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Monday, 14 January 2019
Monday, 29 October 2018
ORDEM E PROGRESSO!
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Tuesday, 18 September 2018
percentuale della corruzione
immaginate una legge che stabilisca che, nel momento in cui si scopra che una qualsiasi opera costruita sia passata per una qualche azione corrotta, si calcoli il prezzo della corruzione in proporzione al costo reale dell'opera totale e, se per esempio la corruzione è stata del 15%, allora l'edificio, la strada, il ponte, l'ospedale, la diga che sia, andrà pitturata al 15% di rosso.
vi immaginate percorrere un'autostrada in cui visivamente sia chiaro quanti soldi sono stati mangiati da politici corrotti o un edificio di 8 piani i cui primi due piani siano la visualizzazione chiara di quanto denaro è stato sperperato senza ragione.
magari così qualcuno comincerebbe a capire che non sono i migranti che rubano i soldi... ma i nostri ricchi italiani che lo fanno...
vi immaginate percorrere un'autostrada in cui visivamente sia chiaro quanti soldi sono stati mangiati da politici corrotti o un edificio di 8 piani i cui primi due piani siano la visualizzazione chiara di quanto denaro è stato sperperato senza ragione.
magari così qualcuno comincerebbe a capire che non sono i migranti che rubano i soldi... ma i nostri ricchi italiani che lo fanno...
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Saturday, 1 September 2018
neologismo-103
fruttivendolo che vende prodotti agricoli coltivati e raccolti in piantagioni illegali grazie al lavoro di schiavi moderni immigrati in condizione di totale sfruttamento.
esempio: "questi pomodori sono buonissimi! sono 100% Italiani! prodotti nel nostro paese! grazie alla manodopera di centinaia di schiavi sfruttati in condizioni disumane! e anche se questo tutti lo sappiamo, meglio non cambiare la situazione... altrimenti il nostro sfruttivendolo di fiducia come potrebbe far pagare un kilo di pomodori così poco?"
SFRUTTIVENDOLO
esempio: "questi pomodori sono buonissimi! sono 100% Italiani! prodotti nel nostro paese! grazie alla manodopera di centinaia di schiavi sfruttati in condizioni disumane! e anche se questo tutti lo sappiamo, meglio non cambiare la situazione... altrimenti il nostro sfruttivendolo di fiducia come potrebbe far pagare un kilo di pomodori così poco?"
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Wednesday, 29 August 2018
di che hai paura veramente?
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Sunday, 12 August 2018
Resistenza!
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Saturday, 4 August 2018
il senso della vita
riflessione senza pretese di aver capito i massimi sistemi dell'universo:
guardando la natura non mi resta che credere che il senso della vita non possa che essere transpersonale.
se la natura affidasse un senso personale all'individuo la logica sarebbe quella di farlo vivere il più a longo possibile, di fargli evitare le sofferenze, di proteggerlo da ogni cosa che possa metterlo in pericolo. invece sembra che la logica sia un'altra: molti animali vivono poco per lasciar spazio a nuove generazioni più adattabili all'ambiente, altri animali hanno l'istinto di sacrificarsi per gli altri se questo serve alla sopravvivenza della specie, in generale poi le problematiche, le sofferenze e le difficoltà dell'individuo sembrano avere poca importanza per la natura, se queste comunque garantiscono un futuro alla specie.
allora?
qual è il senso della nostra vita?
io non lo so, ma credo stia nella comunità, nell'empatia, nell'altruismo, nel far bene al nostro prossimo. lo scopo non lo so, ma questo ha più senso di qualsiasi senso individuale.
e dentro a questo senso maggiore, collettivo, c'è abbastanza spazio per le cose che ci fanno stare bene come individui e che ci permettono di gioire di questo universo che, per un breve spazio di tempo, ci è dato di contemplare.
fare per gli altri è già un senso sufficiente.
fare le per generazioni future.
la vita poi non resta che viverla.
guardando la natura non mi resta che credere che il senso della vita non possa che essere transpersonale.
se la natura affidasse un senso personale all'individuo la logica sarebbe quella di farlo vivere il più a longo possibile, di fargli evitare le sofferenze, di proteggerlo da ogni cosa che possa metterlo in pericolo. invece sembra che la logica sia un'altra: molti animali vivono poco per lasciar spazio a nuove generazioni più adattabili all'ambiente, altri animali hanno l'istinto di sacrificarsi per gli altri se questo serve alla sopravvivenza della specie, in generale poi le problematiche, le sofferenze e le difficoltà dell'individuo sembrano avere poca importanza per la natura, se queste comunque garantiscono un futuro alla specie.
