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Monday, 12 August 2019

il letto è lo specchio dell'anima


Come dormite rispetto al/alla vostro/a compagno/a?
Voglio dire... occupate tutto lo spazio? Vi trincerate solo in un piccolissimo spazio marginale? Date le spalle al vostro partner? Rubate tutte le coperte? Cercate l'altro/a e lo/a abbracciate? Vi svincolate dall'abbraccio e volete più spazio? etc etc...
Ebbene ho motivo di credere che queste dinamiche inconsce rappresentino in modo esemplare e essenziale le dinamiche di fondo in atto in ogni coppia in un determinato momento: lui la cerca? Lei lo cerca? Oppure lei fugge? Uno prende tutto lo spazio? L'altra si sente marginalizzata? Uno prende tutto per sé senza pensare all'altro? Uno dà le spalle al partner?
Si tratta insomma di uno specchio dell'anima! Una rappresentazione grafico-fisica perfetta per capire non solo quali sono gli atteggiamenti dell'altro, ma anche i nostri in relazione alla dinamica di coppia.
La geometria emozionale da letto.

Questo da una parte, ma dall'altra c'è anche di più: ovvero, nel caso in cui una dinamica sia di allontanamento o di disequilibrio e potenzialmente diretta verso lo scontro o la separazione, sarà altamente utile modificare volontariamente il proprio modo di dormire insieme all'altro/a e... cambiando lo schema di riposo, qualcosa può cambiare anche nella relazione in generale.

Questa teoria ovviamente è puramente astratta, ma ne sono piuttosto convinto! Mi riservo di sperimentarla in futuro e nel caso, di confermarla!


Saturday, 15 April 2017

orto-non-orto-gonale

gli orti sono generalmente organizzati in linee dritte, geometriche, perfettamente parallele... ma perché deve essere così? ecco il nostro primo orticello, forse ispirato inconsciamente alle misteriose e antiche linee di nazca... si tratta di un caso poco frequente di orto-non-orto-gonale!


Friday, 7 April 2017

neologismo-77

dicesi di un angolo che, secondo l'intenzione di chi lo disegna, dovrebbe essere ortogonale, ma nella realtà risulta chiaramente un tentativo fallito di ortogonalità (o troppo acuto o troppo ottuso... o semplicemente sghembo e storto)

STORTOGONALE

esempio: "volevo disegnare un angolo di 90º esatti, ma mi sa che mi è riuscito soltanto un angolo stortogonale..."

Tuesday, 29 November 2016

simmetria, geometria

ma se gli esseri umani non fossero evidentemente esseri simmetrici (e quindi se istintivamente non riconoscessero l'assimetria come un difetto, in un certo senso), saremme mai potuta esistere una astrazione come la geometria?
la ricerca ideale di forme perfette non deriverà da un'astrazione istintiva per la quale il nostro cervello è programmato da sempre?
e se così fosse, esseri non simmetrici svilupperebbero le stesse idee geometriche?
e quante altre scienze astratte (e vere, ed esatte) potrebbe creare un cervello configurato in modo diverso e che noi non riusciamo neanche a immaginare?

Tuesday, 5 July 2016

baricentro d'europa

baricentro d'europa:
comincia in Francia e finisce in Germania.


si tratta solo di una questione geometrica, simbolica, geografica, economica?
il potere politico come centro geometrico.

Monday, 22 February 2016

Sunday, 19 July 2015

NAZI EURO

Historia gráfico-geométrico-metafórica del Euro:

el Euro al principio nació como una bonita composición de diferentes monedas donde armónicamente todos se unían para ser iguales y más grandes; para dinamizarse y convertirse en el hélice de una economía en expansión en todas las direcciones:


luego se contrajo la economía y el Euro se cerró en posiciones más rígidas y asfixiantes. estar dentro del Euro se hizo como estar detrás de la reja de una prisión:


al final el Euro se hizo más arrogante y poderoso. extendió su poder por encima de las decisiones y los destinos de las naciones europeas. se rodeó de sangre y en su cumplimiento final dejó claro cual era el diseño que estaba por debajo del proyecto de unión monetaria europea.



