Showing posts with label humanidad. Show all posts
Showing posts with label humanidad. Show all posts
Tuesday, 23 June 2020
Friday, 31 January 2020
africa is original
Etichette:
africa,
alternative geographies,
humanidad,
locuras geograficas,
map,
origen
Saturday, 2 February 2019
legalize being human
Etichette:
fascism,
humanidad,
ingiustizia,
razzismo,
società
Monday, 14 January 2019
partiamo dalla base
Basta cercare di ricreare una società giusta e perfetta partendo da ideali superiori che elevino la coscienza dell'umanità!
È ora di prendere atto della disfatta di questa metodologia positivista: nella pratica non funziona mai, visto che quando si riesce a mettere in piedi una società moderatamente più giusta, subito (o dopo una o due generazioni al massimo) si ripiomba nella barbarie semplicemente facendo leva sugli istinti più bassi e animaleschi della nostra indole bestiale.
Questo però non significa che una società più giusta non possa esistere: basta però partire da zero, dalla base e cioè dagli scimpanzé!
Infatti bisogna usare un'altro punto di partenza per ideare la struttura della nuova società perfetta: bisogna riconoscere che a livello collettivo l'uomo agisce in modo totalmente primitivo e istintivo, come un primate animalesco, non dissimile al comportamento dei nostri cugini gli scimpanzé.
Se una società non considera il nostro istinto più bestiale, verrà sempre messa in scacco nel momento che qualcuno o qualcosa, volontariamente o meno, metta ansia e panico nella popolazione che tornerà ad agire in modo totalmente istintivo e irrazionale.
Realizziamo dunque degli esperimenti con varie comunità di scimpanzé che riproducano un po' il livello di stress della nostra società umana e cerchiamo, attraverso delle strutture o delle condizioni riproducibili su grande scala, di ottenere un equilibrio tra le varie comunità diverse a contatto e tra gli individui all'interno di ciascuna di esse in cui intuitivamente tutti abbiano interesse a non sopraffarsi l'un l'altro, a condividere le risorse e a non comportarsi aggressivamente cercando di rubarsi le risorse tra loro.
Se, dopo svariati esperimenti, riusciamo ad ottenere una istintiva stabilità equa e pacifica tra i gruppi di scimpanzé, allora potremo finalmente esportare questo equilibrio al nostro mondo umano, avendo finalmente sconfitto le tendenze più egoiste e becere del nostro istinto gregario che ci stanno portando dall'autodistruzione.
A questo punto si potranno anche aggiungere a questo modello sociale altri begli ideali superiori accessori di rispetto mutuo e di coscienza razionale altamente elevata, ma questo già è secondario: l'importante è sconfiggere il nostro lato animale.
È assolutamente essenziale partire dalla base della nostra essenza bestiale per poter generare una società stabile. L'alternativa è il ciclico fallimento di ogni tentativo di elevazione.
(Un po' come pretendere che un individuo diventi un guru zen, senza aver pacificato la propria rabbia inconscia che ha dentro, istintivamente... non funzionerà mai).
Quindi ricordate: umiltà! accettiamo che siamo soltanto dei comuni primati.
Se partiamo da questa base, la speranza di una società giusta c'è!
Thursday, 27 September 2018
Tuesday, 28 August 2018
servizio di iniziazione obbligatoria
altro che servizio di leva obbligatoria!
un anno a fare il militare? mettersi sotto lo scudo di una bandiera, uniformato e addestrato come un cane da caccia a ringhiare e ad azzannare chi ha un'altra bandiera? noooo!
facciamo qualcosa di utile invece!
una cosa che sarebbe molto più interessante, nel mio mondo utopico ideale, sarebbe un'iniziazione obbligatoria. come nelle antiche tribù!
a 18 anni (o con certe proroghe, così com'era per la leva militare obbligatoria), il cittadino è chiamato ad andarsene dal proprio paese per un anno.
scelga lui dove vuole.
gli piacciono le maldive? vada
preferisce new york? vada
è più contento di andare in qualche paese africano? bene
magari farsi il giro dell'america latina? perfetto
vuole lavorare a shanghai o in australia? ok
qualsiasi cosa! anche se volesse fare il giro del mondo, faccia esattamente come gli va, basta che non torni a casa per un anno.
impara delle lingue, impara a farcela da solo, impara a socializzare, impara le altre culture (un po' almeno), impara a rompere stereotipi, impara ad avere amici fuori dal proprio paese, impara a capire che nel tuo paese non è tutto perfetto o tutto sbagliato, non è tutto logico o tutto illogico, non è tutto bianco o tutto nero: impara a leggere il mondo e a migliorare il tuo paese apportando idee nuove e la capacità di capire l'umanità.