allora?
qual è il senso della nostra vita?
io non lo so, ma credo stia nella comunità, nell'empatia, nell'altruismo, nel far bene al nostro prossimo. lo scopo non lo so, ma questo ha più senso di qualsiasi senso individuale.
e dentro a questo senso maggiore, collettivo, c'è abbastanza spazio per le cose che ci fanno stare bene come individui e che ci permettono di gioire di questo universo che, per un breve spazio di tempo, ci è dato di contemplare.
fare per gli altri è già un senso sufficiente.
fare le per generazioni future.
la vita poi non resta che viverla.
Saturday, 5 May 2018
canali-piscine a venezia
ogni tanto devo immaginare qualche nuova utopia per Venezia.
ecco l'ultima che mi è venuta in mente: i canali-piscine.
la logica è la stessa delle strade pedonali: si chiude una strada al transito motorizzato di veicoli e la si riserva al piacere di passeggiare e di riunirsi in comunità. ovviamente a venezia mancano le strade asfaltate, ecco perché si potrebbe cogliere l'occasione per chiudere alle acque della laguna e al passaggio delle barche dei canali veneziani, per poi trasformarli in piscine a cielo aperto dove i residenti e chiunque altro voglia, possa tuffarsi e nuotare.
una specie di piscina pubblica ricavata dall'intreccio dei canali della città.
non sarebbe divertente?
Sunday, 22 April 2018
tasse mutue!
proposta utopica estrema:
non si pagano più le tasse allo stato!
bella idea no? ...e quindi? ...quindi tutti i servizi sono a pagamento e uno che non riesce a pagarli muore di fame...
beh, quasi: tutto è a pagamento, ma tutti sono un po' più ricchi perché i soldi delle tasse non vanno allo stato, ma (soprattutto) nessuno muore davvero di fame perché si organizzano delle "tasse mutue" tra le persone e ognuno deve pagare qualcosa agli altri...
tranquilli è un'utopia, ma usate per un secondo la fantasia, senza bloccare l'idea con troppa razionalità (giocate un po' con questo sogno):
- ciascuno ha una quantità di denaro e ha l'obbligo ogni anno di dare la metà dei suoi soldi a 5 persone a sua scelta, cinque parti uguali a 5 persone che ha scelto.
non ci sono deroghe, non c'è alternativa: la metà dei tuoi soldi a qualche amico o familiare tuo (non alla tua famiglia diretta però, se no sarebbe come ridarsi i soldi da solo).
- chi ha pochi soldi dà poco e chi ne ha molti è obbligato a darne molti, chiaro.
- l'anno dopo si ricalcola quanto uno ha e in base alle sue ricchezze di nuovo si divide in due l'importo e una metà si divide ancora in 5 parti che vanno a 5 persone a scelta.
immaginate per un secondo che questo esista davvero:
- se hai bisogno di pagare un'operazione chirurgica carissima di sicuro avrai degli amici, dei famigliari e se hai spiegato a loro la tua situazione tutti loro ti destineranno una decima parte del loro capitale. non c'è limite di persone che possano donarti dei soldi quindi sicuramente, se hai amici, moltissimi di loro ti dedicheranno una parte dei loro soldi (che comunque dovrebbero dedicare a qualcuno).
- immaginiamo invece qualcuno che per coincidenza riceva molti soldi, ma davvero tanti senza esserseli sudati. prima di tutto dovrà pur significare che questa persona ha dei meriti sociali per essere stata scelta come destinatario di soldi da così tanta gente, il che premia le persone socialmente migliori, più empatiche, meno conflittive, più umane; poi non c'è da preoccuparsi tanto perché l'anno dopo comunque dovrà pure lui versare la metà dei suoi soldi a qualcuno in ogni caso e non resterà per sempre con quella quantità di soldi per sempre.
in questo modo i soldi sarebbero forzati a fluire socialmente, diciamo, e oltre a non poter ristagnare per sempre nelle mani di pochi individui intoccabili, avrebbero la tendenza di confluire dove ce n'è davvero bisogno e non a chi non ne ha bisogno.
considerate anche che si favorirebbe una società basata su una rete di mutuo appoggio e di favori tra amici (in senso buono), una società che premia chi ha una buona reputazione, una buona maniera, un buon atteggiamento e nessun nemico. si tratterebbe quindi di usare i soldi come collante sociale di una società vera, società nel senso stretto della parola e non un'amalgama di persone individualiste e competitive come la nostra "società" capitalista.