Thursday, 9 April 2015

fronteras rectas

en el mundo cuáles son las fronteras rectas trazadas con la regla?
en realidad son menos de las que parece, aquí las tenéis, a grandes rasgos:


es obvio y lógico que representen básicamente fronteras de territorios colonizados y escasamente poblados.
todas estas fronteras se encuentran en desiertos, selvas ecuatoriales o zonas árticas, es decir, áreas no muy habitadas por el hombre.
este segundo mapa pone en relación la población humana con las regiones de fronteras rectas y se puede ver claramente que una cosa está conectada a la otra.



eso es lo que tiene que ver con las fronteras de los países, pero está claro que dentro de un país en sí, las cosas pueden cambiar y la ortogonalidad puede ser simplemente un sistema de concebir el mundo.
el ejemplo de Estados Unidos es quizás el más claro:


donde no haya ríos o costas el sistema es crear una gran tabla de ajedrez donde una linea que empieza en Canadá puede, virtualmente cruzar todo el país (que es casi un semi-continente) y llegar hasta la frontera de México.
y esto determina la fuerza destructoras y creadoras del mundo artificial, determinado por los poderes de esas líneas imaginarias (a veces no tan virtuales) llamadas fronteras.

Tuesday, 25 November 2014

la geometria è dio

in un mondo come il nostro, moderno ed industrializzato, ci sembra normale essere circondati da linee rette e da geometrie artificiali perfette.
la forza della geometria pura è così diffusa e onnipresente che perde il suo valore simbolico originale.

in una natura primordiale, libera dalla intrusiva presenza di spazi ed oggetti dalle forme perfette e geometriche realizzati da macchine industriali, l'ambiente che ci circonderebbe sarebbe completamente privo di geometrie pure.
in questo mondo antico (non necessariamente ancestrale, basterebbe infatti spostarsi indietro di qualche secolo) tutto ciò che circonda l'uomo è una composizione organica e fluida, meravigliosamente complessa, ma quasi mai geometricamente perfetta.
i pochi oggetti dalle forme geometriche precise sarebbero meravigliosi oggetti preziosi, tipo le conchiglie o qualche pietra molto rara. difficilmente però un umano medio entrerebbe spesso in contatto con forme geometriche pure.
tranne per tre eccezioni importantissime:
il Sole, la Luna e l'orizzonte del Mare.
due sfere e una linea retta perfetta.



questi oggetti irraggiungibili che hanno sempre a che vedere con l'infinità e il cielo, rappresentano per l'uomo gli unici oggetti sperimentabili, visibili che siano veramente perfetti.
nell'infinito, nel cielo, vi è la perfezione.
invece nel mondo terrestre, mortale, materiale, la natura è diversa, è molteplice, esuberante, in qualche modo divina, certo, ma non è geometricamente perfetta.
È dunque ovvio che gli dei superiori siano celesti e che siano perfetti e vivano infinitamente, a differenza dei mortali.

alla lista delle forme geometriche perfette aggiungo ora, pensandoci, anche l'arcobaleno. altro elemento celeste e irraggiungibile.

invece noi, uomini moderni, ora siamo soverchiati, inondati, circondati da perfette linee geometriche e se considerate le cose dalla giusta prospettiva, non è poi così strano capire il perché personaggi così incredibili come i faraoni d'Egitto, innalzando le piramidi nel mezzo del deserto, venissero considerati come degli dei.
uomini divini poiché creatori di geometrie perfette, non solo in cielo, ma anche sulla terra.


un'altra considerazione:
se ci riflettete bene, il fatto di relegare la perfezione all'irraggiungibilità del cielo, rende l'uomo, nella sua imperfezione e nella sua diversità un elemento armonico del mondo circostante, completamente coerente con il resto del creato. L'uomo in quanto mortale, vive all'interno del mondo "imperfetto" proprio perché in questo mondo mortale la caratteristica è la non perfezione geometrica.
nessun senso di colpa o frustrazione nell'essere diverso e nell'essere "imperfetto". è a sua condizione naturale.

