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Monday, 22 June 2020
Thursday, 16 January 2020
il Dio Piccolo e il Dio Grande
Il Dio Piccolo è semplicemente buono, ma il Dio Grande è sia buono che atroce, sia amico che nemico.
Il Dio Piccolo, il luminoso, si veste della stretta e limitante morale del piccolo uomo, ma il Dio Grande, l'oscuro, è oltre a ogni morale e gestisce ogni cosa in modo davvero superiore, con logiche divine che vanno al di là della piccola mente del piccolo uomo.
Il Dio Piccolo controlla solo una parte delle cose dell'universo, il resto è nelle mani del diavolo o del libero arbitrio... ma il Dio Grande è ferreo! Egli manovra tutto il creato e non ha alcuna paura di dire al piccolo uomo che è soltanto uno schiavo delle sue leggi superiori. La libertà dell'uomo di modificare la propria vita è concessa soltanto perché alla fine, inevitabilmente, ricadrà sempre e comunque in ciò che il Dio Grande ha già stabilito. Egli è inflessibile.
Il Dio Piccolo dice che ti ama e che fa tutto il meglio per te, ma poi ti mette in un mondo che non corrisponde a queste promesse e quindi si dimostra falso ed ipocrita; il Dio Grande ti presenta un prezzo da pagare per esistere, sia quale sia la tua vita, ti piaccia oppure no. Puoi decidere come vuoi pagare questo prezzo, ma lo pagherai sempre! Non puoi scappare. Devi accettarlo e basta. Scappa, lotta, nasconditi, piangi, arrabbiati, lagnati, suicidati, fai come vuoi, ma questo prezzo lo dovrai pagare comunque. E infatti così è la vita: infinitamente abbondante e infinitamente esigente e tutto dipende dal tuo accettarla o no. Ed è per questo che il mondo che il Dio Grande ti presenta è coerente, è sincero, è diretto, è giusto.
Il Dio Piccolo, luminoso, agisce solo per gli uomini, come se essi fossero il centro dell'universo, ma il Dio Grande, oscuro, agisce con obiettivi infiniti, sia nello spazio che nel tempo, e gli uomini non sono che una piccolissima, umile, secondaria parte di tutta questa immensità. Una infinitesima parte, necessaria, ma non più importante di ogni altra cosa nell'universo.
Il Dio Piccolo è un padre paternalista che si occupa degli uomini come se fossero dei bambini: esseri ignari che chiedono aiuto e conforto, senza saper fare niente da soli. Il Dio Grande e Oscuro è una madre terribile, un padre che già se ne è andato per sempre. È un adulto che si aspetta che anche tu sia adulto! Si aspetta che tu ti faccia carico del tuo destino, responsabilmente, sia esso di sacrificio, di dolore, di guerra e tormento. È così che il Dio Grande ha infinito rispetto per te e infinita fiducia in te e infinito amore. Amore da adulto a adulto, con fiducia. Amore e ammirazione per te e per tutto il tuo destino per difficile che sia. Egli sa che tu sai farti carico delle tue imperfezioni, delle tue sconfitte, delle tue vittorie, della tua vita intera. Non si spaventa a causa del tuo destino e non ha pena di te: ti ama integralmente, esattamente così come sei, con le tue limitazioni e i tuoi problemi.
Il Dio Piccolo ti rende inutile con il suo amore buono, il Dio Grande ti rende degno con la sua fiducia distante, ma rispettosa, sapendo che tu stai esattamente dove devi stare e lì tu sei capace di stare.
Il Dio Piccolo accetta soltanto una parte di te, il resto è sporco, schifoso, il resto è inquinato dal peccato. Il Dio Grande ama tutto di te, anche se sei un pazzo, un assassino, uno stupratore, un torturatore, un pedofilo, un mostro, un cannibale! Tutti questi modi di essere li ha creati lui e hanno una ragione superiore di essere dentro le sue imperscrutabili leggi divine. Questo semplicemente per il fatto che questa è la realtà e la realtà è il Dio Grande! Ognuno accetti la realtà così com'è e basta.
Se accetti la realtà allora le cose possono cambiare, ma non se non lo accetti: il Dio Grandi ha regole più forti di te, che ti piaccia o no. Sono regole che attraversano tutto il cosmo e tutta l'eternità. Chi sei tu per sapere come dovrebbe essere l'universo? Smetti di credere di poter sapere di più, di poter sapere come sarebbe meglio! Accetta ciò che è più grande di te! Accetta l'ombra! Accetta l'oscuro! Solo se ti sottometti umilmente a questa spietata inflessibilità, allora le regole ti favoriranno.
Il Dio Piccolo si occupa solo delle cose "buone e giuste" e non delle altre sciocchezze della vita terrena. questo Piccolo Dio esige da te sforzo e serietà, esige che tu smetta di giocare e che tu inizi a lavorare tristemente, sacrificandoti alla sua moralità. Il Dio Grande si occupa di tutte le cose che esistono: lui è il Grande Creatore e può creare il bello come il brutto, il buono come il cattivo, il giusto come l'ingiusto. Lui gioca con ogni possibilità e tutto ciò che è, è esattamente come deve essere! Quindi gioca, ché giocare è sacro! Abbi piacere perché il piacere é sacro! non c'è differenza tra cose frivole e cose serie, tra cose morali e cose immorali. Lui è infinitamente potente e abbondante, non ha bisogno di ridurre nessun aspetto della realtà.
Il Dio Piccolo non si occupa delle piccole esigenze personali e di piacere, ma il Dio Grande sì: tu accetta la sua forza e la sua volontà, sincronizzati con Lui e Lui senza nessuno sforzo può riempirti di qualsiasi cosa! Questo semplicemente perché per Lui questo non è nulla, poiché non viene da un suo gesto fatto espressamente per te, ma viene soltanto da come è creato e organizzato l'universo e niente più. Apriti all'amore per questo mondo esattamente così com'è: imperfetto ai nostri occhi imperfetti! E apriti all'amore verso te stesso, totalmente, nel tuo aspetto luminoso così come nel tuo aspetto oscuro, e tutto verrà attratto a te automaticamente: abbondanza, prosperità.
