Showing posts with label pangea. Show all posts
Showing posts with label pangea. Show all posts

Thursday, 12 June 2025

New Pangaea


A new collaboration for my Political Pangea Map.
This is the new album of BAND OF WEEDS, from Finland

The album is called NEW PANGAEA (you can click on the name to listen to it)


 It is an amazing concept.

I am very proud to be part of this project.


Wednesday, 28 May 2025

Anti-Atlas


A new project for my Political Pangea.

Another publishing, this time is the Anti-Atlas of the series Fringe.

Enter the link and buy or download the PDF.

Have a look:





Thursday, 25 May 2023

Massimo Pietrobon's pages

Here you find all MP's web pages in which you can find my artworks.

These are the pages implemented by Funky Cardano and you can buy my pieces of art in Ada.

- Massimo Pietrobon in Kreate

- Massimo Pietrobon Store in Cardano

- Massimo Pietrobon W2MH


You can also find my graphic arts in other pages like:


Monday, 20 February 2023

postkolonialismus

Once again the Pangea Politik map has been published!
This time it was for the cover of the German review Der Deutsch Unterricht


Pangea Politik keeps uniting nations all around the world! 


Sunday, 20 September 2020

Sulla mappa della Pangea Politica

 

Una mappa serve per orientarsi o per disorientarsi?

Dipende.

Forse serve per vedere il mondo con occhi diversi e quindi per ri-orientarsi dentro a un mondo nuovo.

 

Ma qual è il nostro mondo?

Se pensiamo a una mappa del mondo, con ogni probabilità, staremo pensando a un tipo specifico di mappa, molto probabilmente a una proiezione di Mercatore.

Questa rappresentazione del mondo è solo una delle infinite maniere di vedere la nostra realtà. Ogni mappa è un filtro che deforma, semplifica, evidenzia, chiarifica, manipola e ridefinisce la realtà.

Ogni mappa ha un obiettivo, uno scopo, una logica che sta dietro alla semplicità del suo modo di rappresentare un oggetto che esiste: il pianeta terra.

Il fatto che normalmente pensiamo a una mappa del mondo immaginando una proiezione di Mercatore, implica una visione cristallizzata e rigida del mondo, una visione che non viene messa in discussione da almeno 500 anni circa.

In questa proiezione ci sono tutte le nostre strutture mentali colonialiste, eurocentriche e di categorie geopolitiche che separano (e gerarchizzano) il mondo in blocchi specifici, diversi per storia, cultura, economia, diritti, destini, religioni, filosofie...

È un modo molto semplificato di vedere il mondo che è contrastato ultimamente da tutta una serie di nuove mappe che rimettono in discussione questa struttura.

La questione della mappa come distorsione della realta e come vettore di concetti geopolitici impliciti non è nuova. L’idea di mappa come “arma” è da tempo un tema di dibattito e di studio, nonché di propaganda politica e ideologica.

 

Nel 2009 più o meno ho deciso di sviluppare alcune idee che trattavano vagamente questo tema. Si tratta di tutta una serie di “geografie alternative” che, fin da allora, continuo a creare con lo scopo di smontare la realtà così come la percepiamo per poi rappresentarla in modi sperimentali, controversi, irriverenti, divertenti o geniali, a volte.

La Pangea Politica è uno di questi esperimenti.

Da sempre le coste africane e sudamericane sull’Oceano Atlantico mi erano sembrate un invito alla fantasia. La loro forma, così perfettamente speculare, mi portava a chiedermi a che città africana corrisponderebbe Rio de Janeiro o Salvador, oppure a chiedermi con quanti stati confinerebbe il Brasile se stesse ancora toccando l’Africa.

Avendo vissuto da una parte e dall’altra di questo Oceano speculare, per me era quasi ovvio pormi questo tipo di domande.

Sono sempre stato affascinato dalle mappe non convenzionali e un filone di mappe che stuzzicavano da sempre la mia fantasia, erano le mappe che mostravano la forma della terra milioni di anni fa, quando la deriva dei continenti non aveva ancora separato tutte placche continentali attuali e tutte le terre ferme erano riunite in un solo megacontinente: la Pangea.

