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Tuesday, 25 November 2014

la geometria è dio

in un mondo come il nostro, moderno ed industrializzato, ci sembra normale essere circondati da linee rette e da geometrie artificiali perfette.
la forza della geometria pura è così diffusa e onnipresente che perde il suo valore simbolico originale.

in una natura primordiale, libera dalla intrusiva presenza di spazi ed oggetti dalle forme perfette e geometriche realizzati da macchine industriali, l'ambiente che ci circonderebbe sarebbe completamente privo di geometrie pure.
in questo mondo antico (non necessariamente ancestrale, basterebbe infatti spostarsi indietro di qualche secolo) tutto ciò che circonda l'uomo è una composizione organica e fluida, meravigliosamente complessa, ma quasi mai geometricamente perfetta.
i pochi oggetti dalle forme geometriche precise sarebbero meravigliosi oggetti preziosi, tipo le conchiglie o qualche pietra molto rara. difficilmente però un umano medio entrerebbe spesso in contatto con forme geometriche pure.
tranne per tre eccezioni importantissime:
il Sole, la Luna e l'orizzonte del Mare.
due sfere e una linea retta perfetta.



questi oggetti irraggiungibili che hanno sempre a che vedere con l'infinità e il cielo, rappresentano per l'uomo gli unici oggetti sperimentabili, visibili che siano veramente perfetti.
nell'infinito, nel cielo, vi è la perfezione.
invece nel mondo terrestre, mortale, materiale, la natura è diversa, è molteplice, esuberante, in qualche modo divina, certo, ma non è geometricamente perfetta.
È dunque ovvio che gli dei superiori siano celesti e che siano perfetti e vivano infinitamente, a differenza dei mortali.

alla lista delle forme geometriche perfette aggiungo ora, pensandoci, anche l'arcobaleno. altro elemento celeste e irraggiungibile.

invece noi, uomini moderni, ora siamo soverchiati, inondati, circondati da perfette linee geometriche e se considerate le cose dalla giusta prospettiva, non è poi così strano capire il perché personaggi così incredibili come i faraoni d'Egitto, innalzando le piramidi nel mezzo del deserto, venissero considerati come degli dei.
uomini divini poiché creatori di geometrie perfette, non solo in cielo, ma anche sulla terra.


un'altra considerazione:
se ci riflettete bene, il fatto di relegare la perfezione all'irraggiungibilità del cielo, rende l'uomo, nella sua imperfezione e nella sua diversità un elemento armonico del mondo circostante, completamente coerente con il resto del creato. L'uomo in quanto mortale, vive all'interno del mondo "imperfetto" proprio perché in questo mondo mortale la caratteristica è la non perfezione geometrica.
nessun senso di colpa o frustrazione nell'essere diverso e nell'essere "imperfetto". è a sua condizione naturale.

nel mondo moderno invece è diverso: abbiamo reso tangibile e onnipresente il valore divino della geometria perfetta, ce ne siamo circondati nel nostro mondo artificiale in cui le forme sono tutte incredibilmente corrette, inflessibili e riproducibili all'infinito.
siamo assediati dalla perfezione e in questa situazione l'uomo non può far altro che sentirsi a disagio, perché l'unica forma non perfetta in questa composizione è proprio sé stesso.
l'inadeguato umano all'interno del suo mondo geometricamente perfetto.
in queste condizioni uniformarsi agli altri è forse l'unico modo per sentirsi meno imperfetto, meno sbagliato.

ci siamo dimenticati a livello razionale che la geometria è dio, ma questo non cambia nulla:
la geometria continua a essere più forte dell'uomo.

