Showing posts with label tecnica. Show all posts
Showing posts with label tecnica. Show all posts

Friday, 27 September 2024

tecnica psico-onirica 7

Per chi li sperimenta, c'è una sensazione speciale che si percepisce durante un sogno lucido, una specie di apertura a 360 gradi all'ambiente in cui ci si muove, sapendo che tutto è una proiezione manipolabile prodotta dalla nostra mente.
Se avete già sperimentato qualche sogno lucido, cercate di tornare a quella sensazione, e notate come la vostra percezione dell'intorno è speciale, visto che deriva da una speciale coscienza della situazione e da una volontà di mantenere quella realtà senza svegliarsi subito. 
È come se si stesse sostenendo quella realtà e allo stesso tempo la si stesse esplorando con curiosità.
Questo perché, pur controllando il sogno, ciò che ci propone il nostro inconscio, attraverso l'ambiente è comunque una sorpresa e un'esperienza reale che può anche sfuggirci di mano e riassorbirci nel sogno non-lucido.

Bene, se quindi avete identificato questa speciale sensazione di coscienza di muoversi in uno spazio che è il riflesso di noi stessi, di apertura e curiosità a 360 gradi e di intensità nel mantenere e sostenere quella realtà che è il nostro mondo interno, allora adesso si tratta di muovervi nel mondo della veglia, il mondo sveglio, con la stessa sensazione. 
Passeggiare sentendo quella sensazione, mentre si incrociano persone e cose, sentendo che sono creazioni del nostro inconscio e parte simbolica del nostro mondo interno.
Sostenere per più tempo possibile questa sensazione di muoversi in uno spazio fittizio, immaginario, creato da noi dove tutto è possibile. 
Percepire le sensazioni, ciò che più attira la nostra attenzione, poiché è una creazione simbolica della nostra mente e là, come nei sogni, c'è un significato da sentire, assaporare, bere.
Senza razionalizzare nulla, collegarsi al ricco dialogo tra inconscio e realtà, aprendoci a 360 gradi alla realtà come qualcosa di magico in cui tutto è possibile e tutto può portare un messaggio pieno di segnificato e sorprese inaspettate, in ogni istante, come nei sogni.
 

Monday, 19 August 2024

tecnica psico-onirica 6

Questa tecnica può essere definita anche tecnica di oniricizzazione della realtà.

L'idea è quella di agire in veglia come se si trattasse di un sogno e di caricare eventi normali e correnti della quotidianità di valori simbolici profondi. 

Qualcosa di molto simile alla ritualizzazione di certi gesti o azioni.

Quindi per esempio passare sotto ad un arco o attraverso una porta può significare oltrepassare una barriera interna, rinascere, passare a un livello successivo.

Salire o scendere le scale può voler dire addentrarsi a un livello più profondo della propria psiche oppure risalire verso la luce della chiarezza interna.

Accendere la luce può significare far luce dentro di sé.

Guidare una macchina può essere percepito come aver controllo della propria vita.

Eccetera eccetera.


Non si tratta qui di affibbiare mentalmente un significato specifico a un gesto, ma di vivere il gesto secondo un sentimento profondamente onirico, dove si lascia spazio all'inconscio di sentire e associare questi movimenti a qualcosa che ha a che vedere con il nostro mondo interno e con i processi profondi che stiamo vivendo.

L'inconscio non distingue tra realtà e immaginazione per cui con questa tecnica possiamo essere capaci di "ricreare" dei messaggi onirici "guidati" attraverso le nostre azioni quotidiani in stato di veglia.

Questo può favorire e velocizzare i processi interni, consolidare la nostra sicurezza personale e  permettere di innescare nuovi movimenti interni.



Wednesday, 1 December 2021

tecnica psico-onirica 5

Quando ti risvegli da un brutto sogno dove ti senti minacciato da un assassino o inseguito da qualcuno di pericoloso, quando senti qualcosa di spaventoso in casa, oppure c'è un animale feroce che ti vuole attaccare, o un mostro, o qualcosa di altamente inquietante: un cadavere, uno spirito soprannaturale, una qualsiasi cosa che ti faccia sentire minacciato da una forza maligna o da un pericolo imminente... ecco! questa è l'occasione ideale per mettere in atto la tecnica psico-onirica numero 5:

Quando sognamo questi elementi minacciosi che mettono in subbuglio la nostra sicurezza e rendono insicuri i nostri luoghi di rifugio (la nostra casa, per esempio, è un classico), si tratta spessissimo di un ottimo segnale, anche se non necessariamente gradevole: un elemento nuovo, già presente nel nostro inconscio, si sta manifestando alla nostra coscienza in modo ormai imminente e deciso. Anche se la ragione percepisce come una minaccia alla sua stabilità ogni novità che viene dall'oscurità emozionale delle nostre profondità illogiche, si tratta probabilmente di una nuova presa di coscienza che amplierà la nostra visione del nostro mondo, senza nessun dramma e nessun cataclisma mentale.

