Premetto che se fosse per me non dovrebbero esistere le petroliere in Laguna, non dovrebbe esserci MOSE, non dovrebbero esserci grandi navi di crociera in Laguna, non dovrebbe esistere Porto Marghera dentro al delicato equilibrio naturale, sociale e storico della Laguna Veneta.
Detto questo, torniamo alla realtà.
I danni sono stati fatti: un gigantesco polo chimico là dove si trova, una stazione marittima per la città lagunare che fa girare la morente economia di Venezia, lavori titanici e devastanti per il micro-ecosistema con l'obiettivo di limitare le maree e le onde che minacciano ciò che resta della Serenissima.
Come potremmo dunque almeno limitare i danni?
Non esporrò qui una idea che "mi piaccia molto" in senso stretto, ma magari potrebbe essere una soluzione alla "meno peggio", almeno. Si tratta di una cosa molto semplice: ESTROMETTERE PORTO MARGHERA DALLA LAGUNA!
Facile no?
In realtà si: si tratta della possibilità di arginare da un lato all'altro il canale artificiale che permette l'accesso alle navi di cargo fino a Porto Marghera.
Il canale esiste, si tratta solo di separarlo dal resto della Laguna.
La Bocca di Malamocco quindi sarebbe concessa al traffico commerciale di Marghera e, già che ci siamo, rendiamo la cosa ancora più sostenibile: ampliamo l'area delimitata con la stazione marittima di Venezia per usufruire del canale separato anche per il passaggio delle grandi navi da crociera.
Il nuovo bacino viene limitato anche dal ponte della libertà che non sarà più permeabile, ma semplicemente un terrapieno chiuso.
La Laguna Veneta verrebbe così separata in 3 bacini: il bacino commerciale e di crociera (il più limitato, una specie di taglio in laguna); il bacino della laguna meridionale (aperto al mare con la Bocca di Chioggia); e il bacino settentrionale (collegato all'Adriatico dalla Bocca di Lido).
Gli argini del nuovo canale di Porto Marghera sarebbero usati come stretta strada locale favorendo la vita degli abitanti del Lido e di Pellestrina (so che non è particolarmente bello togliere forzatamente l'insularità a chi vive tranquillo in un'isola, non necessariamente almeno, ma si fa di necessità virtù).
Gli argini al limite, se convenisse, potrebbero essere usati anche per trainare le grandi navi all'interno del canale (tipo con delle locomotive su rotaie).
Questo progetto può sembrare mostruoso, ma non forse molto di più del MOSE e comunque avebbe un grandissimo vantaggio: quello di separare le acque contaminate (o potenzialmente contaminate) e bloccare le onde giganti delle navi da crociera.
Senza dubbio una dura decisione da prendere, ma sarebbe una triste separazione della laguna che potrebbe almeno salvare l'equilibrio dell'ecosistema della maggior parte dell'area.
Detto questo, torniamo alla realtà.
I danni sono stati fatti: un gigantesco polo chimico là dove si trova, una stazione marittima per la città lagunare che fa girare la morente economia di Venezia, lavori titanici e devastanti per il micro-ecosistema con l'obiettivo di limitare le maree e le onde che minacciano ciò che resta della Serenissima.
Come potremmo dunque almeno limitare i danni?
Non esporrò qui una idea che "mi piaccia molto" in senso stretto, ma magari potrebbe essere una soluzione alla "meno peggio", almeno. Si tratta di una cosa molto semplice: ESTROMETTERE PORTO MARGHERA DALLA LAGUNA!
Facile no?
In realtà si: si tratta della possibilità di arginare da un lato all'altro il canale artificiale che permette l'accesso alle navi di cargo fino a Porto Marghera.
Il canale esiste, si tratta solo di separarlo dal resto della Laguna.
La Bocca di Malamocco quindi sarebbe concessa al traffico commerciale di Marghera e, già che ci siamo, rendiamo la cosa ancora più sostenibile: ampliamo l'area delimitata con la stazione marittima di Venezia per usufruire del canale separato anche per il passaggio delle grandi navi da crociera.
Il nuovo bacino viene limitato anche dal ponte della libertà che non sarà più permeabile, ma semplicemente un terrapieno chiuso.
La Laguna Veneta verrebbe così separata in 3 bacini: il bacino commerciale e di crociera (il più limitato, una specie di taglio in laguna); il bacino della laguna meridionale (aperto al mare con la Bocca di Chioggia); e il bacino settentrionale (collegato all'Adriatico dalla Bocca di Lido).
Gli argini del nuovo canale di Porto Marghera sarebbero usati come stretta strada locale favorendo la vita degli abitanti del Lido e di Pellestrina (so che non è particolarmente bello togliere forzatamente l'insularità a chi vive tranquillo in un'isola, non necessariamente almeno, ma si fa di necessità virtù).
Gli argini al limite, se convenisse, potrebbero essere usati anche per trainare le grandi navi all'interno del canale (tipo con delle locomotive su rotaie).
Questo progetto può sembrare mostruoso, ma non forse molto di più del MOSE e comunque avebbe un grandissimo vantaggio: quello di separare le acque contaminate (o potenzialmente contaminate) e bloccare le onde giganti delle navi da crociera.
Senza dubbio una dura decisione da prendere, ma sarebbe una triste separazione della laguna che potrebbe almeno salvare l'equilibrio dell'ecosistema della maggior parte dell'area.
No comments:
Post a Comment
Note: only a member of this blog may post a comment.