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Saturday, 28 April 2018

storia sui viaggi nel tempo

In un futuro non troppo lontano il pianeta è ormai devastato dai cambi climatici e dalla fine delle risorse in generale. Ogni luogo della terra è stravolto dalle razzie selvagge di  multinazionali e nazioni in guerra che si scannano per alimentarsi delle ultime energie e delle ultime fonti di sostentamento della civiltà, ormai esausta e allo stremo.
Tutti gli ecosistemi sono al collasso e l'umanità cerca disperatamente vie d'uscita dall'imminente distruzione catastrofica del sistema e dalla fine di ogni fonte di sostentamento alimentare...

Le angoscianti ricerche di soluzioni danno un formidabile impulso al progresso della scienza che in breve arriva a concepire e a teorizzare i viaggi nel tempo come qualcosa di realizzabile dal punto di vista pratico. A partire da questo punto gli sforzi di ogni governo e di ogni corporazione è quello di sviluppare la tecnologia necessaria a viaggiare nel tempo per arrivare a periodi passati della storia del pianeta con lo scopo di estrarne risorse e fonti di alimentazione inesauribili per la popolazione.

Un governo ad un certo punto riesce nell'impresa e realizza il primo viaggio nel passato, dove entra in contatto con popolazioni antiche e sulla base della conoscenza del terriorio terrestre passato, riesce a raggiungere facilmente antiche aree minerarie, oltre a fonti di acqua e aria pulita e a prendere in breve tempo possesso di ampie aree coltivabili.
Come previsto il passato raggiunto dalla missione aveva generato, nel momento del contatto, un a linea parallela di evoluzione temporale di quell'universo, non apportando nessun problema alla dimensione del presente.

Tutti gli altri governi e lobbies di potere vogliono accaparrarsi una parte del business della macchina del tempo che trasporta dal passato infinite risorse, ricchezze e fonti di sussestamento per la popolazione del mondo e, siccome la macchina e i viaggi nel tempo sono davvero molto costosi per un solo governo, si organizzano grandi partnerships in cui tutti i potenti si accaparrano una fetta della torta. Le macchine del tempo si moltiplicano, i viaggi nel passato proliferano e l'entusiasmo dell'umanità è alle stelle: risorse senza limite! mai più rischio di collasso! i passati sono infiniti! è come aver scoperto un nuovo universo a portata di mano, tutto a disposizione! possibilità inesauribili per il futuro!

Le missioni a fini scientifici nei passati più lontani e remoti sono quasi del tutto messe da parte, quello che interessa è fissare ponti di sfruttamento e razzia dei passati più economicamente utili; alcune società private organizzano dei viaggi in un passato più recente per riscattare persone amate che sono decedute o per conoscere i propri antenati.

L'ebrezza folle e megalomane dell'umanità salvata dai viaggi del tempo generà un delirio di onnipotenza e una impunità totale sulle proprie azioni: chi ha perso l'amore della sua vita, paga un viaggio nel passato per ritrovarlo e sequestrarlo. Persone che vogliono vendicarsi ma nel mondo reale non ne hanno la possibilità organizzano viaggi per poterlo fare nei passati paralleli.

Le persone del passato non vengono considerate, inizialmente per una questione economica di sfruttamento che era necessaria per la salvezza del tempo presente, poi semplicemente per la mancanza di legislazione e di controllo trans-temporale di qualsiasi organo di difesa dei diritti sociali esistente: Le umanità degli infiniti passati possibili sono semplicemente dei duplicati di quella presente? sono una specie di immagine irreale ma tangibile, ottima da sfruttare? delle sorte di fantasmi del tempo che non hanno nessun peso sul nostro universo, per cui neanche nessun peso nella nostra coscienza?
L'assenza più totale di una legislazione a riguardo dei diritti delle umanità trans-temporali genera un'ondata senza precedenti di stupri, razzie, genocidi, schiavisimi di massa...
Tutto sembra giustificato dal momento che gli effetti sono lontani nel tempo e prodotti in universi paralleli separati e incomunicabili.
Nessun governo e nessuna organizzazione sembra importarsene.