far bene agli altri verrà ripagato.
aver aiutato qualcuno sarà ricordato.
non essere invidioso, individualista e competitivo avrà più valore che il contrario.
le persone false e odiose, le persone razziste e conflittive, le persone che ingannano e si approfittano degli altri avranno necessariamente la tendenza a rimanere ogni anno con meno dinero tra le mani, perché quasi nessuno deciderà di donar loro una decima parte dei loro capitali; e se davvero ad un certo punto diventassero troppo poveri, con un minimo di sforzo di umiltà potrebbero ottenere l'aiuto filantropico di qualcuno o l'aiuto mutuo della propria famiglia per lo meno.
e se proprio nella famiglia e nella società nessuno si preoccupa del fatto che questa persona muoia di fame... beh, una ragione dovrà pur esserci perché questa persona sia così odiata da tutti e sinceramente risepetto alla situazione attuale in cui chi muore di fame sono persone innocenti e potenzialmente splendide, mentre chi vive nell'abbondanza e nel lusso sono tendenzialmente le persone meno umane e positive del globo... beh...preferisco questa utopia.
non si pagano più le tasse allo stato!
bella idea no? ...e quindi? ...quindi tutti i servizi sono a pagamento e uno che non riesce a pagarli muore di fame...
beh, quasi: tutto è a pagamento, ma tutti sono un po' più ricchi perché i soldi delle tasse non vanno allo stato, ma (soprattutto) nessuno muore davvero di fame perché si organizzano delle "tasse mutue" tra le persone e ognuno deve pagare qualcosa agli altri...
tranquilli è un'utopia, ma usate per un secondo la fantasia, senza bloccare l'idea con troppa razionalità (giocate un po' con questo sogno):
- ciascuno ha una quantità di denaro e ha l'obbligo ogni anno di dare la metà dei suoi soldi a 5 persone a sua scelta, cinque parti uguali a 5 persone che ha scelto.
non ci sono deroghe, non c'è alternativa: la metà dei tuoi soldi a qualche amico o familiare tuo (non alla tua famiglia diretta però, se no sarebbe come ridarsi i soldi da solo).
- chi ha pochi soldi dà poco e chi ne ha molti è obbligato a darne molti, chiaro.
- l'anno dopo si ricalcola quanto uno ha e in base alle sue ricchezze di nuovo si divide in due l'importo e una metà si divide ancora in 5 parti che vanno a 5 persone a scelta.
immaginate per un secondo che questo esista davvero:
- se hai bisogno di pagare un'operazione chirurgica carissima di sicuro avrai degli amici, dei famigliari e se hai spiegato a loro la tua situazione tutti loro ti destineranno una decima parte del loro capitale. non c'è limite di persone che possano donarti dei soldi quindi sicuramente, se hai amici, moltissimi di loro ti dedicheranno una parte dei loro soldi (che comunque dovrebbero dedicare a qualcuno).
- immaginiamo invece qualcuno che per coincidenza riceva molti soldi, ma davvero tanti senza esserseli sudati. prima di tutto dovrà pur significare che questa persona ha dei meriti sociali per essere stata scelta come destinatario di soldi da così tanta gente, il che premia le persone socialmente migliori, più empatiche, meno conflittive, più umane; poi non c'è da preoccuparsi tanto perché l'anno dopo comunque dovrà pure lui versare la metà dei suoi soldi a qualcuno in ogni caso e non resterà per sempre con quella quantità di soldi per sempre.
in questo modo i soldi sarebbero forzati a fluire socialmente, diciamo, e oltre a non poter ristagnare per sempre nelle mani di pochi individui intoccabili, avrebbero la tendenza di confluire dove ce n'è davvero bisogno e non a chi non ne ha bisogno.
considerate anche che si favorirebbe una società basata su una rete di mutuo appoggio e di favori tra amici (in senso buono), una società che premia chi ha una buona reputazione, una buona maniera, un buon atteggiamento e nessun nemico. si tratterebbe quindi di usare i soldi come collante sociale di una società vera, società nel senso stretto della parola e non un'amalgama di persone individualiste e competitive come la nostra "società" capitalista.
far bene agli altri verrà ripagato.
aver aiutato qualcuno sarà ricordato.
non essere invidioso, individualista e competitivo avrà più valore che il contrario.