l'unico inconveniente di questo progetto è che è totalmente contro la linea politica dei nostri demagoghi che ci vogliono furiosamente xenofobi, chiusi di mente, ignoranti e spaventati dal diverso.
per il resto, solo vantaggi!
un anno a fare il militare? mettersi sotto lo scudo di una bandiera, uniformato e addestrato come un cane da caccia a ringhiare e ad azzannare chi ha un'altra bandiera? noooo!
facciamo qualcosa di utile invece!
una cosa che sarebbe molto più interessante, nel mio mondo utopico ideale, sarebbe un'iniziazione obbligatoria. come nelle antiche tribù!
a 18 anni (o con certe proroghe, così com'era per la leva militare obbligatoria), il cittadino è chiamato ad andarsene dal proprio paese per un anno.
scelga lui dove vuole.
gli piacciono le maldive? vada
preferisce new york? vada
è più contento di andare in qualche paese africano? bene
magari farsi il giro dell'america latina? perfetto
vuole lavorare a shanghai o in australia? ok
qualsiasi cosa! anche se volesse fare il giro del mondo, faccia esattamente come gli va, basta che non torni a casa per un anno.
impara delle lingue, impara a farcela da solo, impara a socializzare, impara le altre culture (un po' almeno), impara a rompere stereotipi, impara ad avere amici fuori dal proprio paese, impara a capire che nel tuo paese non è tutto perfetto o tutto sbagliato, non è tutto logico o tutto illogico, non è tutto bianco o tutto nero: impara a leggere il mondo e a migliorare il tuo paese apportando idee nuove e la capacità di capire l'umanità.
l'unico inconveniente di questo progetto è che è totalmente contro la linea politica dei nostri demagoghi che ci vogliono furiosamente xenofobi, chiusi di mente, ignoranti e spaventati dal diverso.
per il resto, solo vantaggi!
Saturday, 4 August 2018
il senso della vita
riflessione senza pretese di aver capito i massimi sistemi dell'universo:
guardando la natura non mi resta che credere che il senso della vita non possa che essere transpersonale.
se la natura affidasse un senso personale all'individuo la logica sarebbe quella di farlo vivere il più a longo possibile, di fargli evitare le sofferenze, di proteggerlo da ogni cosa che possa metterlo in pericolo. invece sembra che la logica sia un'altra: molti animali vivono poco per lasciar spazio a nuove generazioni più adattabili all'ambiente, altri animali hanno l'istinto di sacrificarsi per gli altri se questo serve alla sopravvivenza della specie, in generale poi le problematiche, le sofferenze e le difficoltà dell'individuo sembrano avere poca importanza per la natura, se queste comunque garantiscono un futuro alla specie.
allora?
qual è il senso della nostra vita?
io non lo so, ma credo stia nella comunità, nell'empatia, nell'altruismo, nel far bene al nostro prossimo. lo scopo non lo so, ma questo ha più senso di qualsiasi senso individuale.
e dentro a questo senso maggiore, collettivo, c'è abbastanza spazio per le cose che ci fanno stare bene come individui e che ci permettono di gioire di questo universo che, per un breve spazio di tempo, ci è dato di contemplare.
fare per gli altri è già un senso sufficiente.
fare le per generazioni future.
la vita poi non resta che viverla.
guardando la natura non mi resta che credere che il senso della vita non possa che essere transpersonale.
se la natura affidasse un senso personale all'individuo la logica sarebbe quella di farlo vivere il più a longo possibile, di fargli evitare le sofferenze, di proteggerlo da ogni cosa che possa metterlo in pericolo. invece sembra che la logica sia un'altra: molti animali vivono poco per lasciar spazio a nuove generazioni più adattabili all'ambiente, altri animali hanno l'istinto di sacrificarsi per gli altri se questo serve alla sopravvivenza della specie, in generale poi le problematiche, le sofferenze e le difficoltà dell'individuo sembrano avere poca importanza per la natura, se queste comunque garantiscono un futuro alla specie.
allora?
qual è il senso della nostra vita?
io non lo so, ma credo stia nella comunità, nell'empatia, nell'altruismo, nel far bene al nostro prossimo. lo scopo non lo so, ma questo ha più senso di qualsiasi senso individuale.
e dentro a questo senso maggiore, collettivo, c'è abbastanza spazio per le cose che ci fanno stare bene come individui e che ci permettono di gioire di questo universo che, per un breve spazio di tempo, ci è dato di contemplare.
fare per gli altri è già un senso sufficiente.
fare le per generazioni future.
la vita poi non resta che viverla.
