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Friday, 22 July 2016

la contropubblicità

la pubblicità è una manipolazione di massa legale.
si sa, non è una sorpresa per nessuno. tant'è che si sa che i prodotti sono comprati proporzionalmente alla pubblicità che se ne fa e non in base alla qualità (o almeno in minima proporzione).
siccome manipolare il popolo non è bello, bisognerebbe mettere dei paletti a questa pratica.
certo, le pubblicità ingannevoli o subliminali sono il 90% delle pubblicità, percui senza voler essere troppo rivoluzionario da impedire tutto, propongo una ControPubblicità.
si tratta di uno spazio uguale in tempo alla stessa reclam e che segue ogni pubblicità esistente. in questo spazio degli esperti o dei consumatori o degli analisti danno delle frasi informative oggettive, scientifiche o etiche, sul messaggio, sul prodotto o sulle conseguenze di ciò che viene pubblcizzato nella pubblicità immediatamente anteriore.
per esempio, dopo 30 secondi di reclam di mc.donalds o di merendine, sarebbe interessante sentire 30 secondi di opinioni di nutrizionisti a riguardo di ciò che viene presentato.
oppure dopo una pubblicità di una automobile di lusso con donne sexy e lo slogan "sentiti finalmente libero", non sarebbe male qualcuno che smontasse la relazione subliminale tra libertà-sesso-e-automobile focalizzando la differenza tra le tre categorie e l'assenza di relazione assicurata e ovvia tra i tre elementi.
un prodotto per la pelle o per i capelli sarebbe seguito da commenti di medici dermatologi.
una pubblicità sui vestiti potrebbe riportare a seguito informazioni sui metodi di produzione ingiusti della marca che li produce.
reclam su nuovi sistemi tecnologici potrebbero essere affiancati a informative sulla potenziale nocività di certe onde oppure sul pericolo di aumento di ansie e deficienze d'attenzione, oppure anche su effetti ambientali della produzione degli stessi articoli.

insomma, la ControPubblicità non cambierebbe radicalmente il mercato mondiale, ma almeno si permetterebbe una informazione più completa e meno di parte su ogni prodotto.

Monday, 8 February 2016

lettera dissidente

...da un'antica lettera degli inizi del 2008, prima di andarmene da Barcellona.
una interessante prospettiva sulla nostra società ne scaturì.
riporto il capoverso:

Barcellona ormai mi porta al delirio segreto e sottile.
Voglio scappare.
Nn reggo a tutti sti stimoli
Divento nevrastenico.
La nostra felicitá, ci hanno insegnato, si raggiunge non essendo mai felici...
La nostra libertá, ci hanno istruito, é di scappare sempre da tutto ció che é nostro...
La nostra legge, ci hanno detto, é di rompere tutte le leggi...

Siamo dei soldatini dell’infelicitá costrutiti a modello del nostro tempo e della nostra societá.
E con la sfiga di non poter rompere con il modello che ci impongono, perché il modello che ci propongono é di rompere con il modello.
E quindi che tu rompa o no, sei sempre dentro al modello e non se ne viene piu fuori.
E tutto perde coordinate e non sai piu dove sei e chi sei perché qualsiasi movimento fai sei dentro alla stessa melma.

Basta essere cavie di sto massacro cerebrale!
Bisogna uscirne vecchio!
Uscire dal laberinto psichico molochiano dove siamo immersi.
Ma per uscirne bisogna scappare da tutti sti messaggi subliminali.