Ama il Dio Grande, il Dio Oscuro: dentro di lui c'è anche il Dio Piccolo, il luminoso! Così come una stella è immersa nel cosmo, il Dio Oscuro è più Grande! Così come la morte avvolge la vita tutto attorno, il Dio Grande è il dio che contiene il Dio Piccolo! L'oscuro è sempre infinitamente più grande! Se ami il Dio Grande tutto sarà un gioco, senza più giusto o sbagliato, bello o brutto. Tutto quello che vuoi sarà sacro, tutto quello che sei è sacro. Tu sei divino tanto quanto il Dio Grande. Amati! Concediti tutto!
Il Dio Piccolo, il luminoso, si veste della stretta e limitante morale del piccolo uomo, ma il Dio Grande, l'oscuro, è oltre a ogni morale e gestisce ogni cosa in modo davvero superiore, con logiche divine che vanno al di là della piccola mente del piccolo uomo.
Il Dio Piccolo controlla solo una parte delle cose dell'universo, il resto è nelle mani del diavolo o del libero arbitrio... ma il Dio Grande è ferreo! Egli manovra tutto il creato e non ha alcuna paura di dire al piccolo uomo che è soltanto uno schiavo delle sue leggi superiori. La libertà dell'uomo di modificare la propria vita è concessa soltanto perché alla fine, inevitabilmente, ricadrà sempre e comunque in ciò che il Dio Grande ha già stabilito. Egli è inflessibile.
Il Dio Piccolo dice che ti ama e che fa tutto il meglio per te, ma poi ti mette in un mondo che non corrisponde a queste promesse e quindi si dimostra falso ed ipocrita; il Dio Grande ti presenta un prezzo da pagare per esistere, sia quale sia la tua vita, ti piaccia oppure no. Puoi decidere come vuoi pagare questo prezzo, ma lo pagherai sempre! Non puoi scappare. Devi accettarlo e basta. Scappa, lotta, nasconditi, piangi, arrabbiati, lagnati, suicidati, fai come vuoi, ma questo prezzo lo dovrai pagare comunque. E infatti così è la vita: infinitamente abbondante e infinitamente esigente e tutto dipende dal tuo accettarla o no. Ed è per questo che il mondo che il Dio Grande ti presenta è coerente, è sincero, è diretto, è giusto.
Il Dio Piccolo, luminoso, agisce solo per gli uomini, come se essi fossero il centro dell'universo, ma il Dio Grande, oscuro, agisce con obiettivi infiniti, sia nello spazio che nel tempo, e gli uomini non sono che una piccolissima, umile, secondaria parte di tutta questa immensità. Una infinitesima parte, necessaria, ma non più importante di ogni altra cosa nell'universo.
Il Dio Piccolo è un padre paternalista che si occupa degli uomini come se fossero dei bambini: esseri ignari che chiedono aiuto e conforto, senza saper fare niente da soli. Il Dio Grande e Oscuro è una madre terribile, un padre che già se ne è andato per sempre. È un adulto che si aspetta che anche tu sia adulto! Si aspetta che tu ti faccia carico del tuo destino, responsabilmente, sia esso di sacrificio, di dolore, di guerra e tormento. È così che il Dio Grande ha infinito rispetto per te e infinita fiducia in te e infinito amore. Amore da adulto a adulto, con fiducia. Amore e ammirazione per te e per tutto il tuo destino per difficile che sia. Egli sa che tu sai farti carico delle tue imperfezioni, delle tue sconfitte, delle tue vittorie, della tua vita intera. Non si spaventa a causa del tuo destino e non ha pena di te: ti ama integralmente, esattamente così come sei, con le tue limitazioni e i tuoi problemi.
Il Dio Piccolo ti rende inutile con il suo amore buono, il Dio Grande ti rende degno con la sua fiducia distante, ma rispettosa, sapendo che tu stai esattamente dove devi stare e lì tu sei capace di stare.
Il Dio Piccolo accetta soltanto una parte di te, il resto è sporco, schifoso, il resto è inquinato dal peccato. Il Dio Grande ama tutto di te, anche se sei un pazzo, un assassino, uno stupratore, un torturatore, un pedofilo, un mostro, un cannibale! Tutti questi modi di essere li ha creati lui e hanno una ragione superiore di essere dentro le sue imperscrutabili leggi divine. Questo semplicemente per il fatto che questa è la realtà e la realtà è il Dio Grande! Ognuno accetti la realtà così com'è e basta.
Se accetti la realtà allora le cose possono cambiare, ma non se non lo accetti: il Dio Grandi ha regole più forti di te, che ti piaccia o no. Sono regole che attraversano tutto il cosmo e tutta l'eternità. Chi sei tu per sapere come dovrebbe essere l'universo? Smetti di credere di poter sapere di più, di poter sapere come sarebbe meglio! Accetta ciò che è più grande di te! Accetta l'ombra! Accetta l'oscuro! Solo se ti sottometti umilmente a questa spietata inflessibilità, allora le regole ti favoriranno.
Il Dio Piccolo si occupa solo delle cose "buone e giuste" e non delle altre sciocchezze della vita terrena. questo Piccolo Dio esige da te sforzo e serietà, esige che tu smetta di giocare e che tu inizi a lavorare tristemente, sacrificandoti alla sua moralità. Il Dio Grande si occupa di tutte le cose che esistono: lui è il Grande Creatore e può creare il bello come il brutto, il buono come il cattivo, il giusto come l'ingiusto. Lui gioca con ogni possibilità e tutto ciò che è, è esattamente come deve essere! Quindi gioca, ché giocare è sacro! Abbi piacere perché il piacere é sacro! non c'è differenza tra cose frivole e cose serie, tra cose morali e cose immorali. Lui è infinitamente potente e abbondante, non ha bisogno di ridurre nessun aspetto della realtà.
Il Dio Piccolo non si occupa delle piccole esigenze personali e di piacere, ma il Dio Grande sì: tu accetta la sua forza e la sua volontà, sincronizzati con Lui e Lui senza nessuno sforzo può riempirti di qualsiasi cosa! Questo semplicemente perché per Lui questo non è nulla, poiché non viene da un suo gesto fatto espressamente per te, ma viene soltanto da come è creato e organizzato l'universo e niente più. Apriti all'amore per questo mondo esattamente così com'è: imperfetto ai nostri occhi imperfetti! E apriti all'amore verso te stesso, totalmente, nel tuo aspetto luminoso così come nel tuo aspetto oscuro, e tutto verrà attratto a te automaticamente: abbondanza, prosperità.
