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Monday, 18 May 2020

enraizando


la natura è artista


Le piante sono delle artiste che si dedicano a trasformare la terra scura e la luce in colori, profumi, sapori e bellezza.

Grazie piante.
Trasformatrici di ciò che è amorfo in ciò che è sublime e armonioso.

Tuesday, 12 May 2020

evolución vegetal-19


Questa grande pianta non si può classificare esattamente di "albero", anche se le sue proporzioni sono enormi. Si tratta di una grande unica radice che si sviluppa in lunghezza e in altezza, ma non in larghezza. 
All'inizio si sviluppa dal seme una lunga radice filiforme che va estendendosi sinuosamente sotto la superficie del terreno. Poco a poco la pianta cresce e questa radice si allunga e si eleva in altezza, uscendo dal suolo. Crescendo ed elevandosi, questa pianta genera un vero e proprio muro ligneo resistente e sinuoso che può arrivare addirittura a misurare 4 o 5 metri di altezza e può estendersi fino a 60 metri di lunghezza!


È per questo che viene chiamato "Albero-Diga" dagli abitanti delle aride regioni montane dove crescono dei boschi di questa pianta. Questa pianta infatti sviluppa il muro in modo da creare delle sacche, dei bacini di raccolta per le acque piovane e genera delle vere e proprie dighe grazia alle quali la pianta conserva l'acqua di cui ha bisogno durante i periodi di siccità.
Quando piove la sommità della pianta si riempie di verdi foglioline che generano una sorta di "serpente verde" sulla sua cresta.
Nel primo punto originario di sviluppo, generalmente il punto più alto della pianta, nasce una volta all'anno un  grande fiore che può raggiungere un metro e mezzo di diametro e da esso un grande bulbo che è un frutto molto succoso e delizioso. Questo frutto è simile a un cocomero, ma può superare in altezza una persona!

Wednesday, 21 August 2019

T.E.R (Nêga Lucas and Indira Visnu)

Nêga Lucas, una grande artista brasileña que tenemos la suerte de conocer, editó y publicó en su canal de youtube un video artístico en el cual participé en versión "cameraman".

Publico este maravilloso video en mi blog sólo porque participé en este sentido (así que sigo siendo fiel a mi concepto que todo lo que publico es algo hecho, pensado, realizado, concebido o soñado por mí. y en este caso especial, algo en el cual pude participar de alguna manera), pero toda la idea, la sensibilidad, la concepción, la organización, los movimientos, la edición y la producción digital es de Nêga.

El carácter artístico de esta mujer es muy carismático y con su entusiasmo, su fuerza y su espontaneidad, nos involucró a Visnu (como nadadora) y a mí (como cameraman) en su proyecto artístico, dirigiendo cada movimiento naturalmente cada movimiento que Visnu y yo habíamos de hacer.

Fue un grande placer y un grande honor.
Encuentro este video muy impactante en su simplicidad esencial.
Buena visión.





Wednesday, 19 June 2019

the recycled giants

Me and my Giants, in HP Graphic Academy, Barcelona.
These giants are made by industrial materials that HP indigo printing machines are producing every day as disposal waste of the printing production. In order to implement the reuse and recycling of these parts HP wanted to create an art work that could convey the  idea that trash can come to life and beauty if recycled. Here you have one good picture that helps to understand the real proportions of this creative work.


messaggio da un sogno-10

[...]

“todas las semillas tienen su utilidad! 
Y es sólo cuando quieres sembrar que las cosas se complican!”

Estaba claro en el sueño que eso quería decir que cada hierba, por insignificante y dañina que nos parezca, en realidad es fundamental e absolutamente necesaria dentro del equilibrio natural. En cambio sólo cuando tenemos la pretensión mental de querer sembrar tan sólo lo que nos apetece decidimos que hay plantas buenas y plantas malas, pero esa es una visión superficial y básicamente erronea.

(Esto se aplica también a nuestra visión de la vida y de nuestro pasado...)