Wednesday, 8 April 2015
growing for ever!
if we consider the growth of the human body from the childhood to the adulthood we're gonna notice a lot of difference in terms of proportions between the different parts and organs.
the head is huge in comparison with the arms when we're children and the legs are going to grow longer and longer year by year.
this is a very well known thing and there are all the parametres to measure these changes of the body during a lifetime.
after the adulthood the body stops its growth and the person is considered finished and well prepared by mother nature.
but what would happen if the body weren't stopping in its growth even after centuries of life?
let's make a stupid (very stupid) graphic analysis:
if we consider the trend of the modifications of our body as the rule for the next changes during 5 centuries of growing life of a man here you have the result: a giant with a proportionally small head, big body, long arms and very long legs!
for sure this is not scientific, but it's funny! hehe
it can be strange to imagine such a man with these proportions, but what about it's height?
same thing: making a simple graphical comparison here you have the result:
after 5 centuries a man would be 3,30 metres tall!
for sure a scientist wouldn't agree with this hypothesis of mine....
well... I'm not a scientist...
the head is huge in comparison with the arms when we're children and the legs are going to grow longer and longer year by year.
this is a very well known thing and there are all the parametres to measure these changes of the body during a lifetime.
after the adulthood the body stops its growth and the person is considered finished and well prepared by mother nature.
but what would happen if the body weren't stopping in its growth even after centuries of life?
let's make a stupid (very stupid) graphic analysis:
if we consider the trend of the modifications of our body as the rule for the next changes during 5 centuries of growing life of a man here you have the result: a giant with a proportionally small head, big body, long arms and very long legs!
for sure this is not scientific, but it's funny! hehe
it can be strange to imagine such a man with these proportions, but what about it's height?
same thing: making a simple graphical comparison here you have the result:
after 5 centuries a man would be 3,30 metres tall!
for sure a scientist wouldn't agree with this hypothesis of mine....
well... I'm not a scientist...
Etichette:
assurdità,
corpi,
crescimiento,
futuro,
humanidad,
proporción
Monday, 6 April 2015
still intact lands
which are the region of the planet that can be still defined as savage territories and intact lands?
humans are almost everywhere and there are very few places that are so hard to exploit that humans still live them as they are...
it is easy to get a map of the intact lands that still remains in our planet, but even so it's quite interesting to have a look at that: the savage areas are like islands in the middle of a sea of human habitats... it's not easy for the animals to live free!
here you have the map with the 8 main regions not toughly touched by humans:
humans are almost everywhere and there are very few places that are so hard to exploit that humans still live them as they are...
it is easy to get a map of the intact lands that still remains in our planet, but even so it's quite interesting to have a look at that: the savage areas are like islands in the middle of a sea of human habitats... it's not easy for the animals to live free!
here you have the map with the 8 main regions not toughly touched by humans:
Etichette:
humanidad,
map,
natura,
sovrappopolazione,
world
Wednesday, 21 January 2015
world population in history
world human population has been growing during all history in a sort of exponential way.
the general estimation for human growth in history can be found in wikipedia and other sources and it's commonly accepted as roughly real.
we know for example that in 2000 world population was about 6,000 millions people. and in the year 1 a.d. all humankind was between 250 and 300 millions of people.
that's the interesting part, because we can make a comparison between human history in other ages and the present population of some countries of the world new-a-day; 'cause in 2015 the population of Africa, Asia and Europe together sums 6,000 millions people (exactly as all the planet in the year 2000) and the population of Brazil now-a-day is the same of all human population in the year 1 a.d.
this can be an interesting perspective to understand how sparely inhabited could be our planet in different periods of history.
using some estimates from wikipedia I made this easy comparison:
shown in another way we can understand the same data through this graphics:
that's a quite interesting comparison, if you analyse it carefully: in the year 4000 before christ in all the surface of the planet there was only the population of hong kong presently!
it means that when the first kingdoms of Egypt were about to rise up in that region there couldn't be more people than in a part of a secondary district of Hong Kong now a day!
quite interesting, don't you think?
for sure they needed slaves from outside in order to build those huge massive pyramids all around! there weren't enough human beings in Egypt for such a big project!
there are very crazy things made up in honour of the gods during all history...
anyway here you have a geographical explanation of the same concept, year by year.
enjoy!
the general estimation for human growth in history can be found in wikipedia and other sources and it's commonly accepted as roughly real.
we know for example that in 2000 world population was about 6,000 millions people. and in the year 1 a.d. all humankind was between 250 and 300 millions of people.
that's the interesting part, because we can make a comparison between human history in other ages and the present population of some countries of the world new-a-day; 'cause in 2015 the population of Africa, Asia and Europe together sums 6,000 millions people (exactly as all the planet in the year 2000) and the population of Brazil now-a-day is the same of all human population in the year 1 a.d.