le persone false e odiose, le persone razziste e conflittive, le persone che ingannano e si approfittano degli altri avranno necessariamente la tendenza a rimanere ogni anno con meno dinero tra le mani, perché quasi nessuno deciderà di donar loro una decima parte dei loro capitali; e se davvero ad un certo punto diventassero troppo poveri, con un minimo di sforzo di umiltà potrebbero ottenere l'aiuto filantropico di qualcuno o l'aiuto mutuo della propria famiglia per lo meno.
e se proprio nella famiglia e nella società nessuno si preoccupa del fatto che questa persona muoia di fame... beh, una ragione dovrà pur esserci perché questa persona sia così odiata da tutti e sinceramente risepetto alla situazione attuale in cui chi muore di fame sono persone innocenti e potenzialmente splendide, mentre chi vive nell'abbondanza e nel lusso sono tendenzialmente le persone meno umane e positive del globo... beh...preferisco questa utopia.
Wednesday, 26 April 2017
etnico-etico
L'artigianato etnico, si sa, va sempre forte: è sempre di moda. ...e costa anche molto!
Generalmente questo si spiega con il fatto che è necessario andare a comprare oggetti originali in lontani paesi esotici per poi venderli qua in Italia (o in altri paesi occidentali).
Ma se invece di andare a trovare oggetti artigianali in luoghi lontani, perché non cerchiamo artigiani stranieri qua in Italia?
Tra gli stranieri che vivono nel nostro paese ci saranno sicuramente moltissimi artigiani con grande esperienza e molti di loro, probabilmente, alla ricerca di lavoro.
Invece di andare in India, nei paesi africani, in Perù a comprare maschere, tessuti, ceramiche, pitture... perché non offriamo un laboratorio artigiano ai Peruviani, Indiani, Africani, etc presenti nel nostro territorio?
I prodotti artigianali prodotti dagli artigiani immigrati selezionati sarebbero poi venduti (a costo addirittura abbordabile) in qualche negozietto dell'associazione etnica-etica.
Questi artigiani, lavorando, potrebbero anche realizzare dei corsi aperti per diffondere le loro arti e professioni: si tratterebbe dunque di dare un lavoro a professionisti dell'artigianato disoccupati e dare dei corsi di formazione professionale per disoccupati e, oltre a questo, vendere i prodotti in un negozio che potrebbe avere un buon successo di pubblico.
I prodotti etnici sarebbero senza dubbio "autentici" essendo prodotti da autentici artigiani provenienti da tradizioni culturali lontane.
Il laboratorio di corsi di formazione artigianale inotre promuoverebbe una commistione di tradizioni e una dinamica privilegiata di formazione artistica oltre che professionale.
La vendita dei prodotti finanzierebbe il progetto, il lavoro degli artigiani e l'organizzazione dei corsi, ma magari anche finanziamenti statali o europei per attività sociali, per integrazione degli immigrati o per il sostegno dei disoccupati.
L'etnico-etico! artigianato meno caro, più autentico, più etico e più sociale.
Generalmente questo si spiega con il fatto che è necessario andare a comprare oggetti originali in lontani paesi esotici per poi venderli qua in Italia (o in altri paesi occidentali).
Ma se invece di andare a trovare oggetti artigianali in luoghi lontani, perché non cerchiamo artigiani stranieri qua in Italia?
Tra gli stranieri che vivono nel nostro paese ci saranno sicuramente moltissimi artigiani con grande esperienza e molti di loro, probabilmente, alla ricerca di lavoro.
Invece di andare in India, nei paesi africani, in Perù a comprare maschere, tessuti, ceramiche, pitture... perché non offriamo un laboratorio artigiano ai Peruviani, Indiani, Africani, etc presenti nel nostro territorio?
I prodotti artigianali prodotti dagli artigiani immigrati selezionati sarebbero poi venduti (a costo addirittura abbordabile) in qualche negozietto dell'associazione etnica-etica.
Questi artigiani, lavorando, potrebbero anche realizzare dei corsi aperti per diffondere le loro arti e professioni: si tratterebbe dunque di dare un lavoro a professionisti dell'artigianato disoccupati e dare dei corsi di formazione professionale per disoccupati e, oltre a questo, vendere i prodotti in un negozio che potrebbe avere un buon successo di pubblico.
I prodotti etnici sarebbero senza dubbio "autentici" essendo prodotti da autentici artigiani provenienti da tradizioni culturali lontane.
