Showing posts with label idea. Show all posts
Showing posts with label idea. Show all posts

Tuesday, 18 November 2025

App x esplorare

 Non sarebbe una brutta idea creare un’app che funziona come una mappa interattiva, simile a Google Maps, che mostra i luoghi più interessanti da visitare nelle vicinanze. 

Ogni località è accompagnata da un punteggio di interesse, calcolato in base a diversi criteri. 

L’utente può filtrare questi criteri per ottenere una selezione personalizzata dei posti da vedere, in base ai propri gusti.


I filtri disponibili possono includere:

Interesse storico (monumenti, siti archeologici, musei)

Interesse naturalistico/paesaggistico (parchi, belvederi, sentieri)

Eventi e tradizioni (folclore, feste locali, mercatini)

Cibo e vita notturna (ristoranti, locali, club)

Letterario (luoghI legati a libri o autori)

Cinematografico (location di film o serie)

Musicale (luoghi iconici, locali storici)

Sportivo (stadi, impianti, luoghi simbolo)


L’obiettivo è permettere a chi viaggia—o si trova in un’area anche solo temporaneamente—di scoprire rapidamente i punti d’interesse più rilevanti intorno a sé, scegliendoli in base alle categorie che lo attraggono maggiormente.

Una persona che viaggiando si trova in mezzo a un territorio poco conosciuto potrà quindi scegliere cosa visitare in base ai propri gusti.

Ad esempio Venezia potrebbe essere una grande meta in termini storici, paesaggistici, folkloristici, musicali o cinematografici ma assolutamente deludente in quanto a vita notturna o sportivamente parlando.

Ognuno quindi potrebbe orientarsi a trovare nelle città e nei paesi circostanti le cose più interessanti da visitare.


Monday, 1 July 2024

basketgolf

Questa è un'idea per un gioco misto golf più basket:

La logica è quella del golf, si parte da una distanza e si deve, con vari colpi di mazza, arrivare a far entrare la pallina nella buca.

Stessa cosa vale per il Basketgolf, solo che invece della pallina c'è un pallone da basket e, invece della buca, un canestro.

Per il resto è uguale, ma ogni volta che tocca lanciare la palla a un giocatore, c'è un misto di forza di lancio, precisione di tiro e alla fine anche capacità di tentare il canestro da distanze più o meno difficili.

Ecco. 

È tutto.

Secondo me sarebbe uno sport appassionante.


Tuesday, 5 April 2022

Vipassana ipnotico

 Il Vipassana è una antica e profonda meditazione che aiuta a entrare in contatto con le proprie emozioni, dalle più forti alle più minuscole, e dove si impara a lasciarle andare.

Nella pratica, tutte le meditazioni sono dei trance ipnotici.

Immaginate dunque ora una sessione di Vipassana classica (di 10 giorni interi in cui non si parla né si guarda nessuno negli occhi, solo si medita, giorno e notte) utilizzata con le finalità dell'ipnosi di trasformazione e automiglioramento.

Come nel Vipassana classico, 3 giorni e mezzo per imparare a concentrarsi profondamente sul proprio respiro. Si tratta di una poderosissima profondizzazione nel trance profondo. A partire da questo momento ogni suggestione ipnotica assume un'efficacia assoluta.

Ed è solo l'inizio, perché per altri 6 giorni interi ciò che si farà sarà solo ripiombare in profondissimi trance ipnotici sempre più profondi e sempre più efficaci.

Mi immagino questo intensivo di Vipassana ipnotico con continue voci di profondizzazioni ipnotiche di tipo ericksoniano, volte all'automiglioramento, alla autostima, alla sicurezza personale, alla risoluzione di traumi del passato e di problemi personali.

La voce che permette di profondizzare nel trance a un certo punto potrebbe assumere tonalità cantilenanti per essere ancora più profonda e memorizzabile.

Sono sicuro che un evento di questo tipo potrebbe cambiare la vita di moltissime persone.

Un giorno lo metterò in atto.

Saturday, 19 December 2020

il giorno - la vita

Questa è un'ipotesi metaforica archetipa.

Sappiamo che sempre si fa riferimento al giorno come al ciclo di una vita: l'alba, lo zenit, il tramonto, la notte. È intuitivo vedere nel ciclo del sole giorno dopo giorno, il ripetersi della vita.

Sappiamo inoltre che tutti nasciamo in circostanze diverse: alcuni nascono sotto pressione, altri anestetizzati, alcuni in modo tranquillo e naturale, altridesiderati, mentre altri ancora no.

C'è poi un'altra cosa interessante: ci sono quelli che, appena svegliati, la mattina, scattano e sono di buon umore, altri sono lenti a partire, alcuni sono arrabbiati in partenza e non vogliono parlare, etc. stessa cosa alla sera, quando alcuni sono tranquilli e hanno sonno presto, mentre altri non vogliono andare a dormire e sono più attivi ed efficienti dopo cena.