Spessissimo questi sogni sono soltanto l'annuncio dell'arrivo di una novità che abbatterà la nostra visione chiusa del mondo e di noi stessi. In un certo senso tutti questi elementi minacciosi sono nostri alleati che vengono come ambasciatori a dirci che, volenti o nolenti, le porte della coscienza si stanno aprendo a qualcosa di nuovo.

La trasformazione ha sempre un sapore archetipo di morte e di distruzione di ciò che c'era prima, ma non per questo si tratta di un passaggio traumatico. La cosa più probabile è che semplicemente ci sveglieremo nei prossimi giorni con più capacità di accettare cose nuove della nostra vita.

Considerando quindi che questi "nemici" sono in realtà "alleati" che vengono ad annunciarci qualcosa, che si travestono con l'immagine metaforica esatta che ci spaventa, solo per essere visti e trasformarsi in immagini più serene e pacifiche, la tecnica psico-onirica che propongo adesso è la seguente:

Siccome l'obiettivo di questi personaggi onirici è quello di annunciarsi, di farsi vedere, di mostrarsi, ritornate nel mood della fine del sogno, quando vi siete svegliati spaventati e date un finale nuovo al sogno: invece di sentirvi minacciati da quel personaggio, immaginate che riuscite a girarvi con calma verso di lui.

Il personaggio si ferma e semplicemente finalmente si sente riconosciuto.

Tu continui ad osservarlo con attenzione e tranquillità per capire quale è il suo messaggio e mentre lo immagini (senza dover necessariamente capire niente a livello razionale, semplicemente vivi l'esperienza), senti le tue sensazioni e le tue emozioni... qualcosa cambia? Qualche emozione si scatena?

La coscienza finalmente entra in contatto, pacificamente, con l'inconscio; riconoscendo e rispettando il suo linguaggio.