Wednesday, 15 May 2019

la vita mi vive

La mia vita è quell'energia che da sempre ha abitato l'individuo che identifico come me stesso.
Indipendentemente dalla mia memoria, ero vivo ed ero me stesso 10 anni fa, 20 anni fa, 30 anni fa, 40 anni fa... vivevo la mia vita il giorno che sono nato e la vivevo anche quando ero un feto e un embrione dentro il ventre di mia madre.

Ma se risalgo al passato fino a quella prima cellula dell'individuo che sarà poi chiamato Massimo Pietrobon, arrivo al primo momento della mia vita.
La cosa curiosa però è che questa prima cellula non è "nata", è sorta dalla fusione di un ovulo e uno spermatozoo. Le cellule possono formarsi per scissione o per fusione, ma in nessun caso "nasce" una cellula... le cellule sono parti vive di uno stesso organismo che continua a vivere, anche se si divide; oppure unione di organismi vivi che continuano a vivere, anche se in modo diverso, e cioè fusi insieme.
In nessun caso la cellula originaria "muore" e "nasce" la nuova cellula.
La cellula semplicemente si trasforma, in un certo senso.
La vita che anima la cellula però è quella originaria.
E se risaliamo all'indietro all'inizio dei tempi, tutte gli organismi vivi attualmente sul nostro pianeta non sono discendenti del primo organismo, bensì sono trasformazioni di quella prima (e unica) vita.
Quindi la vita è sempre stata solo una: quella di tutti gli esseri viventi.
Gli individui, le specie, gli animali estinti, le piante esistite milioni di anni fa, sono in realtà tutte parti della mia stessa vita, visto che la mia vita non è altro che la stessa di tutte le cose vive nel pianeta.
Dunque non è sbagliato dire che non sono io che vivo la mia vita, ma è la Vita che mi vive.

E come corollario... ipotizzando una specie di memoria psico-biologica relativa a tutto ciò che è vivo, forse non è impossibile, dal punto di vista teorico (o metafisico) una connessione con ogni cosa viva, sia nello spazio che nel tempo.
Siamo fratelli di tutto ciò che è organico, ma fratelli di primo grado, non metaforicamente...

E poi... se l'ontogenia segue gli stessi passi della filogenia... è come se la memoria cellulare conservasse davvero proprio tutto ciò che è successo fin dall'origine dei tempi...
La vita ricorda...
E forse, chissà, posso ricordare vagamente anche io...

E con questo punto di vista forse si potrebbe dare una spiegazione anche un'altro mistero... quello dell'inizio e della fine della nostra vita, secondo la nostra percezione individuale (un pensiero spiegato nel post Tu Sei Eterno...)

Ci rifletto.


Friday, 1 February 2019

animale fantastico-31

il FLEXIBILIO


Il flexibilio, anche detto "elefantino acquatico volante", è un animaletto lungo 60-70 centimetri che presenta una grandissima versatilità in termini di locomozione e di adattamento agli ambienti e agli habitat.
Non è infatti raro trovarlo a terra mentre raccoglie bacche ed erbe con la sua proboscide, molto simile alla sua coda; oppure è facile anche vederlo volare nei cieli, specialmente a basa quota, andando a trovare frutti in cima agli alberi oppure fiori pieni di polline tra le rocce montane.
In questo caso il Flexibilio usa le sue leggere zampe flessibili come ali, accoppiandole due a due e facilmente prende il volo in pochi secondi.


Tuttavia non finisce qua: questo incredibile animale può anche muoversi agilissimamente nelle acque, nuotando come un polpo grazie alle sue 6 propaggini flessibili: le zampe/ali, la coda e la proboscide. Il flexibilio in acqua è totalmente a suo agio e può rimanere immerso per lunghi periodi. Si stende spesso sulle rocce o sul fondo del mare e cambia il colore mimetizzandosi perfettamente con il terreno.


È grazie alla sua incredibile flessibilità che questo animale è uno degli animali più versatili e adattabili del pianeta.