this can be an interesting perspective to understand how sparely inhabited could be our planet in different periods of history.
using some estimates from wikipedia I made this easy comparison:
shown in another way we can understand the same data through this graphics:
that's a quite interesting comparison, if you analyse it carefully: in the year 4000 before christ in all the surface of the planet there was only the population of hong kong presently!
it means that when the first kingdoms of Egypt were about to rise up in that region there couldn't be more people than in a part of a secondary district of Hong Kong now a day!
quite interesting, don't you think?
for sure they needed slaves from outside in order to build those huge massive pyramids all around! there weren't enough human beings in Egypt for such a big project!
there are very crazy things made up in honour of the gods during all history...
anyway here you have a geographical explanation of the same concept, year by year.
enjoy!
Sunday, 4 January 2015
la forza della natura
per tutti quei pessimisti che si preoccupano per gli ecosistemi del pianeta terra e si sentono di dover salvare la terra da chissà quale cataclisma imminente: sappiano costoro che la natura è forte! la natura è potente! la natura non ha paura di niente!
infatti...
NON TEMETE: LA NATURA SALVERA' IL MONDO...
lo salverà...
infatti...
NON TEMETE: LA NATURA SALVERA' IL MONDO...
lo salverà...
...DALL'UOMO.
Etichette:
catastrofe,
futuro,
humanidad,
natura,
pianeta terra
Friday, 28 November 2014
hombre: posición erecta?
se dice a menudo que el hombre tiene una posición erecta pero.... por lo menos en nuestro tiempos modernos... no es tan así, la verdad...
si consideramos por ejemplo el día normal de una persona que trabaja en una oficina podemos considerar esta serie de situaciones:
las imágenes con bolita roja, como podéis notar, corresponden a la posición erecta o en movimiento erecto. el resto es estar sentados o tumbados.
sumando todos los momentos en posición erecta del día, el total corresponde a poco más de dos horas y media de pie.
un 11,10% del tiempo de un día.
yo diría que el hombre ya no es un animal de postura erecta, sino que es un animal que a veces se pone de pié.
más o menos un 10% o un 15% de su tiempo...
si consideramos por ejemplo el día normal de una persona que trabaja en una oficina podemos considerar esta serie de situaciones:
las imágenes con bolita roja, como podéis notar, corresponden a la posición erecta o en movimiento erecto. el resto es estar sentados o tumbados.
sumando todos los momentos en posición erecta del día, el total corresponde a poco más de dos horas y media de pie.
un 11,10% del tiempo de un día.
yo diría que el hombre ya no es un animal de postura erecta, sino que es un animal que a veces se pone de pié.
más o menos un 10% o un 15% de su tiempo...
Wednesday, 26 November 2014
PARADOSSI DEMOGRAFICI
la popolazione mondiale aumenta in modo esponenziale, si sa!
30 anni fa eravamo 3 miliardi e mezzo e adesso siamo già a 7 miliardi.
un po' tutti gli studiosi sono d'accordo che, per svariate motivazioni, tecnologiche, demografiche, ambientali, epidemiologiche, alla fine, sia come sia, la popolazione mondiale di umani cresce in modo praticamente esponenziale.
almeno fino ad adesso. sulle teorie per il futuro ci sono varie scuole di pensiero, ma questo per ora non mi interessa.
secondo stime ampiamente riconosciute la popolazione mondiale era, per esempio, di 2 miliardi all'inizio del XX secolo, un miliardo attorno al 1800 e tipo 200 milioni nell'anno zero.
la curva di crescita demografica mondiale nella storia è quindi qualcosa di questo tipo:
adesso però analizziamo un altro fatto e cioè la questione dei progenitori: i miei genitori avevano due genitori a testa e così i miei nonni lo stesso e via dicendo per ognuno dei miei progenitori. siccome ogni individuo ha due genitori, gli antenati di ciascuna persona si moltiplicano per due ad ogni generazione, per cui io (una persona) ho 2 genitori, 4 nonni, 8 bisnonni, 16 trisavoli, etc...
ne risulta che la curva della quantità di antenati di ciascuna persona è una curva esponenziale nel passato! e quindi una curva opposta alla curva demografica mondiale!
risalendo dunque indietro nel tempo, sarà ad un certo punto ovvio che la curva esponenziale dei miei progenitori, ascendente nel passato, si incroci con la curva dell'aumento della popolazione mondiale, ascendente nel futuro!
interpolando le due curve troverò dunque il punto in cui tutta la popolazione mondiale è stata mia progenitrice!!
ecco gli strabilianti risultati, supponendo che ogni 30 anni, mediamente, ci sia il passaggio tra una generazione e l'altra di antenati...
