Saturday, 24 May 2025
Friday, 27 September 2024
tecnica psico-onirica 7
Monday, 19 August 2024
tecnica psico-onirica 6
Questa tecnica può essere definita anche tecnica di oniricizzazione della realtà.
L'idea è quella di agire in veglia come se si trattasse di un sogno e di caricare eventi normali e correnti della quotidianità di valori simbolici profondi.
Qualcosa di molto simile alla ritualizzazione di certi gesti o azioni.
Quindi per esempio passare sotto ad un arco o attraverso una porta può significare oltrepassare una barriera interna, rinascere, passare a un livello successivo.
Salire o scendere le scale può voler dire addentrarsi a un livello più profondo della propria psiche oppure risalire verso la luce della chiarezza interna.
Accendere la luce può significare far luce dentro di sé.
Guidare una macchina può essere percepito come aver controllo della propria vita.
Eccetera eccetera.
Non si tratta qui di affibbiare mentalmente un significato specifico a un gesto, ma di vivere il gesto secondo un sentimento profondamente onirico, dove si lascia spazio all'inconscio di sentire e associare questi movimenti a qualcosa che ha a che vedere con il nostro mondo interno e con i processi profondi che stiamo vivendo.
L'inconscio non distingue tra realtà e immaginazione per cui con questa tecnica possiamo essere capaci di "ricreare" dei messaggi onirici "guidati" attraverso le nostre azioni quotidiani in stato di veglia.
Questo può favorire e velocizzare i processi interni, consolidare la nostra sicurezza personale e permettere di innescare nuovi movimenti interni.
Monday, 16 October 2023
Friday, 1 September 2023
messaggio da un sogno-15
stanotte ho sognato che pensavo dentro di me questa frase (che sentivo come se fosse una rivelazione, o una sorprendente ispirazione):
Ai margini del cammino della conoscenza c'è solo oscurità
Wednesday, 2 November 2022
Wednesday, 20 April 2022
racconti iniziatici
IMMAGINATE UN RACCONTO SIMBOLICO IN PRIMA PERSONA DAI TRATTI ONIRICI CHE SVILUPPA UN'IMMAGINE DI FANTASIA CHE VI GUIDA ALL'INTERNO DI UNA ESPERIENZA INTERNA E ALLA FINE DELLA QUALE, UN PERSONAGGIO, UN SIMBOLO, UNA SITUAZIONE, VI PORTA UN MESSAGGIO O UNA RISPOSTA, MA LA RISPOSTA NEL TESTO NON C'È: SIETE VOI, DENTRO DI VOI, A DOVER SENTIRE LA FRASE, IL MESSAGGIO O LA RISPOSTA CHE C'È DENTRO DI VOI.
L’IDEA QUA
SAREBBE CREARE NON SOLO UN RACCONTO, BENSÌ UN SERIE DI MINI-RACCONTI, COSÌ EVOCATIVI DA SEMBRARE LETTERALMENTE DEI SOGNI. SI
TRATTEREBBE DI RICREARE IN MODO LETTERARIO DELLE VISUALIZZAZIONI IPNOTICHE PER ARRIVARE A PARLARE DIRETTAMENTE CON IL PROPRIO
SUBCONSCIO.
IN QUESTA SERIE DI STORIE OGNI RACCONTO È
UN PASSO DI UN CAMMINO INTERNO DI STRUTTURATO E SEQUENZIALE CHE ALLA FINE PORTA A UNA PROFONDA SCOPERTA DI SE STESSI.
PER STABILIRE QUESTI
PASSI, I "RACCONTI/SOGNI" (IN TUTTA LA LORO PORTATA SIMBOLICA ED ARCHETIPICA) POTREBBERO ISPIRARSI AI CONCETTI IMPLICITI ALLA SERIE DEGLI ARCANI MAGGIORI DEI
TAROCCHI CON TUTTO IL SIGNIFICATO DEL PERCORSO INIZIATICO CHE RAPPRESENTANO.
UNA PROFONDA
VISUALIZZAZIONE DI OGNI ARCANO MAGGIORE PUÒ ESSERE UTILE PER FARSI ISPIRARE
NELL’ELABORAZIONE DEI RACCONTI.
