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Tuesday, 5 July 2016

Amaca Volante

l'Amaca Volante è un nuovo mezzo di locomozione rilassato e pratico.
l'idea viene dal racconto di un sogno di Visnu in cui delle amache sulla spiaggia erano legate a lunghi cavi che si perdevano nel cielo infinito.
da quel racconto ne è uscita prima l'idea di una amaca volante attaccata con un lunghissimo cavo a un drone pilotabile, poi però ho pensato fosse più bello collegarla direttamente a un grande palloncino o a una mini-mongolfiera.


l'amaca sta sospesa a pochi centimetri da terra e rimane aperta grazie a un palo che non solo mantiene la giusta posizione della rete, ma anche serve da asse per una ventolina che fa da lento propulsore dell'innovativo mezzo di locomozione.


l'evoluzione dell'idea prevede un modello con un timone associato all'elica che aiuta a direzionare il rilassante e lento movimento dell'amaca volante. il palo centrale può avere una manopola che ruota (tipo l'acceleratore nei manubri delle moto) e che serve a far girare a destra o a sinistra il timone.
forse bisognerebbe dire a dritta o a tribordo.
l'opzione di associare al cavo una lunghissima e sottile vela non mi è piaciuta molto e la mostro solo per una questione di cronaca.


infine il modello non prevede la vela, ma sì invece il timone e l'elica propulsore.
il cavo deve tendere all'infinito per essere bello.
immaginate ora una spiaggia lunghissima con questi mezzi di locomozione lenti e silenziosi, non sarebbe meraviglioso?




Saturday, 1 August 2015

metro circolare veneziana

un po' sull'onda dell'idea della "metro continua" applicata alle mie utopie su venezia, tipo la "neo-venetiae" oppure "zonte a venexia", ho pensato di realizzare un piano per una metro circolare veneziana.
si tratta di una linea circolare di metropolitana sotterranea (e allo stesso tempo, ovviamente, subacquea) che colleghi i punti principali della municipalità veneziana ovvero alcune isole, mestre, marghera, il centro storico e l'aeroporto di tessera.

il progetto, come detto all'inizio ricalca l'idea innovativa di realizzare una linea di metro continua, ovvero senza nessuna discontinuità: una catena di vagoni la cui fine è anche l'inizio, di nuovo. un anello di trasporto continuo dove ciascuno si ferma dove vuole, tanto l'anello gira e gira finché non si arriva alla stazione.

linee circolari ve ne sono molte nel mondo, ma non linee continue: serie sterminate di vagoni intervallati solo ogni tanto da qualche locomotiva che li fa girare.
una capienza di pubblico strepitosa e una efficienza di trasporto strabiliante, meno intasamenti alle fermate della metro e facilità di utilizzazione.

in questo schema ideato utopicamente stamattina porto questa idea agli estremi di cristallina purezza geometrica! non solo la catena è circolare in senso che è continua, ma è circolare in senso che è un cerchio!
i vagoni dunque possono direttamente essere progettati sul raggio di curvatura della linea di metro.

ecco la cartina


per chi conosce la città sarà facile riconoscere l'utilità di vivere in un comune non più frammentato in territori che non si toccano e non hanno alcuna relazione tra loro.
adesso gli agglomerati dell'entroterra, l'aeroporto, dei parchi urbani e rurali, alcune tra le isole principali e il centro storico sono finalmente unite da un trasporto facile, rapido ed efficiente.

la metro continua fa fermate ogni 10º oppure 15º geometrici del cerchio.
(andrebbe calcolato bene)
non sempre ci sono stazioni corrispondenti a queste fermate: per esempio tra "porto marghera" e "venezia stazione marittima" ci si fermerà a metà in modo che il cerchio raccolga la gente lungo la sua circonferenza, ma non sarà possibile uscire immediatamente. si aspetta semplicemente la prossima fermata del treno ed ecco che si potrà scendere.
niente di più semplice.

ecco fatto.
bella utopia, no?
peccato che venezia continui a essere un cadavere truccato a festa, con tutte le possibili utopie che vi si possono creare.

Friday, 5 December 2014

movimenti mondiali

si dice che nel viaggio il bello non è dove arrivi, ma il percorso che fai per arrivarci. quindi... ecco una mappa dei miei spostamenti per il mondo, fino ad oggi, prescindendo completamente del mondo stesso.
poco a poco, delle forme geografiche conosciute stanno apparendo...


i diversi colori rappresentano tipi diversi di trasporto: nave+barca / aereo+elicottero / treno / auto+bus+moto.

