Sunday, 23 August 2020

il sogno nella realtà


Ieri a Barcellona ho visto una persona sulla sua sedia a rotelle che danzava contento in mezzo a una piazzetta. Gli mancavano le gambe, tagliate dal ginocchio, una, e appena sotto il ginocchio, l'altra.
Lui stava là, contento di fluire con il movimento delle ruote e ondeggiando in libertà le sue braccia, mentre sorrideva guardando il cielo.
Era una persona normalissima, non stava facendo nessuno spettacolo di strada. Semplicemente si concedeva quel momento di felicità musicale in un luogo pubblico.

Ad un certo punto però, mentre si lanciava indietro, sembra che la sedia si blocchi e che stia per rigirarsi. L'uomo sembra cadere di schiena... ma invece... hop là! eccolo saltare giù dalla sedia con un balzo e mettersi in piedi sui suoi moncherini!
È forte e sicuro! Si erge dritto in piedi e senza pensarci due volte, sempre al suono della musica, inizia a camminare perentorio con le sue cortissime gambe. Prende in mano la sedia e la solleva sopra la sua testa, come un campione solleva il suo trofeo!

 

La realtà è sicuramente oggettiva, a un certo livello. Ma a un livello più profondo non smette mai di essere onirica. Il simbolo, il sogno, sono la nostra lettura profonda della realtà, sono il linguaggio stesso del nostro inconscio. Nel nostro mondo interno noi leggiamo la realtà come fosse un sogno, incessantemente. È per questo che è utile leggere anche la realtà oggettiva come se fosse frutto dell'immaginario onirico del nostro inconscio: perché in fondo è così che filtriamo e integriamo la realtà a un livello profondo, emotivo.

Ebbene, se l'immagine dell'uomo sulla sedia a rotelle fosse stata solo un simbolo di un sogno... come l'avresti interpretata tu?

Che messaggio profondo ti starebbe comunicando?



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