Sunday, 14 February 2021
Saturday, 26 September 2020
confía en el cuerpo
El cuerpo es nuestro anclaje con la realidad, nuestro portal hacia la existencia.
Pero no sólo esto: el cuerpo es también una maravillosa obra desarrollada en 4 mil millones de años de evolución. Es la evolución misma de la vida en consonancia con la realidad que la rodea, la solución perfecta a todo lo que existe.
El cuerpo fluye con la realidad.
De hecho el cuerpo ES la realidad.
Así que para fluir con la realidad hay que dejarse guiar por el sabio cuerpo, que es nuestro paciente maestro de las reglas de la existencia.
El lenguaje del cuerpo son las sensaciones y las emociones. Hay que aprender este lenguaje sensorial y emocional con interés y atención. Sin el miedo a dejarse inundar por la intensidad de nuestro mundo interior.
Rabia, miedo, amor, susto, tristeza, angustia… son las palabras del idioma del cuerpo. Palabras iguales de significado cada vez diferente. Hay que descifrar cada vez esta lengua, que siempre pensamos conocer de antemano. Y en cambio hay que reaprender cada vez, con humildad, a escuchar lo que estas palabras que creemos conocer nos quieren decir esta vez.
El cuerpo sabe. El cuerpo guía. El cuerpo sigue lo que existe.
Cada decisión existencial, al fin y al cabo, se toma con la respuesta del cuerpo, y no de la mente.
Cuando la mente no tiene la respuesta, pregúntaselo al cuerpo, él sabe la respuesta.
Confía en tu cuerpo!
Quien confía en su cuerpo fluye con la realidad.
Quien desconfía de su cuerpo tiene miedo de la realidad.
No tengas miedo.
Fluye.
Libérate!
Saturday, 27 June 2020
mente e corpo, corpo e mente
La mente è un organo sensoriale che serve al corpo e non viceversa.
Se miliardi di anni di evoluzione della vita non fossero sufficienti a dimostrarlo, basta guardare al modo in cui la vita esiste attorno a noi, nel presente, per capirlo: le piante, le spugne, gli organismi monocellulari, i funghi, le meduse, i molluschi, etc etc...
Un corpo non ha bisogno di una mente,
ma una mente ha sempre bisogno di un corpo.
La gerarchia dunque è ovvia: la mente serve come strumento al corpo (uno dei tanti strumenti a sua disposizione per continuare a esistere, semplicemente) e non il contrario (come piace pensare al cervello, guarda caso) e cioè che il corpo è uno strumento a disposizione della mente per continuare a pensare...
Il corpo è il maestro.
La mente deve solo ascoltare, osservare, accettare ed eseguire.
Come un qualsiasi muscolo o organo.
Thursday, 18 June 2020
il corpo sa. la mente impara.
Il corpo viene da un'evoluzione di miliardi di anni.
Il neocortex celebrale, l'area del pensiero logico del nostro cervello, da poche centinaia di migliaia di anni.
Il corpo ha esperienza, il corpo sa. La sua evoluzione ne è la prova vivente e perfetta.
La mente è giovane, dubita, prova, teorizza. La sua struttura ha molta meno esperienza del corpo.
Il corpo sa quando deve nascere, crescere, svilupparsi, ritirarsi, ammalarsi, morire.
Il corpo non pensa, il corpo sa.
La mente riflette, considera, dubita, ipotizza, suppone, ma la mente non sa. La mente prova e osserva.
Il corpo è in continuo dialogo con la realtà.
La mente è in contatto con il mondo solo attraverso ciò che le dice il corpo.
Il corpo insegna.
La mente impara.
Il linguaggio del corpo è il linguaggio della realtà.
Il linguaggio della mente è il linguaggio della teoria.
Il corpo parla attraverso i sensi: le sensazioni e i sentimenti.
La mente parla attraverso pensieri e idee.
Il corpo comunica ciò che è.
La mente dovrebbe solo ascoltare e imparare.
Se la mente non ascolta le sensazioni del corpo e non riconosce che è il corpo quello che sa e che insegna, allora la mente si discosta dalla realtà. Entra nel mondo delle idee.
La mente allora pretende di insegnare alla realtà come la realtà dovrebbe essere davvero.
Non accetta ciò che è. Classifica ciò che esiste di "ingiusto". E pensa di sapere come dovrebbe essere "giusto"... dice alla realtà come una "buona realtà" dovrebbe essere.
Ma la realtà non è interessata a ciò che opina la mente.