in un anno vicino al 1150 dunque si calcola che la popolazione mondiale di circa 400milioni di persone corrispondeva alla necessaria quantità di 400milioni di progenitori di cui ho necessariamente bisogno per esistere oggi!
haha. in realtà le cose sono un po' più complesse e non necessariamente prima del 1150 tutti gli umani dovevano aver avuto incesti e tradimenti per spiegare la crescita di popolazione e la decrescita di progenitori risalendo nel passato; e non è neanche necessario dire che nel 1150 sia i cinesi, che i polinesiani, che gli amerindi siano necessariamente stati i miei progenitori, tutti insieme; ad ogni modo vi lascio riflettere su queste curve e vi faccio notare che comunque, all'epoca della scoperta dell'america, circa 65.000 persone sono state implicate nell'unirsi per farmi poi venire alla luce 5 secoli piu tardi e che nel 1300 avevo all'incirca 5 milioni di antenati!!
hehe
dati interessanti, no?
30 anni fa eravamo 3 miliardi e mezzo e adesso siamo già a 7 miliardi.
un po' tutti gli studiosi sono d'accordo che, per svariate motivazioni, tecnologiche, demografiche, ambientali, epidemiologiche, alla fine, sia come sia, la popolazione mondiale di umani cresce in modo praticamente esponenziale.
almeno fino ad adesso. sulle teorie per il futuro ci sono varie scuole di pensiero, ma questo per ora non mi interessa.
secondo stime ampiamente riconosciute la popolazione mondiale era, per esempio, di 2 miliardi all'inizio del XX secolo, un miliardo attorno al 1800 e tipo 200 milioni nell'anno zero.
la curva di crescita demografica mondiale nella storia è quindi qualcosa di questo tipo:
adesso però analizziamo un altro fatto e cioè la questione dei progenitori: i miei genitori avevano due genitori a testa e così i miei nonni lo stesso e via dicendo per ognuno dei miei progenitori. siccome ogni individuo ha due genitori, gli antenati di ciascuna persona si moltiplicano per due ad ogni generazione, per cui io (una persona) ho 2 genitori, 4 nonni, 8 bisnonni, 16 trisavoli, etc...
ne risulta che la curva della quantità di antenati di ciascuna persona è una curva esponenziale nel passato! e quindi una curva opposta alla curva demografica mondiale!
risalendo dunque indietro nel tempo, sarà ad un certo punto ovvio che la curva esponenziale dei miei progenitori, ascendente nel passato, si incroci con la curva dell'aumento della popolazione mondiale, ascendente nel futuro!
interpolando le due curve troverò dunque il punto in cui tutta la popolazione mondiale è stata mia progenitrice!!
ecco gli strabilianti risultati, supponendo che ogni 30 anni, mediamente, ci sia il passaggio tra una generazione e l'altra di antenati...
in un anno vicino al 1150 dunque si calcola che la popolazione mondiale di circa 400milioni di persone corrispondeva alla necessaria quantità di 400milioni di progenitori di cui ho necessariamente bisogno per esistere oggi!
haha. in realtà le cose sono un po' più complesse e non necessariamente prima del 1150 tutti gli umani dovevano aver avuto incesti e tradimenti per spiegare la crescita di popolazione e la decrescita di progenitori risalendo nel passato; e non è neanche necessario dire che nel 1150 sia i cinesi, che i polinesiani, che gli amerindi siano necessariamente stati i miei progenitori, tutti insieme; ad ogni modo vi lascio riflettere su queste curve e vi faccio notare che comunque, all'epoca della scoperta dell'america, circa 65.000 persone sono state implicate nell'unirsi per farmi poi venire alla luce 5 secoli piu tardi e che nel 1300 avevo all'incirca 5 milioni di antenati!!
hehe
dati interessanti, no?
Etichette:
genetic,
humanidad,
mondiale,
popolazione
Friday, 26 September 2014
new map of world races
Etichette:
humanidad,
locuras geograficas,
mappa,
razze,
unione
Monday, 1 September 2014
borders move! and being racist has no sense!
mix of historical maps from Euratlas where it's simply patent something very easy to understand but very easy to forget for a lot of people: BORDERS MOVE!
do you think this is a stupid statement? not so much indeed, cause there's a easy consequence of this easy statement: if borders move people that yesterday were strangers now are your own people! and tomorrow part of your nation would be new strangers!
so... historically speaking the word "stranger" has no sense at all!
for this easy reason, my friend, being racist is not simply stupid, it has no sense.
do you think this is a stupid statement? not so much indeed, cause there's a easy consequence of this easy statement: if borders move people that yesterday were strangers now are your own people! and tomorrow part of your nation would be new strangers!
so... historically speaking the word "stranger" has no sense at all!
for this easy reason, my friend, being racist is not simply stupid, it has no sense.