Wednesday, 1 December 2021
tecnica psico-onirica 5
Quando ti risvegli da un brutto sogno dove ti senti minacciato da un assassino o inseguito da qualcuno di pericoloso, quando senti qualcosa di spaventoso in casa, oppure c'è un animale feroce che ti vuole attaccare, o un mostro, o qualcosa di altamente inquietante: un cadavere, uno spirito soprannaturale, una qualsiasi cosa che ti faccia sentire minacciato da una forza maligna o da un pericolo imminente... ecco! questa è l'occasione ideale per mettere in atto la tecnica psico-onirica numero 5:
Quando sognamo questi elementi minacciosi che mettono in subbuglio la nostra sicurezza e rendono insicuri i nostri luoghi di rifugio (la nostra casa, per esempio, è un classico), si tratta spessissimo di un ottimo segnale, anche se non necessariamente gradevole: un elemento nuovo, già presente nel nostro inconscio, si sta manifestando alla nostra coscienza in modo ormai imminente e deciso. Anche se la ragione percepisce come una minaccia alla sua stabilità ogni novità che viene dall'oscurità emozionale delle nostre profondità illogiche, si tratta probabilmente di una nuova presa di coscienza che amplierà la nostra visione del nostro mondo, senza nessun dramma e nessun cataclisma mentale.
Spessissimo questi sogni sono soltanto l'annuncio dell'arrivo di una novità che abbatterà la nostra visione chiusa del mondo e di noi stessi. In un certo senso tutti questi elementi minacciosi sono nostri alleati che vengono come ambasciatori a dirci che, volenti o nolenti, le porte della coscienza si stanno aprendo a qualcosa di nuovo.
La trasformazione ha sempre un sapore archetipo di morte e di distruzione di ciò che c'era prima, ma non per questo si tratta di un passaggio traumatico. La cosa più probabile è che semplicemente ci sveglieremo nei prossimi giorni con più capacità di accettare cose nuove della nostra vita.
Considerando quindi che questi "nemici" sono in realtà "alleati" che vengono ad annunciarci qualcosa, che si travestono con l'immagine metaforica esatta che ci spaventa, solo per essere visti e trasformarsi in immagini più serene e pacifiche, la tecnica psico-onirica che propongo adesso è la seguente:
Siccome l'obiettivo di questi personaggi onirici è quello di annunciarsi, di farsi vedere, di mostrarsi, ritornate nel mood della fine del sogno, quando vi siete svegliati spaventati e date un finale nuovo al sogno: invece di sentirvi minacciati da quel personaggio, immaginate che riuscite a girarvi con calma verso di lui.
Il personaggio si ferma e semplicemente finalmente si sente riconosciuto.
Tu continui ad osservarlo con attenzione e tranquillità per capire quale è il suo messaggio e mentre lo immagini (senza dover necessariamente capire niente a livello razionale, semplicemente vivi l'esperienza), senti le tue sensazioni e le tue emozioni... qualcosa cambia? Qualche emozione si scatena?
La coscienza finalmente entra in contatto, pacificamente, con l'inconscio; riconoscendo e rispettando il suo linguaggio.
Sunday, 24 January 2021
el sueño como guía
La mente a veces descansa, pero nuestro inconsciente nunca.
En la noche es fácil verlo: cuando nuestro lado consciente se duerme y descansa, nuestras vivencias nocturnas se llenan de imágenes oníricas que brotan de nuestro inconsciente profundo.
Nuestro lado intuitivo habla el lenguaje de los símbolos y de las metáforas y en los sueños estas imágenes reconstruyen universos enteros de infinitas conexiones subjetivas.
Lo que la mente a veces olvida es que, mientras la consciencia a ratos descansa, nuestro inconsciente en cambio nunca para de tejer historias y analogías oníricas. Ni siquiera cuando estamos despiertos.
Es por esto que es muy útil leer los acontecimientos reales que nos pasan como si fueran imágenes de unos sueños: porque más allá del nivel objetivo (seguramente cierto), hay un nivel de lectura más profundo. Es un filtro del mundo subjetivo, totalmente onírico que interpreta continuamente todo lo que nos pasa en cada momento.