nel mondo moderno invece è diverso: abbiamo reso tangibile e onnipresente il valore divino della geometria perfetta, ce ne siamo circondati nel nostro mondo artificiale in cui le forme sono tutte incredibilmente corrette, inflessibili e riproducibili all'infinito.
siamo assediati dalla perfezione e in questa situazione l'uomo non può far altro che sentirsi a disagio, perché l'unica forma non perfetta in questa composizione è proprio sé stesso.
l'inadeguato umano all'interno del suo mondo geometricamente perfetto.
in queste condizioni uniformarsi agli altri è forse l'unico modo per sentirsi meno imperfetto, meno sbagliato.

ci siamo dimenticati a livello razionale che la geometria è dio, ma questo non cambia nulla:
la geometria continua a essere più forte dell'uomo.

Sunday, 18 May 2014

objeto cuadridimensional

esta mañana al despertarme pensé: porqué no construyo un objeto cuadridimensional?
de hecho es una idea que tenía desde hace bastante tiempo.
las cuatro dimensiones son imposibles de concebir para nuestro cerebro tridimensional, pero por analogía se puede llegar a una representación teórica de un objeto cuadridimensional correcta.

de hecho la representación de un objeto tridimensional en una superficie a dos dimensiones es una cosa a la cual estamos bien acostumbrados. aquí a la derecha podéis ver un buen ejemplo: el cubo.
el cubo que veis aquí no es un cubo de verdad, obviamente, sino una representación bidimensional representada axonométricamente en la cual dos caras son representadas exactamente de frente y las otras cuatro están deformadas para dar un efecto visual de profundidad.

si esto se puede hacer de tres a dos dimensiones, seguro que lo mismo se puede hacer de cuatro a tres dimensiones también.

lo único que pasará es que no podremos concebir exactamente la "profundidad" de la cuarta dimensión, pero la representación no dejará de ser correcta: se tratará de una axonometría tridimensional de un "hiper-cubo".

vamos a ver pues como sería esta representación:
primero decir que en cada punto deberán salir 4 lineas de las cuales 3 seguirán los ejes X, Y, Z de nuestro espacio y otra será deformada a 45º, como pasa en las axonometrías en general, o sea que se "chafa" una dimensión representándola deformada (por ejemplo a 45º).
queda claro que en la 4 dimensión las 4 lineas que salen de cada vértice serían todas perfectamente perpendiculares entre ellas.
como regla axonométrica podemos decir que mantenemos las dimensiones de todos los lados así como son, sin modificarlas.

dicho esto vamos a ver por analogía como tendrá que ser un objeto cuadridimensional:
en 0 dimensiones tengo 1 punto
en 1 dimensión tengo 2 puntos unidos por 1 linea
en 2 dimensiones tengo 4 puntos unidos por 4 lineas que dan 1 cuadrado
en 3 dimensiones tengo 8 puntos unidos por 12 lineas que dan 6 cuadrados que forman 1 cubo.
en 4 dimensiones tendré 16 puntos unidos por 32 lineas que dan 24 cuadrados que forman 8 cubos que nos da 1 hiper-cubo.

la secuencia de números aquí arriba se puede entonces resumir en este triángulo de interrelaciones numéricas en el cual es fácil reconocer muchas secuencias aritméticas en lineas rectas y diagonales.

-   1
-   2    1 
-   4    4    1
-   8    12   6    1
-   16  32  24   8    1

otra cosa que podemos notar observando el cubo en dos dimensiones es que hay 2 cuadrados exactos e  iguales mientras que el resto de cuadrados está deformado para que se junten todos los lados. de hecho todos los cuadrados tienen todos los lados en común que se juntan y se cierran entre ellos.
así que para nuestra representación tridimensional del hiper-cubo representaremos 2 cubos exactos e iguales mientras que el resto de cubos estará deformado para que junten todos los cuadrados. de hecho todos los cubos tienen todos los cuadrados en común que se juntan y se cierran entre ellos.

así que hay que compenetrar 8 cubos de modo que compartan en todo momento todos sus lados. eso quiere decir que en todo momento cada cara del hiper-cubo está compartida por dos cubos.