Wednesday, 16 July 2014
EL HOMBRE DEL FUTURO
como sería la evolución del hombre en el futuro si consideráramos tan solo una progresión proporcional de su cuerpo según las modificaciones principales que ocurrieron en los últimos millones de años?
si tomamos la famosa representación del mono que caminando evoluciona hacia unos cuantos homínidos cada vez más bípedos y al final llega al hombre moderno, el sápiens sápiens, podemos trazar las líneas de como han ido modificándose las partes del cuerpo a lo largo de la historia y ver como sería un hombre que siga estas tendencias evolutivas.
ya sé que no hay nada más tonto en el mundo, pero bueno, mirad los resultados! muy bonitos! jeje
aquí tenéis el hombre del futuro: feísimo!!
si tomamos la famosa representación del mono que caminando evoluciona hacia unos cuantos homínidos cada vez más bípedos y al final llega al hombre moderno, el sápiens sápiens, podemos trazar las líneas de como han ido modificándose las partes del cuerpo a lo largo de la historia y ver como sería un hombre que siga estas tendencias evolutivas.
ya sé que no hay nada más tonto en el mundo, pero bueno, mirad los resultados! muy bonitos! jeje
aquí tenéis el hombre del futuro: feísimo!!
Etichette:
assurdità,
evoluzione,
futuro,
hombre,
humanidad
Saturday, 17 May 2014
human atlas
my next geographic challenge will be the creation of a hand-made human atlas in which the lines of the coasts of the continents will represent the shape of human bodies crowded and overlapped one over the other.
the shapes of the lands should be completely exact, but the drawings in them would have a sort of unfinished artistic confusion.
this atlas should be composed by several pages like a common one. all the continents should be perfectly represented. indeed it has to be a sort of precise map overlapping some crazy drawing.
I'm not sure about the behaviour of the people drown in this atlas but my idea is to represent human bodies that have to be completely naked and therefore it's quite immediate to me imagining this drawing as a sort of orgiastic composition of bodies. a sort of bacchanal.
this could be a metaphor of the human overpopulation in the world and of the mixing of races all around.
the vicious impression would give a sort of insane feeling, cause indeed human race is a sort of dangerous virus for the planet.
so that's all.
Etichette:
alternative geographies,
atlas,
disegni,
humanidad,
locuras geograficas,
map
Thursday, 15 May 2014
Nuevas Invasiones Barbaras
este es un ejercicio de imaginación apocalíptica:
empecemos con una catástrofe: el cambio climático y la desertificación.
recogemos los datos en un mapa y vamos a ver cuales son actualmente las áreas del planeta que están en riesgo de desertificación y con qué intensidad. en internet pues se pueden fácilmente encontrar mapas de este tipo:
en este mapa están claramente indicadas las regiones a riesgo de desertificación gravísima, grave, mediana y leve. pero a nosotros nos gusta la catástrofe apocalíptica, no? pues vamos a considerar entonces un escenario realmente extremo para los próximos años, el peor!
imaginémonos que el calentamiento global sea radicalmente fuerte y que todas las áreas bajo cualquier tipo de riesgo de desertificación, sea grave o leve, se conviertan de verdad en aridísimos desiertos como el sahara o el kalahari.
entonces, si así fuera, las zonas desertificadas acabaría siendo las siguientes:
hasta aquí todo bien (digamos), pero ahora vamos a ver una cosa:
el mapa anterior enseña amplias áreas del planeta que son desiertos, pero como podéis notar no solo se secan regiones ya semi-áridas y escasamente pobladas, sino que también países enteros como españa, turquía, irán e italia. eso nos podría asustar un poco, ya que por definición un desierto se llama así porqué allí no vive nadie y por eso en el mapa de arriba muchos millones de personas habrán tenido que abandonar su país, pero lo peor es que no estamos simplemente hablando de "mucha gente" sino que con gran probabilidad hablamos de más de la mitad de la población mundial ya que, como se puede fácilmente comprobar, casi toda india se queda desértica y tan solo en la india vive un sexto de la población mundial!
vamos entonces a ver como está la cosa: encontremos en internet otro mapa con la distribución de la densidad de población en el planeta. aquí va:
obviamente en nuestro nuevo escenario hipotético las zonas desiertas no podrán seguir siendo densamente pobladas, por eso vamos a aislar los colores que indican las áreas donde vive casi toda la población mundial para luego ver cuales son las regiones cuya población deberá necesariamente desplazarse al desertificarse su tierra. aquí va el mapa:
solapando el mapa de los nuevos grandes desiertos de nuestro planeta y la población actual podemos ver las regiones que hay que abandonar.
