Showing posts with label babylon. Show all posts
Showing posts with label babylon. Show all posts

Tuesday, 13 June 2017

Tuesday, 23 July 2013

---------NO-TORRE---------


questa è la Torre di Babele

rappresenta miticamente il castigo dell'umanità divisa nelle sue differenze. il fatto che la sua costruzione rimanga incompiuta rappresenta l'incapacità delle diverse genti di unirsi per ottenere un unico scopo comune.

concordo sul fatto che la divisione sia debolezza e che "sentirsi divisi" (più che "essere divisi") è un problema drammatico per tutti i popoli del mondo. d'altro canto credo che ci sia anche un altro grande pericolo che di questi tempi stiamo vivendo: è quello dell'omologazione globale, dell'uniformarsi, dell'assoggettarsi alla visione unica, perdendo la varietà infinita di visioni del mondo e le infinite possibilità di essere uomini in modi diversi dentro a culture diverse che parlano lingue diverse.

...e se quindi volessimo utilizzare lo stesso simbolo della Torre per rappresentare questo secondo pericolo, questo secondo castigo di divenire una sola cosa, perdendo tutte le nostre differenze e identità infinite e plurali? 
...la Torre di Babele, compiuta realizzata e finita, come raggiungimento del pensiero unico e dell'unica via. un castigo non meno grande di quello della dispersione delle diverse umanità rappresentato dalla Torre incompiuta.

ecco dunque come potrebbe apparire la Torre di Babele Finita... simbolo dell'assenza di diversità. la dittatura fanatica del mono-pensiero, del delirante obiettivo unico realizzata fisicamente. mattone dopo mattone.


a me la Torre finita fa quasi più paura della Torre non finita.
(e poi non potrei più lavorare come interprete...)

NO-TORRE!

Wednesday, 14 November 2012

Mountain Venice


come potrebbe sembrare Venezia se fosse sorta in montagna o tra delle colline, invece che in laguna? hehehe.
forse cosí....

quest'immagine è un po' una versione veloce di uno dei miei progetti babilonia...

comunque questa sarebbe sicuramente una soluzione definitiva all'acqua alta!


Tuesday, 30 October 2012

nuevos delirios urbanos


empezando por el antiguo dibujo de la "Urbe Babilónica" ya se aumentó el nivel del delirio (através de photoshop) dejando de un lado la vista panóptica de una ciudad global infinita y llegando a un caos sin centros ni perspectivas que representa indudablemente un sinsentido urbano de desorientación infinita (aunque por razones románticas o más bien científicas, aunque en ralidad sea solo por casualidad, se conserva, sin querer, un centro con un tesoro infinitesimal y absimal que pero aquí ya no es único, dado que la perspectiva se confunde y los límites de todo se pierden, sino conceptualmente virtualmente multiple y, solo por azar, céntrico. por lo tanto tiene sentido solo a nivel individual y casual y no absoluto y universal.



si alguien me ha entendido hasta el final, por favor, que me explique con palabras senciallas lo que abaco de deicr, gracias! jaja

Tuesday, 23 March 2010

BABYLON PROJECT (3) - bairro das águas



el Barrio de las Aguas es un lugar donde hay tension social.
La Favela das Águas está al lado del barranque donde caen las aguas que abastecen toda la ciudad. El lugar, ya lo entienden, es de importancia fundamental por toda la metrópolis. Hay que defenderlo como sea: tanques, murallas, fortalezas controlan ese lugar para que la ciudad siga rica y próspera.

un día habrá que quitar esa gente pobre de ahi...



Tuesday, 16 March 2010

BABYLON PROJECT (2) - calle del absimo


Ese lugar meta-urbano del Babylon Project se llama Calle del Absimo
es una mezcla de ciudades como Salvador, Barcelona, Malmö, Valencia, Cuenca, Lisboa, Diamantina, Ouro Preto, Pont de Suert, Dondo, Peschici, Londres, N'Dalatando, Treviso, Venecia, Massangano, San Remedio, Ouro Preto, Sintra, Huesca y San Juan de Gaztalugatxe.

BABYLON PROJECT (1) - bajada del olvido

Esa idea trata de crear fotomontajes partiendo desde fotos que saqué en diferentes lugares en los que estuve y juntandolos de manera fantasiosa para obtener una especie de resumen visual de espacios vividos y percorridos, montados de manera imposible e irreal.

ese espacio meta-urbano se llama Bajada del Olvido