Il laboratorio di corsi di formazione artigianale inotre promuoverebbe una commistione di tradizioni e una dinamica privilegiata di formazione artistica oltre che professionale.
La vendita dei prodotti finanzierebbe il progetto, il lavoro degli artigiani e l'organizzazione dei corsi, ma magari anche finanziamenti statali o europei per attività sociali, per integrazione degli immigrati o per il sostegno dei disoccupati.
L'etnico-etico! artigianato meno caro, più autentico, più etico e più sociale.
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Sunday, 29 January 2017
manovra economica a scatti
Si sa che se pochi ricchi concentrano quasi tutte le ricchezze di un paese ampliando le differenze sociali questo non fa molto bene al paese.
L'alternativa sembra sempre essere un movimento socialista che spinga verso l'utopia di azzerare le differenze economiche e quindi anche sociali.
Quindi si rimbalza sempre tra un sistema non produttivo perché non stimola la crescita economica trainata dal capitale e un sistema altamente ingiusto in cui una piccola elite sfrutta il lavoro a basso costo del resto delle classi economiche.
Ma sarà che bisogna continuamente correggere la linea dell'andamento economico di un paese quando già una delle due tendenze opposte si afferma con una serie di manovre per invertire (quando possibile) la tendenza inventando sempre nuovi schemi che arrivano spesso troppo tardi?
Perché invece non fare un disegno di legge di questo tipo:
quando il 15% più ricco del paese supera il 50% della ricchezza nazionale scatta un tipo di funzionamento di tassazione economica che carica le classi più produttive del peso della spesa sociale. Nel momento in cui la tendenza di accentrare la ricchezza in poche mani si inverte e si passa a una nuova proporzione tra ricchi e poveri (tipo, diciamo il 20% più ricco concentra solo il 35% della ricchezza nazionale) l'economia potrebbe rallentare troppo, percui il sistema economico scatta di nuovo al sistema anteriore e, cioè, quello che favorisce il capitale. Questo farà reinvertire la tendenza economica e la proporzione di ricchezza di nuovo, fino al prossimo scatto.
Io sinceramente sogno una decrescita economica, ma nel mondo in cui stiamo, almeno un sistema di questo tipo avrebbe dei vantaggi notevoli e cioè: anche se i due modelli non fossero molto azzeccati, il peggior effetto collaterale sarebbe lo scatto troppo frequente tra un sistema e l'altro (cosa che potrebbe essere perfezionata nel tempo) e questo meccanismo di manovre economiche a scatto eviterebbe sempre le sproporzioni sociali o anti-produttive (cosa che invece un sistema senza scadenza determinata, come quelli che si fanno comunemente, rischia sempre di scivolare da una parte o dal'altra di questa bilancia sbilanciata).
utopie socio-economiche, lo so, ma secondo me funzionerebbe meglio come sistema.
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Tuesday, 20 December 2016
salvando le banche
salvare un istituto bancario (*) con soldi pubblici per garantire la stabilità del sistema di credito nazionale è come dire:
do i miei soldi in gestione a qualcuno che li spende tutti, quindi gli regalo ancora altri soldi in modo che lui possa, in caso, prestarmene alcuni se io ne avessi bisogno (sempre che io possa offrirgli sufficienti garanzie finanziarie)...
(*) = istituzione privata che usa i soldi della gente
(**) = soldi della gente.
do i miei soldi in gestione a qualcuno che li spende tutti, quindi gli regalo ancora altri soldi in modo che lui possa, in caso, prestarmene alcuni se io ne avessi bisogno (sempre che io possa offrirgli sufficienti garanzie finanziarie)...
(*) = istituzione privata che usa i soldi della gente
(**) = soldi della gente.
Sunday, 11 December 2016
Tuesday, 1 November 2016
percentuale di natura
Si sa che per certe cose sono un po' estremista.
Per esempio: secondo me il sole e il cielo dovrebbero essere uno dei diritti dell'uomo garantiti per legge! Ogni individuo deve aver diritto a vedere il Sole e il Cielo per una certa quantità di tempo al giorno.
Questa mia posizione fanatico estremista potrebbe almeno essere mitigata dicendo che "è giusto garantire all'uomo una giusta proporzione di contatto (al meno visivo) con qualche elemento naturale".
Un'affermazione del genere, di una vaghezza indicibile, può sembrare oltremodo idiota, ma in realtà non sarebbe superfluo fare una mappatura della percentuale di "presenza di elementi naturali" nei luoghi abituali di frequentazione di ciascuno: la casa, la zona di lavoro, la piazza più vicina, etc.
