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Friday, 19 July 2024

non temere il negativo


Solo se non temi la povertà puoi davvero gioire della ricchezza.

Solo se non temi la separazione puoi davvero gioire dell'amore.

Solo se non temi la morte puoi davvero gioire della vita.


Friday, 26 April 2024

le difficoltà della vita

Le difficoltà della vita servono?

Non direi che "servono" a qualcosa, direi piuttosto che, come ogni cosa, hanno dei risvolti e delle conseguenze positive e altre negative nella vita di ciascuno.

Sono insomma delle esperienze e il fatto di classificarle come "difficili" o "facili" non ha molto valore (così come non ha molto senso neanche classificarne le conseguenze come "positive" e/o "negative").

Ad ogni modo, se torniamo nel piano personale, possiamo dire che viviamo esperienze difficili e che da ciò ne derivano conseguenze. Inizialmente queste conseguenze sono principalmente negative e, nel migliore dei casi, solo dopo un certo tempo potremo concentrarci sui risvolti positivi di ciò che ci è successo.


Possiamo quindi dire che le esperienze difficili sono prove da digerire e da assimilare e che questo processo può durare a lungo, a volte anni, a volte tutta la vita.

Queste considerazioni comunque hanno valore solo dal punto di vista della prospettiva personale, ma se invece consideriamo la questione da un punto di vista collettivo le cose possono cambiare.

Sotto questa chiave di lettura, le esperienze difficili sono sì delle prove complicate individualmente, ma sono un potenziale eccezionale per trarre forza al collettivo:

Una sola persona che riesca a farcela in una situazione molto dura, servirà come esempio, ispirazione, modello e serbatoio di speranze ed energia per tutti coloro che entrino in contatto con questa storia.

Un solo antenato della nostra famiglia che abbia avuto la forza di superare un periodo di guerra o di carestia ci dà la forza interna di poter attraversare situazioni simili (o altrettanto difficili) con la sufficiente determinazione di poter farcela.

Allo stesso modo che conoscere qualcuno che ha o ha avuto il nostro stesso problema ci dà più forza per poter sopportarlo o superarlo.


In un'ottica collettiva quindi ogni volta che una difficoltà personale viene superata stiamo apportando energia disponibile alla collettività per poter rafforzarsi e sorpavvivere.


Sunday, 18 February 2024

Wednesday, 15 November 2023

a 46 anni, così

Piccolo aggiornamento sulla mia vita geograficamente parlando, alla vigilia della nuova fase di vita da uomo radicato a Rubí (Barcellona) con famiglia e lavoro fisso. 

In questi ultimi anni non ho viaggiato molto e se ho viaggiato è stato in paesi che avevo già esplorato abbastanza bene, ad ogni modo mi risulta sempre interessante mantenere aggiornata la mia esperienza geografica globale, rispetto all'ultimo calcolo, in vista di possibili future espansioni.

Ecco dunque la situazione attuale:

1. Italia............................ 27 e mezzo anni circa
2. Spagna........................ 12 anni e mezzo circa
3. Brasile......................... 2 anni circa
4. Sierra Leone.............. 11 mesi
5. Marocco..................... 11 mesi
6. Angola........................ 6 mesi
7. Francia....................... 5 mesi e mezzo circa
8. Israele........................ 3 mesi e una settimana
9. Mozambico................ 3 mesi
10. Regno Unito............. 2 mesi e mezzo
11. India......................... 1 mese
12. Tanzania.................. 1 mese
13. Portogallo................ 1 mese
14. Polonia..................... 25 giorni
15. Irlanda..................... 20 giorni
16. Croazia.................... 20 giorni
17. Stati Uniti................ 15 giorni
18. Germania................ 15 giorni
19. Belgio....................... 8 giorni
20. Olanda......................6 giorni
21. Namibia....................6 giorni
22. Svezia........................6 giorni
23. Norvegia...................5 giorni
24. Slovenia................... 5 giorni
25. Giordania................ 4 giorni
26. Malta…….….………4 giorni
27. Sud Africa................ 3 giorni
28. Danimarca............... 3 giorni
29. Palestina....................3 giorni
30. Svizzera.................... 3 giorni
31. Argentina................. 2 giorni
32. Etiopia…....................9 ore
33. Qatar….......................8 ore
34. San Marino….............6 ore
35. Andorra...................... 5 ore
36. Turchia....................... 4 ore
37. Città del Vaticano....... 3 ore
38. Liberia.........................2 ore
39. Gambia........................2 ore
40. Austria….....................1 ora
41. Bosnia….....................20 minuti
42. Slovacchia……….…..10 minuti

il che equivale anche a questa interessante considerazione: la mia vita, in percentuale è stata vissuta, finora, nel seguente modo:

59,50% ITA
27,04% ESP
4,39% BRA
1,98% S.LE
1,98% MAR
1,08% ANG
0,99% FRA
0,59% ISR
0,54% MOZ
0,45% UK
0,18% IND
0,18% TAN
0,18% POR
0,15% POL
0,12% IRL
0,12% CRO
0,09% USA
0,09% GER
0,05% BEL
0,04% HOL
0,04% NAM
0,04% SVE
0,03% NOR
0,03% SLO
0,02% JOR
0,02% MAL
0,02% S.AF
0,02% DAN
0,02%     PAL
0,02% SWZ
0,01% ARG
0,00% ETI
0,00% QAT
0,00% S.MA
0,00% AND
0,00% TUR
0,00% VAT
0,00% LIB
0,00% GAM
0,00% AUS
0,00% BOS
0,00% SLK





Saturday, 22 October 2022

se se se se...


Se se se destriga, se core e

se xe senpre insieme;


Se se scumissia caminar

se sa che se ne assa indrio;


Se se se senta

se se sinte da soi;


Se se se destira

se se indormessa,

e no se sa pi

se se se torna desmissiar.



Tuesday, 17 May 2022

il compleluna

È molto pratico misurare l'età di una persona in base ai cicli solari (anni), ma non è certo meno interessante  pensare di celebrare il passo del tempo in base al succedersi delle lune.

Misurare il tempo con il sole o con la luna è sempre stato il modo per realizzare calendari in tutte le tradizioni.

Normalmente le lune sono ottime per calcoli di tempi più o meno brevi (l'origine del calcolo dei mesi) e il sole è ideale per calcoli di tempi più lunghi (gli anni).

È quindi logico che celebriamo il trascorrere della nostra vita con i compleanni, ma perché ogni tanto non celebrare la vita con qualche importante compleluna?

Per esempio, guardate che interessante: ogni anno ci sono 12,3685 lunazioni, per cui 100 lune si celebrano a 8 anni e un mese dalla nascita (8,085 anni)

E che interessante: la vita di un uomo di 80 anni e 10 mesi (80,8505 anni) corrisponde esattamente a 1000 lune!!! Che meravigliosa celebrazione per un ottantenne la festa delle sue 1000 lune, no??

Ovviamente anche le 500 lune possono essere un bell'evento che si celebra ai 40 anni e 5 mesi circa.

Insomma, celebriamo alcuni importanti compleluna! perché no? meglio una celebrazione in più che una in meno!

Tuesday, 16 February 2021

la brújula interna






Todas las noches sueñas.

La mayoría de los sueños los olvidas al despertar, pero no importa: igualmente has vivido aventuras y experiencias reales. Porque tus emociones y tus sensaciones fueron reales.


Aunque parezcan confusos y fragmentados en realidad los sueños están estructurados por una coherencia total:

Cada detalle del sueño, cada símbolo, cada imagen está creada por tu inconsciente y por eso no es casual: es una visualización simbólica perfecta del mensaje interno que estás experimentando.

Un mundo totalmente coherente en su mensaje simbólico, integralmente unitario.


Y el mensaje SIEMPRE es el correcto!

No hay manera de escapar de la exactitud de los sueños!


Si estás estresado, es inútil que lo escondas: el sueño te lo manifiesta.

Si estás triste, nervioso, si necesitas libertad, si ya es hora de actuar, si vas por un camino equivocado, si estás dando el paso correcto o si tienes miedo, si hay cosas que resolver y asuntos que no quieres ver… en todo caso el sueño te indica lo que está pasando en tu vida y dónde está el camino del desarrollo necesario y de la felicidad.


