Wednesday 5 July 2023

Accenti antichi (il caso dei Reti)

Riguardo alla Resilienza dell'Accento, mi donando quanto antichi possano essere gli accenti moderni di certe aree.

Mi spiego: l'accento è il vero nesso linguistico che ci collega intuitivamente alla nostra comunità e alle nostre radici, molto più della lingua.

A meno che non ci siano sostituzioni di popolazioni nella stessa area o fusioni di etnie diverse in proporzioni simili, se una popolazione soltanto cambia di lingua, anche se l'idioma è stato sostituito, l'accento tipico della regione resta.

Esempi chiari di questo possono essere le persone che in India parlano inglese come lingua madre, possono aver dimenticato completamente l'Hindi, ma l'accento che usano è quello tipico della propria gente.

Così per i Congolesi che parlano Francese come prima lingua, magari non parlano Lingala o altre lingue Bantù, ma l'accento è quello caratteristico di queste lingue.

Un caso interessante è quello degli Argentini che a tratti sembrano parlare con accento italiano. Infatti metà della popolazione argentina a inizio del secolo scorso era italiana e qualcosa nell'accento nazionale Argentino è rimasto di quell'ondata migratoria.

Insomma l'accento è un fattore sottile, persistente (molto più delle lingue stesse) e caratteristico di una popolazione specifica.

È chiaro che come tutte le manifestazioni umane anche gli accenti evolvono spontaneamente nel tempo, ma si potrebbe chiedersi se certi accenti non siano la continuazione diretta e intatta di popolazioni antiche. Evoluzioni autonome di un sostrato etnico apparentemente scomparso.

Chissà se la differenza d'accento tra Catanese e Palermitano non rispecchia le differenze di intonazione di Greci e Cartaginesi o che l'accento Sardo non sia lo stesso identico accento usato dai Sardi pre-Romani.

Insomma, su questa linea di speculazione vorrei presentare un caso interessante: l'accento "Alpino".

Avete presente l'accento bergamasco nel contesto italiano? Ecco, se parliamo del Tedesco invece, il tedesco del sud, alpino quindi, ha la stessa inflessione del bergamasco (a grandi linee) e le stesse tonalità basse tipiche. Allo stesso modo il Francese svizzero presenta le stesse caratteristiche nel contesto francofono.

Se uniamo queste aree di accenti "alpini" simili, scavalcando e dimenticandoci delle diverse lingue, notiamo come questo territorio a grandi linee si avvicini ai territori antichi dei Reti pre-romani.

È solo un'ipotesi ovviamente, ma se pensiamo che una popolazione africana, divisa tra colonizzazione francese o inglese potrebbe finire per adottare queste due lingue, ma in entrambi i casi conserverebbe l'accento originale, oppure se l'italia venisse conquistata a metà tra tedeschi e francesi, anche se finissimo per parlare l'una o l'altra lingua il nostro accento continuerebbe ad essere probabilmente fortemente italico. 

Forse la stessa cosa potrebbe essere accaduta a popolazioni quali i Reti.

Insomma, invito a riflettere sulla persistenza dell'accento e a quanto l'accento possa essere un identificiativo interessantissimo di radici antiche.


No comments:

Post a Comment

Note: only a member of this blog may post a comment.