O Magari creare un indicatore di "contatto naturale" associabile a ciascun appartamento o, se possibile, a ogni città; non sarebbe un indicatore di scarso interesse.
Parlare di queste cose senza degli appropriati esempi non aiuta la comprensione generale del caso.
Ecco una serie di esempi di luoghi più o meno abituali per qualcuno che possono dare una idea di ciò di cui sto parlando.
Provate a vedere quali di questi ambienti è più simile agli ambienti che frequentate più spesso.
(in chiaro le zone di elementi naturali e in nero le zone di elementi artificiali).
Non pensavate anche voi che molti luoghi urbani erano un pochino (giusto un pochino) meno artificiali nel loro complesso?
Per esempio: secondo me il sole e il cielo dovrebbero essere uno dei diritti dell'uomo garantiti per legge! Ogni individuo deve aver diritto a vedere il Sole e il Cielo per una certa quantità di tempo al giorno.
Questa mia posizione fanatico estremista potrebbe almeno essere mitigata dicendo che "è giusto garantire all'uomo una giusta proporzione di contatto (al meno visivo) con qualche elemento naturale".
Un'affermazione del genere, di una vaghezza indicibile, può sembrare oltremodo idiota, ma in realtà non sarebbe superfluo fare una mappatura della percentuale di "presenza di elementi naturali" nei luoghi abituali di frequentazione di ciascuno: la casa, la zona di lavoro, la piazza più vicina, etc.
O Magari creare un indicatore di "contatto naturale" associabile a ciascun appartamento o, se possibile, a ogni città; non sarebbe un indicatore di scarso interesse.
Parlare di queste cose senza degli appropriati esempi non aiuta la comprensione generale del caso.
Ecco una serie di esempi di luoghi più o meno abituali per qualcuno che possono dare una idea di ciò di cui sto parlando.
Provate a vedere quali di questi ambienti è più simile agli ambienti che frequentate più spesso.
(in chiaro le zone di elementi naturali e in nero le zone di elementi artificiali).
Non pensavate anche voi che molti luoghi urbani erano un pochino (giusto un pochino) meno artificiali nel loro complesso?
Thursday, 13 October 2016
Trump vs. Clinton ?
...e se Donald Trump fosse soltanto la grottesca e caricaturale marionetta ineleggibile creata dalla (transgenica e guerrafondaia) candidata Hilary Clinton (o chi per essa) in modo da essere lei, e solo lei, l'unica opzione di voto negli Stati Uniti?
si tratterebbe della Mono-Scelta Democratica!
per fortuna questa idea fantasiosa e complottista potrebbe essere realizzabile soltanto in un mondo assurdo in cui la democrazia fosse solo uno show televisivo e superficiale, dove le lobby di potere decidessero i candidati, ne finanziassero le campagne elettorali e ne influenzassero i programmi politici. un mondo impossibile dove la gente risponde solo a messaggi pubblicitari e televisivi, dove un popolo senza coscienza sociale, un popolo che risponde con estrema facilità alle basse provocazioni da "manuale del cafone" di Trump (un personaggio quasi troppo apertamente sbagliato). un mondo demenziale dove i poteri occulti e i grandi interessi dei gruppi di potere desiderassero guerre e altre catastrofi per arricchirsi. un mondo inconcepibile in cui Trump fosse un personaggio che potesse essere comprato come marionetta di questa assurda messa in scena. un mondo improbabile acciecato da conflitti internazionali più grandi e dallo spettacolo triste del confronto tra i due caratteri dei personaggi in gara piuttosto che dal loro programma politico. un mondo che non esiste in cui l'informazione fosse faziosa, un mondo distratto, non lungimirante, abituato a non esigere più democrazia e ad accettare la perdita di tutti i diritti, dove la popolazione mondiale fosse ormai convinta che esercitare la democrazia significasse solamente scegliere il meno peggio....
...un mondo astratto che...
...un mondo forse non così impossibile...
