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Thursday, 15 August 2019

l'individuo e il collettivo

L'individuo sembra capire molte cose riguardo ai rischi che l'umanità sta correndo se continua su questa strada autodistruttiva di sfruttamento estremo della natura.
L'individuo sembra capire che le energie dovrebbero essere rinnovabili, che ci vuole un forte impegno verso la lotta contro l'inquinamento, che ci vuole una società più equa e giusta e che la guerra è una cosa che dovrebbe sparire al più presto dalle abitudini cicliche e inevitabili dell'umanità.
L'individuo insomma capisce davvero un sacco di cose in più rispetto alla collettività.
Certo è una generalizzazione, ma sembra davvero più facile trovare una persona ragionevole e sensata, rispetto a una società o a una collettività che agisca in modo logico, sostenibile e guardando al futuro con uno sguardo di giustizia e speranza... Questo Homo Sapiens Sapiensa sembra saper soltanto distruggere l'ambiente che lo alimenta e provocare catastrofi che lo avvicinano all'estinzione... era meglio non essere così sapiens, tutto sommato...
Visto sotto questo punto di vista, la famosa frase latina "senatores boni viri, senatus mala bestia" non sembra per niente passata di moda.

Ma se l'individuo sembra essere più ragionevole e sensato del collettivo, immaginate cosa penserà di noi ognuna delle nostre cellule: ci considererà probabilmente un collettivo totalmente illogico che si lancia verso l'autodistruzione ad ogni mossa che fa.

Chissà com'è intelligente ognuna delle nostre cellule rispetto a noi!



Sunday, 29 January 2017

automobile a moduli

la macchina è di certo uno strumento molto pratico: può servire per andare a fare la spesa, per viaggiare in compagnia, per muoversi con tutta la famiglia, per dormire di notte se non si trova un hotel, per trasportare un sacco di roba... insomma... la macchina è polivalente!
ma il fatto di essere polivalente non sempre aiuta:
tipo, se vuoi portare un sacco di oggetti è meglio non avere sedili, oppure, al contrario, se vuoi andare in 7 in macchina sarebbe meglio non avere il portabagagli, ma avere più spazio nell'abitacolo; allo stesso modo se si viaggia solo in due e si volesse usare lo spazio dietro per buttare un sacco a pelo e dormire, è complicato, mentre se si viaggia da soli, perché avere 4 sedili?
ecco... quindi... perché non realizzare un automobile modulare?
si può comprare il modulo base, che è solo un abitacolo da due persone, motore e ruote e poi si possono comprare moduli aggiuntivi assemblabili! tipo:
- un modulo da trasporto oggetti (vano vuoto con porte posteriori grandi)
- un modulo da trasporto di varie persone (due file complete di sedili posteriori)
- un modulo da camping (spazio per sacco a pelo, finestre oscurabili e vari gadget da viaggio)
e chi più ne ha più ne metta! spazio alla fantasia!


Thursday, 8 September 2016

il coccogrillo

una grande invenzione (involontaria) di Victoria, 
la bambina del treno Roma-Venezia.
IL COCCOGRILLO!


Friday, 24 June 2016

Saturday, 13 June 2015

name connections

when you listen to the name of some places such New York, New Guinea, New Mexico, New Orleans you're probably not thinking about the places they come from: York, Guinea, Mexico and Orléans.
this is obvious, but if you notice there are a lot of names in the world which are just the copy of names of other places in the world.
the reason of this situation is obviously the colonial conquest: maybe too many lands discovered in a too short period of time, maybe some lack of imagination at the moment of giving a name to a land, maybe just the imperialistic will to overwrite the ancient lands with the names of the new rulers, maybe a sort of nostalgic feeling or a simple similarity of the landscapes of the new territories and the lands the colonizers came from. whatever the original reason would be the result in the present situation is the same: there are lot of connections between places from side to side of our planets.
you probably know where New Jersey is, but if you're not an English man you probably wouldn't know where Jersey is...
the same things for lot of places in the World map!
it would be interesting to connect them all, don't you think?

here you have a sample I made, just to give you an idea.


indeed it would be even more interesting to put in the map all the small villages and the small communities, the series of New London, but also the Nova Veneza, Nova Odessa or all the cities, villages and regions that have just the same name (like Santiago de Compostela, Santiago de Chile, Santiago de Cuba, or Granada, Córdoba, and so on...)!
if you'd add also the historical names of some regions like Nouvelle France or Nueva España, the map would be really really interesting to understand lot of geographical-historical-cultural connections of far places in the world.

maybe one day I will create this kind of map, but, up to now, you only can use a bit of imagination and play a bit with these maps.





