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Saturday, 17 April 2021

Tea on Board


Una maravillosa tarde en un barco histórico, en compañía de marineros expertos y simpáticos que explican todos los detalles náuticos de la embarcación y sus historias por los mares.
No sólo: comida casera: té inglés hecho por el capitán (Inglés, también) y scones y marmeladas hechas a mano por parte de la marinera italiana Cecilia.
Una gran experiencia que se puede experimentar en el Puerto Olímpico de Barcelona, al atardecer.
De verdad, una maravillosa tarde, inolvidable, con TeaOnBoard.

Y si aún quedara alguna duda, miren este video hecho sin casi darnos cuenta por la talentosa Eva, Graphic Artist de Taiwan, ahora residente en Barcelona.


 

Monday, 13 April 2020

siamo ciò che mangiamo...

Si sa: siamo ciò che mangiamo.
La cosa interessante però è che in società diverse dalla nostra, quelle che sono più connesse ai cicli e ai ritmi della natura, in generale si onorano e si rispettano gli animali che vengono sacrificati per essere poi mangiati.
Un esempio qualsiasi: se arrivano mandrie di bufali, ciò è un dono divino di abbondanza. Ammazzando un animale, questa divina manifestazione della natura, lo si onora e lo si ringrazia in un certo modo. Tanta è la felicità per avere cibo e abbondanza che questo animale già di per sé diviene l'idea stessa di vita, di allegria, di generosità e di connessione con una provvidenza superiore.
In poco parole gli animali che ci servono per nutrirci hanno un che di sacro, una dignità mistica che incorporiamo mangiandone le carni.
Questa idea vale anche per i riti cannibali dove cibarsi del guerriero nemico rappresenta incorporarne la forza il coraggio. Ci nutriamo dunque delle caratteristiche che proiettiamo su chi si è sacrificato per essere il nostro cibo.
E ciò non ci deve stupire se poi, nella nostra cultura, per esempio, a messa simbolicamente mangiamo il corpo di Cristo e beviamo il sangue di Cristo! Anche in questo caso cibarsi di qualcuno, incorporarlo, rappresenta integrare le sue caratteristiche, onorare il suo sacrificio e diventare come ciò che mangiamo.

Questo dovrebbe farci riflettere, perché da quando le religioni monoteistiche ci hanno voluto collocare al centro della natura come padroni (e non come parte), non onoriamo più l'animale che ci nutre come un divino dono carico di dignità. Semplicemente consideriamo gli animali che mangiamo come inferiori esseri di cui disponiamo a nostro piacimento, perché noi possiamo farlo.
Tornando all'esempio precedente, per dire, notate che differenza tra un nativo americano che incorpora in sé la sacra forza del bufalo divino che lo sostenta e qualcuno della nostra civiltà che si nutre di animali considerati stupidi e vili!
Porco!
Vacca!
Gallina!
Capra!
Pollo!
Sono la nostra base alimentare carnivora e anche degli insulti per svilire le persone.
Be', capirete bene che se ci nutriamo di cose che consideriamo indegne, incorporiamo questa energia in noi, metaforicamente.
Sarà un caso che ci sentiamo una razza parassita della Terra e che merita di estinguersi?
Siamo ciò che mangiamo...

Consiglio di onorare e ringraziare gli animali morti per fornire la carne di cui ci cibiamo ogni volta che possiamo. E di cominciare a considerare come degni i maiali, le vacche, le pecore, le galline. Vite sacre. Vite nobili.

Ma certo fate come volete.
Cibatevi pure del concetto che più vi va di incorporare....

Tuesday, 13 June 2017

neologismo-80

trattoria dove il personale che ci lavora è particolarmente distratto e disorganizzato, e per tanto sia la gestione che il servizio in generale risulta essere assolutamente confuso e poco efficiente.

DISTRATTORIA

esempio: "siamo andati a mangiare in una trattoria dove il cibo non è neanche male, ma si sbagliano con le ordinazioni, dimenticano gli ordini e servono con ritardi assurdi... insomma è una tipica distrattoria, da quanto distratti sono!"