...un mondo...oh... shit.... è il mondo reale.
si tratterebbe della Mono-Scelta Democratica!
per fortuna questa idea fantasiosa e complottista potrebbe essere realizzabile soltanto in un mondo assurdo in cui la democrazia fosse solo uno show televisivo e superficiale, dove le lobby di potere decidessero i candidati, ne finanziassero le campagne elettorali e ne influenzassero i programmi politici. un mondo impossibile dove la gente risponde solo a messaggi pubblicitari e televisivi, dove un popolo senza coscienza sociale, un popolo che risponde con estrema facilità alle basse provocazioni da "manuale del cafone" di Trump (un personaggio quasi troppo apertamente sbagliato). un mondo demenziale dove i poteri occulti e i grandi interessi dei gruppi di potere desiderassero guerre e altre catastrofi per arricchirsi. un mondo inconcepibile in cui Trump fosse un personaggio che potesse essere comprato come marionetta di questa assurda messa in scena. un mondo improbabile acciecato da conflitti internazionali più grandi e dallo spettacolo triste del confronto tra i due caratteri dei personaggi in gara piuttosto che dal loro programma politico. un mondo che non esiste in cui l'informazione fosse faziosa, un mondo distratto, non lungimirante, abituato a non esigere più democrazia e ad accettare la perdita di tutti i diritti, dove la popolazione mondiale fosse ormai convinta che esercitare la democrazia significasse solamente scegliere il meno peggio....
...un mondo astratto che...
...un mondo forse non così impossibile...
...un mondo...oh... shit.... è il mondo reale.
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Monday, 3 October 2016
Friday, 9 September 2016
LIBERTÉ EN FRANCE...
alla luce dei recenti abusi contro le donne musulmane con il velo e alle aggressioni delle donne in topless nelle spiagge francesi, il famoso motto libertario francese, dopo più di 200 anni di diffusione (o ripetizione a pappagallo), non ha ancora ottenuto un gran ché.
specie per le minoranze religiose, le donne e i cittadini immigrati.
LIBERTÉ
neanche di portare un velo o di togliere un reggiseno (due forme di sessismo o due forme di libertà? forse varrebbe la pena deciderlo prima di mandare la polizia ad agire)
FRATERNITÉ
solo per i borghesi francesi cattolici non figli di immigrati e possibilmente maschi
ÉGALITÉ
uguaglianza non nel senso che tutti sono uguali, ma nel senso che tutti devono uniformarsi e essere forzatamente uguali, cioè borghesi francesi cattolici non figli di immigrati e possibilmente maschi.
il progresso sociale è lento. più lento di quello che si pensa.
e a volte è un recesso.
bisogna fare molta attenzione.
Wednesday, 31 August 2016
giardinetti vegetabili
in questi giorni ho fatto un trasloco e ho dovuto in qualche modo liberarmi delle mia amate piante.
alcune le ho regalate ad amici, altre offerte ai passanti per strada e ai vicini di casa, ma quando ormai il tempo pressava, ho dovuto disfarmi delle restanti mettendole in evidenza vicino a un cassonetto, nella speranza che qualcuno le volesse salvare prima del passaggio del camion della monnezza.
non so la sorte che è toccata loro, ma è stato triste.
è per questo che ho pensato che dovrebbero esserci degli spazi in città (in ogni quartiere e area di vicinato) in cui coloro che volessero possano piantare le piante che hanno amato, ma che non possono più curare.
si tratta pur sempre di salvare degli esseri viventi! e di rendere le aree urbane più verdi (rese più vive da piante che sono state amate dalla collettività).
questi giardinetti del vicinato potrebbero anche essere affidati a dei pensionati volontari che se ne occuperebbero anche magari solo per passare il tempo e per stare in compagnia di qualche amico e, magari, si potrebbero anche organizzare dei piccoli corsi gratuiti di botanica e di giardinaggio per i più giovani.
a me sembra bello.
alcune le ho regalate ad amici, altre offerte ai passanti per strada e ai vicini di casa, ma quando ormai il tempo pressava, ho dovuto disfarmi delle restanti mettendole in evidenza vicino a un cassonetto, nella speranza che qualcuno le volesse salvare prima del passaggio del camion della monnezza.
non so la sorte che è toccata loro, ma è stato triste.
è per questo che ho pensato che dovrebbero esserci degli spazi in città (in ogni quartiere e area di vicinato) in cui coloro che volessero possano piantare le piante che hanno amato, ma che non possono più curare.
si tratta pur sempre di salvare degli esseri viventi! e di rendere le aree urbane più verdi (rese più vive da piante che sono state amate dalla collettività).
questi giardinetti del vicinato potrebbero anche essere affidati a dei pensionati volontari che se ne occuperebbero anche magari solo per passare il tempo e per stare in compagnia di qualche amico e, magari, si potrebbero anche organizzare dei piccoli corsi gratuiti di botanica e di giardinaggio per i più giovani.
a me sembra bello.
