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Monday, 29 June 2020

la prova della spesa


Ieri, cavalcando un po' l'idea della fantasiosissima Irene Pattarello, siamo arrivati a una nuova teoria fondamentale sulla compatibilità caratteriale: la prova della spesa.
L'idea è semplice e pratica: stai conoscendo una persona e non sai se sarà una persona con cui starai bene oppure uno che ti esaspererà con i suoi modi e le sue manie? Ebbene, non fate solo appuntamenti per prendere un caffè o na birra in cui parlate di voi! No! Andate piuttosto insieme a fare la spesa in un supermercato e tutto sarà di colpo chiaro!
Nel supermercato, nel modo in cui due persone fanno la spesa insieme, si vede tutto della loro psiche!
Per esempio se uno porta il carrello, se uno segue un percorso lineare o disordinato, se uno cerca le cose in una lista o trova le cose d'istinto, se uno si fida dei prodotti o se invece diffida, se uno non guarda neanche cosa mette nel carrello o se invece analizza e controlla bene frutta e verdura...
Ovviamente c'è anche la palese osservazione di cosa uno compra da mangiare: se sono tutte cose precotte, cose sane e salutari, oppure solo cose "tossiche". Come uno si alimenta la dice lunga su come uno si tratta. Ma non solo, mostra anche se uno considera il cibo come puro nutrimento (addirittura in senso rigidamente nutrizionista e basta) oppure se uno si concede "qualcosa di buono" in senso di piacere (non necessariamente cibo spazzatura o poco sano).
Poi si può osservare come questa persona interagisce con la gente che sta in mezzo al corridoio e anche come si trova davanti alla questione dell'imbarazzo della scelta: sa scegliere con facilità o resta infinitamente in dubbio?
E fin qui abbiamo parlato della persona come un caso da studiare e osservare, ma invece quello che è più importante è come le due persone che si vogliono conoscere interagiscono tra loro: chi porta il carrello, chi va più veloce e chi più piano, chi si occupa solo dei propri prodotti o chi è più aperto a scegliere qualcosa che piaccia a entrambi, facendo delle concessioni. Come reagisce uno al modo di fare dell'altro, se uno si spazientisce del più lento o se l'altro non sopporta la velocità del primo.
Altro fattore interessante è se uno è sistematico e nel supermarket solo si occupa di prendere il cibo e uscire (e non si parla di altro) o se uno intavola discorsi, scherza, ride, o magari anche spiega cosa pensa lui di un prodotto o no, così, solo per farti partecipe del suo mondo.
Poi si può notare se uno compra le cose senza preoccuparsi dei soldi o se uno al contrario rinuncia a tutto per pochi centesimi e finisce per comprare solo le opzioni sistematicamente più economiche. Qual è insomma il tuo livello di spendacciosità?
Ma non solo, poi c'è l'attesa nella coda alla cassa: come vive una persona questo momento? E poi il breve acceleramento di velocità mentre la cassiera passa i prodotti e fa il conto. Chi paga? Come? Come si divide la spesa: a metà? al centesimo? a spanne? in base ai prodotti esatti e tutto al centesimo oppure approssimativamente? Qua entra in gioco tutta la relazione di base con l'idea di denaro. Come si sente uno che sta dimostrando di essere "corretto"? Attraverso un conto aritmetico esatto o attraverso un atteggiamento leggero e flessibile con i soldi? Si possono creare tensioni su questi punti monetari che spesso sono tabù, perché considerati antipatici da discutere.
Poi c'è la maniera in cui uno organizza la spesa nella borsa, chi crede di sapere di più dell'altro come si dovrebbero organizzare i prodotti... poi anche chi accetta borse di plastica o chi si è organizzato prima ed è venuto con una borsa più capiente e resistente da casa...
Se uno legge lo scontrino dopo aver pagato (o durante il pagamento), se uno controlla ossessivamente la lista della spesa e un'altro no...
Insomma... così tante cose da vedere... e da osservare. L'idea è fare attenzione se ci sono molte cose che ti irritano leggermente oppure no, se c'è un atteggiamento individualista o comunitario, stressato o troppo rilassato... insomma, mille cose che dicono, nella pratica, come due persone interagiscono nel loro modo di portare avanti le cose tecniche della vita.
Insomma, basta fissare appuntamenti in un caffè o in un bar per conoscere qualcuno: trovatevi direttamente a far la spesa e capirete molto di più!!



Wednesday, 26 September 2018

neologismo-114

affarista rastafari che come lavoro si dedica al business, essendo dentro di sé un uomo d'affari e solo esteriormente un rasta.


