Saturday 22 August 2020

rabbia-ragionevolezza

Se la sinistra diventa semplicemente un sinonimo di ragionevolezza e la destra soltanto un sinonimo di rabbia, non c'è nessun dubbio che nel prossimo periodo di recessione, incertezza e crisi economica sarà la destra a vincere.

La sinistra non può limitarsi a difendere un modello di capitalismo più o meno sociale, concentrandosi nella difesa del sistema esistente. Questo equivale semplicemente a immobilismo e paura di cambiare. La sinistra deve essere un'alternativa: una alternativa utopica se necessario. Una alternativa pronta a cambiare tutto per creare un sistema nuovo e non per accettare a testa bassa i vincoli di un mondo ipercapitalista cercando di ridistribuire le briciole lasciate dai padroni.

La sinistra risulta odiosa e ipocrita, in questo senso: difende un modello che in teoria critica e non ascolta la frustrazione e la rabbia dei ceti che hanno bisogno di credere in un'alternativa più o meno radicale.

Se la sinistra vuole difendersi dall'alto della sua superiorità morale e rimanere nel sicuro territorio del dibattito ragionevole, avrà vita breve.

D'altronde una sinistra che non ha obiettivi di sinistra (e cioè anti-sistema) è solo una maschera, un'idea senza fondamento. Pure parole al vento. Tanta retorica e poca sostanza. Neanche chi è davvero di sinistra voterebbe più la sinistra.

La destra si fa carico invece della spinta rabbiosa e frustrata. L'ira di chi non ce la fa più e che vuole risposte immediate perché non ha più pazienza. E di chi, soprattutto, vuole solo odiare e vuole solo gridare o prendere a bastonate qualcuno.

Ovvio che tutto ciò è inaccettabile in una società civile, ma forse è il caso di renderci conto che non siamo in una società così tanto civile come ci piacerebbe. l'analogia destra-rabbia è un concetto opinabile e che non ha niente a che vedere con la politica, ma attualmente è ciò che succede (ed è ciò che molto spesso succede nella storia, anche). 

Quindi se assumiamo (chissà perché, poi) che destra è rabbia, rivoluzione, frustrazione, distruzione del sistema, e la sinistra, semplicemente, il suo opposto che cerca di arginare questa violenza, allora dobbiamo ammettere che questa polarizzazione tra destra-sinistra (ovvero rabbia-ragionevolezza) ha un che di malato: la ragione che semplicemente nega la rabbia non la farà mai sparire, semplicemente la farà esplodere prima o dopo.

La rabbia non "sparisce" ignorandola. Non è possibile. Tra mente e emozioni, sono le emozioni che vincono, sono le emozioni che "hanno ragione". Alla mente tocca il lavoro di assumerle, osservarle, comprenderle e integrarle. Non di ignorarle.

Se la sinistra non decide di raccogliere la sfida di raccogliere la rabbia di chi non ce la fa più, non decide di rischiare e di lanciarsi verso una Nuova Speranza, allora la sinistra può prepararsi: sarà spazzata via dalla rabbia delle masse.

La crisi mondiale sta arrivando. La storia del virus ha reso ancor più tesa la situazione sociale. Non basterà cercare di arginare le violenze isolate o di criticarle. La sfida impone atteggiamenti più coraggiosi. La rabbia sta arrivando. 

Bisogna avere il coraggio di aprire gli occhi: sogniamo!


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