Monday, 1 September 2014

THE EQUIVALENT COUNTRIES

generally the Europeans have very funny ideas about the importance and the dimensions of Europe in comparison with the rest of the World. this is because of a historical and traditional way of considering Europe as the centre of the World and also because of the typical geographic representations of our planet: lot of them have a deformed Europe that makes it appear bigger than what it really is.

I tried to make a fast comparison between the European countries and other countries of the world in terms of Population and Area of their territories.
so let's start with the areas!

in the following map you can see the names of other parts of the world's countries that have the same surfaces of territory of the countries in which they are written upon.


as you can notice it's quite interesting to realize that Germany is as big as the Philippines and Spain is the same as Thailand. Bulgaria's got the same size than Cuba and Uzbekistan is as wide as Sweden.

you can watch the map and look for your own surprising connections, but now, even more interesting than the comparison by area you are gonna see the comparison by population!
this is really interesting!
same concept: the name upon a country shows the exact correspondence by population  between the two nations. here you have the map.


you can read lot of interesting things: Norway is like Lebanon, all Finland like Singapore (which is just a city!). Russia is like Japan + Burundi and all Argentina could live in the same dwelled houses of Ukraine. All Serbia is like Hong Kong (that is also a single city!) and in Lithuania there's the same population than in Mongolia.

I have to say that the comparison is not always perfect but it's basically correct.
you can check in wikipedia: the differences between the European countries and the countries that are written over them are really small. almost invisible!

Saturday, 9 August 2014

just for fun

associazione improbabile di un video dell'orchestra di Juan D'Arienzo con una canzone pop di Miley Cyrus.
niente di ché, anche se in realtà il facile abbinamento casuale dei due ritmi di fondo associato a una passione sfegatata per la musica fa intuire (anche se in modo totalmente assurdo e sconnesso) l'universalità del valore della musica. 
buona visione.


it's just for fun...!!!

y entonces que os parecería si en lugar de una música pop el maestro argentino se dedicara a la música electrónica haciendo rodar una canción de Benny Benassi? aquí vais a tener la demostración: como en una disco! dale!


once again, it's just for fun!

et si non, toujours le même video mais cette fois au lieu du tango argentin on passe à une chanson de Megadeth! un peu d'heavy metal melangé au tango, encroyable. et voila.


yes, just for fun!

Saturday, 2 August 2014

giornale personalizzato

uno dei problemi dei nostri tempi, così pieni di informazione da tutte le parti, è il rischio di banalizzare ogni catastrofe. un'overdose di informazioni provoca un blocco, un distacco, un'apatia. si sa che l'indifferenza di fronte a notizie o immagini di cose atroci che stanno accadendo è un fattore molto rilevante nella nostra società.
sarebbe quindi interessante rompere questa distanza, questa disumanizzazione delle tragedie che vediamo nei media. a questo scopo, non sarebbe male pubblicare un giornale personalizzato in cui gli eventi siano raccontati come se succedessero a te, alla tua famiglia, al tuo paese, al tuo stato e solo alla fine dell'articolo apparirebbe la spiegazione di come sostituire le parole "tu", "casa tua", "italia" etc etc.
quindi tu leggeresti la descrizione di un evento in cui il protagonista degli eventi sei tu, rendendo più facile l'immedesimarsi nella vicenda.
alla fine, se sei stato toccato dalla situazione immaginata, scopri a chi fanno riferimento le vicende.
oppure puoi leggere l'equivalenza all'inizio, però poi leggi il fatto di cronaca come se si trattasse di te e dei tuoi cari.
potrebbe essere un processo provocativo che può rendere meno diretta l'informazione però sicuramente romperebbe anche quella barriera di banalità a cui siamo abituati ogni volta che leggiamo o vediamo un disastro per TV o sul giornale.
una specie di performance artistica, se vogliamo, ma con un messaggio sociale importante e con l'implicito valore di obbligare la gente a fare uno sforzo in più nel capire realmente cosa sta leggendo o vedendo.

