sovrapponendo una delle serie storiche di immagini di Euratlas che mostrano l'evoluzione dei confini in europa dall'anno 0 all'anno 2000 secolo dopo secolo ho ottenuto una mappa diffusa dove le entità storiche più durature appaiono più chiaramente mentre le aree soggette a rapide variazioni di frontiere appaiono confuse e sfocate.
non sarebbe male fare anche qualche analisi sociologica-culturale in base alle aree che storicamente (e quindi cromaticamente) si assomigliano e quelle invece che segnano una netta distanza storico-cromatica.... però non ho voglia di cavalcare questa grande massa di generalizzazioni, oggi, quindi eccovi la mappa:
come si può vedere ci sono aree di confini relativamente più stabili di altre, alcune invece sono frammentate e tanto variabili da sembrare un mosaico, nelle grandi lande dell'est e del sud invece le estensioni sono così ampie che i confini sono talmente mobili che sembrano quasi sbiadite...
ma sarà un caso tutto ciò? oppure c'è un valore geo-politico intrinseco nascosto in questa osservazione? vediamo: se isoliamo i territori sostanzialmente stabili nei loro confini, quelli aperti e fluidi delle steppe e dei deserti e quelli contesi accanitamente dove si succedono microframmentazioni e smembramenti cosa otteniamo? ecco la mappa:
ebbene è abbastanza chiaro: dalle terre aperte ad est e a sud fluidamente scorrono invasori veloci e mobili che storicamente hanno devastato o conteso gli stati che si sono trovati sul loro cammino, gli unici stati resistenti a queste variazioni storiche sono quegli stati che si trovano in posizione marginale o isolati, nascosti alla fine del continente, sugli estremi delle penisole o sulle isole stesse. sono questi gli stati che hanno più stabilità di forma e quindi di struttura. le aree contese potrebbero trovarsi tra due aree di influenza di superpotenze distinte, ma sembra che questo raramente generi lungo tutto il percorso della storia grandi aree contese: è più facile un compromesso di equilibrio e rarissimamente uno scontro diretto (che in genere segna il declino di una delle due superpotenze). esempi di questa situazione? la francia con la spagna e l'inghilterra, la spagna con il portogallo.
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ad ogni modo sarebbe in realtà molto interessante tracciare una mappa non tanto delle aree storico-cromatiche sovrapposte, quanto della sovrapposizione delle frontiere durante tutta la storia, linee nere su sfondo bianco. e non solo di 100 in 100 anni, ma anno dopo anno, senza tralasciare nessuna modificazione di confine per breve che sia stata. sarebbe interessante dove si concentrano fasci di lunghe sequenze di frontiere fisse e dove invece le linee di frontiera si muovono fluidamente come capita...
la storia è interessante in molti modi...
....
per fare un esempio di questa ultima idea un caso interessante potrebbe essere quello della polonia. velocemente e senza la precisione desiderata, ecco un esempio di una mappa di confini mobili:
non sarebbe male fare anche qualche analisi sociologica-culturale in base alle aree che storicamente (e quindi cromaticamente) si assomigliano e quelle invece che segnano una netta distanza storico-cromatica.... però non ho voglia di cavalcare questa grande massa di generalizzazioni, oggi, quindi eccovi la mappa:
come si può vedere ci sono aree di confini relativamente più stabili di altre, alcune invece sono frammentate e tanto variabili da sembrare un mosaico, nelle grandi lande dell'est e del sud invece le estensioni sono così ampie che i confini sono talmente mobili che sembrano quasi sbiadite...
ma sarà un caso tutto ciò? oppure c'è un valore geo-politico intrinseco nascosto in questa osservazione? vediamo: se isoliamo i territori sostanzialmente stabili nei loro confini, quelli aperti e fluidi delle steppe e dei deserti e quelli contesi accanitamente dove si succedono microframmentazioni e smembramenti cosa otteniamo? ecco la mappa:
ebbene è abbastanza chiaro: dalle terre aperte ad est e a sud fluidamente scorrono invasori veloci e mobili che storicamente hanno devastato o conteso gli stati che si sono trovati sul loro cammino, gli unici stati resistenti a queste variazioni storiche sono quegli stati che si trovano in posizione marginale o isolati, nascosti alla fine del continente, sugli estremi delle penisole o sulle isole stesse. sono questi gli stati che hanno più stabilità di forma e quindi di struttura. le aree contese potrebbero trovarsi tra due aree di influenza di superpotenze distinte, ma sembra che questo raramente generi lungo tutto il percorso della storia grandi aree contese: è più facile un compromesso di equilibrio e rarissimamente uno scontro diretto (che in genere segna il declino di una delle due superpotenze). esempi di questa situazione? la francia con la spagna e l'inghilterra, la spagna con il portogallo.
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ad ogni modo sarebbe in realtà molto interessante tracciare una mappa non tanto delle aree storico-cromatiche sovrapposte, quanto della sovrapposizione delle frontiere durante tutta la storia, linee nere su sfondo bianco. e non solo di 100 in 100 anni, ma anno dopo anno, senza tralasciare nessuna modificazione di confine per breve che sia stata. sarebbe interessante dove si concentrano fasci di lunghe sequenze di frontiere fisse e dove invece le linee di frontiera si muovono fluidamente come capita...
la storia è interessante in molti modi...
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per fare un esempio di questa ultima idea un caso interessante potrebbe essere quello della polonia. velocemente e senza la precisione desiderata, ecco un esempio di una mappa di confini mobili:
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