Ama il Dio Grande, il Dio Oscuro: dentro di lui c'è anche il Dio Piccolo, il luminoso! Così come una stella è immersa nel cosmo, il Dio Oscuro è più Grande! Così come la morte avvolge la vita tutto attorno, il Dio Grande è il dio che contiene il Dio Piccolo! L'oscuro è sempre infinitamente più grande! Se ami il Dio Grande tutto sarà un gioco, senza più giusto o sbagliato, bello o brutto. Tutto quello che vuoi sarà sacro, tutto quello che sei è sacro. Tu sei divino tanto quanto il Dio Grande. Amati! Concediti tutto!
Sunday, 5 January 2020
Il miracolo costante?
Un uomo lancia un sasso e dice: "se dio volesse fare un miracolo, questo sasso divrebbe fermarsi a mezz'aria".
Il sasso invece cada normalissimamente a terra. Niente di strano.
L'uomo allora si scoccia e dice: "ecco, come sempre, nessun miracolo..."
Ma il miracolo deve per forza essere qualcosa di eccezionale? Di rarissimo?
E se il miracolo fosse così costante che ci sembra semplicemente una legge fisica, sarebbe meno miracoloso?
E se dio stesse dando in ogni istante la miracolosa risposta: "tranquillo. Tutto va esattamente come deve andare. Tutto è al suo posto. Un sasso deve proprio cadere come farebbe un normalissimo sasso. È proprio così che deve andare".
Che le cose vadano come sempre non è necessariamente un'assenza di miracolosità, ma può benissimo essere una miracolosità costante e affermata con infinita pazienza una volta dietro l'altra. Si può trattare di una realtà infinitamente miracolosa.
Il sasso invece cada normalissimamente a terra. Niente di strano.
L'uomo allora si scoccia e dice: "ecco, come sempre, nessun miracolo..."
Ma il miracolo deve per forza essere qualcosa di eccezionale? Di rarissimo?
E se il miracolo fosse così costante che ci sembra semplicemente una legge fisica, sarebbe meno miracoloso?
E se dio stesse dando in ogni istante la miracolosa risposta: "tranquillo. Tutto va esattamente come deve andare. Tutto è al suo posto. Un sasso deve proprio cadere come farebbe un normalissimo sasso. È proprio così che deve andare".
Che le cose vadano come sempre non è necessariamente un'assenza di miracolosità, ma può benissimo essere una miracolosità costante e affermata con infinita pazienza una volta dietro l'altra. Si può trattare di una realtà infinitamente miracolosa.
Friday, 12 October 2018
Saturday, 10 March 2018
metastronomia
le galassie sono
i fuochi artificiali
degli dei
Sunday, 2 April 2017
gesù fu licenziato
Alla luce del fatto che Gesù era sceso sulla terra per risolvere un sacco di cose dell'umanità e che alla fine non è cambiato poi così tanto... non sarà che Gesù è stato licenziato da Dio??!!??
Tipo, Dio affida a Gesù un lavoro: hai 70 o 80 anni per togliere il peccato originale, diffondere la parola di Dio, portare pace e fratellanza tra i popoli e spiegare chiaramente la Verità di Tutto.
Gesù accetta e va sulla terra.
in 33 anni riesce soltanto a provocare divisione tra i suoi seguaci e gli altri uomini, non riesce a chiarire nulla, non toglie il peccato originale... ecco che Dio decide che Gesù ha fatto proprio un lavoro fallimentare e quindi lo licenzia e lo toglie dalla sua missione terrestre: lo fa tornare nei cieli. Niente di fatto, per questa volta. Gesù è stato licenziato dalle sue mansioni di messia prima dello scadere del mandato divino.
Thursday, 2 February 2017
cristo non serve!
Il titolo di questo post non vuole necessariamente essere provocatorio: non voglio entrare in discussioni sterili su opinioni indimostrabili sull'utilità della religione o meno; sto invece cercando di immaginarmi cristiano e di capire, sotto quest'ottica, quale è stato lo scopo mistico e di redenzione di questa mossa strategica di dio di inviare il proprio figlio (sé stesso) sulla terra (il foco centrale e la simbologia fondamentale di tutte le religioni cristiane). Beh, la risposta è:
Gesù Cristo non serve!
O meglio, Gesù è un elemento totalmente secondario o inutile nella visione del mondo di un cristiano. Paradossalmente il cristiano dovrebbe prescindere dalla figura di Gesù.
Perché?
Vediamo chi è Gesù:
Gesù è il figlio di dio, generato ma non creato della stessa sostanza del padre, venuto al mondo in redenzione dei peccati dell'umanità e per spiegare al mondo la vera parola di dio padre.