Ritenere la realtà ingiusta e sbagliata può sembrare corretto, teoricamente (e cioè nel mondo delle idee), ma risulta totalmente inutile e frustrante dal punto di vista pratico (e cioè nella realtà).
È la realtà che comanda.
Il pensiero deve solo ascoltare e imparare.
Non può far altro, d'altronde.
Una buona teoria deve sempre fondarsi sulla realtà dei fatti, altrimenti è solo una fantasia, un vaneggiamento senza applicazione.
Realtà.
Corpo.
Sentimenti.
Thursday, 25 April 2019
corpus in mente
La relazione è evidentemente biunivoca...
Monday, 27 August 2018
Saturday, 11 February 2017
Monday, 9 January 2017
Friday, 31 July 2015
Wednesday, 8 April 2015
growing for ever!
the head is huge in comparison with the arms when we're children and the legs are going to grow longer and longer year by year.
this is a very well known thing and there are all the parametres to measure these changes of the body during a lifetime.
after the adulthood the body stops its growth and the person is considered finished and well prepared by mother nature.
but what would happen if the body weren't stopping in its growth even after centuries of life?
let's make a stupid (very stupid) graphic analysis:
if we consider the trend of the modifications of our body as the rule for the next changes during 5 centuries of growing life of a man here you have the result: a giant with a proportionally small head, big body, long arms and very long legs!
for sure this is not scientific, but it's funny! hehe
it can be strange to imagine such a man with these proportions, but what about it's height?
same thing: making a simple graphical comparison here you have the result:
after 5 centuries a man would be 3,30 metres tall!
for sure a scientist wouldn't agree with this hypothesis of mine....
well... I'm not a scientist...
Wednesday, 10 September 2014
Saturday, 1 February 2014
il linguaggio del corpo
se ne potrebbe parlare molto, ma adesso vorrei concentrarmi su una questione: e cioè il fatto che le tensioni e le emozioni vengono caricate soprattutto in certi punti del corpo.
procedendo con la continua scansione del proprio corpo, centimetro per centimetro, si trovano punti carichi di ansia, altri carichi di stress, altri di piacevoli sensazioni, altri carichi di tristezza e così via.
concentrarsi ed entrare in questi punti risveglia quelle sensazioni e fa scaturire quasi incontrollabilmente pensieri, paure, angoscia, memorie, impressioni piacevoli, e così via.
è una specie di processo inverso a quello abituale: invece di sentire un tipo di sensazione e tramutarla in una tensione caricata in uno specifico punto del corpo, concentrandosi sul punto del corpo dove si sente la tensione si richiamano le sensazioni che si è abituati a caricare in quella zona.
è quasi come premere un bottone che fa scaturire ciò che ho immagazzinato in un punto del mio corpo.
tutto ciò è abbastanza ovvio: se certe emozioni mi fanno reagire in modo non ordinario (anche fisicamente) è normale che certi muscoli si tendano o che certe aree si preparino al movimento, allo scatto, alla partenza, eccetera.
ad esempio è ovvio che sensazioni di paura o terrore preparino certe parti del corpo all'azione e mettano su un secondo piano altre parti, cosi come una grande risata distende certe altre zone del fisico, ma ne attiva di nuove.
insomma, se dico che le nostre emozioni vengono immagazzinate in specifiche aree del nostro corpo con una specie di schema di percorsi ben precisi non dico nulla di nuovo, è quello che si definisce come un'effetto psicosomatico che ha a che vedere con l'associazione tra mente e corpo.
per esempio se mi stresso e mi si blocca la schiena ciò potrebbe essere per un eccesso di tensioni nei muscoli della schiena dovuto a un caricare troppo e in modo costante certe aree del dorso, però l'origine di questo squilibrio muscolare sarebbe da cercarsi nel nostro stato d'animo.
se di notte soffro di bruxismo non è certo per ragioni fisiche, ma per tensioni emotive. il fatto di digrignare i denti nel sonno provoca dolori, squilibri, conseguenze fisiche insomma che derivano da un malessere nello stato d'animo. ovvio, no? cose psicosomatiche. normale.
consideriamo adesso una cosa: e cioè che visto che siamo noi stessi a caricare questa o quell'area del nostro corpo in risposta a certi stimoli emotivi, non c'è dubbio che noi sappiamo benissimo quali sono questi percorsi sensazioni-tensioni-parti del corpo, cioè che noi conosciamo perfettamente, anche se in modo forse non del tutto cosciente, quali zone di noi sono associate ai nostri stati d'animo e alle nostre emotività.
