Wednesday 19 August 2015

La Teoria della Bicicletta

Jeanne Meunnier sostiene fortemente la Teoria della Bicicletta:

la vita è come una bicicletta, è tutto un gioco di equilibri e di impulso.
avviare le cose è relativamente difficile, ma quando sono avviate vanno un po' da sole.
andare lento rende più facile la caduta, ma anche meno pericoloso un possibile incidente.
non sempre si può scegliere il terreno che ci troviamo davanti, ma si cerca comunque di schivare le buche e di trovare la traiettoria migliore.
in salita bisogna usare cambi piccoli e concentrarsi sulla strada che si ha immediatamente davanti perché guardare troppo in alto scoraggia, mentre quando siamo in discesa si può guardare lontano ed è quasi meglio non pedalare dato che si gode dello slancio (ma comunque c'è poco da ridere: è chiaro che la discesa non dura in eterno e dopo una discesa c'è inevitabilmente una salita).
ad ogni modo in tutta questo gioco di forze,equilibri e velocità un po' istintive e un po' complicate, resta comunque il punto fondamentale: si va in bici perché è bello andare in bici! bisogna dunque godere del paesaggio che si ha attorno senza però dimenticarsi di guardare avanti.

come potete notare la Teoria della Bicicletta è indubbiamente portentosa e analizzando un po' meglio le analogie si potrebbe addirittura continuare con lo sviluppo di nuove accezioni molto appropriate della metafora, indubbiamente azzeccatissima.

la perfezione formale della Teoria della Bicicletta mi ha dunque indotto a formulare un corollario di cui sono fortemente convinto: il Corollario dell'Inventore della Bicicletta.
suddetto corollario espone la seguente considerazione:

data l'assoluta e inconfutabile perfezione dell'analogia tra la vita e la bicicletta esposta nella Teoria della Bicicletta è senz'altro ovvio pensare che l'inventore della prima bicicletta non volesse assolutamente inventare un mezzo di locomozione, ma piuttosto volesse ideare un marchingegno che simulasse in modo meccanico e fisico le dinamiche esistenziali della vita di ciascuno di noi.
la bici non è nata come strumento per spostarsi più velocemente, ma come metafora della vita.



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