La Pangea Politica, nasce quindi nel 2009 da questa curiosità geografica: riportare la geografia attuale (e soprattutto la geografia politica, cioè quella che, di solito, ci permette di orientarci di più) ai tempi della Pangea, quando tutti i continenti erano uniti e vedere quali erano le corrispondenze dirette con un solo sguardo.

Ma da subito l’idea si dimostrò essere molto più potente.

Immediatamente mi resi conto dell’importanza di quel gesto geografico-alternativo che stavo montando: non si trattava soltanto di una “approssimazione geografica” si trattava invece di un vero e proprio “contatto” che mancava da milioni di anni e che la geografia convenzionale continuava involontariamente a riproporre costantemente e a riconfermare sempre di più.

Questo contatto evidenzia non solo le proporzioni delle dimensioni dei continenti e la corrispondenza delle terre che conosciamo in tempi così antichi da risultare inconcepibili, questo contatto risultava spesso essere un vero e proprio shock-geo-politico!

Riportando tutti i confini e le città principali della Terra sulla struttura dei continenti ai tempi della Pangea (circa 250 milioni di anni fa), si ottenevano scontri concettuali dirompenti: New York davanti al Sahara Occidentale, Casablanca davanti al Canada, l’India e l’Australia a fianco dell’Antartide, l’Europa unita all’Africa.

Era evidente che l’incontro dei continenti, era uno scontro di idee più profonde che stavano segretamente sotto a ogni cartina del mondo: l’idea dei paesi  più avanzati, separati dai paesi del terzo mondo. I blocchi culturali contrapposti che sembrano non voler toccarsi... Gli Stati Uniti con i paesi arabi, l’Europa con l’Africa.

Tutte le contrapposizioni geopolitiche saltano in aria! Le idee di una umanità separata vengono messe alla prova!

È questa l’idea di questa mappa: ricordare a tutti, provocatoriamente, che l’umanità è una sola e che ogni divisione è fittizia ed effimera.

Anche se in modo anacronistico e distopico, l’idea di una geografia politica di continenti uniti come lo erano originariamente, ci ricorda anche la nostra origine umana comune, nelle savane africane.

La Pangea Politica quindi è ovviamente una mappa giocosa e curiosa, ma è soprattutto una potente provocazione (basata su variegate questioni scientifiche) che dimostra l’assurdità dell’idea di umanità divisa e di confini invalicabili.

 

Dal punto di vista grafico poi, l’idea di unire i continenti, inizialmente ovvia e facile, si scontrò in breve tempo con tutta una serie di questioni grafico-teoriche: è vero che sappiamo con una certa sicurezza dove si trovava ogni territorio ai tempi della Pangea, ma è anche vero che molti di questi territori erano sommersi, altri avevano forma totalmente diversa, alcuni non esistevano e si sono generati per eruzioni vulcaniche o orogenesi, altreterre sono adesso fondi marini e un tempo erano invece vaste pienure...

Come rappresentare gli stati moderni in modo da essere riconoscibili in un pianeta terra così diverso? E come rappresentare tutti i paesi e tutte le regioni, anche quelle che in quel periodo non esistevano?

Per fortuna gran parte delle coste odierne sono simili alla propria placca continentale, questo significa che la maggior parte dei paesi possono essere uniti e collocati con facilità sulla mappa della Pangea. I casi speciali in cui certi stati dovrebbero sparire o essere deformati in modo irriconoscibile, sono stati invece adattati leggermente in modo da poter rendere facile e chiaro a tutti dove si trovava il pezzo di crosta terrestre che avrebbe poi dato origine ad ogni paese.

Alcune piccole licenze poetiche sono state create specialmente per i piccoli paesi dell’Oceania e altre isole vulcaniche.

 

La struttura generale rispetta l’idea scientifica della teoria della Pangea, ma l’obiettivo di questa mappa è soprattutto artistico e concettuale, per cui certi dettagli sono stati forzati per mantenere la forza del messaggio principale:

Il mondo è uno.

L’umanità è una.

 

 

Sunday, 17 May 2020

A new clip with my Pangaea


This year James Werick wrote me in order to have the right to use my map of the Political Pangaea in his music clip. We agreed on the cooperation and here you have his new video.
In the ending images you can see my (geo)graphic artistic work symbolizing the union of mankind.

