Tutte le lingue dovrebbero abolire certe parole troppo generiche come ad esempio "bello" e "brutto".
Si tratta infatti di vocaboli che sono contenitori di significati troppo ampli e generici, fonte inesauribile di equivoci e di banalità, ma soprattutto (e questo sì che mi preme) sentenza generalista di giudizi assoluti riguardo a una qualsiasi cosa.
Si tratta, in poche parole, di un'espressione violenta che divide il mondo in "tutto positivo" o "tutto negativo" e caratterizza le cose in modo assoluto, attribuendo all'oggetto stesso il fatto di rientrare o no nei nostri canoni estetici, come se la nostra opinione non fosse nostra, ma intrinseca dell'oggetto.
Molto meglio sarebbe dire "mi piace" o "non mi piace".
Il soggetto prenderebbe la responsabilità di ciò che dice e lascerebbe spazio ad altre opinioni soggettive, liberando l'oggetto in sé di qualsiasi giudizio di valore che lo collocherebbe immediatamente nel sacco dei buoni o dei cattivi...
Ah, ecco: "buono" e "cattivo"...
Altri due vocaboli da far fuori...
No comments:
Post a Comment
Note: only a member of this blog may post a comment.