Molti modi di essere. 
L'ipotesi è la seguente: non sarà per caso che, ogni volta che uno si sveglia, riproduce in miniatura le dinamiche emotive della sua nascita, mentre durante il giorno va sviluppano la sua tendenza naturale evolutiva che sarà, probabilmente, il mood di fondo della propria vita adulta? Non sarà poi anche la sera il simbolo che prevede in anticipo come uno si approccerà alla vecchiaia e all'avvicinarsi della morte, il grande sonno?

Secondo me sì.
Lo studierò poco a poco, caso per caso.
Io normalmente scatto prontamente di mattina e tendo ad essere di buon umore, anche se non amo parlare molto.
Durante il giorno tranquillo. A volte il pomeriggio mi inquieta per essere troppo corto e passare velocemente. 
La sera tranquillo, è un momento di poter finalmente dedicarmi a ciò che mi piace. 
Sempre un po' corta però.
La notte potrei continuare abbastanza a lungo a fare mille cose creative come piace a me, ma se metto la testa sul cuscino per dormire, dormo in un secondo.

Thursday, 18 June 2020

il corpo sa. la mente impara.


Il corpo viene da un'evoluzione di miliardi di anni.
Il neocortex celebrale, l'area del pensiero logico del nostro cervello, da poche centinaia di migliaia di anni.
Il corpo ha esperienza, il corpo sa. La sua evoluzione ne è la prova vivente e perfetta.
La mente è giovane, dubita, prova, teorizza. La sua struttura ha molta meno esperienza del corpo.
Il corpo sa quando deve nascere, crescere, svilupparsi, ritirarsi, ammalarsi, morire.
Il corpo non pensa, il corpo sa.
La mente riflette, considera, dubita, ipotizza, suppone, ma la mente non sa. La mente prova e osserva.
Il corpo è in continuo dialogo con la realtà.
La mente è in contatto con il mondo solo attraverso ciò che le dice il corpo.
Il corpo insegna.
La mente impara.
Il linguaggio del corpo è il linguaggio della realtà.
Il linguaggio della mente è il linguaggio della teoria.
Il corpo parla attraverso i sensi: le sensazioni e i sentimenti.
La mente parla attraverso pensieri e idee.
Il corpo comunica ciò che è.
La mente dovrebbe solo ascoltare e imparare.

Se la mente non ascolta le sensazioni del corpo e non riconosce che è il corpo quello che sa e che insegna, allora la mente si discosta dalla realtà. Entra nel mondo delle idee.
La mente allora pretende di insegnare alla realtà come la realtà dovrebbe essere davvero.
Non accetta ciò che è. Classifica ciò che esiste di "ingiusto". E pensa di sapere come dovrebbe essere "giusto"... dice alla realtà come una "buona realtà" dovrebbe essere.
Ma la realtà non è interessata a ciò che opina la mente.
Ritenere la realtà ingiusta e sbagliata può sembrare corretto, teoricamente (e cioè nel mondo delle idee), ma risulta totalmente inutile e frustrante dal punto di vista pratico (e cioè nella realtà).

È la realtà che comanda.
Il pensiero deve solo ascoltare e imparare.
Non può far altro, d'altronde.

Una buona teoria deve sempre fondarsi sulla realtà dei fatti, altrimenti è solo una fantasia, un vaneggiamento senza applicazione.

Realtà.
Corpo.
Sentimenti.


Sunday, 24 May 2020

inventando frases... 2


Si andas siempre hacia el norte, acabarás al mismo punto de partida llegando por el sur.

De una constelación son más importantes las estrellas o las líneas invisibles que las unen?

Se puede volver dos veces exactamente al mismo puerto?

Hay más tierras desconocidas afuera o adentro?

Hay olas debajo del mar?

Las rutas del mar se deciden mirando a las estrellas.

Hay veces que la dirección opuesta al norte es el mismo norte.

Todo barco nace en la tierra.

Hay más sueños en la mente o en el cielo?

Todos saben que es la luna que levanta las mareas. La cuestión es: cómo lo saben?

Cada respuesta trae otras preguntas.

Dónde se pierde la sombra de un barco?

Las redes están hechas de cuerdas o de agujeros?

Qué contiene una bandera?

Todos los infinitos son azules.

El mapa es el territorio?

Sólo perdiéndose se puede encontrar algo desconocido.

Nos limita más el espacio o el tiempo?

Sin horizonte no hay viaje.

Toda exploración es tan valiente cuanto cobarde.

El reflejo de la luna del mar está en un lugar diferente según cada ojo que lo mira.

Cómo se siente un viento empujando una vela?

Por qué será que el círculo del sol es del mismo tamaño del círculo de la luna?

