miglioramenti linguistici

Tutte le lingue dovrebbero abolire certe parole troppo generiche come ad esempio "bello" e "brutto".

Si tratta infatti di vocaboli che sono contenitori di significati troppo ampli e generici, fonte inesauribile di equivoci e di banalità, ma soprattutto (e questo sì che mi preme) sentenza generalista di giudizi assoluti riguardo a una qualsiasi cosa.

Si tratta, in poche parole, di un'espressione violenta che divide il mondo in "tutto positivo" o "tutto negativo" e caratterizza le cose in modo assoluto, attribuendo all'oggetto stesso il fatto di rientrare o no nei nostri canoni estetici, come se la nostra opinione non fosse nostra, ma intrinseca dell'oggetto.

Molto meglio sarebbe dire "mi piace" o "non mi piace".

Il soggetto prenderebbe la responsabilità di ciò che dice e lascerebbe spazio ad altre opinioni soggettive, liberando l'oggetto in sé di qualsiasi giudizio di valore che lo collocherebbe immediatamente nel sacco dei buoni o dei cattivi...

Ah, ecco: "buono" e "cattivo"...

Altri due vocaboli da far fuori...

neologismo-112

pregiudizio preconcetto che non deriva dall'ignoranza di un'idea, persona o cosa, ma che si genera invece dalla eccessiva saturazione di conoscere fin troppo bene  quell'idea, persona o cosa e non poter più sopportarla a prescindere, proprio perché troppo ben conosciuta (un pre-giudizio quindi che non viene da una pre-conoscenza, ma da una post-conoscenza).

POSGIUDIZIO

esempio: "guarda, sono 15 anni che vivo qua tra gli indipendentisti catalani e so già tutti gli argomenti pro-indipendenza che mi snocciolano davanti da sempre, sempre gli stessi. li so benissimo. e non è che io sia né pro né contro, facciano come je pare, ma davvero: non ne posso più di sentirli. non devono convincere me, davvero, che risparmino il loro fiato: appena uno inizia il suo discorso, sono preso da un posgiudizio totale: credo di sapere già tutto quello che mi deve dire e lo giudico già come insopportabile".