Monday, 13 February 2017

neologismo-72

Coreografo di parate militari particolarmente esatte e perfette o, per estensione, coreografo particolarmente meticoloso e puntiglioso che pretende una esattezza sovrumana nella realizzazione dei movimenti da lui ideati

NORD-KOREOGRAFO

esempio: "hai visto l'ultima parata militare della Korea del Nord? chi l'ha ideata deve essere davvero un grande nord-koreografo!"

paranã puka


la nuova settimana

La settimana, così com'è non è non è che vada male, ma se analizziamo bene dobbiamo ammettere che è un po' incongruente e piuttosto sorprassata... mi spiego: guardiamo un po' i nomi dei giorni della settimana:
Lunedì, Martedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì, Sabato e Domenica.
Prima di tutto sembra la sequenza dell'evoluzione della spiritualità europea: si comincia dedicando un giorno alla Luna, elemento naturale primordiale, poi tutta na serie di dei romani classici: Marte, Mercurio, Giove e Venere, poi la versione italianizzata dello Shabbath ebraico e alla fine il "dies domini" giorno del signore, dedicato al culto cristiano...
Ammettiamolo: na cozzaglia di concetti tutti uno sopra l'altro... ma poi, non solo questo: dedicare i giorni della settimana a divinità o forze della natura è cosa che non corrisponde più al nostro modello di vita moderno: domenica, come giorno dedicato al signore? ma questo era molto tempo fa, adesso tuttalpiù potrebbe definirsi come giorno del relax! ...e il sabato il giorno dello shopping!!
Insomma, magari un aggiornamento dei nomi dei giorni della settimana secondo i nostri nuovi valori contemporanei e globali non sarebbe poi così ingiusto e scorretto.
Io, personalmente suggerisco i nomi di una nuova settimana, più attinente con l'avanzata mentalità del produttivo e interconnesso uomo moderno! eccola:

Lunedì -------> Menocinque
Martedì ------> Menoquattro
Mercoledì ---> Menotré
Gioved ------> Menodue
Venerdì -----> Menouno 
Sabato ------> Festón
Domenica --> Recupero

È evidente l'attinenza più corretta con il nostro nuovo modo di pensare e di sentire il mondo che ci circonda! Adottiamo dunque questi nuovi nomi per i giorni della settimana!

Saturday, 11 February 2017

etimologia-28

CONTRATTO
Il contratto di lavoro nacque storicamente come sostituto del diritto del padrone di avere uno schiavo. L'abolizione della schiavitù infatti aveva creato la necessità di ufficializzare un accordo mutuo di sfruttamento totale del lavoratore disperato e senza altre vie d'uscita se non quella di accettare condizioni vessative e umilianti. Fu per questo che il contratto di lavoro, inzialmente, era popolarmente visto come un atto notarile ingiusto, che ufficializzava una situazione chiaramente a sfavore del lavoratore. La parole dunque nasce dal nome "atto notarile contro il lavoratore", ovvero "atto contro", da cui l'inversione dei termini "contro-atto", evoluto finalmente in "contratto".