Quindi è necessario che dio mandi un figlio (o se stesso, se vogliamo) nel mondo, per soffrire, e per capire quanto è dura la vita dell'uomo? No. Per un cristiano dio è onnisciente per cui non ne ha bisogno. Forse si può dire che lo fa per mettersi a livello dell'uomo, per essere presente nel creato e per non essere una entità superiore astratta e lontana dai problemi del mondo. Ok, accettiamo, ma perché apparire solo ad un certo punto della storia dell'umanità? perché non dall'inizio? perché non continuamente, allora? Come caso unico e isolato Gesù può anche essere letto come un atto di "umiltà e empatia" di dio, ma non ha nessun valore in termini di visione cosmologica e metafisica della religione. Sembrerebbe piuttosto un tentativo (piuttosto mal riuscito), una prova indecisa di intervenire nella storia dell'umanità. Ma dio non è già onnipotente? Non si manifesta già, costantemente, nella storia dell'umanità? Un cristiano dovrebbe credere che è così: i miracoli sono esempi di interventi divini nella storia dell'uomo e sono presenti in ogni momento storico. Dovremo dunque arrivare alla conclusione che Gesù è semplicemente un miracolo tra i tanti, quindi "niente di veramente speciale". Niente che modifichi la visione di un dio, dell'aldilà, del creato e di perché si esiste, cristiamanente pensando. Ma c'è chi argomenterebbe che l'avvento di Gesù è avvenuto per riportare l'uomo sulla retta via della vera fede verso dio padre (deviata in modo truffaldino dai rabbini ebraici). Questo, ammettiamo, dall'ottica cristiana, potrebbe essere un punto ineccepibile, se non fosse per il semplice fatto che però tutto ciò contro cui si scaglia Gesù è esattamente ciò che è la chiesa, per cui un cristiano non dovrebbe accettare le chiese cristiane in genere, cosa che è un paradosso. Se poi vediamo che non esiste un solo tipo di cristianismo, ma esistono mille chiese e sette diverse che interpretano il messaggio di Gesù in modo diverso, allora capiamo che l'avvento di Gesù ha mostrato ben poco chiaramente quella retta via (la retta via cristiana spesso è stata confusa con impalamenti, martiri di eretici, crociate e roghi di streghe...). Mi rendo conto che quest'ultima affermazione possa sembrare provocatoria: in effetti gli errori interpretativi degli uomini non hanno nulla a che vedere con il messaggio originale di cristo. Vero, ma se accettiamo il libero arbitrio dell'uomo (fondamento ideologico cristiano) e l'errore interpretativo degli uomini (imperfetti per definizione), allora dobbiamo anche ammettere che la strategia di inviare una sola volta nella storia dell'umanità un figlio che spiega una cosa che però verrà per forza malinterpretata (e dio lo sa, tanto che egli è onnisciente) è una strategia un po' debole e inutile: ovvero se Gesù non ha il potere di modificare la storia, Gesù non è poi così importante nel creato, no? Ma sicuramente un buon cristiano direbbe che Gesù è venuto a spiegare la parola di dio e tutto è scritto nei vangeli e chi ha orecchie per intendere entra nella schiera dei giusti che andranno in paradiso. Vorrei solo far notare che la parola di Gesù non è di Gesù, ma di 4 apostoli (uomini e imperfetti) che scrissero e interpretarono in modo a volte molto diverso le parole di Gesù, percui le parole di Gesù sono di seconda mano, almeno. Il vangelo non è la parola di dio, ma l'interpretazione umana di essa, nel migliore delle ipotesi. Ad ogni modo dire che Gesù abbia portato la luce sul misterioso messaggio d'amore di dio è abbastanza un eufemismo: prima gli ebrei credevano che dio era unico e che (in un modo un po' originale, a modo suo e un po' selettivamente) amava l'uomo. Dopo l'arrivo di Gesù, un dio che è uno ma che è anche tre (dio, gesu e quella cosa che pochi capiscono che è lo spirito santo) si fa padre (e figlio) di un uomo (ma anche dio) figlio di una madre vergine, che spiega la parola di dio (la stessa degli ebrei?) finendo per morire (ma rinascere?) lasciando 4 versioni dei suoi insegnamenti ai posteri.
Diciamo che la chiarezza non sembra essere una virtù di questa religione.
Ad ogni modo, anche accettando questi misteri, è servito l'avvento di Gesù? Il mondo è cambiato in meglio? No. c'è stato un miglioramento anche momentaneo nell'umanità (o almeno solo nella vita dei cristiani, storicamente)? No. È dunque servito questo avvento del figlio di dio? No.
Serve dunque adorare Gesù? Direi di no.
Si può dire che Gesù è giunto per togliere i peccati dal mondo, ma stiamo parlando dei peccati comuni e correnti dell'umanità? beh, sembrerebbe proprio di no, visto che sono tutti vigenti nella storia e in ogni luogo del mondo. Allora forse si parla del peccato originale! Ma se sei cristiano, sai benissimo che il peccato originale è ancora tutto là, in ogni uno di noi. Forse si toglie con il battesimo, ma non è certo Gesù che ci battesima, percui Gesù è prescindibile, basta un prete, o un rito, una cerimonia, un po' di acqua santa.
Ma sarà che è grazie a Gesù che, mangiando il suo corpo e bevendo il suo sangue, evitiamo mali peggiori? Potremmo anche credere questo, ma solo se non guardassimo come stanno le persone che non fanno questo rito (che vivono esattamente come i cristiani, stessi problemi e stesse gioie) o se non ci confrontassimo con altre epoche pre-cristiane (in cui le cose andavano esattamente come adesso, in termini di problemi sociali, problemi politici, massacri e guerre).
E quindi ecco, non voglio dire a chi vuole credere a Gesù Cristo che deve non crederci, voglio solo far capire che Gesù è una figura prescindibile rispetto al messaggio cosmogonico e mistico del cristianesimo, in cui tutte le risposte alle questioni serie sui misteri dell'esistenza (tipo: perché esisto? perché esiste l'universo? chi ha creato l'universo? a che scopo? c'è vita dopo la morte? e cosa succede dopo la morte?) sono spiegato attraverso la figura di dio e non di Gesù, che è piuttosto un semplice messaggero con scarsi risultati ribadisce cose più alte, ben chiare a tutti i religiosi, sia prima che dopo il suo avvento. La sensazione è che Gesù abbia apportato più confusione che chiarezza sulla questione di chi è dio e perché esiste l'uomo.
Le sue spiegazioni solo confermano le idee di prima, ma il fatto che le abbia pronunciate lui ha generato confusione sulla figura di dio, sulla vita e la morte, portando incomprensione, discordia e guerre tra i popoli.
Essendo dio onnisciente, avrebbe anche potuto realizzare un miracolo più efficace.
Ma sento già l'ultima difesa della retorica cristiana: dio mette alla prova la nostra fede ed è dandoci il mistero di Gesù che noi dobbiamo fare la nostra parte nell'accettare o no il messaggio di dio.
Sarà, ma questo poteva farlo lasciandoci i rabbini con interpretazioni mezzo deviate del messaggio di dio, la prova sarebbe stata ugualmente complicata e difficile.
Insomma, nella religione cristiana, Gesù Cristo è una figura totalmente inutile.
Tuesday, 31 January 2017
cosmogonia
Un dio primogenio, in un tempo più antico del tempo stesso, creò dal vuoto cosmico un universo anteriore al nostro, parallelo, forse perfetto, cristallino, racchiuso nell'infinità del vuoto cosmico.
durante infiniti millenni il dio contemplò quel suo universo, unico, spazio nel quale manifestarsi dentro al vuoto infinito.