Nuestro lado más interno lee todo lo existente con el lenguaje del símbolo y expresa su reacción con el idioma de las emociones.
Todo lo que nos pasa, en su profundidad, es vivido como un sueño, independientemente que estemos durmiendo o no.
Así que es muy útil interpretar a los sueños (o sea observarlos en su misterio, sin la pretensión de someterlos al entendimiento lógico), porque nos dan pistas sobre lo que nos pasa internamente.
Pero aún más interesante es leer la realidad como si fuera un sueño, para entrar en conexión con el flujo profundo de la realidad: la manera más íntima que tenemos de vivir nuestra vida.
Reconoce cómo estás leyendo al mundo, hazte la pregunta: ¿y si esto que estoy viviendo fuera un sueño, qué me estaría diciendo ahora todo lo que está pasando?
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Sunday, 23 August 2020
il sogno nella realtà
La realtà è sicuramente oggettiva, a un certo livello. Ma a un livello più profondo non smette mai di essere onirica. Il simbolo, il sogno, sono la nostra lettura profonda della realtà, sono il linguaggio stesso del nostro inconscio. Nel nostro mondo interno noi leggiamo la realtà come fosse un sogno, incessantemente. È per questo che è utile leggere anche la realtà oggettiva come se fosse frutto dell'immaginario onirico del nostro inconscio: perché in fondo è così che filtriamo e integriamo la realtà a un livello profondo, emotivo.
Ebbene, se l'immagine dell'uomo sulla sedia a rotelle fosse stata solo un simbolo di un sogno... come l'avresti interpretata tu?
Che messaggio profondo ti starebbe comunicando?
Wednesday, 17 June 2020
tecnica psico-onirica 4
Si tratta di una pratica di meditazione e di visualizzazione, in un certo senso, nella quale si mescola la concentrazione interna e la sensazione esterna in chiave onirica.
Mi spiego: innanzi tutto bisogna chiudere gli occhi ed entrare in uno stato contemplativo.
Quando la mente si calma un poco, bisogna "sentire" come riconosciamo lo spazio esterno a noi. Anche se abbiamo gli occhi chiusi, riconosciamo chiaramente di stare nel salotto, per esempio, con il divano da una parte, la finestra dall'altra, il tavolo a sinistra, fuori dalla finestra un albero e la strada, sotto, dove magari passa qualche macchina.
In realtà sappiamo anche che siamo in una determinata località, orientata in un certo modo rispetto a una città o al mare, ubicata in un determinato paese, in un punto abbastanza chiaro del pianeta. Senza considerare l'ora del giorno e il tempo che fa...
Insomma, tutte queste "percezioni" spazio-temporali sono quasi interamente frutto della nostra memoria oggettiva e razionale.
Adesso però pensate a un ambiente di uno dei sogni che avete appena sognato e di cui conservate una certa emozione.
Immaginate adesso di essere in quell'ambiente esatto.
Se è di notte, è di notte.
Se è all'aperto, all'aperto.
Cercate di concentrarvi tanto su questa visualizzazione da cercare di sostituire la sensazione oggettiva dello spazio esterno dove state meditando con la sensazione del sogno. Dovete, in definitiva, cercare di sentirvi "fisicamente" dentro la situazione del sogno. Dimenticare la realtà oggettiva.
Cercate di mantenervi in questo stato di "posizionamento fisico-onirico" il più a lungo possibile.
Sentirsi in quell'ambiente ricreato spazialmente dal vostro inconscio la notte prima, sicuramente vi metterà in collegamento con l'emozione profonda che quel sogno voleva rappresentare.
Sentitela.
Friday, 12 June 2020
Wednesday, 10 June 2020
esercizio di comunicazione onirica
Nel sogno di stanotte ho sognato un interessante esercizio di comunicazione tra persone.
Non sarebbe male provare a metterlo in atto un giorno.