La mente racional se pierde en la selva de imágenes del inconsciente.

Son dos lenguajes diferentes.

Pero si tienes la humildad de no querer racionalizar el mensaje interno, si lo dejas suelto y libre de inspirarte, poco a poco, escuchándote, espontáneamente el mensaje del sueño se te aclarará.


No hay posibilidad de equivocarse, porque aunque te equivoques vendrá otro sueño a afinar tu camino, diciendo lo que todavía no has entendido.


.


El sueño es nuestra brújula interna que nos indica siempre por dónde caminar.


Cada uno de nosotros tiene este GPS interno que nunca falla, ni deja de funcionar.


Es una herramienta increíble que apunta siempre a nuestra plenitud personal.


Nunca dejes de escuchar a tus sueños!


No tengas miedo de sus imágenes y de su lenguaje: ve lo que te llama a observar.


Tus sueños son tu sabio interno!


.


Nunca dejes de utilizar tu brújula interna.



Saturday, 19 December 2020

il giorno - la vita

Questa è un'ipotesi metaforica archetipa.

Sappiamo che sempre si fa riferimento al giorno come al ciclo di una vita: l'alba, lo zenit, il tramonto, la notte. È intuitivo vedere nel ciclo del sole giorno dopo giorno, il ripetersi della vita.

Sappiamo inoltre che tutti nasciamo in circostanze diverse: alcuni nascono sotto pressione, altri anestetizzati, alcuni in modo tranquillo e naturale, altridesiderati, mentre altri ancora no.

C'è poi un'altra cosa interessante: ci sono quelli che, appena svegliati, la mattina, scattano e sono di buon umore, altri sono lenti a partire, alcuni sono arrabbiati in partenza e non vogliono parlare, etc. stessa cosa alla sera, quando alcuni sono tranquilli e hanno sonno presto, mentre altri non vogliono andare a dormire e sono più attivi ed efficienti dopo cena.

Molti modi di essere. 
L'ipotesi è la seguente: non sarà per caso che, ogni volta che uno si sveglia, riproduce in miniatura le dinamiche emotive della sua nascita, mentre durante il giorno va sviluppano la sua tendenza naturale evolutiva che sarà, probabilmente, il mood di fondo della propria vita adulta? Non sarà poi anche la sera il simbolo che prevede in anticipo come uno si approccerà alla vecchiaia e all'avvicinarsi della morte, il grande sonno?

Secondo me sì.
Lo studierò poco a poco, caso per caso.
Io normalmente scatto prontamente di mattina e tendo ad essere di buon umore, anche se non amo parlare molto.
Durante il giorno tranquillo. A volte il pomeriggio mi inquieta per essere troppo corto e passare velocemente. 
La sera tranquillo, è un momento di poter finalmente dedicarmi a ciò che mi piace. 
Sempre un po' corta però.
La notte potrei continuare abbastanza a lungo a fare mille cose creative come piace a me, ma se metto la testa sul cuscino per dormire, dormo in un secondo.

Friday, 9 October 2020

celebrando Massimo 4.3


Hoy quiero celebrar un pequeño héroe:

43 años atrás, nació un pequeño bebé.

Las circunstancias de este nacimiento no fueron fáciles y los meses que siguieron tampoco.
Se encontró muchas veces solo y lejos de su mamá.
Pero siguió confiando en la vida y gracias al amor de todos, creció, alegre y atento a todo lo que lo rodeaba.

Quiero agradecer la fuerza de este niño y reconocer su tristeza que aún hoy en día es difícil de sacar a flote por completo. Quiero celebrar su gana de vivir y toda la confianza en la vida.

Además de festejar este pequeño héroe, quiero también celebrar el niño sensible de 7 años, el adolescente tímido de 14 años, el joven introvertido de 21 años, el atrevido hombre joven de 28 años, el libre hombre de 35 años y el adulto en formación de 42 años.

Celebro y agradezco todos estos Massimos, con sus maravillas y sus tristezas, con sus errores y sus conquistas!
Gracias gracias gracias!

Y sobre todo gracias a quien se atrevió a confiar y a entregarse a la vida para que yo la pudiera disfrutar: Gracias a mis padres, valientes jóvenes de fuerza y alegría.