Un giorno il dio, immerso nel suo universo, ignaro di essere circondato dal vuoto inconcepibile fuori di esso, guardando fuori dal suo mondo, verso il vuoto onnipresente, vede una dea, anch'essa vagante nel vuoto esterno da infiniti millenni, creatrice di un altro universo, diverso, forse perfetto, generato in un tempo più antico del tempo stesso.
Il dio si innamora della dea.
Cerca le parole per esprimere quanto la ama, ma le parole non esistono.
Allora, inventando nuove parole, intona un canto per descrivere il suo amore per lei.
Questo canto, questa ricerca delle parole, sempre inadeguate e troppo piccole per esprimere il suo amore, è il nostro universo.
Alcuni dicono il mare è quando lui descrive la bellezza misteriosa di lei, il cielo è quando lui descrive i suoi propri sentimenti e parla di sé, e la terra è quando lui parla di loro due e della loro unione.
durante infiniti millenni il dio contemplò quel suo universo, unico, spazio nel quale manifestarsi dentro al vuoto infinito.
Un giorno il dio, immerso nel suo universo, ignaro di essere circondato dal vuoto inconcepibile fuori di esso, guardando fuori dal suo mondo, verso il vuoto onnipresente, vede una dea, anch'essa vagante nel vuoto esterno da infiniti millenni, creatrice di un altro universo, diverso, forse perfetto, generato in un tempo più antico del tempo stesso.
Il dio si innamora della dea.
Cerca le parole per esprimere quanto la ama, ma le parole non esistono.
Allora, inventando nuove parole, intona un canto per descrivere il suo amore per lei.
Questo canto, questa ricerca delle parole, sempre inadeguate e troppo piccole per esprimere il suo amore, è il nostro universo.
Alcuni dicono il mare è quando lui descrive la bellezza misteriosa di lei, il cielo è quando lui descrive i suoi propri sentimenti e parla di sé, e la terra è quando lui parla di loro due e della loro unione.
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Wednesday, 11 January 2017
Dio esiste?
Se una cosa è indimostrabile non sarà altrettanto stupido affermare che questa cosa esiste o che questa cosa non esista?
In fondo se ad esempio non so se il mio vicino di casa è tornato o no dal lavoro, non è idiota affermare che sicuramente sta già a casa? Allo stesso modo non è certo più intelligente dire invece che senza dubbio a casa ancora non è arrivato e non ci sta.
Semplicemente non lo so, ogni affermazione a riguardo è ugualmente infondata.
Bene, quindi adesso ditemi:
Esiste Dio o Dio non esiste?
(Qualsiasi risposta date a questa domanda non siete autorizzati a sentirvi più intelligenti di chi la pensa diversamente da voi)
In fondo se ad esempio non so se il mio vicino di casa è tornato o no dal lavoro, non è idiota affermare che sicuramente sta già a casa? Allo stesso modo non è certo più intelligente dire invece che senza dubbio a casa ancora non è arrivato e non ci sta.
Semplicemente non lo so, ogni affermazione a riguardo è ugualmente infondata.
Bene, quindi adesso ditemi:
Esiste Dio o Dio non esiste?
(Qualsiasi risposta date a questa domanda non siete autorizzati a sentirvi più intelligenti di chi la pensa diversamente da voi)
Tuesday, 29 November 2016
il dubbio...
le persone hanno molta paura del dubbio.
per esempio:
sia che tu creda a un qualche dio, sia che tu non creda in nessuna divinità, la scelta fu probabilmente fatta in un certo momento del tuo passato e poi, giunto alla conclusione più consona alla tua visione del mondo.... basta.
non ci si pensa più. hai finalmente allontanato in qualche modo il dubbio.
io credo
io non credo
scelte fatte molto tempo fa e portate avanti per coerenza o per correttezza.
oppure solo per allontanare la terribile convivenza con il dubbio.
la paura del dubbio.
la paura di dire: non lo so.
la paura di rimanere aperto davanti a una questione irrisolvibile e che non ha senso cercare di risolvere in convinzioni astratte, ideali e a priori.
ma la paura del dubbio fa che ognuno debba avere una posizione fissa e assoluta a riguardo di queste cose...
il dubbio è scomodo e fa paura.
credere o non credere sono spesso solo modi di scacciare il dubbio il più lontano possibile
per esempio:
sia che tu creda a un qualche dio, sia che tu non creda in nessuna divinità, la scelta fu probabilmente fatta in un certo momento del tuo passato e poi, giunto alla conclusione più consona alla tua visione del mondo.... basta.
non ci si pensa più. hai finalmente allontanato in qualche modo il dubbio.
io credo
io non credo
scelte fatte molto tempo fa e portate avanti per coerenza o per correttezza.
oppure solo per allontanare la terribile convivenza con il dubbio.
la paura del dubbio.
la paura di dire: non lo so.
la paura di rimanere aperto davanti a una questione irrisolvibile e che non ha senso cercare di risolvere in convinzioni astratte, ideali e a priori.
ma la paura del dubbio fa che ognuno debba avere una posizione fissa e assoluta a riguardo di queste cose...
il dubbio è scomodo e fa paura.
credere o non credere sono spesso solo modi di scacciare il dubbio il più lontano possibile
Saturday, 4 June 2016
un consiglio a Dio
Dio ha mandato sulla terra suo figlio, ultimo tra gli ultimi, umile figlio di pastori nomadi. Lui infatti ama i poveri.
Ma dopo 2000 anni dall'avvento del Salvatore, possiamo cominciare a tirare un po' le somme di questo intervento divino nella storia dell'umanità, che ne dite? Beh, dando un'occhiata ai tempi moderni, rispetto a quelli dell'impero romano, non è che io ci veda un incredibile miglioramento in quanto a dinamiche corrotte e ingiustizie nel mondo.