RASTAFFARISTA

esempio: "guarda quello là, sembra un drogato: capelli rasta, spinello in bocca... invece è un manager, uno che gioca in borsa, è davvero un rastaffarista! chi lo avrebbe mai detto... le apparenze ingannano"


Thursday, 3 November 2016

fine art america

some of my works are on-line in the site FineArtAmerica.
some examples?
Subway Lines of Middle Earth ---> Link
Antico Mondo Moderno ---> Link
Urbe Babilonica ---> Link
The Sea Monster ---> Link
And a lot more: the Political Pangaea, the Heart Contest, il Dolce Far Niente... and so on.
just have a look folks!

Sunday, 31 August 2014

statuina porta incensi



una statuina porta bacchette d'incenso. praticamente una venditrice d'incensi d'argilla di qualche mercato indiano della mia fantasia...




Sunday, 25 May 2014

misioneros del nuevo mercado...

los misioneros en general son personas que no comparten la organización general de la iglesia católica.
son críticos, pero son cristianos.
así la iglesia católica en lugar de rechazar esta gente, perdiendo adeptos y ganando enemigos potencialmente peligrosos, les propone de irse a países lejanos donde la iglesia católica todavía no es fuerte.
les dice: "id entre los pueblos más lejanos que no conocen todavía el mensaje de la iglesia católica y nosotros os financiaremos con nuestra estructura y con nuestros fundos. 
vosotros iréis allí y haréis el bien, según vuestros principios y vuestros modos, no exactamente ortodoxos, no los que nosotros utilizaríamos, pero os apoyaremos igual. 
allí organizaréis vuestras comunidades y presentaréis la cara más buena de la iglesia católica ayudándolos en sus problemas y sus necesidades.
seréis misioneros ayudados por la iglesia católica!"
poco importa si los misioneros difundirán una versión diferente de la oficial de la iglesia, al fin y al cabo las nuevas comunidades convertidas a la iglesia no entenderán las sutilezas de los pequeños enfoques distintos entre los del misionero e de la iglesia oficial, además solo disfrutarán de la ayuda bondadosa de la iglesia a cambio de una simple aceptación de un sistema ideológico.
así que simplemente se convertirán y se acercarán a la esfera de influencia católica.

así el juego está hecho:
la gente cristiana más crítica hacia el sistema viene utilizada para abrir nuevas fronteras vírgenes y ampliar la esfera de influencia de la iglesia católica en países lejanos. los misioneros creen hacer algo distinto a la iglesia, algo mejor, algo realmente bueno, pero en realidad acaban trabajando para ella y simplemente van acercando nuevas poblaciones al poder católico.
cuando ya los proyectos concretos de los misioneros se acaben será luego fácil por la iglesia hacer un simple pasito más y transformar los nuevos adeptos en católicos ortodoxos.
gracias a la buena voluntad de unos personajes críticos a los cuales se les concede libertad de acción en lugares lejanos, financiándoles los proyectos, la iglesia aumenta su fuerza explotadora.

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ahora hay que sustituir las palabras Iglesia con Mercado, Católico con Globalizador, Misioneros con ONG, Cristianos con Occidentales.

Wednesday, 9 October 2013

Sogno del Mercante di Lettere

questa notte ho sognato una storia che mi veniva raccontata. 
la storiella é di una coerenza formale incredibile. 
uno strano evento, quasi un messaggio diretto del mio inconscio direttamente al mio cervello.
per questa sua eccezionalità, la metto qua in rete, tra le cose che mi passano per la testa.
è un sogno, ricordate.

(scusate la ridondanza stilistica e gli errori grammaticali. é stato scritto tutto d'un getto)

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c'era un tipo che mi stava seguendo come un padre o un datore di lavoro, un maestro. io stavo indaffarato in una attività tipo smontare una radio o qualcosa del genere
allora lui di colpo mi raccontó questa storia

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C’era un mercante che vendeva lettere.
Lettere dell’alfabeto.

In ogni lettera ci metteva tutto ció che aveva vissuto. tutte le cose piu importanti. quell'alfabeto era per lui, tutta la sua vita.

Ad esempio nella lettera “A” aveva messo tutti i battiti del cuore dell’Amore, tutti i minuti dell’Attesa, tutte le carezze dell’Affetto, tutti gli Abbracci degli Amici e via dicendo.
Lo stesso per le altre lettere dell’alfabeto.

Quell’alfabeto era il suo vissuto e il suo piú grande tesoro.
Era peró un mercante e stava vendendo quelle lettere miracolose che racchiudevano cosi tanta magia.