Tuesday, 18 September 2018

casa alrededor de un árbol

qué os parece construir una casa con poquísimo material y que sea una casa orgánicamente integrada con el ambiente?
pues, fácil de hacer!
es tan sólo elegir un árbol grande y sólido que améis con toda vuestra alma y elegir vivir a su lado... o, mejor dicho, a su alrededor!

se trata de apoyar una serie de vigas de madera al tronco del árbol y fijarlas a un anillo puesto alrededor de él. claramente os va a salir una estructura cónica que puede recordar una tienda de los indios de américa.


ahora sólo tendréis que cerrar la parte superior con algún material común para tejados. 
lo importante es aislarlo bien de la lluvia, cosa no muy difícil, pero esencial.
las ventanas y la puerta se adaptarán a la forma del edificio cónico y con poquísimo material habréis creado un espacio habitable que podréis dividir por dentro con algún tabique o, si preferís, lo podéis dejar abierto, continuo.
una casa alrededor de un árbol!
que bonito! jeje




Wednesday, 22 August 2018

animale fantastico-24

il TENSIOCORNIO



Il tensiocornio è un animale di grande stazza che vive nelle prossimità dei gelidi laghi freddi delle zone polari. Non ha nemici naturali e si nutre di piccoli molluschi che pullulano nel fondo delle acque frequentate da questo possente animale.
Essendo il tensiocornio un animale molto voluminoso, deve passare molto tempo pescando molluschi per nutrirsi come si deve e quindi deve rimanere a lungo con la testa sospesa sopra le gelide acque, cercando il punto e il luogo migliore dove pescare.
Non avendo inoltre nemici naturali, questa specie di quadrupede terrestre ha evoluto un comportamento alquanto bizzarro: non avendo nessuna voglia di bagnarsi nelle acque fredde dei laghi polari, il tensiocornio ha elaborato tutta una speciale tensiostruttura tra corna ricurve e collo che gli permette di mantenere la testa e il robusto e pesante collo sospeso sopra il centro dei laghi per ore e ore.
Le pesantissime e fortissime corna semicircolari vengono infatti puntate sul bordo delle acque e funzionano da punto d'appoggio; la testa dunque può sporgersi sorretta dalla struttura cornea essendo controbilanciata dal resto del corpo, all'asciutto, che fa da contrappeso; il collo funziona a tensione e può rilassare i muscoli visto che non deve sorreggere nulla, solo fa da connessione tra testa e corpo.
In questa curiosa posizione il tensiocornio può passare moltissime ore stanando i molluschi nel fondo dei laghi.
Soltanto la lunghissima e flessibile lingua viene a contatto con le gelide acque del nord.

È dunque chiaro che il tensiocornio non è un animale che abbia bisogno di spostarsi molto e ancor meno necessario è spostarsi velocemente... e per fortuna! Le pesantissime corna infatti sono davvero un peso mastodontico da smuovere!
Quando risulta necessario il tensiocronio si muove lentamente con un andamento molto caratteristico, aiutandosi con la rotondità delle corna per avanzare.



Siccome le corna sono troppo pesanti e stanno quasi sempre a contatto con il suolo, all'inizio con uno sforzo del collo l'animale solleva la testa (1) e muovendo il muso verso l'alto fa scivolare le corna in avanti, appoggiandole al suolo sulla metà della loro lunghezza (2). A questo punto basterà avanzare con il corpo verso avanti facendo ruotare come una ruota le corna rigide (3, 4, 5) fino ad arrivare ad appoggiarle completamente con la punta (6). Portando adesso il corpo esattamente sotto la testa e mantenendo le corna appoggiate a terra come stanno, è ora possibile rifare lo sforzo con il collo di sollevare di colpo la testa e le corna e di farle slittare in avanti fino a poggiarle sulla metà (1) ricominciando la serie continuamente fino a spostarsi dove gli va.


È evidente che al tensiocornio non va di spostarsi molto spesso e se può rimane ancorato più a lungo possibile sul bordo di un lago.

Monday, 20 August 2018

evolución vegetal-17

Il triplalbero è un albero che cresce nelle foreste tropicali densissime di vegetazione e dove, pertanto, la crescita deve avvenire velocissimamente per riuscire a superare le chiome degli alberi già alti e poter raggiungere una pezzetto di cielo illuminato dal sole.
A questo fine la strategia adottata da questa pianta è a dir poco sorprendente!
Cominciamo dall'inizio:
Il triplalbero genera dei frutti in forma di tubo, la cui scorza è legnosa e forata in più punti. La particolare conformazione di questo frutto permette il passaggio del vento attraverso i fori e genera un suono armonioso come di flauto.


