ETICHETTA
L'etichetta nasce come un foglio attaccato a un prodotto che ne definisce le caratteristiche. Inizialmente questo pezzettino di carta riportava più o meno le informazioni corrette e veniva chiamato "cartina informativa" poi però cominciò essere pratica normale (come ai giorni nostri) riportare nell'etichetta informazioni truffaldine, poco chiare, che confondono l'acquirente o che addirittura lo ingannano, senza mezzi termini.
Questo nuovo modo di utilizzare la cartina informativa allo scopo di ingannare il compratore aprì un grande dibattito etico sulla questione della legittimità o no di poter presentare in modo così scorretto le informazioni del prodotto.
La fazione dei commercianti truffaldini cominciò ad affermare che la cartina informativa era etica, mentre le associazioni di consumatori asserivano che fosse non-etica.
Siccome l'economia deve girare e chi ha i soldi di solito vince, la fazione dei venditori vinse e la cartina venne pubblicizzata come "etica" anche se in realtà era ingannevole. Gli acquirenti si adattarono a questa nuova situazione (presente ancora ai giorni nostri), ma ben consci dell'ipocrisia di quel nome di "cartina etica" la cominciarono a chiamare "cartina etichetta" sottolineando che molto molto etica in fondo non lo era...
Da quel momento la cartina passò ad essere l'"etichetta".
L'etichetta nasce come un foglio attaccato a un prodotto che ne definisce le caratteristiche. Inizialmente questo pezzettino di carta riportava più o meno le informazioni corrette e veniva chiamato "cartina informativa" poi però cominciò essere pratica normale (come ai giorni nostri) riportare nell'etichetta informazioni truffaldine, poco chiare, che confondono l'acquirente o che addirittura lo ingannano, senza mezzi termini.
Questo nuovo modo di utilizzare la cartina informativa allo scopo di ingannare il compratore aprì un grande dibattito etico sulla questione della legittimità o no di poter presentare in modo così scorretto le informazioni del prodotto.
La fazione dei commercianti truffaldini cominciò ad affermare che la cartina informativa era etica, mentre le associazioni di consumatori asserivano che fosse non-etica.
Siccome l'economia deve girare e chi ha i soldi di solito vince, la fazione dei venditori vinse e la cartina venne pubblicizzata come "etica" anche se in realtà era ingannevole. Gli acquirenti si adattarono a questa nuova situazione (presente ancora ai giorni nostri), ma ben consci dell'ipocrisia di quel nome di "cartina etica" la cominciarono a chiamare "cartina etichetta" sottolineando che molto molto etica in fondo non lo era...
Da quel momento la cartina passò ad essere l'"etichetta".
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