Monday, 29 June 2020

la prova della spesa


Ieri, cavalcando un po' l'idea della fantasiosissima Irene Pattarello, siamo arrivati a una nuova teoria fondamentale sulla compatibilità caratteriale: la prova della spesa.
L'idea è semplice e pratica: stai conoscendo una persona e non sai se sarà una persona con cui starai bene oppure uno che ti esaspererà con i suoi modi e le sue manie? Ebbene, non fate solo appuntamenti per prendere un caffè o na birra in cui parlate di voi! No! Andate piuttosto insieme a fare la spesa in un supermercato e tutto sarà di colpo chiaro!
Nel supermercato, nel modo in cui due persone fanno la spesa insieme, si vede tutto della loro psiche!
Per esempio se uno porta il carrello, se uno segue un percorso lineare o disordinato, se uno cerca le cose in una lista o trova le cose d'istinto, se uno si fida dei prodotti o se invece diffida, se uno non guarda neanche cosa mette nel carrello o se invece analizza e controlla bene frutta e verdura...
Ovviamente c'è anche la palese osservazione di cosa uno compra da mangiare: se sono tutte cose precotte, cose sane e salutari, oppure solo cose "tossiche". Come uno si alimenta la dice lunga su come uno si tratta. Ma non solo, mostra anche se uno considera il cibo come puro nutrimento (addirittura in senso rigidamente nutrizionista e basta) oppure se uno si concede "qualcosa di buono" in senso di piacere (non necessariamente cibo spazzatura o poco sano).
Poi si può osservare come questa persona interagisce con la gente che sta in mezzo al corridoio e anche come si trova davanti alla questione dell'imbarazzo della scelta: sa scegliere con facilità o resta infinitamente in dubbio?
E fin qui abbiamo parlato della persona come un caso da studiare e osservare, ma invece quello che è più importante è come le due persone che si vogliono conoscere interagiscono tra loro: chi porta il carrello, chi va più veloce e chi più piano, chi si occupa solo dei propri prodotti o chi è più aperto a scegliere qualcosa che piaccia a entrambi, facendo delle concessioni. Come reagisce uno al modo di fare dell'altro, se uno si spazientisce del più lento o se l'altro non sopporta la velocità del primo.
Altro fattore interessante è se uno è sistematico e nel supermarket solo si occupa di prendere il cibo e uscire (e non si parla di altro) o se uno intavola discorsi, scherza, ride, o magari anche spiega cosa pensa lui di un prodotto o no, così, solo per farti partecipe del suo mondo.
Poi si può notare se uno compra le cose senza preoccuparsi dei soldi o se uno al contrario rinuncia a tutto per pochi centesimi e finisce per comprare solo le opzioni sistematicamente più economiche. Qual è insomma il tuo livello di spendacciosità?
Ma non solo, poi c'è l'attesa nella coda alla cassa: come vive una persona questo momento? E poi il breve acceleramento di velocità mentre la cassiera passa i prodotti e fa il conto. Chi paga? Come? Come si divide la spesa: a metà? al centesimo? a spanne? in base ai prodotti esatti e tutto al centesimo oppure approssimativamente? Qua entra in gioco tutta la relazione di base con l'idea di denaro. Come si sente uno che sta dimostrando di essere "corretto"? Attraverso un conto aritmetico esatto o attraverso un atteggiamento leggero e flessibile con i soldi? Si possono creare tensioni su questi punti monetari che spesso sono tabù, perché considerati antipatici da discutere.
Poi c'è la maniera in cui uno organizza la spesa nella borsa, chi crede di sapere di più dell'altro come si dovrebbero organizzare i prodotti... poi anche chi accetta borse di plastica o chi si è organizzato prima ed è venuto con una borsa più capiente e resistente da casa...
Se uno legge lo scontrino dopo aver pagato (o durante il pagamento), se uno controlla ossessivamente la lista della spesa e un'altro no...
Insomma... così tante cose da vedere... e da osservare. L'idea è fare attenzione se ci sono molte cose che ti irritano leggermente oppure no, se c'è un atteggiamento individualista o comunitario, stressato o troppo rilassato... insomma, mille cose che dicono, nella pratica, come due persone interagiscono nel loro modo di portare avanti le cose tecniche della vita.
Insomma, basta fissare appuntamenti in un caffè o in un bar per conoscere qualcuno: trovatevi direttamente a far la spesa e capirete molto di più!!



Wednesday, 17 June 2020

tecnica psico-onirica 4


Si tratta di una pratica di meditazione e di visualizzazione, in un certo senso, nella quale si mescola la concentrazione interna e la sensazione esterna in chiave onirica.
Mi spiego: innanzi tutto bisogna chiudere gli occhi ed entrare in uno stato contemplativo.
Quando la mente si calma un poco, bisogna "sentire" come riconosciamo lo spazio esterno a noi. Anche se abbiamo gli occhi chiusi, riconosciamo chiaramente di stare nel salotto, per esempio, con il divano da una parte, la finestra dall'altra, il tavolo a sinistra, fuori dalla finestra un albero e la strada, sotto, dove magari passa qualche macchina.
In realtà sappiamo anche che siamo in una determinata località, orientata in un certo modo rispetto a una città o al mare, ubicata in un determinato paese, in un punto abbastanza chiaro del pianeta. Senza considerare l'ora del giorno e il tempo che fa...
Insomma, tutte queste "percezioni" spazio-temporali sono quasi interamente frutto della nostra memoria oggettiva e razionale.
Adesso però pensate a un ambiente di uno dei sogni che avete appena sognato e di cui conservate una certa emozione.
Immaginate adesso di essere in quell'ambiente esatto.
Se è di notte, è di notte.
Se è all'aperto, all'aperto.
Cercate di concentrarvi tanto su questa visualizzazione da cercare di sostituire la sensazione oggettiva dello spazio esterno dove state meditando con la sensazione del sogno. Dovete, in definitiva, cercare di sentirvi "fisicamente" dentro la situazione del sogno. Dimenticare la realtà oggettiva.
Cercate di mantenervi in questo stato di "posizionamento fisico-onirico" il più a lungo possibile.
Sentirsi in quell'ambiente ricreato spazialmente dal vostro inconscio la notte prima, sicuramente vi metterà in collegamento con l'emozione profonda che quel sogno voleva rappresentare.
Sentitela.

Wednesday, 10 June 2020

esercizio di comunicazione onirica


Nel sogno di stanotte ho sognato un interessante esercizio di comunicazione tra persone.
Non sarebbe male provare a metterlo in atto un giorno.
Ecco com'era strutturato:


[...] Si trattava di una tecnica per riconoscere quanto sei capace di comunicare con gli altri: ti viene assegnato un argomento qualsiasi che non puoi aver preparato (per esempio, nel sogno a me toccava “le origini dell’India”) e cerchi di descrivere l’argomento in modo completo e lineare, cercando di comunicare tutto quello che puoi dire in modo più chiaro possibile.