Wednesday, 6 July 2016
Learn & Teach
questa è un'idea per una applicazione che rivoluzionerebbe il mondo.
si tratta di una classica piattaforma sociale che funziona secondo la tua posizione geografica.
attraverso il gps del tuo telefonino si visualizzano le attività dell'app che si trovano nelle immediate vicinanze.
e cosa mai succede dentro a questa nuova applicazione?
semplicemente qualsiasi cosa!
si tratta di intercambiare conoscenze e esperienze. dare corsi, insomma. Lezioni. Insegnare e/o Imparare qualcosa.
quando entri nell'applicazione hai un profilo editabile in ogni momento nel quale spieghi per parole chiave le tue conoscenze: sei bravo in cucina? con le lingue? sai fare del bricolage? sei un drago della chitarra o dei bonghi? sai come lavorare la ceramica? cucire e fare a maglia? sei un ex campione di box? sei un professore di astrofisica? sei il luminare dei manga giapponesi? un esperto di speleologia? conosci tutte le tradizioni locali quasi scomparse? sai ballare salsa, liscio e cumbia?
insomma, credo di aver dato l'idea, no?
segni tutte le cose per le quali ritieni di poter insegnare qualcosa a qualcuno (e magari puoi segnare un livello di conoscenza, tipo: amatore; cultore; esperto; luminare).
a questo punto qualsiasi interesse tu voglia approfondire basterà introdurre la parola chiave nell'applicazione (per esemplio: "giardinaggio") e ti appariranno nelle immediate vicinanze tutte le persone che hanno una media, buona o altissima conoscenza di questo argomento.
sarà quindi poi facile contattarli e stabilire con loro se è possibile incontrarsi per ricevere un piccolo corso personalizzato, vicino a casa.
magari un solo incontro oppure una serie di lezioni secondo le esigenze di ciascuno.
l'applicazione potrebbe anche presentare un filtro per vedere se ci sono corsi gratis, corsi a basso prezzo o a qualsiasi prezzo.
i vantaggi potrebbero essere reciproci:
- chi entra in questa comunità come utente che cerca un corso, avrebbe la possibilità di trovare corsi di qualsiasi cosa, a qualsiasi prezzo e tutti non distante da casa. (infatti potrebbe essere che tu viva di fianco al maggior esperto di sassofono della nazione e non lo sai, lui si annoia e vorrebbe insegnare a qualcuno, tu vuoi proprio imparare sassofono ma invece finisci per andare a una scuola di musica di dubbia qualità e piuttosto cara dall'altra parte della città...)
- chi entra in questa comunità come utente che cerca un corso, avrebbe la possibilità di trovare corsi di qualsiasi cosa, a qualsiasi prezzo e tutti non distante da casa. (infatti potrebbe essere che tu viva di fianco al maggior esperto di sassofono della nazione e non lo sai, lui si annoia e vorrebbe insegnare a qualcuno, tu vuoi proprio imparare sassofono ma invece finisci per andare a una scuola di musica di dubbia qualità e piuttosto cara dall'altra parte della città...)
- chi invece entra come potenziale professore avrebbe la possibilità di arrotondare un po' dando dei corsi di tedesco o di pittura o di cucina senegalese; oppure potrebbe dare gratis dei corsi di italiano per immigrati o di tai-chi o di qualsiasi altra cosa. lo scopo? magari per pura filantropia, oppure anche per socializzare o per conoscere gente nuova, o anche semplicemente affinché non si perda per sempre l'antica arte dello stucco, dell'intarsio, della canzone popolare, della memoria storica, del dialetto, delle danze antiche, etc etc
la cosa formidabile è che tutti noi siamo potenzialmente sia professori che allievi perché tutti sappiamo cose che altri non sanno e possiamo imparare dagli altri un sacco di altre cose.
Learn & Teach
una applicazione di successo assicurato.
fatela, vi prego, così ne usufruisco.
(se poi volete darmi un piccolo premio di riconoscimento per avervi dato l'idea che vi farà ricchi, ben venga! haha)
Friday, 10 June 2016
cane e padrone
e il padrone pensa:
lancio il bastone perché al mio cane piace.
si diverte cosí.
gioca.
e il cane pensa:
riporto il bastone perché al mio padrone piace.
si diverte cosí.
gioca.
chi avrà ragione?
alla fine l'importante è dedicarsi del tempo reciprocamente. dimostrare che c'è affetto e comunicazione. il modo come questo si fa, è secondario.
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