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Sunday, 22 April 2018
Sunday, 29 January 2017
etimologia-21
SALIVA
Anticamente si riteneva che la saliva non si originasse nella bocca, ma bensí nello stomaco, e si credeva che codesto liquido poi rifluisse lungo l'esofago fino a riversarsi nella cavità orale. Essendo il processo di salivazione ritenuto come un'ascensione di liquidi, si faceva riferimento a questa secrezione come "il liquido che saliva" (e cioè che risaliva dallo stomaco). Dal verbo "salire" quindi si deve l'origine della parola "saliva".
Anticamente si riteneva che la saliva non si originasse nella bocca, ma bensí nello stomaco, e si credeva che codesto liquido poi rifluisse lungo l'esofago fino a riversarsi nella cavità orale. Essendo il processo di salivazione ritenuto come un'ascensione di liquidi, si faceva riferimento a questa secrezione come "il liquido che saliva" (e cioè che risaliva dallo stomaco). Dal verbo "salire" quindi si deve l'origine della parola "saliva".
Wednesday, 18 September 2013
ciucci anormali
Ecco un bambino normalissimo con il suo bel ciuccio anche quello normalissimo. un'immagine a cui siamo spesso abituati. ...ma il ciuccio é un oggetto assurdo che appare sempre sulla faccia del bambino e ha delle potenzialità incredibili!
l'idea é così ovvia che stento a credere che nessuno ci abbia ancora pensato (anzi, sono sicuro che non sia assolutamente una novità, ma io non sono espero del settore e, nel dubbio, la metto qua): si tratta di creare dei ciucci anormali con le sembianze di bocche strane, linguacce, baffi, labbra che fumano, espressioni tristi, allegre, denti da vampiro, etc... la lista puó essere varia e infinita. eccovi solo alcuni esempi tanto per rendere l'idea.
Tuesday, 13 January 2009
pensiero cristallizzato
Salve
sono Massimo Pietrobon
queste lettere nere su sfondo chiaro nel tuo schermo, sono io!
Non sono la versione fisica di me, ma piuttosto sono una essenza eterea, una presenza virtuale che sfiora la tua mente.
grazie a sottili scariche elettriche e a un complesso codice binario, le nostre essenze si sono qui contaminate ...e ora aleggio nella tua aria!
io (sogno evanescente di me stesso, effimera realtà virtuale) attraverso queste parole volanti, rendo tangibile la mia presenza!
Io adesso sono qui in ufficio, oppure un'altra volta sarò a casa mia...
ma cos'è "adesso"? cos'è "qui"? in questa mail che si dilata nel tempo da quando io l'ho concepita a quanto tu l'hai letta e nello spazio da dove la scrivo a dove tu la leggi?
dilatato in uno spazio-tempo intermedio, ibernato, il mio pensiero cristallizzato in parole e lettere aspetta di parlare a te.
e parlare con la mia voce, che adesso tu stai immaginando nella tua testa associandola a questi segni neri che i tuoi occhi sanno decifrare.
Io, testo in rete, pensiero lasciato a fermentare, monologo per qualche casuale lettore, sono solo un’idea, un rilfesso, un'eco, un sogno di un Massimo che un giorno volle sognare una immagine da confezionare e regalare a te, mio futuro lettore, pur ignorando chi tu sia...
da un testo del 2000...
sono Massimo Pietrobon
queste lettere nere su sfondo chiaro nel tuo schermo, sono io!
Non sono la versione fisica di me, ma piuttosto sono una essenza eterea, una presenza virtuale che sfiora la tua mente.
grazie a sottili scariche elettriche e a un complesso codice binario, le nostre essenze si sono qui contaminate ...e ora aleggio nella tua aria!
io (sogno evanescente di me stesso, effimera realtà virtuale) attraverso queste parole volanti, rendo tangibile la mia presenza!
Io adesso sono qui in ufficio, oppure un'altra volta sarò a casa mia...
ma cos'è "adesso"? cos'è "qui"? in questa mail che si dilata nel tempo da quando io l'ho concepita a quanto tu l'hai letta e nello spazio da dove la scrivo a dove tu la leggi?
dilatato in uno spazio-tempo intermedio, ibernato, il mio pensiero cristallizzato in parole e lettere aspetta di parlare a te.
e parlare con la mia voce, che adesso tu stai immaginando nella tua testa associandola a questi segni neri che i tuoi occhi sanno decifrare.
Io, testo in rete, pensiero lasciato a fermentare, monologo per qualche casuale lettore, sono solo un’idea, un rilfesso, un'eco, un sogno di un Massimo che un giorno volle sognare una immagine da confezionare e regalare a te, mio futuro lettore, pur ignorando chi tu sia...
da un testo del 2000...
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