Tuesday, 21 October 2025
Tuesday, 11 June 2024
e io cerco il mare
Cerco il mare.
Cerco il mare...
Ma solo sabbia... sabbia e terra.
A tratti sento i piedi invischiarsi in qualche pozza di fango...
...Ma poi torna la polvere
Secca. E morta,
Antica e indifferente.
Polvere e terra,
Eppure so che c'è il mare.
È il mare che guida i miei passi.
Davanti a me una montagna
Di pietra. Di sassi. Di terra.
...Un'altra montagna...
E un'altra ancora...
Ma so che oltre a questo deserto
C'è il mare.
Io lo so.
Io vengo da lì...
Io sono del mare...
E tornerò.
Tornerò al mare.
All'oceano nascosto che sta al di là di tutto.
Non trovarlo è impossibile.
Arrivarci è inevitabile.
Perdersi è soltanto momentaneo.
Perché in fondo...
Come fa un oceano a nascondersi dietro a un sasso?
Monday, 29 November 2021
Thursday, 20 August 2020
simmetrie invertite
Ma quindi perché non inventare nuovi paesaggi, nuovi orizzonti, nuovi scenari e nuove atmosfere attraverso il gioco di un orizzonte specchiato e invertito?
Ecco un esempio
Sunday, 28 June 2020
alternative sea level map
Oltre a questo ho usato uno stile grafico che mostra delle linee di livello del fondo marino (ovviamente sono totalmente aleatorie). Questo rende un certo effetto visivo, piuttosto interessante, devo ammettere.
Come tipo di finitura, sono presenti le frontiere degli stati, a scopo di orientamento, ma l'assenza di nomi e testi rende il congiunto piuttosto elegante.
Sia in versione standard che in versione a colori invertiti.
Wednesday, 6 May 2020
mappa tanto per gradire
Sunday, 12 April 2020
Friday, 10 April 2020
Thursday, 27 September 2018
poesia ritrovata - 13
neri abissi si rimescolano furiosi,
lì dove finisce l'oceano
l'acqua profonda vola al cielo.
Monday, 24 September 2018
the mega map!
es una de mis obras maestras, la tela mas grande que nunca pinté: de hecho yo quepo tranquilamente dentro de ella!
Sunday, 12 August 2018
Friday, 27 April 2018
land and water
Saturday, 23 December 2017
Sunday, 19 November 2017
Sunday, 14 June 2015
cambio climático? no problem!
![]() |
| del proyecto de Atlantropa del arquitecto H. Sörgel |
Sunday, 12 April 2015
isole verdi - bolle d'ossigeno
questo perché di fronte alle necessità la razza umana si ingegna e ricava soluzioni che le permettono di sopravvivere o di vivere meglio.
giusto?
no.
mi spiace, ma questa affermazione è totalmente sbagliata.
la dimostrazione è evidente se consideriamo il fatto del grande sforzo che la razza umana realizza per creare grandi tecnologie: energia! centrali idroelettriche, geotermiche, nucleari, eoliche, solari, etc...
tutte queste istallazioni sono state create per la sopravvivenza o il miglioramento della vita dell'uomo?
si, direte voi, e invece no!
queste istallazioni servono solo per fare soldi a qualcuno!
so che questa affermazione sembra esagerata, ma considerate questo fatto: mentre nel mondo si costruiscono molte costosissime centrali nucleari, termiche, chimiche, idroelettriche... centrali di tutti i tipi insomma, nessuno si mette a investire, per esempio, in una centrale di ossigeno!
una centrale di ossigeno??!??!
si!
si tratterebbe di una centrale che serva a riequilibrare le emissioni di gas nocivi alla salute della vita nel nostro pianeta. vi sembra poco utile?
no. eppure non si fa!
e non perché non serva: questa questione è anzi, cruciale, essenziale, vitale, decisiva per il nostro futuro immediato! non si fa soltanto perché... con una centrale di ossigeno... non si fa soldi!
una centrale che solo immette nell'aria dell'ossigeno che tutti, liberamente, respirerebbero senza pagare? ma scherziamo? chi sarebbe così scemo da costruire una cosa del genere?
non ha senso nell'ottica del profitto.
in effetti nell'ottica del profitto no, però sì che ha logica dal punto di vista della sopravvivenza della nostra specie e nel contesto globale della sostenibilità della nostra presenza sul pianeta e della nostra salute in generale.
beh, visto che nessuno si deciderà mai ad investire in una tecnologia antieconomica di produzione di ossigeno nell'atmosfera (almeno finché non riusciranno a farcelo pagare in bolletta...), mi sa che sarò costretto a pensare ad un sistema alternativo per cercare di arginare questo problema dell'assenza di questa utilissima centrale.
e userò per l'occasione un sistema molto vecchio. mooooolto vecchio! vecchissimo! più vecchio dell'uomo e della vita animale in genere: le piante!
bella scoperta! le piante! proprio un'ideona!
ma se le foreste vengono tagliate per far spazio all'agricoltura e alle città?... è assurdo!
abbiamo il problema della deforestazione! come facciamo a risolvere il problema dell'ossigeno con le piante?!
le foreste tropicali, i polmoni del pianeta, si stanno riducendo drasticamente... ma se non ci decidiamo (sempre per questioni di profitto) a smettere questa follia di tagliare tutte le aree verdi del pianeta... come potremmo dunque usare le piante per generare ossigeno?!?
beh, in realtà raramente le piante danno fastidio di per sé. non vengono tagliate per il gusto di tagliarle e non sempre per ricavarne legno o carta: uno dei problemi principali delle foreste è che stanno sopra a delle terre che si potrebbero destinare ad altre attività: l'agricoltura, l'edificazione, l'estrazione di minerali, l'industria... etc.... insomma tutte cose che fanno soldi!