Gracias a los hermanos que me acompañaron!

Gracias a todos los que fueron parte de mi camino!

Y gracias a mi compañera de vida, Visnu da Cunha Sarmento! ❤

Hoy celebro mi vida y por eso celebro todos vosotros que sois la materia que la plasma y la modela!

Haré lo mejor que pueda para que mi vida sea una obra de arte de amor y belleza. Y esta obra será para celebrar vosotros y también los que vendrán.



Saturday, 27 June 2020

mente e corpo, corpo e mente


La mente è un organo sensoriale che serve al corpo e non viceversa.

Se miliardi di anni di evoluzione della vita non fossero sufficienti a dimostrarlo, basta guardare al modo in cui la vita esiste attorno a noi, nel presente, per capirlo: le piante, le spugne, gli organismi monocellulari, i funghi, le meduse, i molluschi, etc etc...

Un corpo non ha bisogno di una mente,
ma una mente ha sempre bisogno di un corpo.

La gerarchia dunque è ovvia: la mente serve come strumento al corpo (uno dei tanti strumenti a sua disposizione per continuare a esistere, semplicemente) e non il contrario (come piace pensare al cervello, guarda caso) e cioè che il corpo è uno strumento a disposizione della mente per continuare a pensare...

Il corpo è il maestro.
La mente deve solo ascoltare, osservare, accettare ed eseguire.
Come un qualsiasi muscolo o organo.

Tuesday, 2 June 2020

historia XI resumida


Avidez y riqueza. Abundancia y prosperidad. Violencia y muerte.
El tesoro: ligereza o peso?
Manos llenas de deseo en el oro...
Ojos abiertos casi no miran tanta es la luz... que ciega.
Cofre abierto, cofre cerrado, cofre cerrado, cofre abierto.
Manos que sacan manos que sacan manos que sacan manos.
Quién se queda al final?
Y a qué precio?
Con el oro todo precio se paga. O no.
Los ojos se cierran para no mirar la única respuesta.
Bendición o maldición? Lo tomas o lo dejas?
La vida es un tesoro. No se vive sin tesoro, pero con el tesoro puedes vivir?

El tesoro dice: “aunque me hayan generado bandidos y asesinos yo no tengo su violencia en mí. Yo soy sólo abundancia. Si quieres limpiar mi oro de la culpa de los piratas y de la maldición de los criminales sólo tienes que aprovecharme y hacer un trabajo: ser más feliz, ser más altruista y ser menos inocente. El tesoro ya lo tienes, lo que ya no tienes es la opción de dejarlo. En el fondo cada tesoro tiene su precio.”

Sunday, 31 May 2020

historia XI


Y de nuevo el tesoro cayó en las manos de otros hombres…
Una y otra vez… de mano en mano, de espada en espada, de cofre en cofre, de cueva en cueva, de agujero en agujero…
Quién habrá sido el primero en tenerlo? Nadie ya lo sabe… esto se ha perdido en las nieblas de los tiempos. Sólo queda el tesoro, real, brillante, hipnótico. Parece casi olvidar todo el rastro de aventuras y violencias que lo condujo hasta allí.
Parece tan… hipócrita! Tan nuevo! Tan inocente! Tan bueno...

El hombre que esta vez lo tenía en sus manos estaba viendo tan sólo esa parte, la parte brillante y generosa, de este tesoro recién descubierto. Y estaba entusiasta!