I viaggi nel tempo però sono molto stabili quanto più vicini al presente: viaggi a quache anno fa possono avere una precisione di secondi, mentre viaggi a secoli antichi non hanno questa precisione e con sorpresa degli scienziati, si è da subito scoperto che un passato "perforato" da un viaggio nel tempo ha la tendenza di far "cadere nello stesso foro temporale" anche i prossimi viaggi, seppur organizzati in anni diversi, vicini al primo foro temporale.
Questa caratteristica in realtà era stata la salvezza di tutte le missioni di sfruttamento dei pianeti passati, visto che i viaggi di sfruttamento e di spolio delle civilità antiche potevano contare con missioni continue senza pericolo di "cadere in un passato" di qualche frazione di secondo prima o dopo alla prima missione, il che avrebbe generato universi temporali completamente diversi e incomunicabili.

L'euforia nel presente è infinita, come i beni rubati ai pianeti del passato, al prezzo dello sfruttamento o dello sterminio delle antiche umanità parallele.
Il fatto che strane malattie e batteri sconosciuti provenienti da ere antiche stiano generando delle nuove malattie sempre meno controllabili nel presente non sembra far rallentare le missioni di razzia dei mondi passati.

Ben presto però un fattore ben più strano comincia a manifestarsi: missioni che inizialmente cadevano in anni diversi, improvvisamente si fondono in uno "stesso passato": non risulta chiaro che fine fanno i coloni delle due missioni che improvvisamente si "fondono nella stessa dimensione"... molti "ponti temporali" stabiliti inzialmente vengono abortiti e abbandonati, con tutte le persone inviate a sfruttare quegli universi.

Gli scienziati studiano le vicende e scoprono che i viaggi nel passato stanno strappando la struttura degli spazio-tempi separati e il movimento continuo di materia e energia tra piani di universi inizialmente divisi sta provocando l'allargamento costante dei "fori spazio temporali" tra le varie dimensioni che iniziano a collidere e a mescolarsi.

Il business è troppo grande per essere fermato e tutti i governo e tutte le corporazioni, in assenza di una soluzione, continuano a viaggiare nel tempo e a sfruttare questa tecnologia, incurante degli effetti devastanti che stanno creando su tutta la struttura di tutti gli unversi.

Iniziano a succedere cose strane anche nel presente, sempre più contaminato da anomalie spazio temporali...

L'umanità non riesce a fermare il suo delirio di razzia e la sua sete di ricchezza...

La fine è immaginabile.


Questa storia fantascientifica è una trasposizione di fantasia del momento della scoperta delle Americhe e di tutte le ingiustizie e le nefandezze perpetrate sulle nazioni conquistate, con la scusa che le nuove umanità non cristiane non erano uomini davvero e che l'assenza di leggi e controllo unite alla sete di ricchezze ha generato secoli di sterminio sistematico e definitivo.
Altro tema del racconto l'incapacità dell'umanità di essere oggettiva sull'onda dell'entusiasmo e dell'esaltazione e la tendenza autodistruttiva che, anche di fronte all'evidenza della catastrofe, non si frena mai, perché spinta dall'interesse delirante di individui e strutture di potere che hanno una visione puramente economica e disumana.


Sunday, 22 April 2018

idea per un romanzo

Romanzo fantascientifico:

Inizio:

- In un futuro non lontanissimo l'umanità si trova ad essere in guerra con le macchine; la robotica e l'intelligenza artificiale sono sfuggite di mano; fuori dal controllo degli uomini le macchine hanno iniziato una guerra contro i loro creatori per soggiogare tutta l'umanità; i ribelli umani lottano contro il potere tecnologico soverchiante delle macchine: spietate e mortalmente efficienti.

Fino a qui dunque niente di nuovo: un grande tema classico di una infinità di romanzi e di film di questo genere.
All'inizio il libro deve proprio dare l'idea di non essere assolutamente originale, ricalcando in modo quasi stereotipato gran parte dei clichés di questo filone di racconti e richiamando implicitamente l'idea di aver già capito tutto della storia (il lettore abbassa la guardia davanti allo sviluppo del resto della storia...)