Saturday, 1 February 2014

il linguaggio del corpo

per ben due volte ho avuto l'occasione di praticare le sessioni di 10 giorni di meditazione vipassana ed è stato molto interessante: questa pratica si basa nella concentrazione totale verso sé stessi e nella finezza dell'analisi delle proprie micro sensazioni corporee.
se ne potrebbe parlare molto, ma adesso vorrei concentrarmi su una questione: e cioè il fatto che le tensioni e le emozioni vengono caricate soprattutto in certi punti del corpo.
procedendo con la continua scansione del proprio corpo, centimetro per centimetro, si trovano punti carichi di ansia, altri carichi di stress, altri di piacevoli sensazioni, altri carichi di tristezza e così via.
concentrarsi ed entrare in questi punti risveglia quelle sensazioni e fa scaturire quasi incontrollabilmente pensieri, paure, angoscia, memorie, impressioni piacevoli, e così via.
è una specie di processo inverso a quello abituale: invece di sentire un tipo di sensazione e tramutarla in una tensione caricata in uno specifico punto del corpo, concentrandosi sul punto del corpo dove si sente la tensione si richiamano le sensazioni che si è abituati a caricare in quella zona.
è quasi come premere un bottone che fa scaturire ciò che ho immagazzinato in un punto del mio corpo.
tutto ciò è abbastanza ovvio: se certe emozioni mi fanno reagire in modo non ordinario (anche fisicamente) è normale che certi muscoli si tendano o che certe aree si preparino al movimento, allo scatto, alla partenza, eccetera.
ad esempio è ovvio che sensazioni di paura o terrore preparino certe parti del corpo all'azione e mettano su un secondo piano altre parti, cosi come una grande risata distende certe altre zone del fisico, ma ne attiva di nuove.
insomma, se dico che le nostre emozioni vengono immagazzinate in specifiche aree del nostro corpo con una specie di schema di percorsi ben precisi non dico nulla di nuovo, è quello che si definisce come un'effetto psicosomatico che ha a che vedere con l'associazione tra mente e corpo.
per esempio se mi stresso e mi si blocca la schiena ciò potrebbe essere per un eccesso di tensioni nei muscoli della schiena dovuto a un caricare troppo e in modo costante certe aree del dorso, però l'origine di questo squilibrio muscolare sarebbe da cercarsi nel nostro stato d'animo.
se di notte soffro di bruxismo non è certo per ragioni fisiche, ma per tensioni emotive. il fatto di digrignare i denti nel sonno provoca dolori, squilibri, conseguenze fisiche insomma che derivano da un malessere nello stato d'animo. ovvio, no? cose psicosomatiche. normale.

consideriamo adesso una cosa: e cioè che visto che siamo noi stessi a caricare questa o quell'area del nostro corpo in risposta a certi stimoli emotivi, non c'è dubbio che noi sappiamo benissimo quali sono questi percorsi sensazioni-tensioni-parti del corpo, cioè che noi conosciamo perfettamente, anche se in modo forse non del tutto cosciente, quali zone di noi sono associate ai nostri stati d'animo e alle nostre emotività.
ci sono associazioni innate tra emozioni e parti del corpo ed è per questo che il linguaggio simbolico del nostro corpo è valido per tutti noi.
questo perché ciò che sentiamo è registrato e immagazzinato in aree specifiche e noi siamo abituati ad associare istintivamente queste parti a quello stimolo emotivo.

ma se adesso parlo di linguaggio simbolico non intendo i simboli tipo il cuore per dire "ti amo" (anche se, in realtà anche questo simbolo viene da un discorso simile: se amo batte il cuore, quindi il cuore è il termometro dell'amore. allo stesso modo gli egizi scrivevano "bellezza" rappresentando nel loro geroglifico il disegno di uno stomaco perché sentivano la sensazione di bellezza prendere allo stomaco).
il linguaggio simbolico di cui parlo è un linguaggio dei simboli subliminali, dei simboli inconsci.
il linguaggio usato dall'occulto, dalla magia, dalla psicoanalisi, dalla saggezza popolare e dal lessico tradizionale.
anche la tradizione linguistica rispecchia questi simboli perché spesso capita che manca una parola specifica per descrivere qualcosa che si sente dentro e quindi si ricorre a una descrizione fisica.
per parlare di cose che proviamo finiamo per descrivere delle cose fisiche: "quella persona non mi va giù, non la digerisco". "stai sopportando troppo". "mi sto facendo venire la bile per questa cosa". "ho un cerchio alla testa". "lo dico con tutto il cuore". "cuore in gola". eccetera eccetera.
queste associazioni logiche di sensazioni emotive a parti del corpo sono assodate e i termini usati per descriverle sono essi stessi una prova di questa connessione evidente e universale.
noi tutti abbiamo un linguaggio simbolico tra mente e corpo e questo vocabolario fisico è lo stesso linguaggio che usano i sogni.

i sogni si esprimono e si sviluppano attraverso una successione di sensazioni corporee e di visioni che non hanno spesso un significato logico bensì hanno un valore subliminale, inconscio.
sognare che cadono i denti o che le mani toccano la terra, nei sogni significa qualcosa di specifico che richiama la sensazione che è associata a quell'esperienza.
il sogno ha sempre un messaggio profondo celato dietro alla successione di sensazioni ed immagini, ma il modo di inscenare questo messaggio è attraverso una serie di situazioni che richiamano stati d'animo che sono la chiave di lettura del significato che ci viene presentato.