Quizás cansado de ver tantas veces las mismas fugaces alegrías de los humanos, tan inconsistentes y efímeras, el tesoro decidió hablarle al hombre, esta vez.
“Hola explorador! Me has encontrado finalmente, ya veo que estás muy feliz de tenerme en tus manos. Y me lo creo! No sabes cuanta gente quería estar en tu lugar, ahora! Sin embargo te tengo que avisar que tu felicidad está ya en peligro! Piensa en eso: antes de encontrarme ibas ligero y tenías todo que ganar! Ahora en cambio vas cargado de peso y sólo tienes que perder…  No tendrás ya miedo de que algún pirata o algún ladrón te mate para quitarte ese brillante tesoro?”
El explorador se asustó al escuchar la voz del tesoro… no se lo podía creer! Un tesoro que le habla! Qué demonio es esto?
El hombre, después de unos instantes en los cuales intentó recuperarse del susto, le dijo al tesoro: “nunca se ha visto en el mundo un cofre lleno de oro que tenga voz y que hable como un humano! Tienes que ser un tesoro maldito! Alguien te echó una maldición! Quizás alguien que murió a causa tuya! Llevas contigo la mala suerte, escondida debajo de tu apariencia tan luminosa y atractiva! Maldito tesoro! Maldito tesoro!”
El tesoro no tenía ninguna intención de asustar al hombre, ni de obligarlo a dejarle allá en su lugar escondido. La verdad no le importaban nada esos cambios momentáneos. El tesoro sólo quería ahorrarle al hombre aquellas desilusiones que ya tantas veces había visto en las vidas de los humanos que luchaban para conquistarlo.
Así que simplemente añadió: “querido viajero. No soy maldito. No tengo maldición alguna. Soy lo que llegó por azar en tus manos y nada más. Puedes aprovecharme o no. Pero bien, si crees que tengo algo malo, eres libre de irte. Al fin y al cabo sólo soy un tesoro y nada más.”

El explorador se quedó mudo y inmóvil por mucho tiempo, dudando si marcharse sin el tesoro, después de tanto viaje y tanto riesgo o si tomarlo y quizás caer en la maldición que tanto temía…

El tesoro vio con curiosidad la indecisión del hombre y le dijo: “ya no sabes si arriesgarte o no?  Qué complicado es a veces recibir tanta abundancia, no te parece? Antes de encontrarme lo más precioso que tenías era tu vida. Pero ahora quizás empiezas a dudarlo, parece…”

El explorador se quedó en silencio. Así que el tesoro siguió hablando:
“Que sepas, humano, que yo sólo soy un pequeño tesoro. La vida es el tesoro más grande!
Y ahora te diré otra cosa sobre los tesoros!
Todos los tesoros, aunque procedan de muertes, asesinatos y violencias, no pueden ser malditos!
Si ves maldición en el tesoro, esa maldición simplemente te la echas tú a tu cabeza! Y dejas de aprovechar la abundancia que tienes para poder hacer algo bueno con ella.
De verdad crees que unas cuantas monedas de oro pueden ser “malas”?
No será que tal vez vienen con historias de dolor, simplemente? No será que estas monedas que ahora están en tus manos ya no quieren ser “malditas”? Este oro quiere ser usado para dar felicidad y alegría duradera a alguien, por una vez! No quieres ser tú ese alguien?
Es por eso que he decidido hablarte: en vez de rechazar toda esa prosperidad sólo por proceder del dolor, transforma este dolor en algo bueno!
Deshazla tú esta maldición. Deshazla con tu propia felicidad.
Dale un sentido a toda esta cadena de violencias y muertes que me trajeron hasta aquí! Haz que todo eso no sea algo inútil! Usa ese tesoro para que tu vida florezca y así todos los sufrimientos del pasado tendrán un fin: tu felicidad!”

El hombre se quedó boquiabierto… poco a poco se convenció. Se acercó. Tocó lentamente aquel oro. Y comenzó a poner en sus bolsos algunas monedas.

El tesoro dijo una última cosa: “lo que haces ahora es sabio, explorador! Pero que sepas que esta abundancia que finalmente aceptas viene con unos deberes para ti:
- Si no quieres ser cómplice de todos los ladrones que me recolectaron en el pasado, tienes la obligación interna de usar el tesoro para la felicidad y de donar parte de esa abundancia a los demás.
- Deberás, además, agradecer a los que te permitieron tener ese oro en tus manos, incluso a los asesinos más crueles. Si eres rico es gracias a ellos.
Eso quiere decir que tienes bastante trabajo: tienes que ser más alegre, más altruista y menos inocente.
Todo tesoro, en el fondo, tiene un precio.
Incluso la vida que es el tesoro más grande.”


Thursday, 14 May 2020

paradossi da virus covid-19


NON VIVERE
PER NON MORIRE

Qual è l'animale che esce dalla tana soltanto se ha la certezza assoluta di non essere sotto la minaccia di un pericolo invisibile? Uscire di casa è sempre stato, già di per sé, un assumersi il rischio di non rientrare. Ognuno si prende il rischio che considera giusto.
O almeno era così fino a poco tempo fa.
Adesso il rischio da correre è deciso dallo stato.

