Tuesday 20 November 2012

IL SONNO DEI POPOLI

L'altro giorno stavo marciando in mezzo a una grande manifestazione e di colpo il panico si impossessó di un gruppo di persone che si misero a correre al contrario. questo, generó un'onda di panico e tutti cominciarono a correre per alcuni secondi, finchè non tornó la calma. falso allarme. tutti a camminare tranquillamente di nuovo.
mi misi a riflettere sull'accaduto...
Le dinamiche della folla, sono completamente istintive, come le mandrie di bestiame.
Non c'è niente di razionale nel comportamento delle masse: l'agire dei grandi gruppi funziona per puri istinti basici o per "contaminazioni emotive" che aumentano sempre piú come se amplificate dal numero delle persone.
Ció che viene veicolato dalla turba non è mai un ragionamento, ma sono sentimenti basici, emotivi, diretti, illogici. 
niente di nuovo, certo...Ma la questione che mi preme è questa: sappiamo che la facile manipolazione delle masse è sempre stata sfruttata nella storia dalle gerarchie dominanti. I sistemi sociali ingiusti che durano oltremisura, le contraddizioni del sistema in cui viviamo, l'autodistruzione dell'ambiente di cui viviamo, l'inerzia verso un'attivismo logico collettivo, l'infinita mansuetudine delle masse  anche in condizioni di schiavitú, vessazione e genocidio (almeno fino al momento dell'irrazionale inaspettata esplosione di rabbia delle guerre e delle rivoluzioni), l'ottusa rabbia dei linciaggi o delle guerre tra popoli, tutto questo è permesso proprio perchè le masse, come collettività, sono entitá prive di raziocinio, ipnotizzabili, influenzabili, manipolabili, completamente istintive e illogiche. 
Questo paradossalmente anche se ciascun uomo ha una facoltá di raziocinio infinitamente superiore alla massa nel suo complesso.
Spesso einstein citava questo detto latino: Senatores boni viri, senatus autem mala bestia. 

Ma ció che avevo pensato l'altro giorno durante la manifestazione e ció che mi sembra molto interessante riguarda un'intuizione sulla quale sarebbe interessante fare degli approfondimenti.

L'impressione che ho avuto vedendo il muoversi e il fluttuare delle emozioni di quella massa di gente, era che la massa, come "pensiero collettivo" fosse in balia di emozioni mutevoli e incontrollate esattamente come lo è una persona durante un sogno.
Le esperienze vissute durante i sogni sono per noi, sovverchianti e piccoli dettagli possono scatenare delle mutazioni di emozioni a catena che possono trasformare una sensazione di pace in una di paura e viceversa.
Esattamente come l'irrazionale panico di un gruppo di persone, in breve ritrasformato in placida serenità.
Ciascuno di noi, dentro a un sogno, si sente schiacciato da forze onnipresenti e onnipotenti e si lascia trasportare dagli eventi, anche se in realtá tutto ció che accade attorno a noi è creato, condizionato e filtrato dalla nostra stessa mente.
Esattamente come la sensazione collettiva di oppressione di fronte alle dinamiche politiche, sociali e storiche, in cui sebbene il popolo ne sia sempre vittima, si puó dire che siano dinamiche create dallo stesso popolo.
Inoltre quando sognamo non facciamo pensieri razionali logici, anche se si susseguono concatenamenti di pensieri e "sragionamenti" che possono apparire sensati fino al momento del risveglio.
Anche le masse "sragionano" per associazioni logiche istintive, ma non razionali o sensate.

Se dunque è vero che si puó fare un'analogia tra la psiche del sonno e la psiche delle masse (i nazisti avevano in effetti giá associato le manifestazioni collettive propagandistiche o sportive ad una ebrietá tipo gli ubriachi...), sarebbe davvero interessante studiare se certi studi sulla coscienza onirica dell'individuo si possano applicare direttamente al funzionamento dei grandi gruppi di persone.

e in particolare studiare le analogie possibili riguardanti la particolare condizione dei sogni lucidi, i sogni coscenti.

Se un'analogia fosse davvero possibile, questo secondo me sarebbe una grande speranza per l'umanitá, perché le masse dei popoli sono sempre state manipolate e sfruttate, guidate come mandrie e ingannate di continuo. Le genti, come in un sogno, non conservano nessuna memoria di ció che è appena successo e mai hanno lucidamente sviluppato un ragionamento, neanche quando spinti dai venti rivoluzionari di intellettuali pieni di dottrine e ideologie, alla fine sono sempre state guidate e ipnotizzate, fluttuando irrazionalmente tra un sogno e un incubo, tra un entusiasmo e una depressione. 
La speranza per l'umanitá  di cui parlo è la seguente: a guardare la storia, si puó arrivare alla conclusione che mai e poi mai le masse riusciranno a sviluppare un pensiero logico e a diventare padrone del proprio destino perchè storicamente questo non è mai successo; i pochissimi momenti di luciditá sono sempre stati incanalati in nuovi irreali sogni rassicuranti o in nuovi incubi spaventosi; ma se davvero ci fosse una qualche analogia reale tra chi sogna e popoli, allora si potrebbe davvero sperare che ci sia il margine per la creazione di un sogno lucido.
Una persona puó passare tutta la propria vita senza sapere che si possono sperimentare dei sogni lucidi, sogni coscenti nei quali, pur sognando, ci si rende conto di essere in un sogno e si puó cominciare a gestirlo, inventarlo, modificarlo a piacimento e direzionarlo coscientemente dove si vuole.
Se questo fosse dunque possibile anche per le masse, il fatto di non aver mai avuto nella storia una vera esperienza in cui esse si siano coscientemente organizzate in modo lucido e abbiano davvero preso potere sul loro destino non vorrebbe necessariamente dire che questo sia impossibile.

I sogni lucidi, sapendo che esistono, cercandoli, possono cominciare a verificarsi, ma soprattutto possono essere indotti! ed è questa la parte interessante.
Ci sono infatti delle tecniche che agiscono su un simbolismo inconscio o su un'attenzione speciale da porre a delle possibili incoerenze oniriche che si possono verificare sognando. queste tecniche, studiate e utilizzate da molti, favoriscono il momento in cui una persona, nel sogno, puó rendersi conto che tutto il mondo intorno a sé è una proiezione della mente e che pertanto puó essere gestito a piacimento.

Non sarebbe dunque interessante sviluppare un esperimento collettivo nel quale le stesse tecniche (o analoghe) di sviluppo della lucida coscienza dentro una condizione onirica, possano essere applicate ai gruppi di persone affinchè collettivamente assumano coscienza logica e lucida di essere loro i padroni del proprio destino e inizino a gestirlo coscientemente secondo le loro aspirazioni?


in fondo l'unica speranza per i popoli non è dare loro delle dottrine, ma dare la coscienza.
la coscienza di poter gestire il proprio futuro.


...avró detto na gran cazzata?...

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