Gli altri partecipanti, gli ascoltatori, disegnano su un foglio uno schema in cui, teoricamente, se trovano che il discorso fila liscio, in modo completo, fluido e lineare, fanno una linea dritta che scende dall'alto verso il basso.
Se invece ad un certo punto del discorso mi capitasse di interrompermi, sbagliare, riprendere la spiegazione da capo, divagare su argomenti che non sono quelli dell’esercizio... allora gli ascoltatori segnerebbero un punto o un cerchio (cioè un punto d’inflessione più o meno grande) e farebbero deviare un poco il percorso per segnare che c’è stato uno stacco o una divagazione...

Ne risulta insomma che ognuno fa uno schema visivo diretto di come ha interpretato la mia dissertazione. 

Alla fine si confrontano gli schemi di ciascun ascoltatore. 
Si apre un dibattito sulla mia percezione di come ho comunicato l’argomento (magari penso di averlo espresso perfettamente e linearmente) rispetto alle percezioni degli ascoltatori (che magari hanno un'impressione completamente diversa dalla mia e magari anche diverse tra loro...).
[...]



Friday, 17 April 2020

tecnica onironautica domestica


Come ottenere i sogni lucidi? 
Ci sono mille modi e tutti validi. Molti libri parlano soltanto di questo.
Ad ogni modo, dopo un piccolo corso virtuale con il mio maestro Vicente Méndez sui sogni in generale, mi è venuta un'idea che ho subito messo in pratica! Ve la spiego.
Per ottenere la lucidità cosciente dentro a un sogno bisogna abituarsi a mettere in dubbio la realtà della... realtà. Dobbiamo quindi dubitare che ciò che percepiamo come "reale" sia davvero tale e chiederci in ogni momento se magari non siamo dentro a una proiezione psichica "irreale"... dentro a un sogno, praticamente.
Per riuscire a ricordarsi di una cosa del genere dentro al sogno è molto più facile abituarsi a dubitare della realtà quando siamo svegli. 
Se davvero ci abituiamo a mettere in questione il fatto che la nostra percezione sia reale o no da svegli, inevitabilmente prima o dopo metteremo in questione e in dubbio la nostra percezione anche dentro al sogno. E quando questo succede dentro al sogno, la risposta è chiara e immediata: sì, sto sognando!
A partir da lì possiamo avere un sogno lucido.
Io i sogni lucidi li ho spontaneamente una volta ogni tanto, ma non mi dispiacerebbe averne più frequentemente. È per questo che ho sparso per casa una serie di bigliettini con scritto:
"e se questo adesso fosse un sogno?"
e anche 
"parla con questo oggetto"
ogni volta che io e Ubi scopriamo uno di questi bigliettini nascosto in qualche parta inaspettata, dobbiamo questionarci la realtà. Dobbiamo dare una chance all'impossibile di manifestarsi fuori dalla nostra logica "realista". Se facciamo questo nel sogno, la realtà ci sorprenderà di colpo e ci renderemo conto che stiamo sognando.
Da svegli invece constatiamo solo che abbiamo dato soltanto una chance assurda all'irrazionale di apparire davanti ai nostri occhi, ma che nulla è successo. Allora prendiamo il bigliettino e lo nascondiamo subito da qualche altra parte. Così l'altro/a lo troverà a sorpresa in un posto che non immaginava o che ci eravamo dimenticati...
A quel punto ricomincia il processo di dubitare della realtà.
Se ci si abitua a trovare un bigliettino così, prima o dopo potremo sperimentare il sogno lucido.



Tuesday, 14 January 2020

tecnica psico-onirica 3

Semplicemente interpreta la realtà come se fosse un sogno. Lascia da parte le motivazioni logiche e razionali, semplicemente chiediti: "e se questo fosse un sogno, cosa significherebbe questo, come simbolo?"
È comprovato che ciò funziona! Lo sto provando tutti i giorni.
Ovviamente non tutti i simboli inconsci (e quindi non tutti gli eventi) sono ricostruibili con assoluta univocità dalla nostra psiche cosciente, per cui non si tratta di "trovare l'unica interpretazione giusta" ma di osservare e di leggere le emozioni di fondo, di considerare delle ipotesi molto probabili e di vedere il messaggio occulto (specie se si ripete in più eventi). Questo procedimento porta alla fine a prese di coscienza molto chiare e profonde.