Quindi, con tutta la mia umiltà, senza pretese di voler sostituirmi al Creatore, vorrei tuttavia permettermi di suggerirGli un consiglio per migliorare la sua strategia: se mai Gli venisse in mente di inviare di nuovo qualche Suo figlio tra di noi, io proporrei di non farlo nascere povero tra i poveri, bensí farei nascere 20 o 30 figli di Dio, illuminati e santi, ricchissimi e influentissimi! Anzi, megli o ancora se fossero proprio i Signori del pianeta, l'elite che manovra tutto! Figli di Re, Banchieri, eredi di dinastie di direttori di Multinazionali e Capi di organizzazioni mafiose.
Non sarebbe male che in quei posti di comando una volta nella storia ci potesse finire qualche buona anima con una visione un po' più umana.
E se poi la prole divina risultasse imbarazzantemente ricca, possiamo sempre dire che questi nuovi figli di Dio non sono venuti a sperimentare la sofferenza del mondo, bensí a praticare il pentimento e la conversione al bene comune. Non mi sembrerebbe niente male.
Insomma, ecco, se Dio volesse avere la gentilezza di considerare questa mia umile idea, ne sarei piuttosto soddisfatto.
grazie.
Ma dopo 2000 anni dall'avvento del Salvatore, possiamo cominciare a tirare un po' le somme di questo intervento divino nella storia dell'umanità, che ne dite? Beh, dando un'occhiata ai tempi moderni, rispetto a quelli dell'impero romano, non è che io ci veda un incredibile miglioramento in quanto a dinamiche corrotte e ingiustizie nel mondo.
Quindi, con tutta la mia umiltà, senza pretese di voler sostituirmi al Creatore, vorrei tuttavia permettermi di suggerirGli un consiglio per migliorare la sua strategia: se mai Gli venisse in mente di inviare di nuovo qualche Suo figlio tra di noi, io proporrei di non farlo nascere povero tra i poveri, bensí farei nascere 20 o 30 figli di Dio, illuminati e santi, ricchissimi e influentissimi! Anzi, megli o ancora se fossero proprio i Signori del pianeta, l'elite che manovra tutto! Figli di Re, Banchieri, eredi di dinastie di direttori di Multinazionali e Capi di organizzazioni mafiose.
Non sarebbe male che in quei posti di comando una volta nella storia ci potesse finire qualche buona anima con una visione un po' più umana.
E se poi la prole divina risultasse imbarazzantemente ricca, possiamo sempre dire che questi nuovi figli di Dio non sono venuti a sperimentare la sofferenza del mondo, bensí a praticare il pentimento e la conversione al bene comune. Non mi sembrerebbe niente male.
Insomma, ecco, se Dio volesse avere la gentilezza di considerare questa mia umile idea, ne sarei piuttosto soddisfatto.
grazie.
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Tuesday, 22 March 2016
ritorno al politeismo
se la tendenza del mondo é quella di radicalizzarsi in posizioni religiose invece di liberarsi da esse, allora quale puó essere la soluzione al nuovo incombente scontro di civilità [mascherato da scontro di religioni (e che in realtà altro non è che scontro strategico e geo-politico)]?
beh, la negazione e il muro contro muro secondo me porteranno solo a infinita guerra, nuove crociate, nuove jihad e nuove inquisizioni; io propongo l'assimilazione del diverso.
ogni atto di odio non viene spento contrapponendo nuovo odio, bensì può essere cancellato da un atto di amore, di accettazione, di accoglienza.
è per questo che propongo di andare verso un Nuovo Politeismo moderno!
un politeismo che assimili e accetti dentro della sua tollerante visione tutte le divinità finora in conflitto per il potere assoluto: Dio, Allah, Yaveh, etc.
ciascuno potrebbe dunque adorare il dio che più gli aggrada e l'unica cosa da accettare sarebbe l'idea che ce ne possano essere altri, per chi vuole seguirli.
in un nuovo moderno panteon si verrebbe a creare una nuova mitologia: Gesu prendendosi cura dei propri seguaci (e anche degli altri, nella sua infinita bontà), ma si oppone a Allah e Maometto che, originari dalla penisola arabica si estesero per il pianeta come nuovi detentori del potere celeste e per questo in conflitto perpetuo (ma solo mitologicamente, non serve che gli uomini si ammazzino per loro). Yaveh, confinato nel suo territorio natale, incatenato al suo trono di Gerusalemme non accetta le posizioni delle sue emanazioni in terra: Dio e Allah.
Dio avrebbe lottato contro le divinità classiche greco romane e le avrebbe poi schiavizzate e assimilate al suo panteon personale di santi e martiri, mentre Allah avrebbe fatto piazza pulita di tutte le divinità mediorientali pre-islamiche.
a questa visione in cui storia, cultura e religione si fondono (come un tempo si faceva nelle culture politeiste), vanno aggiunte tutte le altre divinità esistenti, in forma di spiriti superiori storici e geo-politici.
grazie a questa nuova interpretazione degli dei (non più solo nazisti e cioè che accettano un solo popolo eletto e non ammettono diversità di pensiero e interpretazione, ma tolleranti e rispettosi delle diversità) finalmente potremmo raggiungere un mondo più pacifico in cui sia accettato il culto differenziato e innocuo da parte di ciascuno secondo i gusti e le affinità personali di ogni credente.
beh, la negazione e il muro contro muro secondo me porteranno solo a infinita guerra, nuove crociate, nuove jihad e nuove inquisizioni; io propongo l'assimilazione del diverso.
ogni atto di odio non viene spento contrapponendo nuovo odio, bensì può essere cancellato da un atto di amore, di accettazione, di accoglienza.
è per questo che propongo di andare verso un Nuovo Politeismo moderno!
un politeismo che assimili e accetti dentro della sua tollerante visione tutte le divinità finora in conflitto per il potere assoluto: Dio, Allah, Yaveh, etc.
ciascuno potrebbe dunque adorare il dio che più gli aggrada e l'unica cosa da accettare sarebbe l'idea che ce ne possano essere altri, per chi vuole seguirli.
in un nuovo moderno panteon si verrebbe a creare una nuova mitologia: Gesu prendendosi cura dei propri seguaci (e anche degli altri, nella sua infinita bontà), ma si oppone a Allah e Maometto che, originari dalla penisola arabica si estesero per il pianeta come nuovi detentori del potere celeste e per questo in conflitto perpetuo (ma solo mitologicamente, non serve che gli uomini si ammazzino per loro). Yaveh, confinato nel suo territorio natale, incatenato al suo trono di Gerusalemme non accetta le posizioni delle sue emanazioni in terra: Dio e Allah.