tra l'altro, se si trattasse di una pubblicazione in internet, si potrebbe accedere alla lettura degli eventi solo dopo aver caricato qualche foto di sé o aver introdotto alcuni dati personali, il sistema informatico poi riempirebbe i campi variabili del testo con nome e cognome del lettore e luoghi frequentati, la casa dove vive, il paese e anche le foto degli eventi avrebbero la faccia delle foto di profilo...

forse è una cazzata, ma forse no.


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un esempio:

Venezia
Ha retto poco più di un'ora la tregua umanitaria di 72 ore scattata ieri mattina. Almeno 101 i Veneti che sono stati uccisi da ieri a Mestre nell'offensiva militare italiana dopo il rapimento di un ufficiale, probabilmente sequestrato nella stessa zona. L'ala militare della Łiga Veneta ritiene che il militare disperso sia stato ucciso in un bombardamento italiano insieme con chi lo avrebbe rapito. Secondo fonti venete sono almeno 35 i veneti morti questa mattina a Mestre sotto i colpi di mortaio italiani. Per evitare ulteriori vittime, l'ospedale principale dell'area è stato evacuato. La cancelliera Angela Merkel ha invitato la Łiga Veneta a liberare immediatamente il militare. Il braccio armato della Łiga Veneta afferma di non essere in contatto con i militanti che stavano operando in quell'area, nella parte meridionale della Laguna di Venezia dove è stato dato per disperso il 23enne sottotenente Matteo Pozzi. "Abbiamo perso i contatti con i militanti che hanno preso parte all'imboscata e riteniamo siano stati tutti uccisi nei bombardamenti. Supponendo che siano riusciti a catturare il militare in combattimento, riteniamo che sia stato a sua volta ucciso". 



Venezia = Gaza / Veneti = Palestinesi / Israele = Italia / Łiga Veneta = Hamas / Mestre = Rafah / Angela Merkel = Barack Obama / Laguna di Venezia = Striscia di Gaza / Matteo Pozzi = Hadar Goldin


Wednesday, 16 July 2014

overlapped flag of European Union

I know this makes no sense, but anyway how would the flag of EU be if we decide to overlap all the flags of the countries of the union in one flag?
quite crazy, isn't it?
so, here below you have the graphic answer.
in order to realize the overlapped flag I started overlapping groups of flags of 5 or 6 countries each. here you have the previous result:






and then the union of these 5 flags was easier to me. so here it goes, the overlapped flag of all the countries of EU:


in my opinion this flag represents the union in a better way because it shows the absence of a real project: it's just the mix of different entities that don't match one another the confusion is complete, because none of the flags really wants to disappear in a new design.
every flag inside this pattern just wants to be visible and to be unique.
so, why do we have to use the official flag? this is the real European Union flag!

and here you have the geometrical scheme:


Tuesday, 17 June 2014

el mundo es mezclado

estos mapas no quieren ser ni exactos, ni correctos, sirven solo para demostrar que el mundo es más mezclado de lo que uno imagina y que las generizaciones hay que evitarlas lo máximo posible porqué, por ejemplo, donde está realmente África? aquí tenéis la respuesta (simbólica):


y América? donde queda? esa es el mapa que lo enseña:


y Asia donde está? está aquí:


Este en cambio es el mapa de donde puedes encontrar a Europa:


Y para acabar, Oceania, aquí está:


ningún mapa es correcto, ni tiene sentido. se trata de una provocación para romper las cajitas mentales que encierran la gente en una u otra tierra.

