PATETICO
Nel medioevo, durante le grandi celebrazioni o alla corte dei principi, quando in cucina si voleva realizzare una prelibatezza, si compravano gli ingredienti più cari: spezie, carne, sali, etc e si cominciava a preparare il piatto che doveva essere il più delizioso possibile.
Purtroppo non tutti i cuochi erano eccelsi e specialmente per quanto riguarda l'utilizzo di ingredienti che non spesso venivano impiegati normalmente.
Non era dunque così raro che, dopo aver generato dei piatti davvero orribili e inservibili, per non sprecare i preziosi alimenti, i cuochi cercavano di riutilizzarli con una soluzione d'emergenza e cioè amalgamavano tutto insieme generando dei gustosi pâté.
Avendo comunque promesso la realizzazione di grandi piatti elaborati e meravigliosi, spesso presentare una pastina unta di ingredienti tritati e basta rappresentava spesso una grande delusione per i commensali... fu così che la parola "pâté" divenne quasi un sinonimo gastronomico di "soluzione poco convincente... cosa quasi vergognosa... che fa compassione... che genera tristezza..." da cui l'idea dell'aggettivo "patetico" e cioè "relativo al pâté".
Nel medioevo, durante le grandi celebrazioni o alla corte dei principi, quando in cucina si voleva realizzare una prelibatezza, si compravano gli ingredienti più cari: spezie, carne, sali, etc e si cominciava a preparare il piatto che doveva essere il più delizioso possibile.
Purtroppo non tutti i cuochi erano eccelsi e specialmente per quanto riguarda l'utilizzo di ingredienti che non spesso venivano impiegati normalmente.
Non era dunque così raro che, dopo aver generato dei piatti davvero orribili e inservibili, per non sprecare i preziosi alimenti, i cuochi cercavano di riutilizzarli con una soluzione d'emergenza e cioè amalgamavano tutto insieme generando dei gustosi pâté.
Avendo comunque promesso la realizzazione di grandi piatti elaborati e meravigliosi, spesso presentare una pastina unta di ingredienti tritati e basta rappresentava spesso una grande delusione per i commensali... fu così che la parola "pâté" divenne quasi un sinonimo gastronomico di "soluzione poco convincente... cosa quasi vergognosa... che fa compassione... che genera tristezza..." da cui l'idea dell'aggettivo "patetico" e cioè "relativo al pâté".
No comments:
Post a Comment
Note: only a member of this blog may post a comment.