Per approfondire un po' il perché di tutto ciò, la mia teoria è la seguente: la nostra coscienza è una specie di lente d'ingrandimento che serve per focalizzare varie cose nel mondo pratico, ma ha la caratteristica di perdere la veduta d'insieme della realtà, ritagliare uno zoom molto dettagliato di ciò che accade davanti a noi e soprattutto è una coscienza che ha bisogno di interrompersi periodicamente (attraverso il sonno, per esempio, spegniamo la mente razionale e la riaccendiamo la matina seguente). L'inconscio invece continua attivo costantemente, è sempre in azione: è la base della nostra struttura interna psichica. Ciò implica che "riaffiora" di notte, con i sogni, oppure attraverso le meditazioni che sospendono il pensiero, con l'ipnosi, con pratiche artistiche e fisiche varie... ma che soprattutto sottende alla nostra mente razionale anche durante il giorno, anche mentre siamo svegli. Questo è ovvio, in un certo senso, ma forse risulta meno ovvio una conseguenza necessaria di questo ragionamento: se consideriamo che quindi è la coscienza che ci "distrae" in un certo senso dal nostro linguaggio psichico di fondo che è l'inconscio, e che ce lo fa "dimenticare", diciamo, per un periodo di tempo (come quando la mattina ci dimentichiamo i sogni con una rapidità sconvolgente, come se la mente non volesse lasciar spazio al linguaggio onirico), allora possiamo affermare che la mente ci rende miopi ai movimenti di fondo della nostra psiche più profonda.
Questo fatto (che ha la sua motivazione nell'utilità fenomenale della mente nel mondo pratico e oggettivo) riduce la nostra capacità di capirci fino in fondo nei nostri moti interni irrazionali.
Tuttavia è possibile recuperare il messaggio che l'inconscio ci porta a galla in mille modi (emozioni, lapsus, sogni, emozioni inspiegabili, dolori psicosomatici, intuizioni, associazioni mentali, ispirazioni, etc...) proprio analizzandone i sintomi superficiali e cioè quelle cose che di solito si classificano come "dettagli insignificanti", "errori stupidi", "eventi incomprensibili", "curiose coincidenze"...
Tutto ciò che ha un impatto emotivo nella nostra memoria e che non si adatta completamente alla ricostruzione del nostro racconto personale di ciò che accade, nasconde un messaggio.
Un messaggio da scoprire, proprio in virtù del fatto che se un evento non avesse nessun impatto emotivo su di noi non riverberebbe nella nostra memoria e non ci faremmo caso, non lo noteremmo, oppure se fosse totalmente logico e comprensibile dalla mente non supporrebbe nessun messaggio intrinseco particolare: tutto sarebbe già chiaro alla mente, quindi lineare.
Gli eventi invece che ci sembrano curiosi, strani, che classifichiamo di coincidenze interessanti oppure eventi che raccontiamo perché hanno generato in noi un particolare stato d'animo... tutti questi eventi sono leggibili dal punto di vista della lettura inconscia che ne facciamo (e cioè quella più importante, perché influisce poi in modo misterioso nelle nostre azioni coscienti). È per questo che è fondamentale leggere gli eventi che escono dalla linearità della nostra vita come se fossero sogni!
In questa lettura sta la realtà della nostra esperienza di vita.



Sunday, 11 August 2019

costellazione onironautica

Nelle mie tecniche oniriche sto pensando a questa prossima possibilità:
Rappresentare una costellazione familiare all'interno di un sogno lucido.
Nel prossimo sogno lucido che mi capiti di fare, devo invocare i personaggi principali del mio sistema familiare e poi vedere come si dispongono e interrogarli su come si sentono.
Considerando che le costellazioni sistemiche hanno una grande forza emotiva che si collega all'inconscio e alle emozioni profonde nella "geometria occulta" che sta in ogni equilibrio di relazioni umane, sarebbe davvero interessante cosa ne verrebbe fuori direttamente all'interno del mondo onirico, del mondo inconscio!
Sarebbe poi interessante in un altro caso, avendo già identificato un'identificazione sistemica molto chiara, invocare questa persona e chiedergli cosa ha da dirmi. Fatto ciò ci si "divide" con rispetto e con serenità, chiarendo la differenza tra i due individui direttamente al mondo dell'inconscio.
Insomma, non vedo l'ora di avere il prossimo sogno lucido!