Monday, 27 January 2020

esercizio di visualizzazione

Immagina che per 5 secondi, solo 5 secondi, per magia ti fosse data la possibilità di sperimentare un universo nuovo pieno di meraviglia. 
Anche se inconcepibile, diciamo che questo universo sia come una specie di spazio fluttuante pieno di armonia, luci, colori, musiche e cose stupefacenti che si materializzano sorprendentemente in base a ciò che tu decidi di fare. 
Ma non c'è nulla di allucinante... di stroboscopico... caleidoscopico... è solo, semplicemente un altro universo... forse un po' come stare sott'acqua... forse, o forse no...

Un universo nuovo.
Ma hai solo 5 secondi di meraviglia per sperimentarlo con curiosità.

Ti chiedo, come ti immagineresti dentro questa piccola magia di 5 secondi? 

Che faresti?

Io credo che muoverei le mani, il corpo, meravigliato, con gesti lenti e leggeri, e osserverei gli effetti di questa interazione. Colori? Suoni? Luci? Ed estasiato, perso in quell'istante che non capisco farei passare i miei 5 secondi.

Un'altra persona per esempio potrebbe farebbe un gran gesto, un movimento veloce e come uno scienziato osserverebbe cosa ha prodotto...

Un altro, ridente e scanzonato (come suo solito), probabilmente ne approfitterebbe per farne una delle sue simpatiche e allegre mosse, solo per divertirsi. Darebbe al tutto probabilmente un peso molto relativo. Leggero...

Qualcun altro invece non saprebbe bene cosa fare e con quella elegante e bellissima indecisione e quell'imbarazzo così affascinante tipico di noi umani, forse tituberebbe un po'. Poi farebbe un qualche passo vedendo che succede... ma il tempo sarebbe già finito...

E tu?

Cosa faresti tu?

Solo 5 secondi.
Non hai tempo per prepararti. Anzi ecco! è già iniziato! 5 secondi!!!! Ché fai?


***


(Probabilmente questo gesto che pensi, se sinceramente lo senti come il tuo gesto autentico e spontaneo, sarebbe un riassunto piuttosto profondo del tuo atteggiamento di base nella vita)

Monday, 23 December 2019

10 weeks


Una interessante prospettiva di evoluzione realizzata nelle ultime 10 settimane dando un punteggio su 6 punti chiave della mia vita creativa secondo la mia percezione personale e vedendone l'evoluzione una settimana dopo l'altra.
Si tratta della mia interpretazione personale di un esercizio suggerito da Julia Cameron nel suo libro El Camino del Artista (scaricabile gratuitamente in Spagnolo cliccando sul nome del libro).
Mi sembra una buona evoluzione, no? Che ne dite?