Thursday, 22 May 2014

alfabeto condensato

l'altro giorno stavo cercando di trovare un font fatto in modo che si potessero quasi sempre unire le varie lettere di una parola secondo schemi più o meno precisi.
l'idea era di creare un alfabeto in cui le parole si fondessero il più possibile in un unico segno grafico.
beh, non ce l'ho fatta.
però mentre stavo unendo certe lettere e cercando di unire delle altre che non si lasciavano fondere tanto facilmente ho generato una specie di condensazione dei segni grafici che mi è sembrata interessante.
portando questo processo agli estremi più assurdi secondo vari passaggi di contrazione e compenetrazione sono alla fine arrivato a una specie di distillato grafico peculiare per ogni differente parola.
una cosa assai curiosa, in fondo.
ecco qui la prova di condensazione del mio nome e cognome:


un po' arabeggiante, devo ammettere, ma la cosa interessante è che non c'è un vero e proprio segno che rappresenti un suono, bensì il disegno nel suo complesso rappresenta la specificità della parola.
insomma, un alfabeto condensato in segni più o meno complessi che rappresentano la parola.
stiamo dunque di fronte a una specie di alfabeto ideografico in cui ogni parola è un grafismo specifico diverso dagli altri e ha valore in sé, nel suo complesso, e nessuna parte singola di esso rappresenta un suono concreto.
la cosa è piuttosto interessante dal punto dal vista grafico. più che altro è interessante il processo di fusione e condensazione e non il fatto che sia un alfabeto utile a veicolare davvero un linguaggio. per quel che mi riguarda ogni parola può scriversi in mille modi condensati in modo diverso. non importa. la condensazione ha il valore che rappresenta, comprime e nasconde dentro di sé una parola segreta.
ad esempio, ecco qua un esempio di come potrebbe apparire la grafia di "alfabeto condensato" secondo questo stesso alfabeto.


certo, sarebbe anche possibile stilare un vero e proprio dizionario di ideogrammi condensati, ma non è la mia idea, anche se gli effetti grafici potrebbero essere divertenti.
sarebbe una specie di demotico del nostro alfabeto.
ad ogni modo una cosa che potrebbe risultare più fattibile nella pratica, potrebbe essere la creazione di un alfabeto sillabico che si fondi sulla stessa logica: ogni sillaba andrebbe dunque contratta in un simbolo fluido perdendo la relazione diretta con il nostro alfabeto.
il numero di sillabe possibili è grande, ma non infinito. questo potrebbe dunque essere possibile nella pratica.
ecco un esempio:


ad ogni modo, c'è da precisare che, almeno dal punto di vista concettuale, questa grafia ha un grande svantaggio: derivando dalla scrittura di una lingua specifica, sarebbe dunque relativa soltanto a un linguaggio, in questo caso l'italiano.
ma in fondo, chissenefrega!

Saturday, 17 May 2014

todos los hombres

TODOS LOS HOMBRES DEL MUNDO TIENEN ALGO EN COMÚN.


TUTTI GLI UOMINI DEL MONDO HANNO QUALCOSA IN COMUNE


TOUS LES HOMMES DU MONDE ONT QUELQUE CHOSE EN COMMUN


TODOS OS HOMENS DO MUNDO TÊM ALGO EM COMUM


Friday, 17 January 2014

músicas tristes

¿porqué una melodía triste es triste para todo el mundo?

¿cuál es la razón por la cual todos reconocen una secuencia de notas como algo que despierta melancolía, tristeza, paz, serenidad....?

hay algo misterioso en todo esto.
hay algo mágico.


Friday, 1 November 2013

Atlas de las Cercanías

la geografía parece un mundo muy estático donde hay poco que modificar. el sujeto es fijo: el mundo y los mapas no pueden hacer nada mas que representarlo de manera mas detallada posible.
estamos tan acostumbrados a representaciones tan clásicas del mundo que casi no nos damos cuenta de las infinitas posibilidades de representar el mundo y de los significados simbólicos que cada una de las representaciones nos transmite.
un ejemplo: abrid un atlas geográfico cualquiera y la secuencia de los mapas será casi siempre la misma, todos ordenados y representados mas o menos de la misma manera.

en alguna otra entrada ya desarrollé algunos conceptos sobre el poder simbólico de las representaciones geográficas, pero para concentrarnos un poco, tan solo hablando de nuestro atlas geográfico cualquiera, habéis notado el mensaje poderoso de representar siempre los continentes como entidades separadas?

quiero decir, es lógico y obvio. tiene sentido incluso de un punto de vista puramente geográfico, pero representar Europa siempre tan aislada y dividida de África y Asia, tiene unas implicaciones políticas y culturales muy fuertes. Es la representación de la Fortaleza Europa, separada y distinta del resto del mundo.