Friday, 12 April 2019

entrevista para Traveler.es



Aquí podéis encontrar otra entrevista sobre mi mapa de Pangea Política.
Es la página Traveler.es esta vez que quiso saber un poco más sobre mi propósitos y ideas relativas a esta obra gráfica.

Y aquí va el link para poder leer el artículo: Entrevista para Traveler.es

Ciao



Wednesday, 31 May 2017

best 3D political Pangea map!

Best 3D representation of the New Political Pangaea map ever!
have a look to this shperical virtual map of the political pangaea
thanks to Tomas Slavkovsky

Tuesday, 8 November 2016

Brasil de Longe

um pouco de egocentrismo!
aqui ponho um link ao site Brasil de Longe que escreveu um artigo muito positivo sobre algumas das minhas sacadas visturais que as vezes o pessoal gosta de ver.
nessa matéria o ideador, José Manzano, me compara até com o famoso artista Leonardo da Vinci. talvez justo um pouquinho exagerado, mas agradeço de coração e aceito o elogio desproporcionado. obrigado!
aquí o artigo ---> Pangeia 

Friday, 4 November 2016

Geografía Infinita

Se me olvidó de poner en mi blog un link de la entrevista que se me hizo hace un tiempito sobre el mapa de la Pangea Politica (en Marzo del 2015) por parte de la página Geografía Infinita.
Diferentemente de otros artículos como él del Huffington Post, de Focus Alemaña, o en la página de Frank Jacobs (o de mil otras páginas que siguieron en la red... terreno de ecos y repeticiones infinitas de cualquier noticia o tontería) esta vez se trata de una entrevista de verdad que di personalmente y eso la hace un poco especial.
Leyendo el artículo parecería casi que soy una persona seria. Increíble!
Poder de las palabras...

Thursday, 13 October 2016

3D Pangea = Pietrobon + Bellerby

ecco le ultime foto dell'ultima realizzazione della Pangea Politica! il mio pezzo forte internazionale!
si tratta (come già era stato mostrato in un post precedente) del globo tridimensionale della mia pangea fatto in collaborazione con i famosi artigiani di mappamondi londinesi Bellerby & co.
ecco a voi le foto







Thursday, 7 April 2016

Pangea Globe - bellerby & co

 Negli ultimi mesi ho realizzato una nuova mappa della Pangea Politica.
La nuova mappa è realizzata per correggere i piccoli errori di concetto dell'antica e più famosa mappa Pangea ed è stata disegnata in proiezione equirettangolare in modo che fosse una rappresentazione esatta del globo che si potesse applicare alla sfericità del pianeta terra con le giuste proporzioni.
In collaborazione con i Globemakers Bellerby & co. artisti amanuensi del mappamondo artigianale di Londra il sogno di vedere un vero mappamondo della pangea politica sta realizzandosi davvero!
Tra poco il mappamondo pangea sarà finito e pubblicato dai Globemakers (e spedito a un committente in North Carolina).
Non vedo l'ora.




Friday, 12 February 2016

New PANGAEA map

this is the new Political Pangaea map
the accuracy of the map is bigger than before and the projection now an equi-rectangular. it means that this conceptual work is quite constant in scientific terms.


the period of this conceptual Pangaea is between Triassic and Jurassic era, more or less 150 millions years ago.
here you can find the map in parts





if you want you can now assemble them!

(the 3D result inside this post: Pangea Globe)

Tuesday, 29 December 2015

re-drawing the political pangaea

work in progress for the pangea globe!
still a lot of things to do and modify but the 
map is growing and it's gonna be wondeful!


Monday, 30 November 2015

new map is coming

a 3D globe of the Political Pangaea is possible!
working for realizing it. soon you'll have the result!
:)



consistency of the south pole regions with a polar coordinate distortion:



consistency of the north pole regions with a polar coordinate distortion:


Tuesday, 21 January 2014

all the earth in one ocean!


all the extension of all the land areas of our planet is less than the surface of the pacific ocean, did you know that? it means that we can easily put together all the continents in that area and leaving the rest of the planet free. a sort of new pangea! look at that! 


and this also means that in a traditional representation of the world common to the european way of drawing it the real extension of the waters in our planet could be represented proportionally in this way... interesting, not?



the necessary deformations of the continents inside the shape of the pacific ocean have been made with the software called Alterntive World Map Creator