Thursday, 6 June 2013

Nastri Pedonali Urbani

questa è un'utopia per una città del futuro a circolazione unicamente pedonale.
si tratta di una città formata da un dedalo di strade organizzate a fasce.
le fasce laterali adiacenti agli edifici sono come i marciapiedi.
la parte centrale invece è strutturata su nastri trasportatori pedonali come se ne vedono a volte negli aeroporti. i nastri semplicemente vanno in una direzione e a una certa velocità.

diciamo per esempio che una fascia centrale è fissa. a destra e a sinistra di essa, in direzioni opposte, si può mettere piede su un nastro trasportatore pedonale che va non troppo veloce (tipo 7km/h ...troppo? é un esempio. diciamo che va alla velocità degli innocui nastri esistenti, quelli degli aeroporti).

con un piccolo movimento si passa dunque da 0 a 7 km/h
ogni fascia però è anche adiacente a altre fasce con velocità sempre maggiori, ma relativamente sempre innocue, per essere sempre vicine a una fascia che va 7km/h più veloce o 7km/h più piano.


Nello schema a sezione si vede che con 5 nastri in una direzione si ottiene una velocità approssimata ai 37 km/h.
Le fasce sarebbero a tratti associate a delle panchine o a degli sgabelli, magari tondi, sui quali ogni tanto la gente si può sedere (delle specie di panche mobili).

La gente che va a grandi distanze si colloca sull'ultima fascia e aspetta seduta, o anche chi ha fretta si sposterà fascia dopo fascia fino alla zona estrema, più veloce e poi, per scendere, passerà di nastro in nastro fino alla zona fissa. c'est tout.

questo sistema è utopico, è chiaro, ma presenterebbe degli indubbi vantaggi rispetto ai sistemi pubblici attuali come la metro o gli autobus e cioè:
1- poter fermarsi in qualsiasi punto della linea senza dover aspettare la fermata, semplicemente si scende.
2- scegliere la velocità di spostamento, che può essere panoramico, lento, tranquillo o veloce.
3- nessuno dipenderebbe più dagli orari di arrivo del treno o dell'autobus. i nastri sono là, basta salirci sopra il nastro è in movimento ad ogni secondo.
4- nei momenti di punta ci sarebbe molta meno calca e ressa: tutti gli utenti sarebbero sparsi in modo più o meno uniforme lungo tutta la linea e non stipati in piccoli abitacoli o vagoni stracolmi.

i costi potrebbero essere mostruosi, sí, ma si otterrebbe una città completamente esente da traffico di veicoli sia pubblici che privati (i cui costi ed effetti, sommati tutti insieme, anche adesso non è che siano poi così piccoli).

ovviamente non oso pensare a come potrebbe essere un incrocio... (forse su livelli sfalsati?) in ogni caso chissenefrega, in fondo è un'utopia.

è questo il bello!


Tuesday, 31 August 2010

Lombadas rodoviárias energéticas


então, entre as várias coisas que gostaria de ver inventadas nos próximos dez anos, a parte da central a energia muscular conectada a muitos gimnásios (entrada aberta para todos) onde as pessoas fatigando produzem energia de graça, gostaria de ver aplicada outra tecnologia!


trata-se do siguente:
a Lombada rodoviária energética, também chamada de quebra-molas dinámicas ou ondulação eléctrica
(ver desenho, um pouco ruin, è verdade, mas com o tempo que tenho aqui no Angola é dificil mesmo fazer melhor...)
é um fácil e comum dispositivo dínamo que produz energia no momento que você pisa nele (do mesmo princípio daqueles chãos de discoteca que se iluminam, o daquelas pilhas que funcionam apertando com a mão) aplicado às lombadas ralentizantes que estão nas zonas urbanas para que os carros não corram muito rápido.
A lombada tá ligada à rede geral de energia da cidade e sobretudo aos lampiões que estão na frente dos carros.
todo carro que pasa nas lombadas produz energia.
um engarrafamento numa cidade como São Paulo, por exemplo, pode ser uma fantastica fonte de energia eléctrica pela cidade!!!!
lombadas energéticas para todooooooooooooooooooooooooooooooooos!!!!!
tchau

Friday, 25 December 2009

TRASPORTO SATELLITARE



ecco un sistema di trasporto che non consuma energia (a parte un piccolo investimento inizale)
si tratta di mandare in orbita un satellite che ruoti attorno alla terra, come fanno tutti i satelliti, bighellonando placidamente qua e là negli ultimi strati dell'atmosfera.

ora, il piano è il seguente: facciamo calare una corda dal satellite.
la corda ovviamente dovrà essere piuttosto lunga visto che dovrà arrivare fino a toccare quasi la superficie terrestre!
su questa corda appesa al cielo agganciamo una piattaforma ed ecco fatto: un servizio di trasporto gratuito, eterno e che non ha bisogno di nessun carburante!
c'è solo da spianare le montagne che si troveranno nel tragitto, ma nient'altro.

potremmo anche mettere una scala a pioli tra la terra e la luna, ma questa è un'altra storia.

viva la gravità.