ci sono associazioni innate tra emozioni e parti del corpo ed è per questo che il linguaggio simbolico del nostro corpo è valido per tutti noi.
questo perché ciò che sentiamo è registrato e immagazzinato in aree specifiche e noi siamo abituati ad associare istintivamente queste parti a quello stimolo emotivo.
ma se adesso parlo di linguaggio simbolico non intendo i simboli tipo il cuore per dire "ti amo" (anche se, in realtà anche questo simbolo viene da un discorso simile: se amo batte il cuore, quindi il cuore è il termometro dell'amore. allo stesso modo gli egizi scrivevano "bellezza" rappresentando nel loro geroglifico il disegno di uno stomaco perché sentivano la sensazione di bellezza prendere allo stomaco).
il linguaggio simbolico di cui parlo è un linguaggio dei simboli subliminali, dei simboli inconsci.
il linguaggio usato dall'occulto, dalla magia, dalla psicoanalisi, dalla saggezza popolare e dal lessico tradizionale.
anche la tradizione linguistica rispecchia questi simboli perché spesso capita che manca una parola specifica per descrivere qualcosa che si sente dentro e quindi si ricorre a una descrizione fisica.
per parlare di cose che proviamo finiamo per descrivere delle cose fisiche: "quella persona non mi va giù, non la digerisco". "stai sopportando troppo". "mi sto facendo venire la bile per questa cosa". "ho un cerchio alla testa". "lo dico con tutto il cuore". "cuore in gola". eccetera eccetera.
queste associazioni logiche di sensazioni emotive a parti del corpo sono assodate e i termini usati per descriverle sono essi stessi una prova di questa connessione evidente e universale.
noi tutti abbiamo un linguaggio simbolico tra mente e corpo e questo vocabolario fisico è lo stesso linguaggio che usano i sogni.
i sogni si esprimono e si sviluppano attraverso una successione di sensazioni corporee e di visioni che non hanno spesso un significato logico bensì hanno un valore subliminale, inconscio.
sognare che cadono i denti o che le mani toccano la terra, nei sogni significa qualcosa di specifico che richiama la sensazione che è associata a quell'esperienza.
il sogno ha sempre un messaggio profondo celato dietro alla successione di sensazioni ed immagini, ma il modo di inscenare questo messaggio è attraverso una serie di situazioni che richiamano stati d'animo che sono la chiave di lettura del significato che ci viene presentato.
ma cos'è il subconscio? cos'è il messaggio del sogno? da dove viene? chi è che manda messaggi con i sogni? chi è che usa questo linguaggio del corpo?
in fondo mica stiamo parlando di individui diversi, no? signor Corpo che si dedica a risvegliare sensazione per mandar messaggi a signor Mente e mr. Mente che di notte si diverte a guardare il cinema dei sogni fatto da mr. Corpo. stiamo sempre parlando di un solo individuo. ma quindi chi comunica con "noi" attraverso messaggi profondi provenienti dal subconscio che si sviluppano in sensazioni e emozioni?
ebbene io dico che, siccome questo subconscio parla con messaggi di sensazioni e visioni di emozioni corporee, il subconscio altro non è che il nostro corpo.
il nostro corpo sa quali tensioni sconquassano la nostra esistenza perché le riceve tutte e le raccoglie in punti specifici. il corpo risente dei nostri stati d'animo e l'associazione sensazione-tensione di un'area non è un meccanismo a una sola direzione bensì può essere ripercorso al contrario. ed è quindi quando la mente si spegne, nel sonno, che il nostro corpo parla il linguaggio profondo del nostro essere, il linguaggio delle sensazioni e delle emozioni, fatte scattare in modo inverso per mandare un messaggio alla nostra mente.
il linguaggio subliminale e il linguaggio dei sogni quindi altro non sono che lo sviluppo dell'intelligenza corporea che è in noi. quei desideri fisici, profondi, quelle paure represse, quelle memorie caricate dentro tensioni che la mente non riesce a sciogliere, tutte queste cose che il corpo sa vengono poi rappresentate alla mente attraverso il processo associativo inverso tensione corporea-sensazione emotiva.
il corpo nel sogno si attiva e la testa riceve messaggi profondi, fisici.
i messaggi dei sogni sarebbero il linguaggio del corpo, il nostro subconscio sarebbe la volontà del nostro fisico, l'istinto è l'azione memorizzata nel nostro corpo e il linguaggio comune tra mente e corpo è il linguaggio simbolico perché è il processo di connessione normale tra emozioni processate dalla mente e associate a situazioni concrete e le sensazioni registrate e immagazzinate nel corpo.