piedini


Saturday, 4 February 2017

afro bubble

uno dei disegni ripescati dal diario di viaggio a maputo, mozambico


De ingredientibus

Scrivere gli ingredienti in ordine di quantità dentro a un alimento è effettivamente giusto, ed è senz'altro buono avere valori nutritivi o quantitativi di grassi e zuccheri, nonché la possibile presenza di alimenti che possono comunemente provocare allergie.
Tutto questo è buono (ammesso che qualcuno si metta a leggere gli ingredienti di un prodotto con attenzione. Pratica poco in voga ma molto più utile di quanto si pensi), ma oltre a questo io vorrei aggiungere una novità sul modo di descrivere gli ingredienti di un alimento.
Si tratta di una cosa molto più intuitiva e diretta che una semplice lista di nomi che spesso non si sa cosa siano... (Una serie di nomi chimici mai visti sono senza dubbio una informazione corretta da trovare sull'imballaggio di un cibo, ma non danno una informazione molto chiara sulla reale tossicità o non tossicità di certi componenti per una persona che non sia un chimico professionista).
Perché allora non scrivere gli ingredienti con 4 colori diversi in base alla seguente classificazione:
1- VERDE: ingredienti che possono essere assimilati e che sono praticamente sempre benefici (tipo vitamina C o cose del genere)
2- AZZURRO: ingredienti che sono necessari all'organismo ma non devono essere assimilati in eccesso (carboidrati, trigliceridi) ogni uno di questi ingredienti dovrebbe presentare un valore tra 0 e 1 che stabilisce quanto del fabbisogno giornaliero medio di una persona il prodotto in questione sta fornendo (il valore 1 significa esattamente il fabbisogno diario di una persona)
3- MARRONE: ingredienti che non hanno valore nutritivo significativo ma non sono tossici
4- ROSSO: ingredienti che sono tossici e nocivi (sebbene legalmente inseriti dentro gli ingredienti perché sotto ai parametri massimi stabiliti per legge).
Anche in questo caso ogni ingrediente dovrebbe mostrare un fattore tra 0 e 1 che mostra il quanta parte del fattore massimo consentito per legge questo cibo rappresenta. Ovvero, se già un prodotto ha un fattore 1 di un certo conservante potenzialmente nocivo, significa che è già il massimo consentito per legge assimilare diariamente prima che questo ingrediente cominci a essere tossico. Se fosse così, saprei che mangiare due prodotti così al giorno diventa già tossico per una persona.

A parte questa lista cromatica degli ingredienti sarebbe buono fare un grafico circolare in cui si mostrano i 4 colori per spicchi di presenza percentuale dentro l'alimento.
10% verde 30% azzurro 40% marrone e 30% rosso sarà sicuramente peggio che un 40% verde 25% azzurro 30% marrone e 5% rosso.
Questo grafico darebbe una visione intuitiva immediata del prodotto.
Immaginate il grafico di una Coca-Cola a confronto di un prodotto organico-biologico per esempio.

Per ultimo assocerei a questo ultimo grafico, un altro cerchietto che mostri in percentuale a spicchi la quantità di prodotti naturali e la quantità di ingredienti chimico-industriali dentro a ciascun alimento.

Credo che tutto ciò risulterebbe tutto molto utile a tutti noi per poter scegliere le cose migliori per alimentarci in modo più sano.

Thursday, 2 February 2017

lampião

A drawing of a photo: probably the most popular picture of Lampião. The famous Cangaceiro.

cristo non serve!