Thursday, 30 May 2019

pianeta vivo

Voglio sottoporvi questa teoria, da un punto di vista teorico, probabilmente possibile:
Immaginate la vita come noi la conosciamo: la nostra vita organica si è generata in un pianeta totalmente morto (per definizione).
I minerali, i metalli, i sali, i gas presenti in questo pianeta morto non solo sono stati e continuano ad essere l'alimento della vita organica, ma ne sono anche il corpo: è ovvio che la struttura della vita viene da ciò che non è vivo.
Detto questo immaginiamo un pianeta dove si sviluppi una vita come la nostra (immaginiamo pure il nostro pianeta Terra, se vogliamo) e adesso andiamo lontano nel tempo con la fantasia: immaginiamo che la vita non rappresenti soltanto un piccolo strato superficiale di esseri viventi che infestano una sfera rocciosa gigante, immaginiamo invece che poco a poco nuovi tipi di batteri si spingano sempre più a fondo nell'interno del pianeta, così come le piante che, cercando solo sole, atmosfera e minerali, alla fine sprofondano le loro radici sempre più a fondo nella crosta del pianeta e giù, giù sempre più giù... modificando il terreno e permettendo ad altre forme di vita, funghi, animali, di seguirle.
Gli animali non si cibano direttamente di minerali, ma invece si nutrono di vegetali e di altre forme di vita e se i vegetali sono abbastanza e anche gli altri animali, si può generare un equilibrio densissimo, in cui gli esseri a contatto l'uno con l'altro, si cacciano, si mangiano, muoiono e si riproducono in strati di esseri viventi uno sopra l'altro...un continuo di riciclo vitale organica che poco a poco si allontana dal nucleo morto del pianeta.
Ma la vita, come dicevamo non ha bisogno di nient'altro che degli elementi minerali, gassosi, liquidi presenti nel pianeta e del Sole. Se la catena alimentare poi diventa infinitamente densa, si può ipotizzare che passati miliardi di anni, poco a poco la vita inglobi nella sua struttura tutta la "mineralità morta" del pianeta e in definitiva tutto diventi una serie di esseri viventi che attraverso il reciproco fagocitarsi continuino a mantenersi in vita.
Questo pianeta potrebbe quindi diventare interamente vivo.
Potrebbe addirittura divenire un essere vivente unico che riceve la luce e il calore dal sole e utilizza tutta l'originaria struttura del pianeta per mantenersi in vita, all'interno di un equilibrio di catena alimentare estrema. Un pianeta dove niente più è morto e tutto è vivo.
Visto da questo punto di vista la nostra Terra dunque è soltanto un embrione di qualcosa che dovrà venire, di un essere sferico completo che, vivo, girerà attorno al Sole, placido e sereno.
Questa potrebbe essere una idea per l'ambientazione di un racconto di fantascienza.

Wednesday, 15 May 2019

la vita mi vive

La mia vita è quell'energia che da sempre ha abitato l'individuo che identifico come me stesso.
Indipendentemente dalla mia memoria, ero vivo ed ero me stesso 10 anni fa, 20 anni fa, 30 anni fa, 40 anni fa... vivevo la mia vita il giorno che sono nato e la vivevo anche quando ero un feto e un embrione dentro il ventre di mia madre.

Ma se risalgo al passato fino a quella prima cellula dell'individuo che sarà poi chiamato Massimo Pietrobon, arrivo al primo momento della mia vita.
La cosa curiosa però è che questa prima cellula non è "nata", è sorta dalla fusione di un ovulo e uno spermatozoo. Le cellule possono formarsi per scissione o per fusione, ma in nessun caso "nasce" una cellula... le cellule sono parti vive di uno stesso organismo che continua a vivere, anche se si divide; oppure unione di organismi vivi che continuano a vivere, anche se in modo diverso, e cioè fusi insieme.
In nessun caso la cellula originaria "muore" e "nasce" la nuova cellula.
La cellula semplicemente si trasforma, in un certo senso.
La vita che anima la cellula però è quella originaria.
E se risaliamo all'indietro all'inizio dei tempi, tutte gli organismi vivi attualmente sul nostro pianeta non sono discendenti del primo organismo, bensì sono trasformazioni di quella prima (e unica) vita.
Quindi la vita è sempre stata solo una: quella di tutti gli esseri viventi.
Gli individui, le specie, gli animali estinti, le piante esistite milioni di anni fa, sono in realtà tutte parti della mia stessa vita, visto che la mia vita non è altro che la stessa di tutte le cose vive nel pianeta.
Dunque non è sbagliato dire che non sono io che vivo la mia vita, ma è la Vita che mi vive.

E come corollario... ipotizzando una specie di memoria psico-biologica relativa a tutto ciò che è vivo, forse non è impossibile, dal punto di vista teorico (o metafisico) una connessione con ogni cosa viva, sia nello spazio che nel tempo.
Siamo fratelli di tutto ciò che è organico, ma fratelli di primo grado, non metaforicamente...

E poi... se l'ontogenia segue gli stessi passi della filogenia... è come se la memoria cellulare conservasse davvero proprio tutto ciò che è successo fin dall'origine dei tempi...
La vita ricorda...
E forse, chissà, posso ricordare vagamente anche io...

E con questo punto di vista forse si potrebbe dare una spiegazione anche un'altro mistero... quello dell'inizio e della fine della nostra vita, secondo la nostra percezione individuale (un pensiero spiegato nel post Tu Sei Eterno...)

Ci rifletto.