Esta análisis se hace para cada uno de los continentes: el hecho que sean geográficamente distinguibles justifica las diferencias culturales y políticas, separando las realidades, alejándolas en la perspectiva de nuestra idea del mundo.

Los mapas que generalmente siguen los bloques continentales son aun mas claramente subjetivos y representan trozos del continente que tienden a reunir el territorio de un estado o de una área cultural (Francia, la península Balcánica, Escandinavia...).

No estoy gritando a un supuesto complot geo-político, este sistema de representar el mundo es lógico y didácticamente correcto, tan solo quiero evidenciar como esta visión monolítica y estática del mundo es la visión a la cual nos hemos habituado tanto que casi no conseguimos ver cuantas otras posibilidades hay de cambiar estos esquemas.

si por ejemplo quisiéramos crear un atlas que rompa  con estas ideas estáticas de mundo divididos por bloques culturales y políticos inamovibles y incomunicables podríamos empezar a realizar un Atlas de mapas alternativos, de mapas de las uniones culturales, de las cercanías de los pueblos y de la continuidad humana.

este mapa no estaría pensado para dividir de manera lógica y científica el mundo, sino que abriría ventanas para demonstrar uniones entre áreas consideradas como muy diferentes y lejanas.

Adjunto algunos de los mapas posibles del Atlas de las Cercanías:

continuidad west-africa con mundo árabe del maghreb, europa mediterránea y escandinavia.

europa occidental, mundo bancánico, turquía, mundo árabe del mar rojo, cuerno de áfrica.

áfrica ecuatorial, cuerno de áfrica, península arábiga, india y tíbet.

Sudán unido al oriente medio, el caucaso, rusia y siberia.

Amazonas se une al caribe y pasando por estados unidos llega hasta el quebec.

De china a corea y japón, con un salto estamos en siberia y siguiendo se llega a estados unidos



Tuesday, 23 July 2013

---------NO-TORRE---------


questa è la Torre di Babele

rappresenta miticamente il castigo dell'umanità divisa nelle sue differenze. il fatto che la sua costruzione rimanga incompiuta rappresenta l'incapacità delle diverse genti di unirsi per ottenere un unico scopo comune.

concordo sul fatto che la divisione sia debolezza e che "sentirsi divisi" (più che "essere divisi") è un problema drammatico per tutti i popoli del mondo. d'altro canto credo che ci sia anche un altro grande pericolo che di questi tempi stiamo vivendo: è quello dell'omologazione globale, dell'uniformarsi, dell'assoggettarsi alla visione unica, perdendo la varietà infinita di visioni del mondo e le infinite possibilità di essere uomini in modi diversi dentro a culture diverse che parlano lingue diverse.

...e se quindi volessimo utilizzare lo stesso simbolo della Torre per rappresentare questo secondo pericolo, questo secondo castigo di divenire una sola cosa, perdendo tutte le nostre differenze e identità infinite e plurali? 
...la Torre di Babele, compiuta realizzata e finita, come raggiungimento del pensiero unico e dell'unica via. un castigo non meno grande di quello della dispersione delle diverse umanità rappresentato dalla Torre incompiuta.

ecco dunque come potrebbe apparire la Torre di Babele Finita... simbolo dell'assenza di diversità. la dittatura fanatica del mono-pensiero, del delirante obiettivo unico realizzata fisicamente. mattone dopo mattone.


a me la Torre finita fa quasi più paura della Torre non finita.
(e poi non potrei più lavorare come interprete...)

NO-TORRE!