio io me lo immagino come uno stadio pieno zeppo di persone incazzate.
Un servizio di sicurezza sarà inevitabile, ma solo per evitare il degenerare della situazione.
Invece lo sfogo sarà l'obiettivo stesso del raduno: i politici e i dirigenti, i ricchi e chi sta in alto nella scala gerarchica, verranno fatti sfilare in mezzo alla folla inferocita (dovrà essere una delle attività obbligate per chi vuole assumere incarichi di importanza istituzionale ed economica).
Questi VIP sfileranno in mezzo, ma a una certa distanza di sicurezza.
Tutta la gente potrà insultarli, sputar loro addosso, bestemmiarci contro, lanciar loro spazzatura, verdura, pittura, di tutto.
Poi verranno chiamate per estrazione molte persone del popolo che, una ad una, potranno stare davanti al presidente o al primo ministro e con tutti i modi più immondi e incivili potrà urlare in faccia tutto ciò che pensa di lui, liberamente. Senza filtri.
Questo rituale collettivo deve essere realizzato ogni giorno lavorativo e parteciparvi deve essere parte delle responsabilità di chi viene eletto politicamente a incarichi istituzionali nazionali.
Il popolo ha accesso libero all'arrabbiatoio e l'unica regola è non far male a nessuno.
Per il resto tutta la "merda" che uno ha dentro potrà essere espressa e sfogata a piacimento.
Una cosa animalesca insomma, ma più che animalesca direi profondamente umana, purtroppo.
Se l'arrabbiatoio esistesse davvero persone come Mussolini, Hitler, Salvini, ma anche qualsiasi dittatore di qualsiasi estremismo ideologico o religioso non attecchirebbe mai nelle istituzioni nazionali.
Lo stato garantirebbe il diritto inalienabile allo sfogo profondo e ravvicinato contro i veri responsabili (o presunti tali) delle frustrazioni sociali della nazione.
Non servirebbero più demagoghi che raccolgono orde di persone disperate che vogliono vedere il parlamento sfasciato e l'intoccabile casta dei politici presa a calci nel sedere, finalmente.
Non ci sarebbe più nessun bisogno di populisti rozzi e sbruffoni, incoerenti e ignoranti. Il popolo farebbe da sé!
La nazione sarebbe finalmente salva!
L'inguardabile ombra inconscia collettiva che serpeggia negli animi del popolo sarebbe finalmente espressa e non avrebbe più nessun bisogno di veicolarsi attraverso dei partiti improbabili e senza contenuti che solo si occupano di trasmettere la rovina dello stato e della civiltà e l'autodistruzione del pensiero delle istituzioni.
Lo stato cerca di essere logico e razionale, forse in modo lento, pesante, inefficiente e impotente (e forse colpevole), ma pur sempre muovendosi secondo ideali positivi e civili. Esattamente ciò che questi movimenti neo-fascisti non tollerano più e non possono più vedere.
Ragionare con questa gente infatti non porta a niente.
Il fascismo sta tornando.
E con la crisi post-virus tornerà ancora più forte.
Diamo voce alla rabbia e alla frustrazione irrazionale o ci penserà il nuovo dittatore di turno.
Salviamo la nazione!
Creiamo gli arrabbiatoi, prima che sia troppo tardi...
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