de todas maneras si estas analogías no os convencen, ni de manera serial-aritmética, ni de manera conceptual-analógica, podemos hacerlo más claro y más fácil, de manera gráfica, y es así:

cero dimensiones: 
tenemos un solo punto.
una dimensión:
creamos otro punto distanciado del primero según la nueva dimensión y los unimos con una linea y obtenemos una linea.
dos dimensiones:
creamos otra linea distanciada de la primera según la nueva dimensión y las unimos con dos lineas y obtenemos un cuadrado.
tres dimensiones:
creamos otro cuadrado distanciado del primero según la nueva dimensión y los unimos con 4 lineas (4 cuadrados) y obtenemos así un cubo.
cuatro dimensiones:
creamos otro cubo distanciado del primero según la nueva dimensión y los unimos con 8 lineas (12 cuadrados, 6 cubos) y obtenemos así un hiper-cubo.

puede ser que mis analogías confundan, pero al representarlas gráficamente resulta más claro:


la última imagen es entonces una representación del hiper-cubo!
lo demuestra también el hecho que es una figura que está compuesta por 8 cubos, cada uno de los cuales comparte todos sus lados con otro cubo. la representación es bidimensional y por eso mucho más difícil de pillar, pero aquí os enseño cuales son los 8 cubos del hiper-cubo:


pero el dibujo aqui arriba es una representación muy difícil de imaginar especialmente por el hecho de ser un objeto en 4 dimensiones representado en 2 dimensiones, o sea que le falta la mitad de dimensiones! estamos quizás exagerando! jeje.
mucho más interesante es hacer una axonometría tridimensional del hiper-cubo! y yo lo intenté esta mañana, de manera poco profesional, lo admito, pero bueno, aquí la tenéis y a pesar de que no sea un gran ejemplo de precisión constructiva, es correcta en su estructura general:




es obvio que incluso así la cuarta dimensión resulta ser completamente inimaginable, pero la axonometría tridimensional es técnicamente correcta. por otro lado es curioso notar como cada cara de un cubo tiene una cara opuesta que es la única que no consigue tocar (así como en un cuadrado hay dos lineas opuestas que no se tocan) y es exactamente allí, entre las caras opuestas, que se extiende el volumen de la tercera dimensión (como en el cuadrado es entre las lineas opuestas que extiende la superficie de la segunda dimensión). está por eso claro que, en esta representación abstracta de la cuarta dimensión el nuevo "hiper-volumen" inconcebible se encontraría entre los cubos opuestos que no comparten caras.
en el dibujito de arriba los cubos opuestos son el 1 y el 2, el 3 y el 4, el 5 con el 6 y el 7 con el 8. pues es ahí, de una manera fuera de nuestro alcance intelectivo, que se esconde la cuarta dimensión.

así que nada, ya tenemos una idea de un objeto cuadridimensional! que bueno, no?
jeje
eso es todo! ciao!!


Monday, 14 January 2013

il centro geometrico d'Italia!

Sapete qual è l'esatto centro geografico/geometrico d'Italia?


Se consideriamo un quadrato perfetto disegnato sui punti estremi Nord Sud Est Ovest della cartina d'Italia, il risultato geometrico, a grandi linee, potrà forse non risultare cosí sorprendente, ma la cosa stupefacente è l'esattezza del punto!
il centro Geometrico-Geografico d'Italia è Roma.
ma chiunque potrà verificare che non si tratta di Roma provincia, ma del territorio municipale di Roma, all'interno del grande raccordo anulare! una precisione geografico-simbolico-amministrativa sorprendente!
I confini dell'Italia con la Savoia non avrebbero dato lo stesso risultato, senza Il Süd Tirol il centro sarebbe spostato a sud di Roma, insomma... la definizione dei confini dell'attuale Italia manifestano una coincidenza geografica sorprendentemente esatta:
Roma é la capitale d'Italia e sembra ubicata con stecca e squadra al centro dei confini del paese!


P.S.
(purtroppo devo ammettere che non si considerano isole minori come Pantelleria, ma vabbè, sull'onda dell'entusiasmo di questa incredibile coincidenza, qualcuno se n'era accorto?)