ecco una utopica provocazione per risolvere il conflitto tra Israele e Palestina che guarda caso mi è venuta in mente durante un sogno... non a caso, suppongo.
con la semplicitá di un bambino alla domanda "ma se israele vuole tutti i territori con le buone o con le cattive, mentre i palestinesi reclamano l'interezza del territorio palestinese, cioè israele, allora come far convivere questi due popoli in una sola terra?" mi sono dato la risposta: "facendo convivere due stati in un solo territorio!"
lo so, è un po' complicato dal punto di vista pratico, ma manteniamolo nel piano dell'utopico: non sarebbe male, in effetti, immaginare un doppio stato sormontato, uno stato diffuso in un'altro stato. nell'esempio, una Palestina con gli stessi esatti confini di Israele, entrambi coesistenti e non in conflitto nè subordinati uno all'altro.
ciascun popolo si vota i propri rappresentanti nei propri parlamenti e ciascuno si amministra independentemente. e giusto per rifletterci un pochino di piu, non sarebbe male che ciascun cittadiono possa scegliersi la propria nazione e cittadinanza in modo che alla fine ciascuno dei due stati si debba far concorrenza per convincere la gente piu dell'altro, se no sparisce.
una concorrenza di serietá e democrazia.
una specie di doppia repubblica in parallelo.
auspicabile in ogni parte dalle terra, a dire il vero...
scegli tu se ti senti in Palestina o Israele.
ci sono un mucchio di attivitá che potrebbero andare in parallelo senza darsi fastidio, altre potrebbero funzionare per accordo doppio (come funziona a volte in uno stato unico con l'autorizzazione del senato e della camera... solo che sarebbe l'autorizzazione di due repubbliche distinte)
ma perchè sto monopolismo del concetto di stato? che se nasci in un posto sei condannato al monopolio di una sola istituzione, un solo modo di funzinare, una sola cittadinanza che ti cade dal cielo e te la tieni ti piaccia o no?
lo so. questa è una stupidissima utopia.
ma forse puó dare degli spunti di riflessione...
vabbè vabbè, tanto lo so: il vero punto della questione è l'errore di concepire lo stato come nazione e la nazione come stato. finchè non si supererá sto assioma razzista, la convivenza di due popoli sulla stessa terra sará sempre difficile
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