Il titolo di questo post non vuole necessariamente essere provocatorio: non voglio entrare in discussioni sterili su opinioni indimostrabili sull'utilità della religione o meno; sto invece cercando di immaginarmi cristiano e di capire, sotto quest'ottica, quale è stato lo scopo mistico e di redenzione di questa mossa strategica di dio di inviare il proprio figlio (sé stesso) sulla terra (il foco centrale e la simbologia fondamentale di tutte le religioni cristiane). Beh, la risposta è:
Gesù Cristo non serve!
O meglio, Gesù è un elemento totalmente secondario o inutile nella visione del mondo di un cristiano. Paradossalmente il cristiano dovrebbe prescindere dalla figura di Gesù.
Perché?
Vediamo chi è Gesù:
Gesù è il figlio di dio, generato ma non creato della stessa sostanza del padre, venuto al mondo in redenzione dei peccati dell'umanità e per spiegare al mondo la vera parola di dio padre.
Quindi è necessario che dio mandi un figlio (o se stesso, se vogliamo) nel mondo, per soffrire, e per capire quanto è dura la vita dell'uomo? No. Per un cristiano dio è onnisciente per cui non ne ha bisogno. Forse si può dire che lo fa per mettersi a livello dell'uomo, per essere presente nel creato e per non essere una entità superiore astratta e lontana dai problemi del mondo. Ok, accettiamo, ma perché apparire solo ad un certo punto della storia dell'umanità? perché non dall'inizio? perché non continuamente, allora? Come caso unico e isolato Gesù può anche essere letto come un atto di "umiltà e empatia" di dio, ma non ha nessun valore in termini di visione cosmologica e metafisica della religione. Sembrerebbe piuttosto un tentativo (piuttosto mal riuscito), una prova indecisa di intervenire nella storia dell'umanità. Ma dio non è già onnipotente? Non si manifesta già, costantemente, nella storia dell'umanità? Un cristiano dovrebbe credere che è così: i miracoli sono esempi di interventi divini nella storia dell'uomo e sono presenti in ogni momento storico. Dovremo dunque arrivare alla conclusione che Gesù è semplicemente un miracolo tra i tanti, quindi "niente di veramente speciale". Niente che modifichi la visione di un dio, dell'aldilà, del creato e di perché si esiste, cristiamanente pensando. Ma c'è chi argomenterebbe che l'avvento di Gesù è avvenuto per riportare l'uomo sulla retta via della vera fede verso dio padre (deviata in modo truffaldino dai rabbini ebraici). Questo, ammettiamo, dall'ottica cristiana, potrebbe essere un punto ineccepibile, se non fosse per il semplice fatto che però tutto ciò contro cui si scaglia Gesù è esattamente ciò che è la chiesa, per cui un cristiano non dovrebbe accettare le chiese cristiane in genere, cosa che è un paradosso. Se poi vediamo che non esiste un solo tipo di cristianismo, ma esistono mille chiese e sette diverse che interpretano il messaggio di Gesù in modo diverso, allora capiamo che l'avvento di Gesù ha mostrato ben poco chiaramente quella retta via (la retta via cristiana spesso è stata confusa con impalamenti, martiri di eretici, crociate e roghi di streghe...). Mi rendo conto che quest'ultima affermazione possa sembrare provocatoria: in effetti gli errori interpretativi degli uomini non hanno nulla a che vedere con il messaggio originale di cristo. Vero, ma se accettiamo il libero arbitrio dell'uomo (fondamento ideologico cristiano) e l'errore interpretativo degli uomini (imperfetti per definizione), allora dobbiamo anche ammettere che la strategia di inviare una sola volta nella storia dell'umanità un figlio che spiega una cosa che però verrà per forza malinterpretata (e dio lo sa, tanto che egli è onnisciente) è una strategia un po' debole e inutile: ovvero se Gesù non ha il potere di modificare la storia, Gesù non è poi così importante nel creato, no? Ma sicuramente un buon cristiano direbbe che Gesù è venuto a spiegare la parola di dio e tutto è scritto nei vangeli e chi ha orecchie per intendere entra nella schiera dei giusti che andranno in paradiso. Vorrei solo far notare che la parola di Gesù non è di Gesù, ma di 4 apostoli (uomini e imperfetti) che scrissero e interpretarono in modo a volte molto diverso le parole di Gesù, percui le parole di Gesù sono di seconda mano, almeno. Il vangelo non è la parola di dio, ma l'interpretazione umana di essa, nel migliore delle ipotesi. Ad ogni modo dire che Gesù abbia portato la luce sul misterioso messaggio d'amore di dio è abbastanza un eufemismo: prima gli ebrei credevano che dio era unico e che (in un modo un po' originale, a modo suo e un po' selettivamente) amava l'uomo. Dopo l'arrivo di Gesù, un dio che è uno ma che è anche tre (dio, gesu e quella cosa che pochi capiscono che è lo spirito santo) si fa padre (e figlio) di un uomo (ma anche dio) figlio di una madre vergine, che spiega la parola di dio (la stessa degli ebrei?) finendo per morire (ma rinascere?) lasciando 4 versioni dei suoi insegnamenti ai posteri.
Diciamo che la chiarezza non sembra essere una virtù di questa religione.
Ad ogni modo, anche accettando questi misteri, è servito l'avvento di Gesù? Il mondo è cambiato in meglio? No. c'è stato un miglioramento anche momentaneo nell'umanità (o almeno solo nella vita dei cristiani, storicamente)? No. È dunque servito questo avvento del figlio di dio? No.
Serve dunque adorare Gesù? Direi di no.
Si può dire che Gesù è giunto per togliere i peccati dal mondo, ma stiamo parlando dei peccati comuni e correnti dell'umanità? beh, sembrerebbe proprio di no, visto che sono tutti vigenti nella storia e in ogni luogo del mondo. Allora forse si parla del peccato originale! Ma se sei cristiano, sai benissimo che il peccato originale è ancora tutto là, in ogni uno di noi. Forse si toglie con il battesimo, ma non è certo Gesù che ci battesima, percui Gesù è prescindibile, basta un prete, o un rito, una cerimonia, un po' di acqua santa.
Ma sarà che è grazie a Gesù che, mangiando il suo corpo e bevendo il suo sangue, evitiamo mali peggiori? Potremmo anche credere questo, ma solo se non guardassimo come stanno le persone che non fanno questo rito (che vivono esattamente come i cristiani, stessi problemi e stesse gioie) o se non ci confrontassimo con altre epoche pre-cristiane (in cui le cose andavano esattamente come adesso, in termini di problemi sociali, problemi politici, massacri e guerre).
E quindi ecco, non voglio dire a chi vuole credere a Gesù Cristo che deve non crederci, voglio solo far capire che Gesù è una figura prescindibile rispetto al messaggio cosmogonico e mistico del cristianesimo, in cui tutte le risposte alle questioni serie sui misteri dell'esistenza (tipo: perché esisto? perché esiste l'universo? chi ha creato l'universo? a che scopo? c'è vita dopo la morte? e cosa succede dopo la morte?) sono spiegato attraverso la figura di dio e non di Gesù, che è piuttosto un semplice messaggero con scarsi risultati ribadisce cose più alte, ben chiare a tutti i religiosi, sia prima che dopo il suo avvento. La sensazione è che Gesù abbia apportato più confusione che chiarezza sulla questione di chi è dio e perché esiste l'uomo.
Le sue spiegazioni solo confermano le idee di prima, ma il fatto che le abbia pronunciate lui ha generato confusione sulla figura di dio, sulla vita e la morte, portando incomprensione, discordia e guerre tra i popoli. 
Essendo dio onnisciente, avrebbe anche potuto realizzare un miracolo più efficace.
Ma sento già l'ultima difesa della retorica cristiana: dio mette alla prova la nostra fede ed è dandoci il mistero di Gesù che noi dobbiamo fare la nostra parte nell'accettare o no il messaggio di dio.
Sarà, ma questo poteva farlo lasciandoci i rabbini con interpretazioni mezzo deviate del messaggio di dio, la prova sarebbe stata ugualmente complicata e difficile. 
Insomma, nella religione cristiana, Gesù Cristo è una figura totalmente inutile.