A volte qualcuno si avvicinava alla sua bancarella ed era attratto dalla sua mercanzia, prendeva la lettera "A" in mano e cominciava a valutarla.

A volte il potenziale acquirente dava uno sguardo a quella lettera non ne capiva il valore e l’importanza e frettolosamente la gettava via o la rompeva, per poi andarsene da un’altra bancarella a comprare qualcos’altro. In quel caso il mercante soffriva perchè aveva perso una parte di sè e tornava lentamente a ricostruire la lettera di nuovo... ricominciando quel lungo processo che richiedeva ognuna di quelle opere.

Ma c’era anche chi scopriva il valore di quella miracolosa opera d'arte e che da subito amava cosí tanto quella meraviglia che appena vista la “A” decideva di comprarsi tutto l’alfabeto. In quel caso peró il mercante diceva di no: non voleva vendere tutto di colpo a una persona qualsiasi che magari non sapeva apprezzare in pieno tutta quell'opera e forse non voleva neanche trovarsi senza piu niente di quella meravigliosa fatica, le lettere erano in vendita solo singolarmente: erano tutta la sua vita, ognuna aveva un’importanza speciale, non si poteva metterle in un mucchio e via.
Anche quel potenziale acquirente allora veniva mandato via dalla bancarella. Comprare tutto l’alfabeto di colpo non si puó, non era rispettoso per la fatica che il mercante ci aveva messo a realizzare quell'opera.

É cosí mentre il mercante passava le giornate ricostruendo lettere rotte oppure rifutando chi invece le apprezzava, vedeva che gli altri mercanti vendevano le loro mercanzie: cose tutte d’un pezzo, o prendere o lasciare.
Alla fine c'era sempre qualcuno che le prendeva davvero, in un solo accordo, e tutti se ne andavano soddisfatti.

Il mercante si sentiva di aver sbagliato tutto... forse non era il caso di rifiutare cosi tante persone che volevano in fondo comprare tutto il suo alfabeto. doveva decidersi a rischiare e buttarsi, con il rischio di sbagliare di acquirente e di sprecare per sempre tutto il lavoro della sua vita.

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A quel punto il mio maestro-padre-datore di lavoro citava questa storiella per farmi capire l’errore del mercante:

È come quella storiella buddhista che dice che se devi cercare acqua nel deserto non puoi scavare cento buche poco profonde perchè ti stanchi subito di non trovar acqua e cambi posto. Se vuoi sperare di trovare l’acqua devi ad un certo punto scegliere un punto e cominciare a scavare in profondità.

a quel punto mi sembró chiaro che il mercante aveva sbagliato a non avere il coraggio di buttarsi e che doveva mettersi in gioco, rischiare. vendere tutto.

il maestro-padre peró a quel punto mi disse: "hey, vuoi sapere poi come é andata a finire la storia del mercante di lettere?"

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Il mercante, si sentiva che doveva dire di si a chi gli chiedeva tutto l’alfabeto insieme.
Un giorno peró dalla bancarella del mercante arrivó una ragazza.
Prese in mano la lettera “A” e le piacque da morire.
La volle comprare e il mercante stavolta era rassegnato a cedere tutto l'alfabeto se glielo avesse richiesto la ragazza, ma lei prese soltanto la lettera "A" e tutta contenta se la portó via.

Il giorno dopo prese anche la lettera “B” la guardó in tutti i modi e lo convinse a farsi dare anche quella. non chiese nessun'altra lettera, soltanto prese la "B" e la portó via con sé.


Poi venne anche l'indomani per cercare la lettera “C” e compró anche quella. solo quella.

Poi la “D”, la compró. E via dicendo.

Una ad una, la ragazza compró tutte le lettere.

tutta l'opera del mercante era adesso in buone mani.

Tuesday, 23 August 2011

mercatino delle esperienze



il mercatino delle esperienze è un luogo dove la gente va per approfondire dei temi e per intercambiare esperienze e racconti. nelle bancarelle si siedono delle persone che ritengono di aver qualcosa da raccontare. davanti a loro un cartello con dei punti principali sui quali hanno delle storie da raccontare, delle conoscenze da trasmettere, delle informazioni da approfondire.

la gente va al mercatino e trova gente che ha vissuto in luoghi interessanti in momenti decisivi della storia, che conosce tecniche e mestieri, che ha conosciuto artisti e personaggi storici, che ha una formazione speciale o che ha vissuto esperienze molto difficili o divertenti.
ognuno ha un mucchio di cose interessanti da dire!

chi vuole ascoltare si ferma e chiede l'arogomento che vuole approfondire.

e si scambiano le esperienze...