Monday, 10 March 2014

pianeti nel cielo

come sarebbe il nostro cielo se al posto della nostra carissima luna ci fossero i pianeti del nostro sistema solare?
innanzi tutto in molti casi sarebbe la terra a diventare il satellite e non il pianeta su cui orbitare, ma ok, queste digressioni non hanno nessun senso. sto solo immaginando come cambierebbe la visione del nostro cielo.

allora, innanzi tutto sostituiamo alla luna i pianeti attraverso lo sechema seguente, cosí da poter poi capire le relazioni proporzionali tra la luna e i vari pianeti.








con queste proporzioni adesso possiamo sostituire la normale forma di una luna nel cielo come la vedremmo guardando un paesaggio normale con le forme e dimensioni dei pianeti del nostro sistema solare e quindi ci faremmo definitivamente un'idea delle proporzioni di questi famosi corpi celesti rispetto al nostro satellite.
dunque se questa è l'immagine normale del paesaggio con la nostra luna:


ecco allora come apparirebbe la stessa scena se invece del nostro satellite avessimo il pianeta Mercurio:


cosi invece apparirebbe Venere:


ed ecco la visione di Marte al posto della luna:


ovviamente Giove è il gigante del nostro sistema solare, ed eccolo qua:


Saturno, anche lui, non scherza in dimensioni... ho avuto qualche dubbio su come apparirebbero gli anelli, ma penso di non sbagliarmi troppo ipotizzando che la visione sarebbe più o meno questa:


Urano, con il suo bell'azzurrino chiaro, alla stessa distanza della luna sarebbe più o meno cosí:


e per finire Nettuno, apparirebbe in questo modo:


Sunday, 9 March 2014

detrás de qué horizonte?

de la misma manera que ya expliqué en la entrada "a qué dirección mirar?" voy aquí a representar en un esquema las direcciones hacia las cuales habría que mirar para indicar un lugar del mundo detrás del horizonte.
pero esta vez en lugar de un genérico análisis por continentes, voy a representar lugares más específicos: algunas de las ciudades más importantes de nuestro planeta.
la ciudad elegida como punto de referencia central será barcelona.

al ser así, detrás del horizonte de barcelona lo que veríamos, representado de manera plana en un mapa deformado con coordenadas polares, sería eso:


ahora aplicamos las direcciones de los puntos cardinales del horizonte de barcelona sobre todo el planeta e marcamo encima de este esquema las ciudades principales que miran hacia el centro de referencia, de esta manera:


ahora que tenemos este esquema de las direcciones de las ciudades que se esconden detrás del horizonte de barcelona, vamos a aislar la parte esquemática olvidándonos de la parte geográfica. ahora podemos ver en que direcciones se ubican famosos lugares de los cuales tanto siempre oímos hablar y podemos ver como están mezclados de manera bastante sorprendente:
- los angeles se ve mirando mucho mas para el norte que nueva york;
- burdeos, honolulu y dublin están en la misma dirección;
- varsovia, seoul y aukland en nueva zelandia están una detrás de otra mirando hacia el nor-este;
- atenas está justo en frente de abu dhabi y detrás de abu dhabi está melbourne;
...


Thursday, 20 February 2014

schema del campo visivo di casa mia

Questo schema approssimato serve per rendere chiaro quale sia il campo visivo che si può vedere dalla terrazza di casa mia. in sé non è nulla di speciale, ma potrebbe invece essere uno schema importante da inserire nelle condizioni di case e stanze da affittare o appartamenti da comprare.



le aree che risultano invisibili perché coperte dalla presenza di un edificio più alto davanti vengono mostrate più scure nella cartina. si rendono evidenti i canali prospettici che portano a vedere scorci di colline o del mare.
lo so, è fatto male, ma è solo per dare un'idea.

Monday, 19 September 2011

TRAMONTI COMPRESSI


8 minuti di tramonto tra sole e lampi.
tutto compresso in pochissimi secondi.
niente di nuovo, ma a me piace.

Tuesday, 13 January 2009

LA CITTA'


mostro dai 1000 occhi
il suo ruggito è costante.
striscia e sputa fumo, sporcizia, catrame.
pullula di vita, infestata da parassiti
lancia tentacoli di asfalto
si ingrassa a dismisura, divorando tutto, tutto.
la città,
mai sazia di nulla.