Wednesday, 1 February 2017

BANGLADESH wins!!

Bangladesh = 160 millions inhabitants

a little bit more than:
Australia + Namibia + Saudi Arabia + Madagascar + Sweden + Finland + Mongolia + Khazakistan + Angola + New Zealand.


neologismo-71

architetto che si dedica al design interno di navi e barche di lusso in genere

BARCHITETTO

esempio: "ho visto un nuovo yacht bellissimo, ma vorrei adattarlo ai miei gusti, avrei proprio bisogno di un barchitetto per fare un progettino...!"

Ghigliottina sì, ma a scelta

È senz'altro triste e ingiusto, deplorevole e inumano, che l'1% della popolazione mondiale detenga più della metà della ricchezza del pianeta e che questa tendenza stia oltretutto accelerando.
So che non è bello essere radicali e violenti, ma ritengo che di fronte a cotanta ingiustizia una soluzione radicale di decapitazioni allo stile della rivoluzione francese sarebbe una cosa addirittura auspicabile.
In fondo che è più violento? Mantenere questa situazione attuale con milioni di morti all'anno per guerre di potere, denutrizione e altre ingiustizie globali reali oppure decapitare pochi responsabili di questi disequilibri sociali immani e garantire una vita degna alla popolazione del mondo rimanente?

OK, so che sto turbando le coscienze di alcuni lettori con queste frasi dure e violente (anche se l'inerzia e il silenzio è altrettanto violento), ma proprio per queste persone che non amano la cruenta visone del sangue e delle teste che rotolano per terra in piazza, ho ideato una soluzione soft alternativa:
La ghigliottina a scelta!

Ammettiamo per esempio che si arrivi a una seconda rivoluzione francese permanente nel quale il popolo pianta le ghigliottine in ogni piazza ed è ad ogni momento pronto a tagliare la testa ai ricchi. Bene, i ricchi ci sono e le ghigliottine anche, ma è pur sempre bene dare un'ultima possibilità a tutti, no? Allora facciamo così: si parla con il signor riccone, possessore di millemila trilioni di macrodollari, e gli si dice che ha la possibilità di evitare la ghigliottina in caso si accontenti di una parte piccola del suo patrimonio e che regali tutto il resto alla società civile, al popolo insomma.
Per non essere vendicativo inoltre io proporre i le seguenti regole non del tutto umilianti per il riccone di turno:
- mantenere una ricchezza di un milione di euro.
- ricevere una pensione mensile vitalizia di 10mila euro al mese per lui, 8mila per il coniuge, 6mila per i figli, 4mila per i nipoti e 2mila per 25 persone a scelta parte dei suoi amici.
- scegliere una delle proprie case e mantenerla come propria residenza. Tutte le altre proprietà passano alla popolazione.
- tutte le attività produttive sono confiscate e nazionalizzate a favore del popolo, ma non viene vietato al riccone di ricominciare una nuova attività lavorativa nel caso avesse intenzione di dedicarsi a questo.