Saturday, 4 February 2017

De ingredientibus

Scrivere gli ingredienti in ordine di quantità dentro a un alimento è effettivamente giusto, ed è senz'altro buono avere valori nutritivi o quantitativi di grassi e zuccheri, nonché la possibile presenza di alimenti che possono comunemente provocare allergie.
Tutto questo è buono (ammesso che qualcuno si metta a leggere gli ingredienti di un prodotto con attenzione. Pratica poco in voga ma molto più utile di quanto si pensi), ma oltre a questo io vorrei aggiungere una novità sul modo di descrivere gli ingredienti di un alimento.
Si tratta di una cosa molto più intuitiva e diretta che una semplice lista di nomi che spesso non si sa cosa siano... (Una serie di nomi chimici mai visti sono senza dubbio una informazione corretta da trovare sull'imballaggio di un cibo, ma non danno una informazione molto chiara sulla reale tossicità o non tossicità di certi componenti per una persona che non sia un chimico professionista).
Perché allora non scrivere gli ingredienti con 4 colori diversi in base alla seguente classificazione:
1- VERDE: ingredienti che possono essere assimilati e che sono praticamente sempre benefici (tipo vitamina C o cose del genere)
2- AZZURRO: ingredienti che sono necessari all'organismo ma non devono essere assimilati in eccesso (carboidrati, trigliceridi) ogni uno di questi ingredienti dovrebbe presentare un valore tra 0 e 1 che stabilisce quanto del fabbisogno giornaliero medio di una persona il prodotto in questione sta fornendo (il valore 1 significa esattamente il fabbisogno diario di una persona)
3- MARRONE: ingredienti che non hanno valore nutritivo significativo ma non sono tossici
4- ROSSO: ingredienti che sono tossici e nocivi (sebbene legalmente inseriti dentro gli ingredienti perché sotto ai parametri massimi stabiliti per legge).
Anche in questo caso ogni ingrediente dovrebbe mostrare un fattore tra 0 e 1 che mostra il quanta parte del fattore massimo consentito per legge questo cibo rappresenta. Ovvero, se già un prodotto ha un fattore 1 di un certo conservante potenzialmente nocivo, significa che è già il massimo consentito per legge assimilare diariamente prima che questo ingrediente cominci a essere tossico. Se fosse così, saprei che mangiare due prodotti così al giorno diventa già tossico per una persona.

A parte questa lista cromatica degli ingredienti sarebbe buono fare un grafico circolare in cui si mostrano i 4 colori per spicchi di presenza percentuale dentro l'alimento.
10% verde 30% azzurro 40% marrone e 30% rosso sarà sicuramente peggio che un 40% verde 25% azzurro 30% marrone e 5% rosso.
Questo grafico darebbe una visione intuitiva immediata del prodotto.
Immaginate il grafico di una Coca-Cola a confronto di un prodotto organico-biologico per esempio.

Per ultimo assocerei a questo ultimo grafico, un altro cerchietto che mostri in percentuale a spicchi la quantità di prodotti naturali e la quantità di ingredienti chimico-industriali dentro a ciascun alimento.

Credo che tutto ciò risulterebbe tutto molto utile a tutti noi per poter scegliere le cose migliori per alimentarci in modo più sano.

Monday, 26 September 2016

conservanti

CONSERVANTI:

Per evitare 
che qualcuno 
finisca 
intossicato, 
avveleniamo 
tutti.

Monday, 2 November 2015

vegetariano non praticante

e ché, solo per le religioni si può credere una cosa senza praticarla nei fatti?


Friday, 16 October 2015

neologismo-50

person who is a worshipper of the popular traditional Japanese wheat gluten called Seitan and who wants to eat it every day especially because he publicly utters in a dogmatic and fanatical way that he adores its tasty flavour and its nutritional properties

SEITANIST

example: "beware those guys, they are not simply vegan people, they are real Seitanist!"

Sunday, 20 September 2015

neologismo-49

luogo di divertimento dove, specialmente il fine settimana, di notte, gruppi di amici escono a ballare, ascoltare musica, ma soprattutto a mangiare ingenti quantità di biscotti

BISCOTTECA

esempio: "hey, ragazzi, è sabato sera, finalmente usciamo in biscotteca!"

Tuesday, 31 March 2015

La T@rtaruga

una scemenza per allietare la giornata e per renderla più lenta e più dolce... :)


Monday, 30 March 2015

NEOLOGISMO-39

setta di cuochi estremisti violenti e fanatici che sono disposti a cucinare soltanto cous-cous e niente più; a causa della loro intransigenza e razzismo non è raro che durante i loro riti se la prendano con i cuochi convenzionali disposti a cucinare anche altri piatti (cosa che i membri della setta ritengono aberrante e contro-natura).

COUS-COUS KLAN

esempio: "quel tipo lì non solo l'ho visto sempre cucinare cous-cous, ma mi ha anche detto che mangiare altri piatti non è una cosa pura... dice che gli altri piatti sono inferiori, puzzano e fanno schifo... è un tipo sospetto, secondo me appartiene al Cous-Cous Klan!"


Friday, 21 March 2014

genetic solution to the overpopulation

in order to solve the problem of the overpopulation of the world and all the problems related to that (the end of resources, food lack, pollution of the planet, new land for dwelling, and so on), I have a new idea!
it's the genetic reduction of human size!!
oooo!!!
finally the easy solution for anything! haha!
if you succeed in decreasing human size of 5 times in a few generations you'll implement of 5 times our planet!
you have 5 times more the lands to live and cultivate, 5 times more the food to eat, 5 times more the water to drink, 5 times less the pollution!!
genial solution! so, what are we waiting for? let's reduce our dimensions from 1,80 cm to 35 cm! and let's live in peace again without problems!


hey, but watch out! beware of the cats! ok?
:) 

Thursday, 9 January 2014

Mc Venice

Venezia. una città venduta al turismo.


McVenice!

buon appetito!

Saturday, 23 November 2013

neologismo - 8

quelqu'un qui mange des pâtes toujours et sans s’arrêter jamais d'une façon compulsive et folle

PSYCHO-PÂTE

exemple: "mais tu as déjà mangé de la pâtes 4 fois aujourd'hui et maintenant tu en mange encore: tu es un vrai psycho-pâte!"


(c'est claire que ça c'est une maladie typique des Italiens)