en amarillo se ven los desiertos extendidos mientras que en rojo se ven las áreas de alta densidad humana. las áreas en naranja son las áreas donde las dos características se solapan y por eso representan la anomalía imposible (un desierto densamente poblado).
para que quede más claro cuales son las naciones que tienen que abandonar sus casas al 95% aislamos mejor las "áreas anómalas" utilizando el color violeta.
como podéis ver grandes extensiones pobladas de áfrica, europa y asia están afectadas.
así que mejor nos conviene preparar las maletas...
pero las extensiones no corresponden a la cantidad de gente, obviamente. hay regiones más densamente pobladas que otras, como india con respeto al interior de brasil, por ejemplo.
por eso el drama humanitario de ciertos países a veces puede ser mayor de lo que se puede percibir a través este mapa. mejor está hacer un paralelismo sobre un mapa que enseñe el peso demográfico de cada país.
como podéis ver áreas que en el primer mapa parecían más pequeñas como centro américa o áfrica del oeste, en términos demográficos son mucho mayores. gracias al segundo mapa de hecho está claro también que gran parte de la humanidad tendrá que desplazarse hacia otra tierra si quiere sobrevivir, abandonando sus patrias desertificadas.
a través de estas últimos dos mapas podemos entonces imaginar cuales son las poblaciones que deberán desplazarse y también podremos tener una idea del tamaño de la migración en proporción de millones de personas.
una pregunta podría ser: parece que más de tres mil millones de personas se tendrán que desplazar, pero se moverán hacia donde?
para hacerlo mucho más fácil y un tanto simplificado, digamos que podríamos generalizar la cosa de esta manera: si el planeta se desertifica por causa del calentamiento global, podemos imaginar también que, por lo menos, otras tierras que ahora son glaciales se conviertan en territorios de temperaturas más suaves.
si consideramos entonces que las franjas pre-ártica y pre-antártica se puedan colonizar para habitarlas en condiciones decentes podemos suponer que las poblaciones en movimientos vayan a ocupar estas tierras, mientras que las naciones que viven en países que siguen siendo habitables, se queden en su mayoría allí donde están.
haciendo así un esquema muy genérico de las principales migraciones provocadas por este cambio climático, yo me imagino que la nueva geografía humana del planeta se convierta en algo así:
como se ve, generalicé las migraciones por grandes grupos humanos y por macro áreas culturales.
visto de esta manera, el grande movimiento de gente no solo representa un desplazamiento enorme de tamaño bíblico, sino que se parecería a una nueva colonización en grande escala, donde se descubren nuevas tierras y se empieza a poblarlas.
en el siguiente mapa se ven las migraciones imaginadas antes junto con las tierra que están densamente pobladas en este nuevo escenario mundial. el rojo más oscuro representa áreas que siguen estando pobladas mayoritariamente por las naciones originarias, mientras que el rojo más claro representa las tierras recientemente pobladas de nueva colonización.
las tierras en gris son tierras despobladas, nuevos y viejos desiertos inhóspitos donde no se puede vivir por el demasiado calor o el demasiado frío.
y para acabar esta locura, ya que tenemos todos los datos suficientes para saber como se han movido las poblaciones y donde se han asentado después del cambio climático, podemos evidenciar las tierras habitadas con sus poblaciones divididas por bloques culturales principales.
ya no se trata simplemente de migraciones, esto es la colonización de un nuevo mundo: las nuevas invasiones barbaras:
empecemos con una catástrofe: el cambio climático y la desertificación.
recogemos los datos en un mapa y vamos a ver cuales son actualmente las áreas del planeta que están en riesgo de desertificación y con qué intensidad. en internet pues se pueden fácilmente encontrar mapas de este tipo:
en este mapa están claramente indicadas las regiones a riesgo de desertificación gravísima, grave, mediana y leve. pero a nosotros nos gusta la catástrofe apocalíptica, no? pues vamos a considerar entonces un escenario realmente extremo para los próximos años, el peor!
imaginémonos que el calentamiento global sea radicalmente fuerte y que todas las áreas bajo cualquier tipo de riesgo de desertificación, sea grave o leve, se conviertan de verdad en aridísimos desiertos como el sahara o el kalahari.
entonces, si así fuera, las zonas desertificadas acabaría siendo las siguientes:
hasta aquí todo bien (digamos), pero ahora vamos a ver una cosa:
el mapa anterior enseña amplias áreas del planeta que son desiertos, pero como podéis notar no solo se secan regiones ya semi-áridas y escasamente pobladas, sino que también países enteros como españa, turquía, irán e italia. eso nos podría asustar un poco, ya que por definición un desierto se llama así porqué allí no vive nadie y por eso en el mapa de arriba muchos millones de personas habrán tenido que abandonar su país, pero lo peor es que no estamos simplemente hablando de "mucha gente" sino que con gran probabilidad hablamos de más de la mitad de la población mundial ya que, como se puede fácilmente comprobar, casi toda india se queda desértica y tan solo en la india vive un sexto de la población mundial!