ma cos'è il subconscio? cos'è il messaggio del sogno? da dove viene? chi è che manda messaggi con i sogni? chi è che usa questo linguaggio del corpo?
in fondo mica stiamo parlando di individui diversi, no? signor Corpo che si dedica a risvegliare sensazione per mandar messaggi a signor Mente e mr. Mente che di notte si diverte a guardare il cinema dei sogni fatto da mr. Corpo. stiamo sempre parlando di un solo individuo. ma quindi chi comunica con "noi" attraverso messaggi profondi provenienti dal subconscio che si sviluppano in sensazioni e emozioni?
ebbene io dico che, siccome questo subconscio parla con messaggi di sensazioni e visioni di emozioni corporee, il subconscio altro non è che il nostro corpo.
il nostro corpo sa quali tensioni sconquassano la nostra esistenza perché le riceve tutte e le raccoglie in punti specifici. il corpo risente dei nostri stati d'animo e l'associazione sensazione-tensione di un'area non è un meccanismo a una sola direzione bensì può essere ripercorso al contrario. ed è quindi quando la mente si spegne, nel sonno, che il nostro corpo parla il linguaggio profondo del nostro essere, il linguaggio delle sensazioni e delle emozioni, fatte scattare in modo inverso per mandare un messaggio alla nostra mente.

il linguaggio subliminale e il linguaggio dei sogni quindi altro non sono che lo sviluppo dell'intelligenza corporea che è in noi. quei desideri fisici, profondi, quelle paure represse, quelle memorie caricate dentro tensioni che la mente non riesce a sciogliere, tutte queste cose che il corpo sa vengono poi rappresentate alla mente attraverso il processo associativo inverso tensione corporea-sensazione emotiva.
il corpo nel sogno si attiva e la testa riceve messaggi profondi, fisici.

i messaggi dei sogni sarebbero il linguaggio del corpo, il nostro subconscio sarebbe la volontà del nostro fisico, l'istinto è l'azione memorizzata nel nostro corpo e il linguaggio comune tra mente e corpo è il linguaggio simbolico perché è il processo di connessione normale tra emozioni processate dalla mente e associate a situazioni concrete e le sensazioni registrate e immagazzinate nel corpo.

e infondo, anche se può sembrare strano immaginarsi una intelligenza corporea come un tipo di coscienza (o subconscienza... subconscio...) perché no, in fondo? i neuroni sono cellule derivate da cellule come tutte le altre e ok, si, hanno le sinapsi eccetera eccetera, ma fondamentalmente sono tipi di cellule come le altre. e se quindi queste cellule, i neuroni, sono potenziate per collegare messaggi e generare processi logici, perché non può essere che in un modo meno strutturato, più rudimentale, le altre cellule del corpo non possano fare lo stesso?
i nervi, le connessioni neuronali non sono solo celebrali, forse tutti i gruppi di cellule possono sviluppare un tipo di memoria, di processo mentale anche se non logico.
forse l'istinto, il subconscio, i sogni non sono altro che il pensiero del nostro corpo.

il corpo ci parla per simboli
è il suo lessico.
ascoltiamolo.

Monday, 9 November 2009

Testo a livelli multipli

Si potrebbe scrivere un racconto, o un libro anche, che racconti di una evento normale, addirittura banale, ma che in realtà nasconda un messaggio secondario.
niente di così criptico, tutt'altro, un gioco puramente grafico: nel testo potrebbero essere evidenziate delle lettere con un colore diverso oppure potrebbero essere sottolineate grazie al grassetto o essere evidenziate dall'uso del corsivo (oppure tutte queste soluzioni insieme) per ottenere sullo stesso testo due, tre, quattro messaggi contemporanei.
La compresenza di più messaggi sullo stesso testo potrebbe essere giocata sul fatto che il racconto base parla di una cosa banale e le lettere evidenziate potrebbero raccontare i pensieri non detti del protagonista.
un puro manierismo grafico.
fighissimo.
questi giochini mi piacciono un sacco! hehe

Thursday, 15 January 2009

analisi subliminale

una volta ho sentito che scrivento a vanvera su un foglio di carta, senza controllo e per molto tempo, alla fine il cervello finisce per scrivere delle parole che hanno a che vedere con il subconscio.... se questo fosse vero, credo che la tastiera sia ancor più funzionale in questo senso!
la maggior parte della gente che usa il computer non lo sa in modo cosciente, ma conosce perfettamente la posizione dei tasti dei ogni lettera nella tastiera. le dita vanno dritte alla lettera cercata ma non molti si preoccupano di ricordarsene in modo cosciente.
suppongo che passando molto tempo digitando a vanvera lettere sulla tastiera alcune parole sepolte nel subconscio potrebbero apparire nel testo...
forse...
in fondo poi basta fare un "cerca" in word... no?
comuqneu non ne sono per niente sicuro.
un giorno ci proverò.