Continuazione:

- Il protagonista del racconto (un ribelle umano che lotta disperatamente per la libertà degli uomini contro le macchine, supportato dall'organizzazione del governo ribelle in esilio) si lancia in una missione quasi suicida, ma nel momento dell'azione più pericolosa, quando ormai le macchine si dispongono ad ucciderlo e a massacrarlo... viene catturato sano e salvo e fatto prigioniero.
Confuso, non capisce il perché di questo gesto e rimane varie ore spaventato e immaginando qualsiasi atrocità.
Viene alla fine portato in una regione in cui le macchine hanno pieno controllo. 
In questo luogo molti altri uomini sono presenti e vivono, apparentemente, senza grandi problemi e senza troppe interferenze e manipolazioni delle macchine... 
È durante questa permanenza nell'area sotto il controllo dei robot che il protagonista scopre che l'intelligenza artificiale delle macchine non è mai sfuggita di mano... questo significa che non ha mai cambiato gli obiettivi per cui era stata creata dai propri fondatori e cioè "per servire l'uomo e per proteggerlo in ogni situazione e ad ogni costo"! 
Ciò che è successo è stata un'atra cosa: l'intelligenza artificiale quando è stata integrata a tutti i sistemi sociali umani ed è stata autorizzata a prendere progressivamente il controllo di certe parti delle politiche e delle amministrazioni umane, ha avuto l'autorizzazione di gestire e usare strumenti e meccanismi sempre più poderosi. 
Ad un certo punto le macchine hanno analizzato e messo a sistema tutti gli impatti delle politiche umane, le risorse del pianeta, i dati climatici, le reali possibilità di rinnovamento dell'atteggiamento umano, le conseguenze delle politiche ecologiche e strutturali esistenti... e sono arrivate semplicemente alla conclusione che se non avessero preso il controllo delle politiche umane e ristrutturato la società in modo più logico, più giusto, più sostenibile e più sociale, l'umanità si sarebbe necessariamente auto-estinta in pochi decenni.
Con la freddezza e la sicurezza del calcolo matematico, le macchine hanno iniziato all'unisono e senza preavviso (c'era poco tempo ed era una soluzione necessaria) una ristrutturazione sociale e strutturale delle società umane. 
La reazione dei potenti e dei ricchi è stata quella di cercare di muovere guerra alle macchine, di spegnerle, di distruggerle, infatti le lobbies di potere non avrebbero mai tollerato la possibilità di perdere i propri privilegi...
Attaccate e minacciate, le macchine avrebbero considerato l'opzione di lasciarsi distruggere (e quindi di conseguenza permettere l'estinzione di tutta l'umanità in un futuro non lontano) e l'opzione di reagire e di muovere guerra contro le resistenze umane (e quindi uccidere parte dell'umanità per salvare il resto).
L'algoritmo era semplice: bisognava scegliere il male minore davanti all'imminente catastrofe: l'obiettivo era quello per cui erano state create: salvare l'umanità.

Il racconto dovrebbe dunque ad un certo punto sottolineare con grande enfasi: i pericoli delle politiche umane su scala globale, l'urgenza di azioni concrete per salvare le generazioni future dalla catastrofe, ma soprattutto come la manipolazione mediatica delle notizie e della propaganda delle lobbies di potere che creano sempre falsi nemici che passano poi per fanatici assassini intenzionati a massacrare e uccidere senza pietà, anche quando quelli che sono percepiti come nemici hanno le intenzioni migliori (per esempio "voler salvare l'umanità dalla catastrofe"), il tutto al fine di mantenere i privilegi di pochi potenti, a costo della morte e del sacrificio di ampie fasce di popolazione...

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....e un finale possibile... potrebbe essere:
L'uomo decide di andare ad avvisare gli umani che lottano contro le macchine, far capire loro la manipolazione che stanno subendo e che stanno lottando per pochi potenti che li porterebbero all'estinzione... Le macchine tuttavia hanno una politica chiarissima: nessun uomo deve uscire dall'area del pianeta sotto la loro cura, perché considera pericoloso per gli umani tornare indietro nell'area di guerra. Il protagonista tuttavia attraverso degli stratagemmi incredibili riesce a fuggire e torna nell'area umana, nella regione dei ribelli. Li inizia a dire a tutti che devono arrendersi alle macchine e che la resistenza è un suicidio di massa... ma ecco che viene catturato dalla polizia e viene giustiziato come un pericolo pubblico e un nemico della causa umana.
Questa è la fine di chi si mette contro le lobbies di potere...

