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Tuesday, 1 May 2018

nuova unità di misura

è assolutamente necessaria una nuova unità di misura fisica che misuri scientificamente un fenomeno pratico del quale tutti siamo coscienti ma che non viene misurato da nessun valore e che ci lascia sempre perplessi e senza riferimenti...
si tratta della RESISTENZA BISCOTTOMETRICA:
la resistenza biscottometrica misura il tempo di resistenza di un biscotto tra le dita di chi lo debba mangiare, subito dopo essere stato pucciato nel latte o nel tè caldo (a 50ºC), sommerso per un tempo di 2 secondi, prima del momento in cui si afflosci, si rompa e cada nella tazza generando uno tzunami che travolge tutta la colazione.
la resistenza biscottometrica si esprime con il simbolo beta e va da 0 (caso in cui il biscotto si rompa dentro al liquido prima di poter estrarlo dalla tazza) a più infinito (nel caso in cui si voglia pucciare un pezzo di granito o di titanio).

Tuesday, 10 April 2018

conoscenza e mistero

L'uomo ha sempre molta sete di conoscenza, ma spesso ci si dimentica che è proprio per questo che il mistero, ciò che è occulto e sconosciuto, è importante.
Non rattristatevi del fatto che non si possa conoscere ogni cosa: il mistero è una cosa meravigliosa, una benedizione nella nostra vita!
Il mistero è il carburante dell'entusiasmo!
Non dobbiamo lottare contro il mistero, ma alimentarci di esso.
Non è una minaccia da allontanare, ma una dimensione amica da esplorare.

Thursday, 20 October 2016

sull'idea di scienza

La scienza potrebbe essere descritta come una quantificazione dei precessi della natura, specialmente con scopi utilitaristici.
È incredibilmente pratica (dato che questo è il suo scopo principale), ma lungi da essere perfetta o da riuscire a spiegare ogni cosa, non è l'unica lettura sensata del mondo.
Per questo sarebbe opportuno prendere in considerazione anche altre visioni della realtà per integrarle e assimilarle quanto più possibile nella nostra concezione di universo.
Questa influenza di altre visioni del reale va sempre avvaliata con senso critico, con criterio, insomma con il cervello, si capisce (e la scienza non ha l'esclusività dell'uso del cervello, come crede spesso, arrogantemente).

Il modo popolare occidentale di considerare la scienza non è altro che una specie di religione o di superstizione presuntuosa, e non certo di pensiero superiore.
Questo atteggiamento di "credere nella scienza" non ha nulla a che vedere con "usare il cervello" più di quanto si faccia in altri contesti culturali diversi dal nostro.
non voglio dire che la scienza sia sbagliata: mi sembra più che dimostrato che è abbastanza corretta, per dirla in modo pacato; ma la stragrande maggioranza della gente comune (cioè non gli scienziati) che crede nella scienza nè ha mai fatto un esperimeto scientifico, nè si è mai posta delle questioni scientifiche complesse, nè saprebbe interpretare la portata dei risultati di gran parte delle scoperte di cui vanno tanto "intellettualmente" fieri, ma piuttosto dice:
1- La scienza è esatta.
2- Tutto ciò che non è spiegato dalla scienza non è vero.
3- Io sono più intelligente di chi crede in altre cose perchè io credo nella scienza e la scienza è una liberazione dall'ignoranza.

però bisognerebbe sempre considerare che:
1- La scienza per definizione non è esatta e tutti gli scienziati fanno a gara a rovesciare le teorie precedenti che spiegano il mondo (riuscendoci sistematicamente ogni tot tempo). ergo: possiamo assumere come certo che la lettura attuale del mondo che dà la scienza sarà scardinata da una prossima rivoluzione scientifica, quindi la nostra visione è approssimativa e intrinsicamente errata. Questo a causa della scienza stessa e per motivi logici razionali inconfutabili.
2- La scienza studia l'infinito della realtà e per forza di cose osserva fenomeni ancora inspiegabili e misteriosi. La scienza praticamente si nutre di questi fenomeni sconosciuti. Per cui è ovvio che la scienza non spiega tutto, anzi, è per definizione una piccola porzione del reale immersa in una realtà miseriosa e sconosciuta ancora non compresa. Ciò significa che una infinità di fenomeni che non sono ancora spiagati sono potenzialmente reali e una infinità di essi (per motivi statistici) sono reali al 100% e con un po' di fortuna, spiegabili in futuro da future ricerche scientifiche. ma per il momento... rimangono semplicemente reali, ma fuori dalla scienza.
3-  Se credi alla scienza solo perchè si tratta di studi complessi che stanno scritti in libri realizzati da persone autorevoli (pensaci bene, in quale altro modo credi alle varie teorie scientifiche? hai forse fatto esperimenti complessi qualche volta, visti con i tuoi occhi e studiati da te?), non c'è nessun salto di qualità in questo atteggiamento rispetto a un bigotto religioso che crede a ciò che c'è scritto nella bibbia perché spiegato da persone autorevoli che ne parlano come se ne fossero assolutamente sicuri.

Attenzione al fanatismo e al bigottismo scientifico-razionale.
manteniamo il cervello aperto al pensiero libero.

Tuesday, 28 June 2016

SCIENTIA


scienza:
un lungo percorso logico difficile e complicato che finalmente risponde a una domanda con altre domande più grandi ancora.