premessa:
sì, sono un fanatico della geografia!
sì, sono un fanatico della geografia!
svolgimento:
le mappe privilegiano sempre una visione del globo su base geopolitica.
per esempio nel nostro caso l'europa è al centro del pianeta (per gli statunitensi non sempre) il nord sta più in alto ed è amplificato grazie alla apertura dei poli, le zone equatoriali sono compresse e appaiono più piccole (tanto ci sono solo stati poveri), il sud sta sempre sotto, una piccola metafora di come vanno le cose nella realtà.
è inoltre interessante notare che la geografia è fatta di tutta una serie di immagini stoereotipate che passano al cervello monoliticamente e che per ovvi motivi di corrispondenza con l'oggetto fisico non si mettono mai in discussione.
la modificazione delle rigide regole di giustapposizione territoriale e della rappresentazione geografica, secondo me, rappresenta molto di più di un gioco fine a se stesso, è una critica al sistema imposto e inamovibile e una surreale messa in discussione dei principi e dei valori su cui si fonda la gerarchia planetaria.
1- una facile geografia alternativa sposta l'ordine di continenti ricchi e poveri, sconvolgendo l'idea della gerarchia del potere o dell'idea di ciò che ci è politicamente e umanamente distante e ciò che invece ci è vicino.
2-ancora, la geografia si analizza (ovviamente) per blocchi, per esempio l'Africa e l'Europa o la penisola anatolica con la penisola balcanica. questo spinge a generare l'idea di blocchi separati. è però interessante notare che si possono tracciare linee che, invece di dividere e definire questi blocchi (mentali), li intersecano e li attraversano rendendo comunque l'idea geografica e unendo zone concettualmente distanti
3- un altro lavoro che vorrei portare avanti è una mappa politica della pangea.
ovviamente l'unione di tutti i continenti e di tutti gli stati rifacendosi a un'epoca primordiale del pianeta è chiaramente una metafora di fratellanza, per così dire, tra tutti gli stati del mondo.
4- in barba alle implicazioni sulla rotazione terrestre e ai vari climi sarebbe interessante anche rappresentare i continenti senza dover per forza sempre "aprire i poli" per stendere la sfericità della terra su una carta piatta.
in questo processo ci rimette sempre il continete antartico, poverino!
perchè dunque non utilizzare dei Poli Est e Poli Ovest che ubicati in mezzo agli oceani permettano di non dover sacrificare per forza sempre un qualche continente da sventrare?
attraverso questa pazzia, inoltre, le classiche deformazioni attraverso le quali la groenlandia sembra più grande dell'australia o le isolette artiche canadesi son più grandi di interi stati equatoriali verrebbero soconquassate e finalmente altri stati potrebbero gioire finalmente delle deformazioni che amplificano i territori, mentre altri, democraticamente si dovrebbero adattare a dover a volte accettare di essere sminuiti un po'.
un piccolo terremoto geopolitico insomma!
una possibile rappresentazione può avere un polo Est a 165°; 15° e un Polo Ovest a -15°,-15°
una seconda opzione (forse più facile) è con Polo Est a 75°,0° e Polo Ovest a -105°,0°
...
5-altra idea geograficamente sovversiva sarebbe per esempio una mappa perfettamente normale ma con tutti i nomi di città, paesi, catene montuose e isole mescolate in modalità random, casualmente e senza preferenze.
se al posto di New York negli Stati Uniti d'America ci fosse Ulan Bator nello stato dello Zimbabwe, alcune idee geopoliticamente cristallizzate sarebbero messe in discussione...
se al posto di New York negli Stati Uniti d'America ci fosse Ulan Bator nello stato dello Zimbabwe, alcune idee geopoliticamente cristallizzate sarebbero messe in discussione...
Curious how Antarctica is white, and when the 'poles are spread', it gives a symbolic white ceiling to the world map.
ReplyDeleteso your saying the USA turned a whole 180 degrees?
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