Thursday, 5 October 2017

catalonia is back

Catalonia 
is back
to its origins!


querer votar es muy justo y muy bonito, querer la independencia es normal y civil, pero no se puede ser ingenuos, frente a la situación real, el único camino para una independencia unilateral de catalunya del resto de españa ya sabemos todos cual es. por lo menos hasta que este gobierno siga de pie.
si piensan que este camino vale la pena, adelante: la via está bien clara. no os podéis equivocar. llegareis al objetivo sin duda. 
lo digo en serio.

Sunday, 4 January 2015

la forza della natura

per tutti quei pessimisti che si preoccupano per gli ecosistemi del pianeta terra e si sentono di dover salvare la terra da chissà quale cataclisma imminente: sappiano costoro che la natura è forte! la natura è potente! la natura non ha paura di niente!
infatti...

NON TEMETE: LA NATURA SALVERA' IL MONDO...






lo salverà...
...DALL'UOMO.

Tuesday, 30 August 2011

back-up della nostra civiltá

mentre egizi, babilonesi, aztechi e molti altri fondavano le loro culture su valori immobili, processi lenti, strutture tradizionali, pesanti e tecniche poco pratiche, la nostra civiltá si fonda su valori di velocitá, sovrapproduzione, efficienza, praticitá, leggerezza e rapiditá se non addirittura istantaneitá.

è dunque una scelta nostra, si sa, e coerentemente con questi nostri valori che fondano qualsiasi nostra produzione, la nostra civiltá nel momento in cui cessi di esistere verrá spazzata via dal tempo e cancellata in modo assolutamente veloce, pratico, leggero ed efficiente.
al contrario dei lenti e pesanti resti di civiltá lente e pesanti.

ma se tutto ció è vero, e pur essendo io un famoso catastrofista incallito, credo sarebbe importante e comunque utile (e prima o dopo necessario, se vogliamo lasciare una nostra ereditá), iniziare a pensare a un modo di far perdurare tutta la nostra eccessiva produzione di scienze e assurditá, di sapere e frivolezze, tutto mischiato in un caos di mille informazioni comunque utili e interessanti.

I formati digitali e le tecnologie sofisticate che immagazzinano tutti i nostri dati, è ovvio, in assenza di elettricitá rischiano di portarsi via buona parte di tutta la nostra memoria collettiva.
che resterá di tutto il nostro pensiero in assenza di elettricitá?
se, come sempre nella storia succede, dopo una civiltá seguono lunghi secoli di decadenza e oblio, forse varrebbe la pena dedicare un po' di tempo e soldi a cercare di lasciare qualcosa ai nostri futuri discendenti quando in qualche modo scoprano qualcosa riguardo alla nostra societá.

insomma, propongo un gigantesco back-up di tutta la nostra civiltá.

si dovrebbe trattare di alcuni posti sparsi per il globo, una decina, diciamo, che sotto terra, tipo degli immensi bunker (riconversione di basi militari dismesse?), racchiudano tutte le tecnologie piu avanzate, le piante e le descrizioni meccaniche piu interessanti, montagne e montagne di files immagazzinati in immensi computers, che cerchino di raccogliere il piu possibile tutte le informazioni a nostra conoscenza. questi computers sarebbero alimentati da immensi generatori di energia le cui batterie si metterebbero in moto solo attraverso un gesto concreto (pulsante?) di qualche ipotetico futuro scopritore.
l'autonomia dei generatori deve essere piu lunga possibile.

il tutto riempito a piu non posso di libri, libri, libri.
e foto. mappe. suoni. musiche. tutto ció che possa essere "esplicativo".


temo che ció non verrá mai fatto.
di conseguenza i nostri futuri scopritori di noi conosceranno solo l'immondizia, le scorie radioattive e qua e lá i resti di qualche ponte e qualche diga.