Hay más libertad quedándose en su propia aldea de origen o viajando por los mares encerrado en un barco?

La luna mira al mar como en un espejo.

La brújula para ser correcta tiene que estar siempre con la tentación de perderse.

No hay mapa que no sea una burda mentira de la realidad.

Sin un sol invisible no veríamos a la luna.

Un barco es un pequeño mundo que busca otra madre.

Buscando nuevas islas invisibles, gracias a vientos invisibles, por rumbos invisibles, marcados por líneas invisibles entre las estrellas, según brújulas guiadas por magnetismos invisibles que apuntan a puntos cardinales invisibles. Y todo el mundo esperando alguien que grite: tierra a la vista.

Sólo en el vacío puedes ir libremente en todas las direcciones.

De qué sirve una vela que no acepta estar vacía?

Todas las direcciones de la rosa de los vientos te llevan a tu centro.

Qué es lo que da más miedo? Naufragar? Encontrar una isla desconocida? O, después de un viaje de aventuras, volver a casa, simplemente?

Un tesoro de dudosa procedencia, quizás violenta y criminal, lo puedes dejar, si quieres. Pero con la vida puedes hacer lo mismo?

Cómo se siente una brújula que duda de su norte?

El barco quiere estar en el mar o quiere estar en el puerto?

Saturday, 9 May 2020

Monday, 13 April 2020

siamo ciò che mangiamo...

Si sa: siamo ciò che mangiamo.
La cosa interessante però è che in società diverse dalla nostra, quelle che sono più connesse ai cicli e ai ritmi della natura, in generale si onorano e si rispettano gli animali che vengono sacrificati per essere poi mangiati.
Un esempio qualsiasi: se arrivano mandrie di bufali, ciò è un dono divino di abbondanza. Ammazzando un animale, questa divina manifestazione della natura, lo si onora e lo si ringrazia in un certo modo. Tanta è la felicità per avere cibo e abbondanza che questo animale già di per sé diviene l'idea stessa di vita, di allegria, di generosità e di connessione con una provvidenza superiore.
In poco parole gli animali che ci servono per nutrirci hanno un che di sacro, una dignità mistica che incorporiamo mangiandone le carni.
Questa idea vale anche per i riti cannibali dove cibarsi del guerriero nemico rappresenta incorporarne la forza il coraggio. Ci nutriamo dunque delle caratteristiche che proiettiamo su chi si è sacrificato per essere il nostro cibo.
E ciò non ci deve stupire se poi, nella nostra cultura, per esempio, a messa simbolicamente mangiamo il corpo di Cristo e beviamo il sangue di Cristo! Anche in questo caso cibarsi di qualcuno, incorporarlo, rappresenta integrare le sue caratteristiche, onorare il suo sacrificio e diventare come ciò che mangiamo.

Questo dovrebbe farci riflettere, perché da quando le religioni monoteistiche ci hanno voluto collocare al centro della natura come padroni (e non come parte), non onoriamo più l'animale che ci nutre come un divino dono carico di dignità. Semplicemente consideriamo gli animali che mangiamo come inferiori esseri di cui disponiamo a nostro piacimento, perché noi possiamo farlo.
Tornando all'esempio precedente, per dire, notate che differenza tra un nativo americano che incorpora in sé la sacra forza del bufalo divino che lo sostenta e qualcuno della nostra civiltà che si nutre di animali considerati stupidi e vili!
Porco!
Vacca!
Gallina!
Capra!
Pollo!
Sono la nostra base alimentare carnivora e anche degli insulti per svilire le persone.
Be', capirete bene che se ci nutriamo di cose che consideriamo indegne, incorporiamo questa energia in noi, metaforicamente.
Sarà un caso che ci sentiamo una razza parassita della Terra e che merita di estinguersi?
Siamo ciò che mangiamo...

Consiglio di onorare e ringraziare gli animali morti per fornire la carne di cui ci cibiamo ogni volta che possiamo. E di cominciare a considerare come degni i maiali, le vacche, le pecore, le galline. Vite sacre. Vite nobili.

Ma certo fate come volete.
Cibatevi pure del concetto che più vi va di incorporare....

Sunday, 11 August 2019

costellazione onironautica

Nelle mie tecniche oniriche sto pensando a questa prossima possibilità:
Rappresentare una costellazione familiare all'interno di un sogno lucido.
Nel prossimo sogno lucido che mi capiti di fare, devo invocare i personaggi principali del mio sistema familiare e poi vedere come si dispongono e interrogarli su come si sentono.
Considerando che le costellazioni sistemiche hanno una grande forza emotiva che si collega all'inconscio e alle emozioni profonde nella "geometria occulta" che sta in ogni equilibrio di relazioni umane, sarebbe davvero interessante cosa ne verrebbe fuori direttamente all'interno del mondo onirico, del mondo inconscio!
Sarebbe poi interessante in un altro caso, avendo già identificato un'identificazione sistemica molto chiara, invocare questa persona e chiedergli cosa ha da dirmi. Fatto ciò ci si "divide" con rispetto e con serenità, chiarendo la differenza tra i due individui direttamente al mondo dell'inconscio.
Insomma, non vedo l'ora di avere il prossimo sogno lucido!