siccome la razza umana, nel suo complesso, non è una razza intelligente, bensì una specie autodistruttiva e suicida, prendiamo atto che, finché non si capisce come bloccare la brama di profitto degli individui, si continuerà a tagliare e a ridurre tutte le foreste del pianeta.
ok. accettato.
quindi?
mettiamo dunque in atto un piano d'emergenza: un piano B...
le bolle verdi! delle isole di produzione d'ossigeno!
delle centrali d'aria pura nell'oceano!
questa utopica tecnologia da quattro soldi si basa su un concetto molto semplice: sul nostro pianeta non manca terra, bensì manca superficie terrestre!
sotto la terra infatti, cosa c'è? altra terra!
perfetto, allora non manca terra! semplicemente è ubicata nel posto sbagliato: prendiamo della terra che non si usa (semplicemente perché sta sotto a dell'altra terra) e costruiamo delle isole galleggianti da liberare nell'oceano!
prima di liberarle però piantiamo un sacco di piante: piante qualsiasi, resistenti a vari climi non troppo estremi, e poi lasciamole andare alla deriva.
le isole verdi diventerebbero una sorta di centrali di ossigeno che non hanno bisogno di manutenzione né di investimenti colossali: solo basta costruirle e poi durano quel che durano (il più possibile, è ovvio).
senza essere sfruttabili per l'agricoltura, per l'industria del legno o per l'edificazione o l'estrazione mineraria, queste isole sarebbero finalmente al sicuro dalla vorace idiozia autodistruttiva della razza umana!
evviva!
inoltre, il fatto che siano strutture galleggianti rende minimo l'impatto nell'ecosistema degli oceani. praticamente inesistente!
l'idea abbozzata è molto semplice: una struttura con base appesantita (magari da una zavorra ben isolata di scarti e residui difficili da collocare nelle nostre terre e che comunque non per questo smettiamo di produrre e di diffondere nei nostri ecosistemi), una base di "terra presa da sotto la terra", dove poi piantare lo strato verde propriamente detto (alberi, erbe, culture idroponiche e piante in generale), una struttura protettiva che ripari dall'impazzare delle onde oceaniche e dall'entrata di troppa acqua marina salata.
questa ultima protezione potrebbe essere anche una specie di struttura a serra in modo da mantenere condizioni climatiche più costanti per la bolla galleggiante.
ed ecco fatto!
in quattro e quattr'otto la nostra centrale di produzione di ossigeno è stata generata e con un investimento molto limitato di di soldi: solo la creazione della struttura di base e l'estrazione della "terra sotto la terra" da mettere nell'isola.
sento già arrivare dei commenti sarcastici su questa idea: beh, sí. in realtà so che é na cazzata. ma è anche un po' una provocazione. la vera questione è: perché non ci sono centrali ad ossigeno? tanto discutere delle emissioni di gas tossici, ma nessuno muove un dito per rigenerare una giusta proporzione di ossigeno nella nostra atmosfera...
io non sono uno scienziato, non ho soluzioni tecniche per cercare di generare ossigeno, né sono l'imperatore del mondo per bloccare lo sfruttamento criminale delle nostre foreste, quindi quello che posso fare è creare un'utopia:
l'utopia delle centrali a bolla d'ossigeno, le isole verdi!
e vissero tutti felici e contenti
Wednesday, 1 April 2015
geografie d'altura
la profondità degli oceani è soltanto una sottile pellicola depositata sulla superficie terrestre e solo la nostra condizione di esseri minuscoli ce la fa percepire come gigantesca. stando così le cose non sarebbe stato improbabile che, a causa di una semplice concentrazione leggermente diversa della struttura chimica del nostro pianeta e della nostra atmosfera, gli oceani fossero stati giusto un pochino "più alti" di come siamo abituati a vederli.
beh, se così fosse, ci sarebbero delle geografie nuove, delle geografie di montagna: catene di arcipelaghi e isole fatti di insenature e fiordi... un' altro modo di vedere il mondo.
ecco alcuni esempi.
le isole pirenaiche, alpine occidentali e del massiccio centrale. insieme agli arcipelaghi teutonici
e qui tutto l'arcipelago alpino orientale!
l'Africa in generale in tutta la sua dimensione continentale:
e qui sotto, per finire, il tetto del mondo, l'Himalaya con tutta una serie di isole tutto attorno, date dalle più grandi catene montuose dell'Asia-
Sunday, 21 September 2014
real depth of an ocean
it's about the real depth of the oceans in comparison with the massive size of our planet.
oceans are so big! so wide! most of earth's surface is covered with water, but the depth of the oceans (so unreachable and difficult to explore by the humans) it's so.... thin!
the deepest point in all Earth's oceans is just some meter more than 11 kms!
the diameter of the planet is something like 12.750 kms.
are you noticing the astonishing difference of the scales of these two measures?
I don't know if it was clear for you all, but when I think about an ocean I think about a very deep mass of water and when I watch at a world map, the great extensions of water make me think about a very think layer of oceans, but the reality is that oceans are just a small skin around the surface of the world. so thin that some very small change of temperature of the planet could give the impression that it could evaporate like a drop of water over a hot pan.
oceans are very thin!
almost invisible!
to make it clearer I made these two images: it's a section of the planet in which is easy to see the real depth of the oceans. it's almost nothing!
and this is just a zoom if you need to see it better.
not that deep indeed!
