Dio avrebbe lottato contro le divinità classiche greco romane e le avrebbe poi schiavizzate e assimilate al suo panteon personale di santi e martiri, mentre Allah avrebbe fatto piazza pulita di tutte le divinità mediorientali pre-islamiche.
a questa visione in cui storia, cultura e religione si fondono (come un tempo si faceva nelle culture politeiste), vanno aggiunte tutte le altre divinità esistenti, in forma di spiriti superiori storici e geo-politici.
grazie a questa nuova interpretazione degli dei (non più solo nazisti e cioè che accettano un solo popolo eletto e non ammettono diversità di pensiero e interpretazione, ma tolleranti e rispettosi delle diversità) finalmente potremmo raggiungere un mondo più pacifico in cui sia accettato il culto differenziato e innocuo da parte di ciascuno secondo i gusti e le affinità personali di ogni credente.
Sunday, 14 June 2015
inscripción hebraica en faváritx?
saltando de una roca a otra por el Cap de Favàritx, en Menorca, vi a una extraña inscripción en la roca de la punta de la isla, una inscripción enmarcada en un círculo de unos 60cm de color más rojizo que el resto de las piedras de la zona, que en general son grises o negras y bastante poco redondeadas.
el tipo de alfabeto me pareció ser hebraico y por lo que pude recordar me sonaba al nombre de dios, Yahveh.
aquí podéis ver la foto:
las letras no son exactamente una grafía típica tradicional que yo pueda conocer, pero parecen encajar bastante con las de YHVH, o sea Yahveh, Dios en hebraico.
siendo que el tipo de grafía no es la habitual, me pregunto si la inscripción pueda ser una inscripción antigua, hecha por alguna comunidad hebraica de la isla, a lo mejor en los tiempos del imperio almorávide o de los almohades?
en realidad la inscripción podría ser incluso moderna (o no ser hebraica), pero no pude averiguarlo. de todas maneras sería bastante interesante descubrirlo y ver si es que hay inscripciones de este tipo en la isla y el significado que podría tener más allá de una simple laude a dios.
todas hipótesis, pero interesantes.
por lo que descubrí Favàritx (que a mi me sonaba a nombre eslavo, y croata especialmente, más por donde cae el acento que por los fonemas, ya en sí muy típicos del dilecto menorquín) viene de otro tipo de etimología de origen ya dudosa, de por sí.
algunos hablan de la probable presencia de habas (favas) pero a mi me parece que el sitio es más bien desierto y casi lunar, pocas plantas podrían crecer; otros remontan a la presencia de caballeros (en árabe fawwara) aunque se diga que esta origen sea poco probable, incluso si otro cabo cercano se llama "cap de caballeria" y el circuito que rodea la isla pasando por Favàritx es el camì de cavalls, por lo cual tampoco sería tan improbable (a parte la evolución fonética, esta sí que es un poco forzada); de todas maneras aunque el origen de Favàritx sea dudoso y (como se puede ver incluso en wikipedia el nombre antiguo sea Fartàrig o Fardàritx), todos están de acuerdo que la terminación -itx es típica de nombres mozárabes.
bajo la cultura mozárabe los hebreos tenían grande importancia cultural y en general eran muy presentes en los asentamientos principales.
o sea que... la hipótesis de una inscripción antigua hebraica en el cabo de Favàritx no está tan descabellada.
ahora solo habría que entender si se trata de pura fantasía o si algo real haya de verdad...
esto ya lo dejamos a gente que pueda entender más de estas cosas.
Tuesday, 25 November 2014
la geometria è dio
in un mondo come il nostro, moderno ed industrializzato, ci sembra normale essere circondati da linee rette e da geometrie artificiali perfette.
la forza della geometria pura è così diffusa e onnipresente che perde il suo valore simbolico originale.
in una natura primordiale, libera dalla intrusiva presenza di spazi ed oggetti dalle forme perfette e geometriche realizzati da macchine industriali, l'ambiente che ci circonderebbe sarebbe completamente privo di geometrie pure.
in questo mondo antico (non necessariamente ancestrale, basterebbe infatti spostarsi indietro di qualche secolo) tutto ciò che circonda l'uomo è una composizione organica e fluida, meravigliosamente complessa, ma quasi mai geometricamente perfetta.
i pochi oggetti dalle forme geometriche precise sarebbero meravigliosi oggetti preziosi, tipo le conchiglie o qualche pietra molto rara. difficilmente però un umano medio entrerebbe spesso in contatto con forme geometriche pure.
tranne per tre eccezioni importantissime:
il Sole, la Luna e l'orizzonte del Mare.
due sfere e una linea retta perfetta.
questi oggetti irraggiungibili che hanno sempre a che vedere con l'infinità e il cielo, rappresentano per l'uomo gli unici oggetti sperimentabili, visibili che siano veramente perfetti.
nell'infinito, nel cielo, vi è la perfezione.
invece nel mondo terrestre, mortale, materiale, la natura è diversa, è molteplice, esuberante, in qualche modo divina, certo, ma non è geometricamente perfetta.
È dunque ovvio che gli dei superiori siano celesti e che siano perfetti e vivano infinitamente, a differenza dei mortali.
alla lista delle forme geometriche perfette aggiungo ora, pensandoci, anche l'arcobaleno. altro elemento celeste e irraggiungibile.
invece noi, uomini moderni, ora siamo soverchiati, inondati, circondati da perfette linee geometriche e se considerate le cose dalla giusta prospettiva, non è poi così strano capire il perché personaggi così incredibili come i faraoni d'Egitto, innalzando le piramidi nel mezzo del deserto, venissero considerati come degli dei.
uomini divini poiché creatori di geometrie perfette, non solo in cielo, ma anche sulla terra.
un'altra considerazione:
se ci riflettete bene, il fatto di relegare la perfezione all'irraggiungibilità del cielo, rende l'uomo, nella sua imperfezione e nella sua diversità un elemento armonico del mondo circostante, completamente coerente con il resto del creato. L'uomo in quanto mortale, vive all'interno del mondo "imperfetto" proprio perché in questo mondo mortale la caratteristica è la non perfezione geometrica.