Anche le foglie hanno una base a forma di fischietto che provoca un sibilo lungo quando il vento ci soffia dentro.
Questi suoni rendono la posizione del triplalbero molto facile da trovare per dei speciali tipi di uccelli che vanno ghiotti della scorza falutiforme e della polpa dei frutti di questa pianta.
a questo punto rimangono appesi ai rami soltanto i semi che sono come delle palline collegate tra loro da un filo.


Anche questa particolare composizione di semi crea una melodiosa sinfonia di piccoli suoni legnosi ogni volta che il vento li muove.
Si tratta dunque di un albero molto musicale, come avrete ormai capito.
Finché restano frutti nel triplalbero gli uccelli prediligeranno nutrirsi della scorza e della polpa, ma quando ormai i frutti scarseggiano o sono finiti, allora cominceranno a mangiare anche gli ultimi semi della catena di palline, che sono più morbidi e saporiti.
Questi uccellini strappano la concatenazione di palline legnose e le portano lontano. mangiati gli ultimi semi più morbidi, scoprono però che gli ultimi 3 semi (sempre uniti da un filamento vegetale molto duro, anche se flessibile) sono immangiabili, perché troppo duri, e li gettano lontano dal loro nido.
A questo punto la strategia vincente del triplalbero entra in azione e cioè "l'unione fa la forza"!
I semi atterrano in qualche parte del terreno in modo diverso, ma essendo legati da un filamento non sono mai troppo distanti.


La possibilità che i tre semi cadano tutti in linea retta è bassissima, è invece praticamente certo che cadono in 3 punti non allineati creando così un triangolo tra di loro.
I semi germogliano e le tre piantine iniziano a crescere in altezza a tutta velocità per raggiungere gli alti fusti degli alberi più grandi che nascondono la luce del sole a livello del suolo.
Alla velocità che questa pianta cresce verticalmente il suo tronco, esile e fino, non potrebbe mai rimanere dritto, arrivando più in alto degli alberi già grandi, è così che i rami di ciascuna pianta sono evoluti in modo da nascere alla stessa altezza delle altre due piante sorelle e fungono da bracci che vanno a cercare, trovano e si uniscono ai bracci degli altri due alberi.
I tre alberi si danno supporto l'un l'altro e grazie alla distanza tra i loro tronchi disposti a triangolo possono crescere esili ma altissimi, creando una struttura reticolata come quelle delle gru da costruzione.



In pochissimo tempo arrivano ad altezze impensabili e raggiungono facilissimamente la luce del sole e finalmente possono ricominciare il loro ciclo musicale di riproduzione.


Saturday, 4 August 2018

animale fantastico-23

il SACCOSAURO



il Saccosauro è un rettile molto particolare: è un animale che super i due metri d'altezza, ma che sembra un gigantesco cestino vuoto con 4 zampe. Il saccosauro infatti ha sviluppato una gigantesca sacca per immagazzinare il cibo (come quella dei pellicani, per intenderci) e passa il tempo riempendola di foglie e frutta.
sembra che mantenga molto tempo il cibo nella bocca per farlo fermentare: questo, oltre a renderlo più facilmente digeribile, permette a questo animale a sangue freddo di vivere nelle regioni più fredde del pianeta (a patto che ci siano boschi nella vicinanza).


L'indole di questo animale è totalmente pacifica visto che non fa altro che passare le giornate a raccogliere foglie e vegetali.
In alcune città delle aree fredde, alcuni esemplari sono curati dalla comunità cittadina e pascolano liberamente e docilmente tra i parchi. Gli abitanti a volte raccolgono foglie erbe e vegetali e le mettono nella bocca del saccosauro, come fosse un cestino per le foglie. I saccosauri scodinzolano la minuscola coda in segno di apprezzamento.