Ecco com'era strutturato:
Si apre un dibattito sulla mia percezione di come ho comunicato l’argomento (magari penso di averlo espresso perfettamente e linearmente) rispetto alle percezioni degli ascoltatori (che magari hanno un'impressione completamente diversa dalla mia e magari anche diverse tra loro...).
Tuesday, 2 June 2020
Tuesday, 26 May 2020
il sole il sogno
Sunday, 17 May 2020
Il sogno è la nostra mappa
Il sogno è la nostra mappa interna. Possiamo discostarci quanto vogliamo dalla nostra bussola interna e là verrà il sogno a ricordarci i nostri impulsi necessari, i nostri lati occultati. Non c'è come fuggire ai suoi messaggi. Possiamo cercare di scordarci i sogni, questo sì, ma tornano, ogni tanto in modo impattante e spaventoso. Portano il messaggio di dove dovremmo tornare a guardare. Dove dovremmo fare attenzione. Riportano a galla le emozioni che la mente, da sola, vorrebbe soltanto far sparire e non affrontare.
Onore al sogno che non smette mai di dirci la nostra direzione, la nostra bussola interna.
Non temete mai, dunque: ogni notte la vostra anima fa un viaggio nel buio per rincontrare la propria via, per allinearsi con se stessa, per mettere tutto di nuovo nella rotta giusta.
Ascoltate i sogni.
Anche se la vostra mente non li capisce, ascoltateli. Loro vi stanno dicendo qual è la strada che la vostra mente tende a voler dimenticare.
Tuesday, 12 May 2020
messaggio onirico sistemico
Oggi ho sognato la seguente frase dalle implicazioni evidentemente sistemiche.
Ciò che riceviamo
è grazie alla Madre.
E ciò che scegliamo
è grazie al Padre.
Wednesday, 6 May 2020
3 messaggi onirici
Una notte sogno questo messaggio:
"Io sono la Pioggia. ...e Io sono il Vento"
La notte dopo sogno quest'altro messaggio:
"[Nascono] i Fiori. Sotto la Pioggia"
La notte seguente, un'altra frase:
"I bambini non si nutrono di cibo. I bambini si nutrono di sguardi"
Sunday, 19 April 2020
consiglio onirico
In un sogno senza immagini qualcuno spiegava come prendere le cose nel caso di un errore commesso durante un lavoro. Un errore per il quale una persona si sentiva particolarmente stupida e ormai era troppo tardi. Non si poteva più far nulla per riparare la situazione. Un piccolo fallimento. Una stupida svista che aveva creato una situazione davvero imbarazzante...
La voce spiegava che c'erano come 3 passi da seguire, diciamo 3 stadi diversi di un punto di vista poco a poco più ampio e più efficace.
Il primo passo è quello di considerare l'evento fallimentare non tanto per i suoi effetti negativi, ma per le sue buone intenzioni. Anche se si trattava di un'azione poco attenta e basata su considerazioni sbagliate, bisogna considerare la buona volontà e le buone intenzioni che miravano a ottenere un buon risultato. Indipendentemente dal fatto che poi le cose siano finite in modo opposto.
In un determinato momento credevamo di fare il meglio. Questo è quello che conta, nel primo passo.
Il secondo passo è quello di non sentirsi solo. Ci sono molte persone attorno a noi disposte ad aiutarci. Dobbiamo sentirci appoggiati da questa rete di persone che, magari hanno già in mente delle buone soluzioni per riparare l'accaduto, soluzioni che noi adesso non riusciamo neanche a immaginare. Chiediamo aiuto a loro, sentiamoci parte di un gruppo con un obiettivo comune dove tutti possono contribuire a risolvere il problema.
Il terzo passo è quello di concentrarsi sulla soluzione. Adesso che il senso di colpa e vergogna o la sensazione di impotenza e di isolamento sono stati messi da parte, non siamo più paralizzati. Non siamo più negativi. Non abbiamo più il complesso della vittima che piange sul latte versato. Possiamo quindi occuparci di soluzioni costruttive, riparatorie, compensative.
Quindi concentriamoci sulla soluzione e soprattutto iniziamo ad agire per metterla in pratica.
Non male questo consiglio onirico, venuto da chissà dove...

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