nessun senso di colpa o frustrazione nell'essere diverso e nell'essere "imperfetto". è a sua condizione naturale.
nel mondo moderno invece è diverso: abbiamo reso tangibile e onnipresente il valore divino della geometria perfetta, ce ne siamo circondati nel nostro mondo artificiale in cui le forme sono tutte incredibilmente corrette, inflessibili e riproducibili all'infinito.
siamo assediati dalla perfezione e in questa situazione l'uomo non può far altro che sentirsi a disagio, perché l'unica forma non perfetta in questa composizione è proprio sé stesso.
l'inadeguato umano all'interno del suo mondo geometricamente perfetto.
in queste condizioni uniformarsi agli altri è forse l'unico modo per sentirsi meno imperfetto, meno sbagliato.
ci siamo dimenticati a livello razionale che la geometria è dio, ma questo non cambia nulla:
la geometria continua a essere più forte dell'uomo.
la forza della geometria pura è così diffusa e onnipresente che perde il suo valore simbolico originale.
in una natura primordiale, libera dalla intrusiva presenza di spazi ed oggetti dalle forme perfette e geometriche realizzati da macchine industriali, l'ambiente che ci circonderebbe sarebbe completamente privo di geometrie pure.
in questo mondo antico (non necessariamente ancestrale, basterebbe infatti spostarsi indietro di qualche secolo) tutto ciò che circonda l'uomo è una composizione organica e fluida, meravigliosamente complessa, ma quasi mai geometricamente perfetta.
i pochi oggetti dalle forme geometriche precise sarebbero meravigliosi oggetti preziosi, tipo le conchiglie o qualche pietra molto rara. difficilmente però un umano medio entrerebbe spesso in contatto con forme geometriche pure.
tranne per tre eccezioni importantissime:
il Sole, la Luna e l'orizzonte del Mare.
due sfere e una linea retta perfetta.
questi oggetti irraggiungibili che hanno sempre a che vedere con l'infinità e il cielo, rappresentano per l'uomo gli unici oggetti sperimentabili, visibili che siano veramente perfetti.
nell'infinito, nel cielo, vi è la perfezione.
invece nel mondo terrestre, mortale, materiale, la natura è diversa, è molteplice, esuberante, in qualche modo divina, certo, ma non è geometricamente perfetta.
È dunque ovvio che gli dei superiori siano celesti e che siano perfetti e vivano infinitamente, a differenza dei mortali.
alla lista delle forme geometriche perfette aggiungo ora, pensandoci, anche l'arcobaleno. altro elemento celeste e irraggiungibile.
invece noi, uomini moderni, ora siamo soverchiati, inondati, circondati da perfette linee geometriche e se considerate le cose dalla giusta prospettiva, non è poi così strano capire il perché personaggi così incredibili come i faraoni d'Egitto, innalzando le piramidi nel mezzo del deserto, venissero considerati come degli dei.
uomini divini poiché creatori di geometrie perfette, non solo in cielo, ma anche sulla terra.
un'altra considerazione:
se ci riflettete bene, il fatto di relegare la perfezione all'irraggiungibilità del cielo, rende l'uomo, nella sua imperfezione e nella sua diversità un elemento armonico del mondo circostante, completamente coerente con il resto del creato. L'uomo in quanto mortale, vive all'interno del mondo "imperfetto" proprio perché in questo mondo mortale la caratteristica è la non perfezione geometrica.
nessun senso di colpa o frustrazione nell'essere diverso e nell'essere "imperfetto". è a sua condizione naturale.
nel mondo moderno invece è diverso: abbiamo reso tangibile e onnipresente il valore divino della geometria perfetta, ce ne siamo circondati nel nostro mondo artificiale in cui le forme sono tutte incredibilmente corrette, inflessibili e riproducibili all'infinito.
siamo assediati dalla perfezione e in questa situazione l'uomo non può far altro che sentirsi a disagio, perché l'unica forma non perfetta in questa composizione è proprio sé stesso.
l'inadeguato umano all'interno del suo mondo geometricamente perfetto.
in queste condizioni uniformarsi agli altri è forse l'unico modo per sentirsi meno imperfetto, meno sbagliato.
ci siamo dimenticati a livello razionale che la geometria è dio, ma questo non cambia nulla:
la geometria continua a essere più forte dell'uomo.
Sunday, 9 May 2010
Irriverenze artistiche
LA CREAZIONE DI ADAMO
Dio dispettoso!
beccati questa Adamo!

un po' di curiosità...
ma che bella creatura!
unioni divergenti!
Thursday, 15 April 2010
CRIMINI DI DIO
Una volta, tra le mille idee assurde e geniali elaborate insieme a Luca (un genio che intuisce il proprio talento, ma che non immagina neanche quanto grande sia), era sorta una idea che trovo davvero interessante:
una specie di valutazione dell'operato di Dio... la lista dei Crimini di Dio.
certo, la giustizia umana non è la giustizia divina, ma se Dio fosse, per così dire, un capo di stato e fosse sottoposto a giudizio (umano) da parte di una corte internazionale e imparziale di quali imputazioni potrebbe essere accusato?
il grandissimo Luca stava lavorando sulla lista dei Crimini di Dio, una lunga lista, a dire il vero:
Luca ha stilato 10 categorie di imputazioni:
1) Genocidio, crimini contro l’umanità
2) Associazione a delinquere
3) Estorsione
4) Persecuzione di innocente, immotivata crudeltà, tortura, tentato omicidio
5) Omicidio
6) Mutilazione
7) Tortura psicologica, intimidazione, minacce
8) Discriminazione sessuale, religiosa, politica, verso portatori di handicap e per condizioni di salute
9) Apologia della schiavitù, traffico di esseri umani, istigazione alla prostituzione
10) Tortura verso gli animali
personalmente trovo questa idea molto valida, ma siccome la lista è lunga e dettagliata la trascrivo, per chi sia interessato, come serie di 10 commenti cliccabili qui sotto.
ogni accusa a Dio ha la relativa spiegazione e citazione del passo bibblico.
incredibile precisione, grande Luca!
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