Thursday, 2 August 2018

animale fantastico-22

il MAMMÚCTOPUS


Il mammúctopus è un raro esempio di polipo terrestre peloso.
Vive nelle regioni fredde e usa i suoi due tentacoli prensili (simili a quelli di un normale polipo) per procacciarsi il cibo e praticamente per qualsiasi altra cosa voglia fare. Grazie agli altri 6 tentacoli invece il mammúctopus riesce a spostarsi piuttosto agevolmente su qualsiasi terreno; si tratta di 6 tentacoli che sono meno flessibili e più corti degli altri due prensili, ma anche più tozzi e robusti per sostenere la pesante mole di questo grande animale terrestre.
Questo animale raggiunge facilmente i 2 metri di altezza e presenta un corno sulla sommità della testa.
A parte i tentacoli e il corno l'intero corpo è ricoperto da una folta peluria lunga a di diversi colori.
I mammúctopus vivono in branchi matriarcali e passano molto tempo ad abbracciarsi con i tentacoli.
La femmina alfa presenta sempre un colore azzurro chiaro con dei ciuffi gialli nella parte bassa del corpo, molto chic.

Sunday, 29 July 2018

animale fantastico-21

la LUCERTOLA PARACADUTISTA


La lucertola paracadutista è un tipo di lucertola che vive nei boschi di montagna.
ha sviluppato una larga coda appiattita che risulta molto peculiare: è infatti una specie di membrana elastica che all'occorrenza può essere usata dall'animale come un paracadute: basterà afferrarla con le zampe anteriori e saltare nel vuoto.
La lucertola paracadutista è un animale di stazza discreta e può arrivare a misurare un metro e mezzo di lunghezza, generalmente aspetta una corrente d'aria propizia per spiccare il volo e si lascia a volte trasportare in alto come nel parapendio (preferisce infatti regioni molto ventose dove vivere).
Il volo in parapendio o il salto paracadutato è usato per spostarsi da una montagna all'altra o da un albero all'altro, per sfuggire a qualsiasi pericolo che si manifesti nelle vicinanze oppure per sorprendere certe prede dall'alto, piombando su di loro quando meno se lo aspettano.


Thursday, 28 June 2018

animale fantastico-17

il CORAZZOCODONE



Il Corazzocodone è un piccolo animaletto esile e delicato che però presenta una lunghissima e robusta coda irta di creste taglienti. Questo animale non se ne sta praticamente mai con la sua lunga coda srotolata, a meno che non stia prendendo il sole nei momenti di relax. La coda del corazzocodone infatti è usata in vari modi difensivi:


Questo simpatico animale porta sempre la lunga coda arrotolata sul suo corpo, un po' per trasportarla più agevolmente e un po' per proteggersi, data la sua delicatezza come animaletto, ma se minacciato da un qualsiasi pericolo può serrarsela bene addosso in modo molto aderente generando una corazza quasi impenetrabile oppure può farsela passare sopra la testa nascondendosi come farebbe una tartaruga.


Ad ogni modo la coda è usata anche per minacciare o per impressionare altri esemplari della stessa specie: le spire della lunga propaggine vengono fatte crescere in modo che la stazza dell'animale sembra molte volte più grande di quella che è in realtà.

Tuesday, 8 May 2018

evolución vegetal-15

l'albero-alga



gli alberi-alga sono delle grandi piante che producono gas più leggeri dell'aria ma che non li rilasciano all'esterno, bensi li mantengono dentro le loro lunghissime foglie vuote che ondeggiano e fluttuano lentamente e maestosamente come lunghi palloncini o affusolate mongolfiere...
il risultato è un grande vegetale terrestre alto decine di metri che si muove continuamente e dolcemente ai venti come una colossale alga marina.
immaginate che bello passeggiare in un bosco di questo tipo!


