Saturday, 15 July 2017

gli Inuit e i Veneti

Avrete già sicuramente sentito quella storia che gli Inuit hanno innumerevoli parole per definire la parola neve.
Che in un mondo fatto di neve e ghiacci i popoli che ci vivano facciano differenza tra sottilissime variazioni di questi elementi è di certo una cosa ovvia e che la lingua rispecchi con termini differenti queste attente osservazioni à altrettanto ovvio.
Questo per quanto riguarda gli Inuit, ma che dire dunque dei Veneti?
Vogliamo dire che i Veneti differenziano la pioggia in varie categorie invece che una sola? 
Scaivàa, Piòva, Scravassàa, Brentana, Łavasso...  
Forse potrebbe essere interessante, ma secondo me c'è un'area nella quale i Veneti sono infinitamente più specifici che moltissime altre lingue... e non si tratta della pioggia! Bensì della cacca!
Senza scendere nella volgarità della questione, la cacca è di certo una questione di tutto rispetto in un mondo ancestralmente contadino e pratico.
Possiamo dinque dire che la neve sta all'Inuit come la cacca al Veneto? forse sì! guardate che precisione di termini:

Merda = traduzione superflua.
Boassa = cacca di vacca.
Schito = cacca di uccello (forsa proveniente da una antica radice germanica, la stessa di scheisse tedesco e shit inglese? ...forse)
Chègoła = cacca di topo (o comunque di animali minuscoli)
Grassa/Leàme = cacca usata per la concimazione dei campi
Pissaroto =  cacca di animale mista a pipì.
Pétolo = pezzo di cacca attaccato ai peli degli animali

Non si entra qui nella lista tutta la serie di termini derivati, di terminologie di origine colta o scientifica oppure le infinite varianti volgari per definire l'oggetto della nostra analisi. Si tratta soltanto delle parole più comuni per definire una cosa che in molte lingue è definita da una sola parola.

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