Monday, 29 July 2019

suole poetiche


Quando cammini per un sentiero polveroso lasci delle impronte davvero perfette sulla strada, hai mai notato?
Ebbene le suole delle scarpe da trakking generalmente hanno dei disegni in rilievo che servono ad avere una migliore presa sul terreno. Alcune scarpe giocano con questo disegno per creare dei design più moderni oppure per mettere in evidenza il proprio logo o il proprio nome.
A volte ripetono mille volte il loro nome per permettere che si legga, nel caso uno abbia le suole delle scarpe in bella vista.
Ma cosa ve ne sembra invece dell'idea di scrivere davvero dei testi, invece di ripetere solo un logo o un nome? E quando dico testi, intendo dei testi che si possano leggere attraverso le orme lasciate sul cammino! (questo significa che i testi sulle suole delle scarpe sarebbero specchiati, in modo da essere soltanto un calco per le parole impresse sulla terra, stile Gutenberg, insomma!)


La mia idea preferita sarebbe scrivere su queste suole dei poemi: uno per scarpa.
Due poemi complementari, con due sensi opposti magari, oppure due punti di vista diversi...
Oppure dei testi di alcune canzoni evocative...
O degli estratti di canti dell'Odissea... o della Divina Commedia...
Chi poi passa dietro di noi potrebbe avere la fortuna di trovare per la strada questi testi... o parte di essi, come se si trattasse di oracoli lasciati dal caso. Oppure una o due parole... Insomma... un messaggio lasciato dal caso e dal destino...

Abbelliamo il nostro passaggio lungo il cammino con la poesia: realizziamo le suole poetiche!



Thursday, 30 May 2019

pianeta vivo

Voglio sottoporvi questa teoria, da un punto di vista teorico, probabilmente possibile:
Immaginate la vita come noi la conosciamo: la nostra vita organica si è generata in un pianeta totalmente morto (per definizione).
I minerali, i metalli, i sali, i gas presenti in questo pianeta morto non solo sono stati e continuano ad essere l'alimento della vita organica, ma ne sono anche il corpo: è ovvio che la struttura della vita viene da ciò che non è vivo.
Detto questo immaginiamo un pianeta dove si sviluppi una vita come la nostra (immaginiamo pure il nostro pianeta Terra, se vogliamo) e adesso andiamo lontano nel tempo con la fantasia: immaginiamo che la vita non rappresenti soltanto un piccolo strato superficiale di esseri viventi che infestano una sfera rocciosa gigante, immaginiamo invece che poco a poco nuovi tipi di batteri si spingano sempre più a fondo nell'interno del pianeta, così come le piante che, cercando solo sole, atmosfera e minerali, alla fine sprofondano le loro radici sempre più a fondo nella crosta del pianeta e giù, giù sempre più giù... modificando il terreno e permettendo ad altre forme di vita, funghi, animali, di seguirle.
Gli animali non si cibano direttamente di minerali, ma invece si nutrono di vegetali e di altre forme di vita e se i vegetali sono abbastanza e anche gli altri animali, si può generare un equilibrio densissimo, in cui gli esseri a contatto l'uno con l'altro, si cacciano, si mangiano, muoiono e si riproducono in strati di esseri viventi uno sopra l'altro...un continuo di riciclo vitale organica che poco a poco si allontana dal nucleo morto del pianeta.
Ma la vita, come dicevamo non ha bisogno di nient'altro che degli elementi minerali, gassosi, liquidi presenti nel pianeta e del Sole. Se la catena alimentare poi diventa infinitamente densa, si può ipotizzare che passati miliardi di anni, poco a poco la vita inglobi nella sua struttura tutta la "mineralità morta" del pianeta e in definitiva tutto diventi una serie di esseri viventi che attraverso il reciproco fagocitarsi continuino a mantenersi in vita.
Questo pianeta potrebbe quindi diventare interamente vivo.
Potrebbe addirittura divenire un essere vivente unico che riceve la luce e il calore dal sole e utilizza tutta l'originaria struttura del pianeta per mantenersi in vita, all'interno di un equilibrio di catena alimentare estrema. Un pianeta dove niente più è morto e tutto è vivo.
Visto da questo punto di vista la nostra Terra dunque è soltanto un embrione di qualcosa che dovrà venire, di un essere sferico completo che, vivo, girerà attorno al Sole, placido e sereno.
Questa potrebbe essere una idea per l'ambientazione di un racconto di fantascienza.