Mi sembrerebbe sufficientemente dignitoso come compromesso, che ne dite? E anche se sembra molto il denaro da investire pubblicamente su questo soggetto e tutto il suo entourage, in realtà questo sarebbe soltanto una percentuale minuscola del patrimonio originale di quel riccone e quindi un grandissimo profitto per la collettività.

Ma occhio però! Non finisce qui!
Abbiamo concesso al riccone una chance, ma non significa che le ghigliottine si smontino: restano là in piazza, pronte a tagliare la testa di chi voglia essere più ricco di quanto descritto là sopra.
Percui il riccone che perseveri in voler superare la quota di 1 milione di euro verrà di nuovo sottoposto alla stessa scelta.
Una, due, tre, quattro, cinque volte.
Dopo la quinta però... Te la vai proprio a cercare! La decenza non ti basta? Vuoi l'opulenza a scapito della collettività? Beh, siamo pur sempre sotto una rivoluzione! E quindi... Decapitato!
Zak!

Tuesday, 31 January 2017

etimologia-27

PAZIENTE
In gergo medico il termine paziente viene dal fatto che stare volontariamente ad aspettare il trattamento di un medico pronto a pungere con siringhe, tagliare con bisturi, trapanare i denti e chissà quante altre cose sgradevoli, veniva considerato come un atto di pazzia. Dal'idea di "ente soggetto a follia" e cioè "ente pazzo", deriva la voce "pazzo-ente" trasformatasi poi in "paziente",

cosmogonia

Un dio primogenio, in un tempo più antico del tempo stesso, creò dal vuoto cosmico un universo anteriore al nostro, parallelo, forse perfetto, cristallino, racchiuso nell'infinità del vuoto cosmico.

durante infiniti millenni il dio contemplò quel suo universo, unico, spazio nel quale manifestarsi dentro al vuoto infinito.

Un giorno il dio, immerso nel suo universo, ignaro di essere circondato dal vuoto inconcepibile fuori di esso, guardando fuori dal suo mondo, verso il vuoto onnipresente, vede una dea, anch'essa vagante nel vuoto esterno da infiniti millenni, creatrice di un altro universo, diverso, forse perfetto, generato in un tempo più antico del tempo stesso.

Il dio si innamora della dea.
Cerca le parole per esprimere quanto la ama, ma le parole non esistono.
Allora, inventando nuove parole, intona un canto per descrivere il suo amore per lei.

Questo canto, questa ricerca delle parole, sempre inadeguate e troppo piccole per esprimere il suo amore, è il nostro universo.









Alcuni dicono il mare è quando lui descrive la bellezza misteriosa di lei, il cielo è quando lui descrive i suoi propri sentimenti e parla di sé, e la terra è quando lui parla di loro due e della loro unione.

meridiana numerica

Immaginate un arco di un certo spessore al centro di una piazza. 
Quest'arco presenta dei fori speciali: questi buchi sono a forma di numero e passano attraverso lo spessore dell'arco con una certa inclinazione.
Ovviamente l'inclinazione è calcolata e, per la precisione, è l'inclinazione dei raggi solari allo scoccare di una certa ora del giorno.
Così alle 7 di mattina i raggi del sole, inclinati come sono alle 7 di mattina, passano perfettamente attraverso il foro a forma di 7 e proiettano sulla striscia d'ombra dell'arco un luminoso numero 7 di luce.
Stessa cosa vale per la luce alle 8 del mattino che passa attraverso il foro a forma di 8 con l'inclinazione del sole delle 8 e proietta un 8 luminoso sulla fascia d'ombra.
E così via.
Notate che, siccome ad ogni ora l'inclinazione del sole è diversa, la luce passa esattamente attraverso un foro specifico, ma oltre a questo, non passa attraverso nessun altro buco, visto che ognuno ha una inclinazione diversa.
Quanto più spesso è l'arco, tanto più precisa può essere la meridiana, arrivando, se si volesse a segnare addirittura i minuti di ciascuna ora.
L'idea perfetta, prevede di posizionare i fori sull'arco in modo da proiettare la luce del sole su un solo punto centrale della piazza, che è il luogo dove sempre appare l'ora esatta.