e infondo, anche se può sembrare strano immaginarsi una intelligenza corporea come un tipo di coscienza (o subconscienza... subconscio...) perché no, in fondo? i neuroni sono cellule derivate da cellule come tutte le altre e ok, si, hanno le sinapsi eccetera eccetera, ma fondamentalmente sono tipi di cellule come le altre. e se quindi queste cellule, i neuroni, sono potenziate per collegare messaggi e generare processi logici, perché non può essere che in un modo meno strutturato, più rudimentale, le altre cellule del corpo non possano fare lo stesso?
i nervi, le connessioni neuronali non sono solo celebrali, forse tutti i gruppi di cellule possono sviluppare un tipo di memoria, di processo mentale anche se non logico.
forse l'istinto, il subconscio, i sogni non sono altro che il pensiero del nostro corpo.
il corpo ci parla per simboli
è il suo lessico.
ascoltiamolo.
Monday, 20 January 2014
el hombre es una mutación de la mujer
nosotros los hombres hemos sido modificados para obtener un nuevo sexo al fin de mezclar el material genético de los individuos. la estrategia de crear dos sexos es muy difundida en muchas razas de animales y plantas, pero no es la única en la naturaleza.
los humanos como muchos otros seres se diferencian sobretodo por sexo.
estas variaciones dentro de la misma raza son funcionales al seguimiento de la especie y cada mutación tiene un objetivo. es lo mismo que pasa entre las abejas y las hormigas donde hay obreras, soldados, reina... en los humanos hay dos sexos.
pero la cosa interesante es que la mutación genética creada al fin de mezclar material genético es el hombre y no la mujer.
así que el hombre deriva de la mujer. es su mutación.
aquí trataré de demostrarlo viendo la cuestión de varios puntos de vista.
indicio n. 1 - cuestión anatómica
el hombre es una mutación de la mujer. una prueba anatómica de esta tesis es que el hombre tiene pezones. esas partes de su cuerpo no sirven para nada al ser él un macho, pero sus pezones son iguales a los de las mujeres en las cuales sí que desarrollan una función muy importante.
Por lo tanto los pezones son partes anatómicas femeninas y el hecho que estén presentes también en los hombres demuestra que ellos derivan directamente de una base femenina modificada.
elucubración n. 2 - cuestión filosófica
el hombre es una mutación de la mujer. a nivel místico podríamos decir que eso tiene un sentido obvio, eso porqué la columna de la especie es la mujer: la mujer genera vida y es el tronco del árbol genealógico humano. en sí una mujer ya es suficiente para crear otras mujeres, solo necesita de una mutación que permita la fecundación, pero la estructura fundamental de la especie es femenina. por eso el hombre ha sido creado solo por su utilidad en términos de fecundación, así que se modificó la especie base (mujer) para crear la variación (hombre)
prueba n. 3 - cuestión genética
el hombre es una mutación de la mujer. la prueba genética viene del hecho que la mujer se define por una cadena cromosómica de tipo XX mientras que el hombre se define con la serie XY.
esto quiere decir que el hombre es mitad mujer. o, mejor dicho, es una variación de la misma.
Friday, 3 January 2014
ciudad antropomorfa
Friday, 21 June 2013
atlante an·ATOMICO delle emozioni
all'inizio l'idea era quella di fare un "atlante an·atomico delle emozioni" cioé rappresentare graficamente quei modi di dire che vengono espressi citando parti del nostro corpo reinterpretate in modo fantasioso: vi faccio degli esempi


Originariamente l'idea era di rendere queste espressioni e modi di dire attraverso dei fotomontaggi... ma se da un certo punto di vista questa scelta sarebbe più forte e diretta, più paradossale e quindi più interessante, è anche vero però che a volte certe espressioni, se rappresentate in fotomontaggio, possono essere davvero agghiaccianti, quasi splatter!

è per questo che alla fine, un po' per praticità, un po' per auto-censura ho deciso di spiegare quest'abbozzo di idea in modo molto naïf, disegnetti innocui.

ovviamente, per chi volesse per caso sviluppare l'idea di un vero atlante an-atomico delle emozioni, la serie di espressioni da rendere graficamente sarebbe infinitamente pù grande e varia di questi esempi fatti qua sopra.
Altre espressioni ad esempio possono essere: avere i peli sulla lingua, avere culo, avere uno stomaco di ferro, non avere la spina dorsale, avere il pollice verde, il pungo di ferro, le spalle larghe, una testa di legno, etc etc...






