Monday, 30 April 2018

il gran finale delle cicale

La Magicicada Septemdecim è una delle specie di cicale che vivono con un ciclo di vita di 17 anni. Wikipedia descrive questo ciclo nella seguente maniera:

Hanno la peculiare caratteristica di vivere come ninfa sotto il terreno per 17 anni e poi, ad un tratto, verso la fine del mese di maggio, escono tutte assieme come ad un segnale convenuto. Scavando gallerie nel terreno si dirigono verso la superficie dove, una volta emerse, si arrampicano sugli alberi per concludere il loro ciclo vitale. Nel giro di poche ore terminano la muta diventando insetti adulti. Gli adulti, che si nutrono di linfa, vivono 30-40 giorni durante i quali avviene l'accoppiamento. Dopo la deposizione delle uova gli adulti terminano il ciclo vitale.

Dopo essere quindi rimasti per all'incirca 16 anni e 11 mesi sotto terra in versione di larve, queste cicale escono alla luce del sole, si trasformano in insetti adulti, volano e si accoppiano per poi morire.
Potrebbe sembrare che la vita sotterranea delle larve di Magicicada Septemdecim sia una specie di preludio letargico troppo lungo per una troppo corta vita da essere interamente sviluppato, ma in realtà, se ci soffermiamo un pochino a pensare alla prospettiva di vita di una queste cicale, il concetto di vita sarà principalmente quello di larva sotterranea che si nutre e vive in modo autonomo durante 17 anni uno dietro l'altro e la bizzarria, la sorpresa, la cosa assurda della vita sarà invece la breve esperienza di vita da adulto.

Nel 2017, a Japaratinga, Brasile, ho avuto modo di assistere alla frenesia e alla pazzia del passaggio alla vita adulta di questi insetti: una incredibile esplosione di vita che esce da terra, si attacca agli alberi senza pensare ai possibili predatori, muta di pelle, apre le ali e inizia a volare freneticamente senza sapere bene dove, come e perché. A volte l'inesperienza (o l'entusiasmo imprudente) fa finire questi adulti appena sviluppati tra le braccia della morte.
Questo mi ha fatto riflettere sulla prspettiva di vita (e morte) di questa specie animale.

Noi, per esempio ci sviluppiamo apprendiamo poco a poco la nostra esperienza di vita e, salvo incidenti, evolviamo dentro a un corpo che va progressivamente perdendo forze, energie e spesso anche entusiasmo, fino al momento della morte.
Ma pensate invece a come vive una cicala, per la cicala la fine della vita non è una perdita progressiva di energie... bensì... piuttosto... una specie di grande viaggio allucinogeno dovuto a una misteriosa droga dall'incredibile effetto energetico e che alla fine ti ammazza per overdose di emozioni! 
Pensateci bene: 17 anni sotto terra a sonnecchiare e a fare una vita pacifica, lenta, sicura e senza grosse sorprese. Per un insetto 17 anni non sono pochi! Una lunga vita di sicurezza e lentezza... ma ad un certo punto, quando ormai il ciclo di vita sembra volgere al termine... zak! un richiamo energetico assurdo richiama questi esseri verso l'alto... spinti da un desiderio che non avevano mai sentito, a un entusiasmo, a una curiosità, a una forza irrefrenabile si tuffano in un nuovo mondo! il mondo esterno! escono alla luce e la vedono per la prima volta!  Il sole e l'aria... cose mai viste... sarà un allucinazione? ma che mondo è? i colori... piante e odori mai visti... tutto più leggero...
Ma ecco che il corpo muta... cosa succede? dopo una muta straordinaria ecco un nuovo corpo, provvisto di ali! si vola!
Immaginate lo stato di ebrezza... l'incredulità... la sensazione di confusione e di meraviglia assurda... e come se non bastasse e questo sogno allucinogeno non finisse mai... nuovi desideri dentro il proprio corpo... accoppiamento... sensazioni erotiche... sessuali incontrollabili...
Le cicale cantano, suonano, svolazzano, si accoppiano fino allo strem, senza capire cosa stia succedendo... Alcuni predatori se ne approfittano, ma loro probabilmente non sanno neanche se si tratta di un sogno o della realtà...
Poi alla fine del ciclo, la cicala perde tutte le energie e muore. Ma non è incredibile abbandonare la vita con un sogno così assurdo e così pazzo?

Potremmo in definitiva dire che tutte le cicale muoiono con le stesse sensazioni di chi muore da overdose di droga.