sono na rede


l'amore del parassita

...ma se in termini evolutivi l'amore, come sentimento, esiste allo scopo di far collaborare due individui per garantire la sopravvivenza della prole e quindi la continuità della specie...
un parassita "ama" la sua vittima?

italy region = city population

se prendiamo la popolazione delle regioni d'Italia e la confrontiamo con le statistiche ufficiali della popolazione delle maggiori centri urbani della terra e dell'europa, possiamo vedere quali sono le città che, da sole, potrebbero sostituire la popolazione di un intera regione italiana!!

curiosi?
ecco l'interessante risultato:


etimologia-26

CAPITOLO
la parola capitolo si origina dalla tradizione educativa in uso anticamente in cui il maestro, dopo la lettura di ogni porzione significativa di un testo, si assicurava che gli alunni ne avessero inteso il significato proferindo la domanda rituale: "Avete capito questo pezzo di testo?" alla quale seguiva la risposta fissa da parte degli studenti che dicevano a voce alta: "capito l'ho!". Anno dopo anno questa risposta fissa relativa a porzioni finite di un libro divenne sinonimo della porzione stessa per cui si diceva: "ho appena finito di leggere un "capito-l'ho", da cui poi il termine moderno "capitolo".

TRUMPAMERICA

this is what remains of the USA after all the immigration laws of Trump will be in rule.
for a white america! let's make america great again!


spanish regional populations

exactamente como hice ya en el caso de Italia, aquí se pude ver cuales son los estados que tienen una población igual a cada autonomía española. Interesante, no?


etimologia-25

EDIFÍCIO
Inicialmente os homens viviam em tocas ou em cabanas, depois começaram a construir casas mais complexas e complicadas. Nesta passagem entre as moradas mais simples e as mais complexas se origina o termo "edifício": quando alguém ia a construir uma cabana, os expertos deste tipo de construção tradicional diziam "não há problema, é fácil"; agora, quando alguém ia a querer construir uma casa em tijolos, com estrutura mais complexa e inovadora, os expertos em construção ficavam preocupados e murmuravam: "eeeeh, isso é difícil..." Com o passar do tempo essa expressão foi se normalizando e quando alguém ia a contruir uma casa, se podia dizer que ia a contruir um "é-difícil". Portanto foi assim que se originou a palavra "edifício", como transcrição substantivada da locução "é difícil".

Monday, 30 January 2017

Italy's territorial switch

let's consider the previous post "Italy's regional populations" in which we associate to every Italian region the name of a country with the same population.
That's already quite interesting, but what about switching the territories of those countries in order to create a "new Italy" with the same population but... quite deformed in shape?
Here you have the answer


etimologia-24

NEGÓCIO
Nos séculos passados o trabalho era principalmente a produção agrícola e estava realizado por mão de obra escrava. Em geral o trabalho era definido somente como a produção mesma e o negócio considerava-se ser a possibilidade de fazer dinheiro sem ter que trabalhar a terra.
O feito que o negócio fosse uma ocasião de se enriquecer sem ter que fazer trabalhar os escravos é a verdadeira origem da palavra mesma: de feito um bom negócio vem da ideia que essa atividade deixava o escravo no ócio por não ter que fadigar no campo. Na época os escravos eram tipicamente negros africanos, assim que o "ócio do negro", virou rapidamente a ser o "nego-em-ócio" e daí a o "nego-ócio" e finalmente à palavra "negócio", que quer dizer "o ócio do negro africano escravo".

L'inesorabile mutare del significato

Sarebbe molto interessante leggere la pagina di un libro (magari uno di poesia) e poi cercare di riassumere ciò che voleva significare.

Dopo, diciamo, due anni, fai la stessa cosa con la stessa pagina del libro (di poesia?).
Dopo altri due anni, di nuovo la stessa cosa e così via.

Dopo 20 anni confronti i 10 riassunti che hai scritto e non ho dubbi che otterresti 10 spiegazioni diverse sul significato di quella pagina.

Forse sarebbe interessante fare la stessa cosa con una canzone.

e mestre pescò venezia