vamos entonces a ver como está la cosa: encontremos en internet otro mapa con la distribución de la densidad de población en el planeta. aquí va:
obviamente en nuestro nuevo escenario hipotético las zonas desiertas no podrán seguir siendo densamente pobladas, por eso vamos a aislar los colores que indican las áreas donde vive casi toda la población mundial para luego ver cuales son las regiones cuya población deberá necesariamente desplazarse al desertificarse su tierra. aquí va el mapa:
solapando el mapa de los nuevos grandes desiertos de nuestro planeta y la población actual podemos ver las regiones que hay que abandonar.
en amarillo se ven los desiertos extendidos mientras que en rojo se ven las áreas de alta densidad humana. las áreas en naranja son las áreas donde las dos características se solapan y por eso representan la anomalía imposible (un desierto densamente poblado).
para que quede más claro cuales son las naciones que tienen que abandonar sus casas al 95% aislamos mejor las "áreas anómalas" utilizando el color violeta.
como podéis ver grandes extensiones pobladas de áfrica, europa y asia están afectadas.
así que mejor nos conviene preparar las maletas...
pero las extensiones no corresponden a la cantidad de gente, obviamente. hay regiones más densamente pobladas que otras, como india con respeto al interior de brasil, por ejemplo.
por eso el drama humanitario de ciertos países a veces puede ser mayor de lo que se puede percibir a través este mapa. mejor está hacer un paralelismo sobre un mapa que enseñe el peso demográfico de cada país.
como podéis ver áreas que en el primer mapa parecían más pequeñas como centro américa o áfrica del oeste, en términos demográficos son mucho mayores. gracias al segundo mapa de hecho está claro también que gran parte de la humanidad tendrá que desplazarse hacia otra tierra si quiere sobrevivir, abandonando sus patrias desertificadas.
a través de estas últimos dos mapas podemos entonces imaginar cuales son las poblaciones que deberán desplazarse y también podremos tener una idea del tamaño de la migración en proporción de millones de personas.
una pregunta podría ser: parece que más de tres mil millones de personas se tendrán que desplazar, pero se moverán hacia donde?
para hacerlo mucho más fácil y un tanto simplificado, digamos que podríamos generalizar la cosa de esta manera: si el planeta se desertifica por causa del calentamiento global, podemos imaginar también que, por lo menos, otras tierras que ahora son glaciales se conviertan en territorios de temperaturas más suaves.
si consideramos entonces que las franjas pre-ártica y pre-antártica se puedan colonizar para habitarlas en condiciones decentes podemos suponer que las poblaciones en movimientos vayan a ocupar estas tierras, mientras que las naciones que viven en países que siguen siendo habitables, se queden en su mayoría allí donde están.
haciendo así un esquema muy genérico de las principales migraciones provocadas por este cambio climático, yo me imagino que la nueva geografía humana del planeta se convierta en algo así:
como se ve, generalicé las migraciones por grandes grupos humanos y por macro áreas culturales.
visto de esta manera, el grande movimiento de gente no solo representa un desplazamiento enorme de tamaño bíblico, sino que se parecería a una nueva colonización en grande escala, donde se descubren nuevas tierras y se empieza a poblarlas.
en el siguiente mapa se ven las migraciones imaginadas antes junto con las tierra que están densamente pobladas en este nuevo escenario mundial. el rojo más oscuro representa áreas que siguen estando pobladas mayoritariamente por las naciones originarias, mientras que el rojo más claro representa las tierras recientemente pobladas de nueva colonización.
las tierras en gris son tierras despobladas, nuevos y viejos desiertos inhóspitos donde no se puede vivir por el demasiado calor o el demasiado frío.
y para acabar esta locura, ya que tenemos todos los datos suficientes para saber como se han movido las poblaciones y donde se han asentado después del cambio climático, podemos evidenciar las tierras habitadas con sus poblaciones divididas por bloques culturales principales.
ya no se trata simplemente de migraciones, esto es la colonización de un nuevo mundo: las nuevas invasiones barbaras:
Etichette:
assurdità,
bárbaros,
climate,
culturas,
deserto,
humanidad,
locuras geograficas,
migrazioni,
natura,
utopie,
world
Subscribe to:
Comments (Atom)




























.gif)























